"discreto reperto di gonartrosi mediale da riduzione in spessore dell'emirima interna con condrosi
Egregi dottori,
volevo chiedere un vostro parere sul referto di una radiografia del femore, ginocchio e gamba (rx ginocchio sx) cui si è sottoposto nei giorni scorsi il mio nonno paterno (anni 87):
"Discreto reperto di gonartrosi mediale da riduzione in spessore dell'emirima interna con condrosi e deformazione degli emipiatti ossei contrapposti. E' associato ispessimento delle spine tibiali. Non evidenti alterazioni ossee focali né segni radiologici di versamento endoarticolare".
Tale esame è stato effettuato poiché, a seguito di uno sforzo importante sugli arti inferiori, durante una sua abitudinaria attività di coltivazione della terra, ha immediatamente avvertito un intenso dolore a livello del ginocchio sinistro.
Avendo letto su diverse pagine web di una possibile soluzione curativa (protesi di ginocchio, viscosupplementazione locale, terapia farmacologica) desidererei, cortesemente, sapere quale metodo terapeutico e quindi curativo possa giovare nel suddetto caso.
Prima di ringraziarVi, per offrirVi un quadro più completo della situazione clinica, volevo far presente alla Vostra attenzione che il mio nonno paterno ha subito diversi anni fa un'intervento chirurgico per lesione meniscale (proprio al ginocchio sx) e inoltre è attualmente in cura per una lieve ischemia accusata qualche anno fa (da qui l'impianto definitivo di un pace-maker cardiaco)... Di seguito preciso i farmaci che attualmente assume: 1 compressa al giorno di NEXIUM; 1/2 compressa al mattino e 1/2 prima di cena di ALMARYTM; 1 compressa prima di pranzo di AMIODAR; 1/2 compressa dopo pranzo di ASCRIPTIN; cui si aggiungono le bustine di VOLTFAST (in dosaggio decrescente fino alla scomparsa del dolore al ginocchio) prescrittegli dal medico curante.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta, cordiali saluti.
volevo chiedere un vostro parere sul referto di una radiografia del femore, ginocchio e gamba (rx ginocchio sx) cui si è sottoposto nei giorni scorsi il mio nonno paterno (anni 87):
"Discreto reperto di gonartrosi mediale da riduzione in spessore dell'emirima interna con condrosi e deformazione degli emipiatti ossei contrapposti. E' associato ispessimento delle spine tibiali. Non evidenti alterazioni ossee focali né segni radiologici di versamento endoarticolare".
Tale esame è stato effettuato poiché, a seguito di uno sforzo importante sugli arti inferiori, durante una sua abitudinaria attività di coltivazione della terra, ha immediatamente avvertito un intenso dolore a livello del ginocchio sinistro.
Avendo letto su diverse pagine web di una possibile soluzione curativa (protesi di ginocchio, viscosupplementazione locale, terapia farmacologica) desidererei, cortesemente, sapere quale metodo terapeutico e quindi curativo possa giovare nel suddetto caso.
Prima di ringraziarVi, per offrirVi un quadro più completo della situazione clinica, volevo far presente alla Vostra attenzione che il mio nonno paterno ha subito diversi anni fa un'intervento chirurgico per lesione meniscale (proprio al ginocchio sx) e inoltre è attualmente in cura per una lieve ischemia accusata qualche anno fa (da qui l'impianto definitivo di un pace-maker cardiaco)... Di seguito preciso i farmaci che attualmente assume: 1 compressa al giorno di NEXIUM; 1/2 compressa al mattino e 1/2 prima di cena di ALMARYTM; 1 compressa prima di pranzo di AMIODAR; 1/2 compressa dopo pranzo di ASCRIPTIN; cui si aggiungono le bustine di VOLTFAST (in dosaggio decrescente fino alla scomparsa del dolore al ginocchio) prescrittegli dal medico curante.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta, cordiali saluti.
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Caro utente,
l'impianto di una protesi del ginocchio in un paziente di 87 portatore di pace-maker è FORTEMENTE SCONSIGLIATA, in quanto i rischi operatori sono molto aumentati.
Anche la viscosupplementazione raramente può dare beneficio in quadri avanzati. Il consiglio è quello di far visitare il nonno da un ortopedico che provvederà ad impostargli una terapia antidolorifica cronica, e a valutare la possibilità di eseguire delle infiltrazioni steroidee, che sono particolarmente efficaci in questi casi nel ridurre dolore ed infiammazione.
Distinti saluti
l'impianto di una protesi del ginocchio in un paziente di 87 portatore di pace-maker è FORTEMENTE SCONSIGLIATA, in quanto i rischi operatori sono molto aumentati.
Anche la viscosupplementazione raramente può dare beneficio in quadri avanzati. Il consiglio è quello di far visitare il nonno da un ortopedico che provvederà ad impostargli una terapia antidolorifica cronica, e a valutare la possibilità di eseguire delle infiltrazioni steroidee, che sono particolarmente efficaci in questi casi nel ridurre dolore ed infiammazione.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.9k visite dal 03/10/2011.
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