Fastidio post frattura
Salve dottore, sono un ragazzo di 23 anni,
esattamente 13 mesi fa mi procurai, con una caduta strana,
la frattura del metatarso del III e IV dito del piede sinistro(composte entrambe).
Il mio ortopedico mi ordinò di rimanere col piede immobile per 40/45 giorni, terapia che
diede i suoi frutti.
Qualche giorno fa, dopo un lungo periodo privo di dolori, ho sentito il riacutizzarsi del
fastidio proprio nella zona interessata, ma nella parte superiore del piede.
Fatto strano, il piede non si presenta ne gonfio, ne tumefatto, non sento neanche dolore.
Il fastidio è simile ad una contrattura, infatti dopo i primi allarmi di una ricaduta ossea,
il mio medico di famiglia mi ha tranquillizzato, escludendo categoricamente qualsiasi
interessamento delle ossa, anche osservando che i movimenti erano naturali.
Mi chiedo se questo fastidio può essere accomunato ad un "cambiamento del tempo"
oppure ad una piccola botta.
Ho usato un pò di voltaren per un paio di giorni, è giusta questa terapia?
Posso mettere ghiaccio di tanto in tanto, o è controproducente?
Grazie :)
esattamente 13 mesi fa mi procurai, con una caduta strana,
la frattura del metatarso del III e IV dito del piede sinistro(composte entrambe).
Il mio ortopedico mi ordinò di rimanere col piede immobile per 40/45 giorni, terapia che
diede i suoi frutti.
Qualche giorno fa, dopo un lungo periodo privo di dolori, ho sentito il riacutizzarsi del
fastidio proprio nella zona interessata, ma nella parte superiore del piede.
Fatto strano, il piede non si presenta ne gonfio, ne tumefatto, non sento neanche dolore.
Il fastidio è simile ad una contrattura, infatti dopo i primi allarmi di una ricaduta ossea,
il mio medico di famiglia mi ha tranquillizzato, escludendo categoricamente qualsiasi
interessamento delle ossa, anche osservando che i movimenti erano naturali.
Mi chiedo se questo fastidio può essere accomunato ad un "cambiamento del tempo"
oppure ad una piccola botta.
Ho usato un pò di voltaren per un paio di giorni, è giusta questa terapia?
Posso mettere ghiaccio di tanto in tanto, o è controproducente?
Grazie :)
[#1]
Non è assolutamente possibile stabilire a distanza la causa di un "riacutizzarsi del fastidio".
Le ipotesi che Lei fa possono essere corrette ma noi non possiamo saperlo.
Sulle terapie non è possibile esprimere pareri, non avendoLa visitata: le terapie derivano solo ed esclusivamente da una diagnosi, e la diagnosi si può fare per legge solo con la visita diretta.
Se la frattura è di un anno fa mi sembra improbabile che il "fastidio" che lamenta sia in relazione con essa; è più probabile che le cause siano più recenti: ne parli con il Suo ortopedico se le parole del Suo medico non L'hanno tranquillizzata.
Cordiali saluti
Le ipotesi che Lei fa possono essere corrette ma noi non possiamo saperlo.
Sulle terapie non è possibile esprimere pareri, non avendoLa visitata: le terapie derivano solo ed esclusivamente da una diagnosi, e la diagnosi si può fare per legge solo con la visita diretta.
Se la frattura è di un anno fa mi sembra improbabile che il "fastidio" che lamenta sia in relazione con essa; è più probabile che le cause siano più recenti: ne parli con il Suo ortopedico se le parole del Suo medico non L'hanno tranquillizzata.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#3]
1) in genere sì, ma la sua evidenza anche dipende dalla distanza dal piano cutaneo
2) sì, per fortuna; se però l'infrazione è a carico del metatarso e non del dito è possibile che il dolore sia più evidente, poi dipende tutto da quanto uno è "sensibile": c'è chi è moribondo se gli si solleva una pellicina dell'unghia e c'è invece chi va a lavorare anche con una frattura di polso
Cordiali saluti
2) sì, per fortuna; se però l'infrazione è a carico del metatarso e non del dito è possibile che il dolore sia più evidente, poi dipende tutto da quanto uno è "sensibile": c'è chi è moribondo se gli si solleva una pellicina dell'unghia e c'è invece chi va a lavorare anche con una frattura di polso
Cordiali saluti
[#6]
Gli accertamenti radiologici servono a confermare o escludere una diagnosi ipotizzata o ad approfondire una diagnosi accertata: non si fanno "per vedere cosa c'è". E' quindi il medico DOPO la visita a decidere se e quali accertamenti occorrano. Ne parli con il Suo ortopedico, o almeno con il Suo medico.
A distanza non è possibile né fare diagnosi né emettere prognosi (#4)
Cordiali saluti
A distanza non è possibile né fare diagnosi né emettere prognosi (#4)
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 12/10/2011.
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