Gli aspetti degli esiti della coxoartrosi oseto necrotica
PAZIENTE SETTANTOTTENNE, AFFETTO DA FIBRILLAZIONE ATRIALE IN TERAPIA CON COUMADIN E CORDARONE, DA MESI LAMENTA DOLORI AGLI ARTI INFERIORI CON IMPOSSIBILTA', A VOLTE, A MUOVERSI.
SOTTOPOSTO A RM I RISULTATI SONO I SEGUENTI:
RM COLONNA LOMBOSACRALE:
LO STUDIO DEL TRATTO LOMBOSACRALE MOSTRA MODESTI SEGNI DEGENERATIVI DISCO SOMATICI, CON SPECO VERTEBRALE RIDOTTO IN AMPIEZZA PER FENOMENI SPONDILOSICI.PICCOLA ERNIA DISCALE TRA D12-L1, AMPIA, CHE COMPRIME IL SACCO DURALE.NON VI SONO SEGNI DI COMPRESSIONE SUL NASTRO TERMINALE, O SEGNI DI CEDIMENTO DEI SINGOLI CORPI VERTEBRALI.OMOGENEO IL NASTRO TERMINALE.
RM BACINO:
COXARTROSI BILATERALE, PIU' GRAVE A DESTRA, DOVE ASSUME GLI ASPETTI DEGLI ESITI DELLA COXOARTROSI OSETO NECROTICA. SI ASSOCIA FORTE EDEMA ALGO/DISTROFICO DI ENTRAMBE LE SPONGIOSE OSSEE FEMORALI, E LIEVE DISTENSIONE FLUIDA DELLE CAPSULE ARTICOLARI.
RM GINOCCHIO SN:
GINOCCHIO ARTROSICO, CON FOCOLAI DI OSTEOCONDROSI NEI PUNTI DI CARICO ARTICOLARE. ASPETTO REGOLARE DEI LEGAMENTI CROCIATI, LEGAMENTO ROTULEO E DEL TENDINE QUADRICIPITE. GRAVE DEGENERAZIONE DEI MENISCHI.
RM GINOCCHIO DX:
ANCHE DA QUESTO LATO SONO EVIDENTI SEGNI PROCESSO DEGENERATIVO CRONICO, CON MINORI FOCOLAI DI OSTEOCONDROSI.NORMALI I LEGAMENTI CROCIATI DI LEGAMENTO ROTULEO. IL TENDINE QUADRICIPITE. MODESTI I FENOMENI DEGENERATIVI MENISCALI DA QUESTO LATO.
VISTA L'ETA' E LA SITUAZIONE CLINICA DEL PAZIENTE, COSA CONSIGLIA?
RINGRAZIANDOLA ANTICIPATAMENTE, ASPETTO UNA SUA RISPOSTA.
SOTTOPOSTO A RM I RISULTATI SONO I SEGUENTI:
RM COLONNA LOMBOSACRALE:
LO STUDIO DEL TRATTO LOMBOSACRALE MOSTRA MODESTI SEGNI DEGENERATIVI DISCO SOMATICI, CON SPECO VERTEBRALE RIDOTTO IN AMPIEZZA PER FENOMENI SPONDILOSICI.PICCOLA ERNIA DISCALE TRA D12-L1, AMPIA, CHE COMPRIME IL SACCO DURALE.NON VI SONO SEGNI DI COMPRESSIONE SUL NASTRO TERMINALE, O SEGNI DI CEDIMENTO DEI SINGOLI CORPI VERTEBRALI.OMOGENEO IL NASTRO TERMINALE.
RM BACINO:
COXARTROSI BILATERALE, PIU' GRAVE A DESTRA, DOVE ASSUME GLI ASPETTI DEGLI ESITI DELLA COXOARTROSI OSETO NECROTICA. SI ASSOCIA FORTE EDEMA ALGO/DISTROFICO DI ENTRAMBE LE SPONGIOSE OSSEE FEMORALI, E LIEVE DISTENSIONE FLUIDA DELLE CAPSULE ARTICOLARI.
RM GINOCCHIO SN:
GINOCCHIO ARTROSICO, CON FOCOLAI DI OSTEOCONDROSI NEI PUNTI DI CARICO ARTICOLARE. ASPETTO REGOLARE DEI LEGAMENTI CROCIATI, LEGAMENTO ROTULEO E DEL TENDINE QUADRICIPITE. GRAVE DEGENERAZIONE DEI MENISCHI.
RM GINOCCHIO DX:
ANCHE DA QUESTO LATO SONO EVIDENTI SEGNI PROCESSO DEGENERATIVO CRONICO, CON MINORI FOCOLAI DI OSTEOCONDROSI.NORMALI I LEGAMENTI CROCIATI DI LEGAMENTO ROTULEO. IL TENDINE QUADRICIPITE. MODESTI I FENOMENI DEGENERATIVI MENISCALI DA QUESTO LATO.
VISTA L'ETA' E LA SITUAZIONE CLINICA DEL PAZIENTE, COSA CONSIGLIA?
RINGRAZIANDOLA ANTICIPATAMENTE, ASPETTO UNA SUA RISPOSTA.
[#1]
Caro utente,
è necessaria una valutazione diretta con un ortopedico per capire se è il caso di proporre al paziente un intervento chirurgico.
Bisogna, cioè, dopo una attenta visita, capire quanto del dolore accusato dal paziente dipende dall'artrosi della colonna vertebrale, quanto dalle anche, quanto dalla schiena.
In questo modo sarà possibile stimare quale sarà il beneficio che il paziente potrà ottenere dall'intervento, e -parlando col paziente- capire se vale la pena di intervenire.
Una volta stabilito che tecnicamente vi è una indicazione a procedere, bisogna stabilire che tipo di intervento eseguire e -soprattutto- effettuare una approfondita valutazione cardiologico-anestesiologica per il rischio associato alla patologia cardiaca del paziente.
In un caso come quello descritto, a meno che non ci siano elementi clinici che facciano propendere per un trattamento mirato sulla colonna o sul ginocchio, il trattamento chirurgico che potrebbe essere proposto al paziente è quello della protesi dell'anca, di cui Le segnalo un articolo che Le darà maggiori informazioni.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/587-l-artrosi-dell-anca-coxartrosi-e-la-protesi-dell-anca.html
Distinti saluti
è necessaria una valutazione diretta con un ortopedico per capire se è il caso di proporre al paziente un intervento chirurgico.
Bisogna, cioè, dopo una attenta visita, capire quanto del dolore accusato dal paziente dipende dall'artrosi della colonna vertebrale, quanto dalle anche, quanto dalla schiena.
In questo modo sarà possibile stimare quale sarà il beneficio che il paziente potrà ottenere dall'intervento, e -parlando col paziente- capire se vale la pena di intervenire.
Una volta stabilito che tecnicamente vi è una indicazione a procedere, bisogna stabilire che tipo di intervento eseguire e -soprattutto- effettuare una approfondita valutazione cardiologico-anestesiologica per il rischio associato alla patologia cardiaca del paziente.
In un caso come quello descritto, a meno che non ci siano elementi clinici che facciano propendere per un trattamento mirato sulla colonna o sul ginocchio, il trattamento chirurgico che potrebbe essere proposto al paziente è quello della protesi dell'anca, di cui Le segnalo un articolo che Le darà maggiori informazioni.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/587-l-artrosi-dell-anca-coxartrosi-e-la-protesi-dell-anca.html
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 09/09/2011.
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