Alternativa all'artrodesi
Buon giorno. A febbraio 2010 sono stata sottoposta ad un intervento per Frattura Pruriframmentata malleolo tibiale destro trattata con mezzi di sintesi. Ho cercato di seguire al più presto il vostro consiglio sulla rimozione dei mezzi di sintesi, ma ho dovuto aspettare i "lunghissimi" tempi d'attesa. L'intervento è stato eseguito soltanto 2 mesi fa e finalmente ho anche il referto della RM:
"Si osserva tumefazione edematosa dei tessuti molli periarticolari in sede mediale con ispessimento anche in sede sotto-perimalleolare, con legamenti deltoidei relativamente iperintense ma apparentemente riconoscibili. Valgismo dell’articolazione tibio astragalica con modesta quantità di liquido e segni di condropatia con franche lesioni osteo condrali sia a livello della superficie articolare del malleolo mediale che della corrispondente superficie cartilaginea astragalica con edema della spongiosa ossea. A livello del comparto esterno non si osservano lesioni legamentose ma è presente versamento liquido che distende l’articolazione. Normale aspetto delle strutture del seno del tarso."
Avendo ancora dolore e limitati movimenti all'articolazione sono stata visitata da un rinomato ortopedico il quale mi ha consigliato l'artrodesi ed eventuale allungamento dell'Achille.
Ma questo non comporterà un'ulteriore rigidità dell'articolazione? Potrebbe esserci un'altra soluzione? GRAZIE!!!
"Si osserva tumefazione edematosa dei tessuti molli periarticolari in sede mediale con ispessimento anche in sede sotto-perimalleolare, con legamenti deltoidei relativamente iperintense ma apparentemente riconoscibili. Valgismo dell’articolazione tibio astragalica con modesta quantità di liquido e segni di condropatia con franche lesioni osteo condrali sia a livello della superficie articolare del malleolo mediale che della corrispondente superficie cartilaginea astragalica con edema della spongiosa ossea. A livello del comparto esterno non si osservano lesioni legamentose ma è presente versamento liquido che distende l’articolazione. Normale aspetto delle strutture del seno del tarso."
Avendo ancora dolore e limitati movimenti all'articolazione sono stata visitata da un rinomato ortopedico il quale mi ha consigliato l'artrodesi ed eventuale allungamento dell'Achille.
Ma questo non comporterà un'ulteriore rigidità dell'articolazione? Potrebbe esserci un'altra soluzione? GRAZIE!!!
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gentile utente,
In una persona giovane, prima di ricorrere all'artrodesi, si può provare con tanta fisioterapia specifica e infiltrazioni di acido ialuronico; questo in generale, non potendo conoscere il caso specifico.
Esistono anche altre cose, come la protesi di caviglia e interventi di "pulizia" artroscopica, che devono essere valutate dopo accurata visita.
Cordialità.
In una persona giovane, prima di ricorrere all'artrodesi, si può provare con tanta fisioterapia specifica e infiltrazioni di acido ialuronico; questo in generale, non potendo conoscere il caso specifico.
Esistono anche altre cose, come la protesi di caviglia e interventi di "pulizia" artroscopica, che devono essere valutate dopo accurata visita.
Cordialità.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 20/09/2011.
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