Plantare o scarpa ortopedica?

Rappresento il caso di mio figlio un bambino di 3 anni che cammina con le punte dei piedi (in particolare il destro) rivolte verso l'interno, con caviglia che sembra cedere anch'essa verso l'interno e il calcagno un po' deviato lateralmente.
A distanza di circa quattro mesi, su suggerimento del pediatra, abbiamo consultato due ortopedici per capire come si può correggere il problema. Riporto qui di seguito diagnosi e rimedi dei due dottori:
- dottore A, di più giovane età, dice che si tratta di iperattivazione del collo femore e piede valgo pronato bilaterale e prescrive plantare in materiale sintetico morbido con coppa calcaneare avvolgente e cuneo sospintore del calcagno di 5mm (visita maggio 2011).
- dottore B, di età più matura, dice che il bambino ha ginocchia valghe e piedi piatti e prescrive una scarpa specifica Balducci linea 011 (visita settembre 2011).
Premesso che il bambino mi sembra ancora troppo piccolo e che, secondo altri pareri, sarebbe forse opportuno attendere ancora un po’ una normalizzazione anatomica spontanea, chiedo un cortese parere in ordine alla eventuale preferenza da darsi all’utilizzo del plantare o della suddetta scarpa ortopedica.

Grazie. Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente,
Premesso che non possiamo conoscere il caso specifico, in generale tendo ad essere d'accordo con le ultime affermazioni che riporta. A tre anni un piede "piatto" può essere suscettibile di miglioramento spontaneo, così come una antiversione del femore (credo che con "iperattivazione" intenda questo). Ma ripeto, non è possibile dirlo senza una visita.
Cordialità.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica