Dolore ginocchio post meniscectomia
Gentili dottori, vi faccio un rapido quadro della mia situazione.A fine giugno in seguito ad una distorsione mi è stata diagnosticata l’infrazione parcellare dell’angolo esterno dell’emipiatto tibiale mediale curata con 40gg di immobilizzazione (Gesso). Consecutivamente per persistenti dolori e controlli mi è stata riscontrata la lesione del menisco interno,curato tramite meniscectomia. A 3 mesi dall’intervento ho dovuto sospendere anche la fisioterapia per persistenti dolori nella parte anteriore della rotula, difficoltà nella flessione del ginocchio, instabilità e dolore con ginocchio flesso (seduto). Sono stato già 3 volte dal medico che mi ha operato per l’aspirazione del liquido/versamento che sistematicamente si riforma. Per meglio chiarire la situazione pertanto mi è stata consigliata una RM. Vi scrivo di seguito gli esiti affichè possiate valutarla e consigliarmi il da farsi, poiché per un ragazzo di 32 anni che ha sempre fatto tanto sport, da giugno riuscire a camminare e poco più è abbastanza disarmante!!! ESITI Risonanza Magnetica:
Esiti di meniscectomia parziale del menisco int. Con note meniscosiche della componente meniscale residua ed attuale sottile discontinuità ad estrinsecazione tibiale della porzione residua del corno posteriore. Concomita marcata e diffusa sinovite reattiva ad impronta versamentale specie ai recessi superiori ed a livello della porzione interconiloidea della camera anteriore con minima distensione della borsa del gastrocnemio e semimembranoso. Non documentabili lesioni del menisco esterno, del pivot centrale e delle restanti componenti legamentose. Note condropatiche femoro rotulee e femoro tibiali interne senza peraltro alterazioni dell’osso sub condrale.
Diffuso inspessimento delle settature del corpo di Hoffa specie antero medialmente in regione infrapatellare dove concomitano gli esiti fibrotico cicatriziali post chirurgici.
Certo di un vostro consiglio, anticipatamente ringrazio.
Marco
Esiti di meniscectomia parziale del menisco int. Con note meniscosiche della componente meniscale residua ed attuale sottile discontinuità ad estrinsecazione tibiale della porzione residua del corno posteriore. Concomita marcata e diffusa sinovite reattiva ad impronta versamentale specie ai recessi superiori ed a livello della porzione interconiloidea della camera anteriore con minima distensione della borsa del gastrocnemio e semimembranoso. Non documentabili lesioni del menisco esterno, del pivot centrale e delle restanti componenti legamentose. Note condropatiche femoro rotulee e femoro tibiali interne senza peraltro alterazioni dell’osso sub condrale.
Diffuso inspessimento delle settature del corpo di Hoffa specie antero medialmente in regione infrapatellare dove concomitano gli esiti fibrotico cicatriziali post chirurgici.
Certo di un vostro consiglio, anticipatamente ringrazio.
Marco
[#1]
Gentile utente
Purtroppo credo che una parte della sua sintomatologia sia dovuta al tempo eccessivo cui èstato tenuto immobilizzato il suo ginocchio.
Le articolazioni purtroppo vivono per merito del movimento, tenerle bloccate per tanto tempo provoca purtroppo danni alla cartilagine.
La sua mi pare di capire fosse una frattura per così dire banale e in questi casi l'immobilità assoluta è da evitare per tempi così prolungati (40 gg.)
A questo si aggiunga che il trauma da lei subito sicuramente ha provocato un danno diretto sulla cartilagine articolare.
I due fattori sommati hanno provocato probabilmente questo danno ora riscontrabile.
Attualmente da quanto capisco mi pare di vedere che sia la cartilagine articolare ad essere sofferente e quindi la terapia dovrà essere indirizzata al recupero di quella che è ancora efficiente.
Non è da escludere una nuova artroscopia che abbia però la finalità di trattare definitivamente il menisco interno e eventualmente eseguire una pulizia della cartilagine "malata".
A questo dovrà seguire una adeguata terapia medica e fisica (esistono apparecchi magneto terapiaci che avrebbero uan buona efficacia sul trofismo della cartilagine articolare, questi sono certificati e approvati anche dall'FDA e il trattamento è domiciliare)
Cordiali saluti
Purtroppo credo che una parte della sua sintomatologia sia dovuta al tempo eccessivo cui èstato tenuto immobilizzato il suo ginocchio.
Le articolazioni purtroppo vivono per merito del movimento, tenerle bloccate per tanto tempo provoca purtroppo danni alla cartilagine.
La sua mi pare di capire fosse una frattura per così dire banale e in questi casi l'immobilità assoluta è da evitare per tempi così prolungati (40 gg.)
A questo si aggiunga che il trauma da lei subito sicuramente ha provocato un danno diretto sulla cartilagine articolare.
I due fattori sommati hanno provocato probabilmente questo danno ora riscontrabile.
Attualmente da quanto capisco mi pare di vedere che sia la cartilagine articolare ad essere sofferente e quindi la terapia dovrà essere indirizzata al recupero di quella che è ancora efficiente.
Non è da escludere una nuova artroscopia che abbia però la finalità di trattare definitivamente il menisco interno e eventualmente eseguire una pulizia della cartilagine "malata".
A questo dovrà seguire una adeguata terapia medica e fisica (esistono apparecchi magneto terapiaci che avrebbero uan buona efficacia sul trofismo della cartilagine articolare, questi sono certificati e approvati anche dall'FDA e il trattamento è domiciliare)
Cordiali saluti
Antonio Mattei
[#2]
Utente
Gent.mo Dott.Mattei,
La ringrazio davvero di cuore per la sua risposta, e se posso, approfitto per fare un paio di domande...
In base a quanto riscontrato dalla Risonanza Magnetica cosa sarebbe utile fare per riuscire a recuperare e ritornare a fare sport come una volta??
Il prof. che mi ha operato e che 20 giorni fa (x la terza volta dopo l'operazione) mi ha aspirato il liquido, mi ha detto che dovevo solo aspettare del tempo...
Premetto che dall'operazione ad oggi, ho fatto minimo una seduta a settimana di Tecar..
Ora credo che per un menisco, dopo tre mesi dall'operazione e non riuscire nemmeno a piegarsi sulle ginocchia a 32 anni (parlo da profano) mi sembra esagerato non credete??
Secondo voi da dove mi conviene cominciare?? Ho voglia e fretta di ritornare allo sport, allora che tipo di terapia mi consigliate?
Vi ringrazio.
La ringrazio davvero di cuore per la sua risposta, e se posso, approfitto per fare un paio di domande...
In base a quanto riscontrato dalla Risonanza Magnetica cosa sarebbe utile fare per riuscire a recuperare e ritornare a fare sport come una volta??
Il prof. che mi ha operato e che 20 giorni fa (x la terza volta dopo l'operazione) mi ha aspirato il liquido, mi ha detto che dovevo solo aspettare del tempo...
Premetto che dall'operazione ad oggi, ho fatto minimo una seduta a settimana di Tecar..
Ora credo che per un menisco, dopo tre mesi dall'operazione e non riuscire nemmeno a piegarsi sulle ginocchia a 32 anni (parlo da profano) mi sembra esagerato non credete??
Secondo voi da dove mi conviene cominciare?? Ho voglia e fretta di ritornare allo sport, allora che tipo di terapia mi consigliate?
Vi ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.5k visite dal 13/12/2007.
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