Sporgenza focale posteriore del disco intersomatico l5-s1 compatibile con un ernia a sede mediana
salve vorrei chiedere un consulto di una diagnosi di risonanza magnetica eseguita su magnete aperto con sequenze TSE T1 e TSE T2 su piani sagittali e sequenze TSE T" su piani assiali.
modici segni spondilosici e sclerosi interapofisaria con piccoli noduli intraspongiosi di Schmorl nelle limitanti somatiche affrontate del tratto D11-L4
lieve riduzione di ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione nel tratto L3-S1
lieve protusione posteriore dei dischi tersomatici L1-L2
segni disidratativi ed ernia posteriore mediana e paramediana bilaterale del disco intersmatico L3-L4 che comprime il sacco durale.
segni disidratativi ed ernia posteriore mediana e paramediana destra parzialmente espulsa del disco intersomatico L4-L5 cui si associa estrinsecazione intraforaminale bilaterale che comprime il sacco durale e la radice destra di L5.
sporgenza focale posteriore del disco intersomatico L5-S1 compatibile con un ernia a sede mediana che impronta il sacco durale.
non evidenti ernie e/o protusioni discali i restanti livelli esplorati.
cono midollare terminante a livello L1, di morfologia, dimensioni e segnale regolari.
da circa 1 mese ho dei dolori alla schiena parte destra che interessa anche la gamba fino al polpaccio con difficoltà a camminare regolarmente difficoltà a stare seduto. ho appena terminato una cura a base di bentelan e muscoril e voltaren ma tale cura ha solo attenuato il dolore.
resto in attesa di un vostro consulto scusandomi per il disturbo.
cordiali saluti
modici segni spondilosici e sclerosi interapofisaria con piccoli noduli intraspongiosi di Schmorl nelle limitanti somatiche affrontate del tratto D11-L4
lieve riduzione di ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione nel tratto L3-S1
lieve protusione posteriore dei dischi tersomatici L1-L2
segni disidratativi ed ernia posteriore mediana e paramediana bilaterale del disco intersmatico L3-L4 che comprime il sacco durale.
segni disidratativi ed ernia posteriore mediana e paramediana destra parzialmente espulsa del disco intersomatico L4-L5 cui si associa estrinsecazione intraforaminale bilaterale che comprime il sacco durale e la radice destra di L5.
sporgenza focale posteriore del disco intersomatico L5-S1 compatibile con un ernia a sede mediana che impronta il sacco durale.
non evidenti ernie e/o protusioni discali i restanti livelli esplorati.
cono midollare terminante a livello L1, di morfologia, dimensioni e segnale regolari.
da circa 1 mese ho dei dolori alla schiena parte destra che interessa anche la gamba fino al polpaccio con difficoltà a camminare regolarmente difficoltà a stare seduto. ho appena terminato una cura a base di bentelan e muscoril e voltaren ma tale cura ha solo attenuato il dolore.
resto in attesa di un vostro consulto scusandomi per il disturbo.
cordiali saluti
[#1]
Bisogna ricordare sempre che la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
Quanto è riportato nel referto fa pensare a una schiena in condizioni abbastanza scadenti, soprattutto in considerazione della Sua età. La sintomatologia che riferisce può essere in relazione con una delle tre ernie discali descritte ma bisogna capire se è così.
E' indispensabile quindi, per sapere cosa fare, rivolgersi a un ortopedico, meglio ancora se esperto in Patologie Vertebrali, ad esempio presso la UOC di Chirurgia del Rachide di Padova http://www.scoliosipadova.net/ . Chieda comunque consiglio al Suo medico curante, che avrà sicuramente uno specialista di riferimento a cui indirizzarLa.
Cordiali saluti
Quanto è riportato nel referto fa pensare a una schiena in condizioni abbastanza scadenti, soprattutto in considerazione della Sua età. La sintomatologia che riferisce può essere in relazione con una delle tre ernie discali descritte ma bisogna capire se è così.
E' indispensabile quindi, per sapere cosa fare, rivolgersi a un ortopedico, meglio ancora se esperto in Patologie Vertebrali, ad esempio presso la UOC di Chirurgia del Rachide di Padova http://www.scoliosipadova.net/ . Chieda comunque consiglio al Suo medico curante, che avrà sicuramente uno specialista di riferimento a cui indirizzarLa.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.5k visite dal 05/10/2011.
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