Frattura a scoppio dell astragalo
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni. Il 5 maggio 2011 ho avuto un brutto incidente automobilistico,dove ho riscontrato varie frattura tra cui quella dell'astragalo. Riporto qua il referto fattomi lo stesso giorno dell'incidente.
TC tibio-tarsica destra:
Frattura come a scoppio,scomposta e diastasata dell'astragalo con interessamento articolare al domo ed al seno del tarso e conseguente lussazione della astragalo-calcaneale posteriore. La frattura si irradia all'ipofisi anteriore dall'astragalo. Concomita frattura ad interessamento articolare del terzo distale di tibia (con interessamento del mortaio e del malleolo mediale) con produzione di piccolo frammento osseo staccato dal ciglio tibiale anteriore.
Preciso che la mia frattura è stata trattata con osteosintesi tramite 3 viti e ho subito due operazioni,una il gg 5 maggio e l'altra il gg 18.
Il mio percorso fino ad oggi è stato più o meno questo: Dalla prima operazione ho avuto una doccia " a stivaletto" che mi è stata tolta esattamente il 1 luglioio, la rimozione doveva essere effettuata prima,ma hanno preferito farmela tenere ancora un quindicina di giorni. Alla fine di luglio mi è stato concesso uno sfioramento del terreno e un mese dopo mi hanno dato un 20% di carico.
Attualmente sono rimasta alle indicazioni dell'ultimo controllo,il giorno 8 settembre: Frattura in consolidamento, clinicamente bene. Può aumentare progressivamente il carico sull'arto inferiore destro. Rieducazione della corretta deambulazione e continuare mobilitazioni attive e passive della tibio tarsica.
Ora sto cercando di aumentare il carico,in precedenza utilizzavo due stampelle e ora ne ho solo più una, la mia paura viene quando mi guardo allo specchio..zoppico,la mia caviglia è ormai dall'ultima visita ferma a 90 gradi, non sto più recuperando movimento; dare più peso sull'arto mi provoca dolore e comunque camminare bene mi è impossibile. Mi sto impegnando tantissimo,faccio fisioterapia in dayHospital 3 volte alla settimana,pratico nuoto e magnetoterapia da mesi. Il mio ortopedico dice che tra qualche mese, togliendo i chiodi, potrò recuperare una parte di movimento che ora è impedito da questi elementi. Devo essere sincera, lui è stato molto chiaro dicendo che il movimento dell'arto al 100% non potrò mai recuperarlo,m che con molta pazienza potrò tornare a camminare normalmente come prima.
Vi prego,io so che prima di dare giudizi azzardati per voi è meglio essere sicuri, ma vorrei sapere se,secondo il vostro giudizio,togliendo i 3 chiodi dall'articolazione mi potrà ridare quel movimento che basta a non farmi rimanere zoppicante tutta la vita!! Io ho paura,ho paura di non tornare più quella di prima..non mi interessa ballare,camminare sulle punte o correre..vorrei solo continuare a camminare normalmente come facevo un tempo!! Vi ringrazio tantissimo se darete attenzione al mio caso e alle mie domande!!
TC tibio-tarsica destra:
Frattura come a scoppio,scomposta e diastasata dell'astragalo con interessamento articolare al domo ed al seno del tarso e conseguente lussazione della astragalo-calcaneale posteriore. La frattura si irradia all'ipofisi anteriore dall'astragalo. Concomita frattura ad interessamento articolare del terzo distale di tibia (con interessamento del mortaio e del malleolo mediale) con produzione di piccolo frammento osseo staccato dal ciglio tibiale anteriore.
Preciso che la mia frattura è stata trattata con osteosintesi tramite 3 viti e ho subito due operazioni,una il gg 5 maggio e l'altra il gg 18.
Il mio percorso fino ad oggi è stato più o meno questo: Dalla prima operazione ho avuto una doccia " a stivaletto" che mi è stata tolta esattamente il 1 luglioio, la rimozione doveva essere effettuata prima,ma hanno preferito farmela tenere ancora un quindicina di giorni. Alla fine di luglio mi è stato concesso uno sfioramento del terreno e un mese dopo mi hanno dato un 20% di carico.
Attualmente sono rimasta alle indicazioni dell'ultimo controllo,il giorno 8 settembre: Frattura in consolidamento, clinicamente bene. Può aumentare progressivamente il carico sull'arto inferiore destro. Rieducazione della corretta deambulazione e continuare mobilitazioni attive e passive della tibio tarsica.
