Ernia discale L5-S1 e spondilosi cervicale
Salve a tutti, nel ringraziarVi per l'aiuto che offrite vorrei sottoporvi la mia situazione. Le patologie di cui soffro sono le seguenti:
- Ernia discale mediana-paramediana a sx con discreta impronta sul profilo ventrale del sacco durale e sul tratto emergente della radice "S1" sinistra (TAC).
- Quadro EMGrafico con segni di sofferenza muscolare neurogena cronica nei muscoli di competenza radicolare S1 bilaterale > a sx (Elettromiografia arti inferiori)
- Spondilosi diffusa con riduzione in ampiezza degli spazi discali compresi tra C2-C3, C5-C6 e C6-C7. Con riduzione della fisiologica lordosi cervicale (RX)
Queste patologie mi provocano quotidianamente una serie di problemi, talora invalidanti, che limitano in maniera marcata la mia efficienza in ambito lavorativo e privato. Soffro spesso di lombo-sciatalgia accompagnata da una sensazione di debolezza delle gambe, soprattutto quando svolgo determinate attività che comportano o sforzi o una prolungata stazione eretta. Inoltre l' artosi cervicale mi provoca spesso "cervicalgia" (con dolore intenso che riesco ad attenuare solo parzialmente con antinfiammatori) e di sovente anche "vertigini" con conseguente nausea.
Alla luce di tale situazione, vorrei porvi alcune domande:
1) Siccome in ambito lavorativo svolgo una mansione " abbastanza delicata" in cui l' efficienza fisica è un elemento fondamentale. Sarebbe il caso di richiedere una riqualifica della stessa in modo da svolgere solo mansioni d' ufficio..???
2) L'esito dell' elettromiografia come deve essere interpretato...???
3) La debolezza alle gambe è dovuta all'ernia discale...???
Ringraziandovi per la disponibilità vi porgo cordiali saluti.
- Ernia discale mediana-paramediana a sx con discreta impronta sul profilo ventrale del sacco durale e sul tratto emergente della radice "S1" sinistra (TAC).
- Quadro EMGrafico con segni di sofferenza muscolare neurogena cronica nei muscoli di competenza radicolare S1 bilaterale > a sx (Elettromiografia arti inferiori)
- Spondilosi diffusa con riduzione in ampiezza degli spazi discali compresi tra C2-C3, C5-C6 e C6-C7. Con riduzione della fisiologica lordosi cervicale (RX)
Queste patologie mi provocano quotidianamente una serie di problemi, talora invalidanti, che limitano in maniera marcata la mia efficienza in ambito lavorativo e privato. Soffro spesso di lombo-sciatalgia accompagnata da una sensazione di debolezza delle gambe, soprattutto quando svolgo determinate attività che comportano o sforzi o una prolungata stazione eretta. Inoltre l' artosi cervicale mi provoca spesso "cervicalgia" (con dolore intenso che riesco ad attenuare solo parzialmente con antinfiammatori) e di sovente anche "vertigini" con conseguente nausea.
Alla luce di tale situazione, vorrei porvi alcune domande:
1) Siccome in ambito lavorativo svolgo una mansione " abbastanza delicata" in cui l' efficienza fisica è un elemento fondamentale. Sarebbe il caso di richiedere una riqualifica della stessa in modo da svolgere solo mansioni d' ufficio..???
2) L'esito dell' elettromiografia come deve essere interpretato...???
3) La debolezza alle gambe è dovuta all'ernia discale...???
Ringraziandovi per la disponibilità vi porgo cordiali saluti.
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Salve, le sconsiglio fortemente attività lavorativa d'ufficio,la schiena ha necessità di movimento e di esercizio fisico costante! è però fondamentale utilizzare norme comportamentali adeguate nella strumentazione manuale dei carichi.
l'esame EMG a mio giudizio deve essere verificato da un buon esame clinico per capire l'entità della sofferenza radicolare.
è possibile che la debolezza alle gambe sia causata dall'ernia del disco L5-S1.
Le consiglio pertanto una valutazione specialistica da parte di un chirurgo vertebrale al fine di capire se c'è una indicazione chirurgica per la soluzione dei suoi disturbi.
Cordiali saluti
l'esame EMG a mio giudizio deve essere verificato da un buon esame clinico per capire l'entità della sofferenza radicolare.
è possibile che la debolezza alle gambe sia causata dall'ernia del disco L5-S1.
Le consiglio pertanto una valutazione specialistica da parte di un chirurgo vertebrale al fine di capire se c'è una indicazione chirurgica per la soluzione dei suoi disturbi.
Cordiali saluti
Dr. Salvatore Roccalto
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 03/10/2011.
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