Spondiloartosi con osteofitosi
Buongiorno, chiedo un consulto per conto di mia madre (52 anni), abitiamo in provincia di Torino.
All'età di 26 anni è stata operata di scoliosi dorso-lombare (ai tempi le era stato impiantato un "ferro", che tuttora mantiene).
Da qualche mese lamenta dolore alla parte alta del braccio sinistro. Nel complesso, inoltre, risulta particolarmente "rigida" nei movimenti cervicali.
Ultimamente si è rivolta ad un fisiatra, ma, oltre all'averle prescritto svariati farmaci, le è stato detto che non c'è nulla da fare.
Questo l'ultimo "referto" che riporto:
DATI ANAMNESTICI:
Operata di scoliosi a 26 anni dorso-lombare - dolore all'arto superiore sx - Ipertesa - SAD
14.09.2011 RX Cervicale Spondiloartosi diffusa con osteofitosi Costa cervicale a dx Spazi discali conservati Normale ampiezza forami di coniugazione
VALUTAZIONE FUNZIONALE
Cervicale Limitazioni alle rotazioni e inclinazioni laterali con parestesie in C7C8 a sx
Gomito sx Libero senza deficit significativi
PROGETTO RIABILITATIVO
Cervicobrachialgia a sx in C7C8
Nicetile 1 bustina al dì x 8 - 10 mesi
Celebrex 200 1 co dopo cena x 20 gg (a cicli 1 - 2 volte l'anno)
Lyrica 75 1 co al mattino x 10 gg poi 1 co mattina e sera x 30 - 40 gg (a cicli)
In conclusione i miei dubbi sono:
- è vero che è troppo "tardi" e rischioso procedere alla rimozione della "protesi" (ferro) che le era stato impiantato al tempo? (qualcuno le ha detto che rischierebbe di rimanere paralizzata)
- non vi è nessun tipo di cura per "sciogliere" questa osteofitosi?
- è corretto rivolgersi ad un fisiatra per questo tipo di problema?
Grazie in anticipo a quanti vorranno chiarirmi le idee in merito.
All'età di 26 anni è stata operata di scoliosi dorso-lombare (ai tempi le era stato impiantato un "ferro", che tuttora mantiene).
Da qualche mese lamenta dolore alla parte alta del braccio sinistro. Nel complesso, inoltre, risulta particolarmente "rigida" nei movimenti cervicali.
Ultimamente si è rivolta ad un fisiatra, ma, oltre all'averle prescritto svariati farmaci, le è stato detto che non c'è nulla da fare.
Questo l'ultimo "referto" che riporto:
DATI ANAMNESTICI:
Operata di scoliosi a 26 anni dorso-lombare - dolore all'arto superiore sx - Ipertesa - SAD
14.09.2011 RX Cervicale Spondiloartosi diffusa con osteofitosi Costa cervicale a dx Spazi discali conservati Normale ampiezza forami di coniugazione
VALUTAZIONE FUNZIONALE
Cervicale Limitazioni alle rotazioni e inclinazioni laterali con parestesie in C7C8 a sx
Gomito sx Libero senza deficit significativi
PROGETTO RIABILITATIVO
Cervicobrachialgia a sx in C7C8
Nicetile 1 bustina al dì x 8 - 10 mesi
Celebrex 200 1 co dopo cena x 20 gg (a cicli 1 - 2 volte l'anno)
Lyrica 75 1 co al mattino x 10 gg poi 1 co mattina e sera x 30 - 40 gg (a cicli)
In conclusione i miei dubbi sono:
- è vero che è troppo "tardi" e rischioso procedere alla rimozione della "protesi" (ferro) che le era stato impiantato al tempo? (qualcuno le ha detto che rischierebbe di rimanere paralizzata)
- non vi è nessun tipo di cura per "sciogliere" questa osteofitosi?
- è corretto rivolgersi ad un fisiatra per questo tipo di problema?
Grazie in anticipo a quanti vorranno chiarirmi le idee in merito.
[#1]
Se una paziente ha una cervicobrachialgia in genere si cerca di capirne la causa con esami appropriati. E' vero che il " ferro" può controindicare l'esecuzione di una RMN ma vi possono essere modi diversi per individuare l'origine della cervicobrachialgia (che non è una diagnosi ma semplicemente la descrizione del disturbo, significando "dolore che dal collo si irradia al braccio")
La rimozione della strumentazione si fa se necessario (non esiste il "troppo tardi"); i possibili rischi devono essere proporzionati alla correttezza dell'indicazione (in altre parole, ci devono essere buoni motivi per correre i rischi).
L'osteofitosi è una conseguenza dell'artrosi, e non "si scioglie" con niente.
Visto il risultato della visita fisiatrica, Le consiglio di consultare un ortopedico esperto in patologie vertebrali: A Torino può rivolgersi a vari Centri, fra i quali ricordo all'UO di Chirurgia vertebrale del CTO-M.Adelaide http://www.cto.to.it/reparti/madelaide/vertebrale/index.shtml oppure alla Struttura semplice di Patologia vertebrale della UO Ortopedia delle Molinette http://www.molinette.piemonte.it/index.php?option=com_content&view=article&id=240%3Aortopedia-e-traumatologia&catid=57&Itemid=53
Consulti comunque il Suo medico curante che ha sicuramente dei punti di riferimento in sede
Cordiali saluti
La rimozione della strumentazione si fa se necessario (non esiste il "troppo tardi"); i possibili rischi devono essere proporzionati alla correttezza dell'indicazione (in altre parole, ci devono essere buoni motivi per correre i rischi).
L'osteofitosi è una conseguenza dell'artrosi, e non "si scioglie" con niente.
Visto il risultato della visita fisiatrica, Le consiglio di consultare un ortopedico esperto in patologie vertebrali: A Torino può rivolgersi a vari Centri, fra i quali ricordo all'UO di Chirurgia vertebrale del CTO-M.Adelaide http://www.cto.to.it/reparti/madelaide/vertebrale/index.shtml oppure alla Struttura semplice di Patologia vertebrale della UO Ortopedia delle Molinette http://www.molinette.piemonte.it/index.php?option=com_content&view=article&id=240%3Aortopedia-e-traumatologia&catid=57&Itemid=53
Consulti comunque il Suo medico curante che ha sicuramente dei punti di riferimento in sede
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 20/09/2011.
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