Possibile intervento di protesi anche

Gradirei avere un Vostro cortese parere sull'esito della RM eseguita lo scorso mese a seguito di disturbo ai femori dx e sx che mi costringono ad assumere qualche antidolorifico per superare la giornata:
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RM RACHIDE LOMBOSACRALE
Regolare allineamento dei metameri. Il canale vertebrale presenta ampiezza nei limiti di norma.
Non appressabili alterazioni del midollo spinale compreso nelle scansioni eseguite.
Alterazioni spondiloartrosiche diffuse caratterizzate da alterazioni degenerative dei dischi lombari (che presentano discete protrusioni circonferenziali) e da ipertrofia delle articolazioni apofisarie. .A livello del disco L5 - S1 si osserva inoltre piccola ernia sottolegamentosa mediana, paramediana destra.
RM BACINO-COXOFEMORALE DX E SN
In corrispondenza della volta della testa femorale sn si osserva un focolaio di osteonecrosi del diametro di circa 2,5 cm; disomogeneo edema della midollare ossea esteso anche al collo femorale.
Netta accentuazione bilaterale del liquido sinoviale.
Presenza di due piccole areole cistiche della testa femorale dx, lateralmente.
Note di coxatrosi bilaterale.
Edema dell'inserzione tendinea sul grande trocantere, più evidente a destra.

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Ho 60 anni. Sono stata operata qualche mese fa al menisco sx. L'esito della RM mi preoccupa notevolmente e pertanto chiedo Vostro parere su quello che si rende necessario fare e in che tempi. Grazie anticipate per la Vostra gentile attenzione, porgo distinti saluti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Gentile utente,

è opportuna una valutazione presso un ortopedico, possibilmente chirurgo dell'anca.
La coxartrosi, quando è gravemente sintomatica, va operata. L'osteonecrosi femorale, a volte NON dà disturbi e rimane stabile, ma il più delle volte necessita dell'intervento di protesi dell'anca.
Ora, è opportuna la valutazione ortopedica per capire se i Suoi problemi originano soprattutto dalle anche (e allora potrebbe valere la pena operare) o se invece derivano soprattutto dalla schiena (e si dovrebbe quindi agire con terapie mirate a questo livello.
Qualora si decidesse di procedere con l'intervento alle anche, Le segnalo alcuni articoli che Le saranno utili.

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/730-la-protesi-dell-anca-bilaterale-in-contemporanea.html

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Gentile Dr. Caldarella, la ringrazio molto per il cortese sollecito riscontro e mi permetto chiederle suo parere se l'eventuale intervento di protesi all'anca si possa fare con anestesia locale. Sarebbe sufficiente la mia sola decisione? Capisco che il problema va affrontato poi col chirurgo, ma Le chiedo solo se, data la sua esperienza, ci sono casi in cui venga praticata solo la locale. Grazie dell'attenzione. Distinti saluti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
L'anestesia "locale", cioè l'infiltrazione di anestetico direttamente nel sito che dovrà essere operato è possibile solo in alcuni piccoli interventi di day-hospital, e quindi non è possibile in un intervento come l'impianto di una protesi dell'anca.

L'anestesia che usiamo di routine in questo tipo di interventi è una anestesia loco-regionale, in cui vengono addormentati gli arti inferiori del paziente.
Questa anestesia può essere spinale o spino-peridurale, e il paziente, se lo desidera, può rimanere sveglio durante tutta la procedura.
Naturalmente tutte le modalità e i dettagli anestesiologici andranno discussi dal paziente con l'anestesista.

Distinti saluti