Ora sto cercando di aumentare il carico,in precedenza utilizzavo due stampelle e ora ne ho solo più una, la mia paura viene quando mi guardo allo specchio..zoppico,la mia caviglia è ormai dall'ultima visita ferma a 90 gradi, non sto più recuperando movimento; dare più peso sull'arto mi provoca dolore e comunque camminare bene mi è impossibile. Mi sto impegnando tantissimo,faccio fisioterapia in dayHospital 3 volte alla settimana,pratico nuoto e magnetoterapia da mesi. Il mio ortopedico dice che tra qualche mese, togliendo i chiodi, potrò recuperare una parte di movimento che ora è impedito da questi elementi. Devo essere sincera, lui è stato molto chiaro dicendo che il movimento dell'arto al 100% non potrò mai recuperarlo,m che con molta pazienza potrò tornare a camminare normalmente come prima.
Vi prego,io so che prima di dare giudizi azzardati per voi è meglio essere sicuri, ma vorrei sapere se,secondo il vostro giudizio,togliendo i 3 chiodi dall'articolazione mi potrà ridare quel movimento che basta a non farmi rimanere zoppicante tutta la vita!! Io ho paura,ho paura di non tornare più quella di prima..non mi interessa ballare,camminare sulle punte o correre..vorrei solo continuare a camminare normalmente come facevo un tempo!! Vi ringrazio tantissimo se darete attenzione al mio caso e alle mie domande!!
[#1]
Gentile Utente
Purtroppo Lei ha avuto una frattura molto grave e tutto quello che hanno fatto i colleghi, considerando il risultato attuale, direi che è quasi un miracolo! Nel senso che queste fratture purtroppo a volte non guariscono proprio e allora si deve ricorrere ad altri interventi molto più invalidanti.
Segua accuratamente le indicazioni del suo ortopedico e abbia fiducia.
Credo che se le cose andranno per il verso giusto, come sembra, avrà un discreto recupero funzionale.
Cordiali saluti
Purtroppo Lei ha avuto una frattura molto grave e tutto quello che hanno fatto i colleghi, considerando il risultato attuale, direi che è quasi un miracolo! Nel senso che queste fratture purtroppo a volte non guariscono proprio e allora si deve ricorrere ad altri interventi molto più invalidanti.
Segua accuratamente le indicazioni del suo ortopedico e abbia fiducia.
Credo che se le cose andranno per il verso giusto, come sembra, avrà un discreto recupero funzionale.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
[#2]
Utente
Grazie Dott. Mattei per la risposta così tempestiva.
Noto che è stato abbastanza cauto nel dare il suo giudizio, ma io non ho capito ancora se togliendo eventualmente i chiodi presenti nel piede mi sarà possibile muovere di più l'articolazione.
Per me è difficile avere fiducia, non ho risposte chiare da nessuno e questo mi rende la vita un inferno.
Continuerò sicuramente a seguire i consigli del mio ortopedico e cercherò il più possibile di stare tranquilla.
La prego di sbilanciarsi un po' di più nel dirmi se secondo lei mi sarà possibile un giorno ritornare a camminare normalmente.
La ringrazio dinuovo tantissimo!
Cordiali saluti
Noto che è stato abbastanza cauto nel dare il suo giudizio, ma io non ho capito ancora se togliendo eventualmente i chiodi presenti nel piede mi sarà possibile muovere di più l'articolazione.
Per me è difficile avere fiducia, non ho risposte chiare da nessuno e questo mi rende la vita un inferno.
Continuerò sicuramente a seguire i consigli del mio ortopedico e cercherò il più possibile di stare tranquilla.
La prego di sbilanciarsi un po' di più nel dirmi se secondo lei mi sarà possibile un giorno ritornare a camminare normalmente.
La ringrazio dinuovo tantissimo!
Cordiali saluti
[#3]
Gentile utente
non è facile sbilanciarsi senza aver visto le radiografie e soprattutto il suo piede.
Diciamo che il recupero totale (nel senso di tornare come prima) sarà una meta difficilmente raggiungibile ma un recupero ottimale per avere una vita normale in base a quanto descritto penso sia possibile.
La rimozione delle viti aggiunge poco al risultato raggiunto.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti
non è facile sbilanciarsi senza aver visto le radiografie e soprattutto il suo piede.
Diciamo che il recupero totale (nel senso di tornare come prima) sarà una meta difficilmente raggiungibile ma un recupero ottimale per avere una vita normale in base a quanto descritto penso sia possibile.
La rimozione delle viti aggiunge poco al risultato raggiunto.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 03/10/2011.
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