Lombalgia cronica da quasi 2 anni

Gentili dottori.
Da circa 2 anni soffro di una lombalgia/lomboscialtagia cronica alla quale non ho ancora saputo trovare rimedio nonostante i numerosi consulti specialistici e le numerose terapie sin qui intraprese.

Attualmente accuso i seguenti sintomi:

-Dolore lombare bilaterale all'altezza del quadrato dei lombi di ambo i lati, con contratture a livello dei glutei che si accentuano non appena svolgo una qualsiasi attività motoria.

-Bruciore e debolezza alle caviglie (bilaterale), e base dei polpacci (sopra il tallone), crampi sul dorso del piede e sulla pianta del piede, alcune volte riguardano gli alluci altre volte i mignoli, non sono sempre localizzati nei soliti punti, questi dolori ai piedi si presentano dopo aver camminato, anche facendo del nuoto blando in piscina non trovo alcun giovamento (stile libero e dorso) anzi...

-Bruciore diffuso alla base della schiena, poco sopra l'osso sacro, che alcune volte si presenta anche durante il riposo, aumenta se stò seduto e diminuisce se stò in piedi, anche questi dolori non sono continui.

-No rigidità mattutina, il riposo mi giova ma non sempre, rigidità ischio-crurali.

-dolore sul fianco (coscia-anca) della gamba sx che aumenta quando fletto le gambe per mettermi seduto o quando faccio gli esercizi di scarico lombare con la schiena portando le gambe al petto.

-debolezza diffusa ai muscoli adduttori, alcune volte ho come la sensazione che il peso del corpo mi ceda all'indietro, all'adduttore dx è presente una contrattura che si fa sentire quando mi alzo da seduto e quando inizio a camminare.

-piede destro equino e leggermente piatto.
-leggera scoliosi sinitro convessa e bacino ruotato

Le analisi (RX e RM lombosacrale) hanno messo in evidenza una sacralizzazione L5-S1 con conseguente disco disidratazione del disco L5-S1 (regolari gli altri), moderata protrusione circoreferenziale con lieve estensione in sede intraforaminale prevalenza destra.

RMN bacino niente da segnalare

RX arti inferiori in ortostatismo mostra una leggera risalita della cresta iliaca di sx di 5mm

Analisi sangue (VES, fattore reumatoide, CPK...etc) tutti negativi, si nota solo una leggera leucopenia.

Gli ortopedici consultati non hanno trovato riscontri positivi ad eventuali deficit sensoriali e/o di forza che potessero ricondurre ad una sofferenza discale...nonostante l'irradiazione dei dolori sembra ricordare almeno in parte una radicolopatia L5, anche l'EMG (che però non è stata fatta sui muscoli paraspinali...solo nervo polpiteo e femorale) è risultata negativa.

Il neochirurgo non ha riscontrato nessun problema che potesse far indicare la necessità di un'operazione (anche se a mio modo di vedere l'a visita è stata superficiale).

Ho le seguenti terapie senza alcun giovamento:
-cortisone
-fisioterapia
-rpg (souchard 30 sedute)
-FANS
-Solette propriocettive
-osteopatia e chiropratica

sono in attesa di fare un rx con prove dinamiche per vedere se c'è una spondilolistesi ma è un'esame che ho scelto di fare io
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Dr. Davide Caldo Ortopedico 25 2
Gentile paziente
la lombalgia con o senza irradiazione può riconoscere molte origini: le faccette articolari, l'articolazione sacroiliaca, naturalmente il disco intervertebrale ed una serie piuttosto lunga di altre cause meno frequenti. Le linee-guida indicano un chiaro percorso diagnostico-terapeutico: se le visite e gli esami strumentali fatti non sono risultati conclusivi, si deve procedere a "blocchi" controllati delle strutture sensitive che innervano le varie potenziali origini del dolore (con iniezioni ecoguidate o fluoroscopio-guidate di doppio anestetico). L'esatta sequenza delle procedure da eseguire è stabilita, in base al riscontro dei segni clinici e strumentali (o dell'assenza di essi) e dunque delle probabilità cliniche, in assenza di prove definitive.
E' sconsigliabile eseguire esami che non abbiano un preciso razionale (le morfodinamiche servono per l'instabilità, occorrono segni clinici di instabilità!) perchè anche risultassero positivi potrebbero non essere significativi (er esempio, la RMN trova un'infinità di ernie discali "innocenti", in pazienti che hanno tutt'altri problemi di schiena).
Infine devo dirle che il problema come lo descrive lei non è atipico, incluso il corteo eterogeneo di dolori neuropatici; in altre parole la sua situazione, come a descrive, si riscontra in molte persone con problemi alla schiena. Le consiglio di affidarsi ad un buon specialista, dedicato alle patologie della colonna, senza scoraggiarsi pur con gli insuccessi in cui è incorso finora; tenga presente che, senza eseguire interventi di chirurgia maggiore (che non sono indicati come spiegava il collega neurochirurgo), esistono molte procedure interventistiche mininvasive per i problemi refrattari alle terapie conservative (quelle che citava lei). Può trovare nfromazioni ulteriori sul mio sito, se vuole.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali Saluti

Dott. Davide Caldo, MD, PhD
Specialista in Ortopedia
Chirurgia Endoscopica e Mini-Invasiva Vertebrale
www.davidecaldo.it

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Utente
Utente
Gentile dott. Caldo la ringrazio per la risposta; il problema è che non sò più da chi farmi visitare, gli specialisti si qui consultati (neurochirurghi, ortopedici etc...) e profumatamente remunerati si limitano sempre a vedere le analisi e a fare le solite manovre/prove per vedere se ci sono sofferenze discali; (lasègue, etc...); e poi mi liquidano prescrivendomi ginnastica posturale o al massimo dandomi degli anti-infiammatori (che tra le altre cose dovrei evitare visto il mio stomaco abbastanza intollerante ai FANS)...nessuno mi prospetta altre soluzioni o indagini..
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Dr. Davide Caldo Ortopedico 25 2
Gentile paziente
ovviamente è necessaria una visita, poi però verosimilmente occorre imboccare il percorso diagnostico-terapeutico che le descrivevo (verosimilmente test con blocchi mirati) per stabilire se e quale tipo di interventistica minvasiva sia indicata, secondo linee-guida. Se gli specialisti che ha incontrato non l'hanno soddisfatta forse dovrebbe ricorrere ad uno maggiormente familiare con queste problematiche, certamente non tutti lo sono. Temo di non poterle essere in grado di aiutarla molto più di così via mail, salvo rassicurarla che per i suoi problemi esistono percorsi specifici, non si deve certo demoralizzare in merito, piuttosto trovare un riferimento idoneo.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Permettetemi di rivolgervi un'ultima domanda/curiosità; ad una delle visite ortopediche mi fu detto che forse il disco disidratato poteva causarmi una microinstabilità vertebrale.

A tale proposito vorrei capire un pò meglio come si può diagnosticare una microinstabilità vertebrale e se la sacralizzazione può causare la disidratazione del disco.

Su questo sito ho letto altri interventi inerenti la microinstabilità vertebrale dai quali si ricava esistere ancora una certa confusione sull'argomento con pareri discordanti che non si ritrovano, per esempio, quando l'oggetto della discussione è la macro instabilità vertebrale.