Contrattura muscolare da scoliosi
dalla radiografia fatta il 13-6-11 risulta:Non si rilevano lesioni ossee focali, dismofismi nè alterazioni degli spazi discali della colonna dorsale. lievi e diffusi segni di spondilosi.Modesti segni di ipotrofia scheletrica senza significative alterazioni morfometriche dei corpi vertebrali. A carico della lombare si rileva severa scoliosi rotatoria con curva sinistro-concava e riduzione di spessore dello spazio discale L5-S1.
Ho fatto due cicli di: massaggi, ultrasuoni, ginnastica mirata x i muscoli addom. e dorsali e terapia con corrente elettrica presso il centro Panzera di Messina x un totale di 15 prestazioni . Ho avuto solo una modesta riduzione della contrattura.Attualmente ho dolori persistenti,limitazioni nei movimenti e una lieve inclinaz.del tronco a destra.Ho sempre fatto palestra non correttiva prima del 13-6-11 da circa nove anni.A 20 anni ho avuto saltuari episodi di ernia al disco.Dalla risonanza fatta nel 2004 emergeva: L3-L4 aumenti del diametro del disco intersomatico(bulging) senza significativi segni di compressione sul sacco durale. Il disco intervertebrale tra L5 ed S1 appare assottigliato ed ipointenso nelle sequenze T2 pesate per disidratazione del nucleo polposo. é inoltre presente ernia discale posteriore paramediana destra che impronta il sacco durale ed impregna il forame di coniugazione corrispondente.Sono stanca di questa situazione cosa posso fare? Cosa ne pensa dello joga?
Ho fatto due cicli di: massaggi, ultrasuoni, ginnastica mirata x i muscoli addom. e dorsali e terapia con corrente elettrica presso il centro Panzera di Messina x un totale di 15 prestazioni . Ho avuto solo una modesta riduzione della contrattura.Attualmente ho dolori persistenti,limitazioni nei movimenti e una lieve inclinaz.del tronco a destra.Ho sempre fatto palestra non correttiva prima del 13-6-11 da circa nove anni.A 20 anni ho avuto saltuari episodi di ernia al disco.Dalla risonanza fatta nel 2004 emergeva: L3-L4 aumenti del diametro del disco intersomatico(bulging) senza significativi segni di compressione sul sacco durale. Il disco intervertebrale tra L5 ed S1 appare assottigliato ed ipointenso nelle sequenze T2 pesate per disidratazione del nucleo polposo. é inoltre presente ernia discale posteriore paramediana destra che impronta il sacco durale ed impregna il forame di coniugazione corrispondente.Sono stanca di questa situazione cosa posso fare? Cosa ne pensa dello joga?
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Bisogna ricordare che qualsiasi accertamento (e quindi anche la RMN e le rx) non ha nessun significato clinico da sè solo ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa. Se così non fosse i consigli li potrebbe scrivere in automatico il radiologo al termine del referto.
Premesso che la RMN del 2004 ha anche perso di valore, dato il tempo trascorso e il prevedibile peggioramento che rappresenta una naturale evoluzione delle discopatie.
Per affrontare il problema è indispensabile che si rivolga a uno specialista esperto in patologie vertebrali, ortopedico o fisiatra, che DOPO averLa interrogata e visitata e aver visto Le immagini deciderà quali ulteriori accertamenti siano necessari (senza averLa visitata non è possibile prevederli) e, di conseguenza quale trattamento sia il più appropriato. Occorre anche chiarire se per "ipotrofia scheletrica" si intenda una riduzione del tono calcico, per la quale occorrono altri accertamenti ed eventuali provvedimenti,
Cordiali saluti
Premesso che la RMN del 2004 ha anche perso di valore, dato il tempo trascorso e il prevedibile peggioramento che rappresenta una naturale evoluzione delle discopatie.
Per affrontare il problema è indispensabile che si rivolga a uno specialista esperto in patologie vertebrali, ortopedico o fisiatra, che DOPO averLa interrogata e visitata e aver visto Le immagini deciderà quali ulteriori accertamenti siano necessari (senza averLa visitata non è possibile prevederli) e, di conseguenza quale trattamento sia il più appropriato. Occorre anche chiarire se per "ipotrofia scheletrica" si intenda una riduzione del tono calcico, per la quale occorrono altri accertamenti ed eventuali provvedimenti,
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 21/08/2011.
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