Ernia cervicale e vertigini

Gentili dottori, è da molto tempo che leggo i vostri consulti e oggi ho deciso di chiedere un parere sulla mia particolare situazione. Circa 2 anni fa una sera mi addormentai sul divano in una posizione scomoda. Svegliandomi all'improvviso, ho avvertito una fortissima vertigine in cui vedevo tutta la stanza ruotare intorno a me. Per circa una settimana non mi sono potuta alzare dal letto perchè barcollavo e vomitavo, in seguito mi è rimasta una sensazione di insicurezza nel camminare. Mi sono recata a visita dall'otorino ed ho effettuato le prove audiovestibolari, compresa quella sulla sedia che gira, ma non è risultato niente. Ho effettuato i vari esami del sangue ed era tutto normale, così mi sono recata dal neurologo che, dopo avermi visitata, mi ha spiegato che la fase delle vertigini oggettive era passata e rimaneva solo una lieve instabilità, ma non c'era nulla di neurologico. Su suo consiglio e anche quello dell'otorino ho eseguito un RX al rachide cervicale da cui è emerso un'artrosi cervicale con riduzione in altezza dello spazio intersomatico tra C4 C5 C6, sclerosi delle lamine limitanti e produzioni osteofitiche marginali. Ho iniziato a fare della fisioterapia con massaggi, correnti diadinamiche e TENS e sembrava che la situa zione fosse migliorata. Purtroppo, dopo un periodo di forte stress dovuto alla perdita improvvisa di mio padre, le vertigini sono ritornate, ma questa volta non era la stanza a girare, bensì io mi sentivo barcollare. Avendo anche dolori al collo, al braccio e alla mano, ho eseguito una RM alla colonna cervicale che, in sintesi, ha dato questo referto: inversione della curvatura cervicale con segni di discopatia diffusa; protrusione discale C3 C4 ad ampio raggio con componente osteofitosica ed impronta più evidente in sede paramediana destra sul sacco durale;protrusione discale C4 C5 e C5 C6 con componente erniaria calcifica mediana paramediana destra con impronta diffusa sul sacco durale e componente osteofitosica, protrusione più modesta C6 C7, ispessimento-calcificazione dei legamenti gialli a livello C5 C6 ove è ridotto lo spazio liquorale peri-midollare, nella norma il midollo cervicale. Con questo referto mi sono recata dal neurochirurgo il quale mi ha rassicurata dicendomi che non c'era bisogno di operazioni. In seguito sono andata dall'ortopedico, il quale mi ha praticato la mesoterapia, mi ha fatto l'esame posturale e mi ha ordinato l'uso di plantari. Infine ho cominciato ad avere paura di uscire di casa a causa dei frequenti sbandamenti e da circa un anno sono in cura dallo psichiatra. Quello che alla fine io volevo chiedervi, gentili dottori, la diagnosi vi sembra chiara? perchè io sono un pò confusa: l'ortopedico mi dice che i miei continui sbandamenti sono dovuti alla colonna cervicale, mentre lo psicoterapeuta mi ripete che è colpa dell'ansia. Voi che ne dite, c'è qualcs'altro che potrei fare? Non riesco più a vivere con questa sensazione di barcollamento. Ringraziandovi anticipatamente , aspetto una vostra risposta chiarificatrice. Mi scuso per la lunghezza del testo, ma ho cercato di spiegare la situazione più chiaramente possibile. Distinti saluti.
Maria
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora Maria,
innanzi tutto non faccia più nessun tipo di manipolazioni alla colonna cervicale.Sono pericolose soprattutto nel Suo caso.
Inoltre credo che di tutto Lei ha bisogno tranne che dello Psichiatra.
La situazione emersa alla RNM va invece ben studiata per valutare un possibile intervento chirurgico che potrebbe risolvere i Suoi problemi.
Dovrebbe eseguire i seguenti accertamenti:
- Elettromiografia arti superiori
- Potenziali Evocati Somato Sensoriali e Motori Arti sup. e Inf.
- Tac C4-C5;C5-C6;C6-C7
Nel frattempo, se crede, mi mandi per posta le immagini di RNM che poi Le restituirò.
Può anche telefonarmi per avere maggiori ragguagli sui Suoi sintomi.

Cordialità

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile signora Maria, lei ha una cervicobrachialgia destra con sindromi associate tra cui la sindrome vertiginoso-posturale che, dipende dalla artrosi cervicale con le discopatie e protrusioni multiple, per interessamento delle arterie vertebrali, con una sindrome chiamata vertebro-basilare.
Le arterie vertebrali, una a destra ed una a sinistra, sono le unici vasi che passano in un contesto scheletrico, cioè dentro i forami delle vertebre cervicali, per cui ne risentono spesso da situazioni patologiche del rachide vervicale.
Per cui l'ansia che può anche avere è una cosa, la sindrome vertiginoso posturale con senso di instabilità e barcollamento è verosimilmente dipemdente dal rachide cervicale.
Come dicono giustamente sia il neurologo che l'otoiatra che lei ha consultato.
Gentile signora,può andare a leggere nel link cliccando sul mio nome, i tantssimi consulti forniti al riguardo sulle vertigini e sul rachide cervicale.
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Poi Avendo alla RMN riscontrato oltre alle protrusioni multiple rmn una protrusione discale C4 C5 e C5 C6 con componente erniaria calcifica mediana paramediana destra con impronta diffusa sul sacco durale e componente osteofitosica ed avendola già valutata sia un collega ortopedico che un neurochirurgo, che le hanno detto di soprassedere ad un eventuale intervento chirurgico, vista la situazione di con " componente erniaria calcifica mediana paramediana destra con impronta diffusa sul sacco durale, unesame elettromiografico lo eseguirei e sono d'accordo con il Collega Migliaccio, per valutare eventuali denervazioni all'arto superiore interessato.
Non risulta che lei stia eseguendo delle manipolazioni vertebrali, che vanno invece eseguite e vanno molto bene nei casi indicati e selezionati.
Ma nel caso clinico suo, da Fisiatra le dico che, dovendo lei eseguire della fisiochinesiterapia del rachide cervicale, affidandosi ad uno specialista Fisiatra, non deve effettuare delle terapie mobilizzanti meccaniche : non solo le manipolazioni vertebrali, come giustamente asserisce il collega neurochirurgo, ma neanche le trazioni cervicali, nè la meccanoterapia, che in tali casi sono controindicate in maniera assoluta, essendo presente nel caso clinico suo " una protrusione discale C4 C5 e C5 C6 con COMPONENTE ERNIARIA CALCIFICA mediana paramediana destra con impronta diffusa sul sacco durale ". Mentre invece può eseguire con impegno e costanza cicli di massoterapia, ionoforesi, correnti diadinamiche e tecarterapia, ginnastica attivizzante del rachdie cervicale seguìta da un Fisiatra con il fisioterapista; insieme a della terapia farmacologica che i colleghi che la seguono prescriveranno al bisogno.
Mentre trovo veramente inutile la prescrizione di plantari, a meno che non abbia una metatarsalgia da sovraccarico ai piedi.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Egregi Professori Migliaccio e Caruso,
prima di tutto voglio ringraziarvi di cuore per le vostre risposte, che già sapevo essere molto competenti e vi faccio i miei più vivi complimenti per il lavoro, che oltre al vostro abituale, svolgete su questo sito. Vorrei approfittare ancora della vostra gentilezza per alcuni chiarimenti.
Per il Prof. Migliaccio:
la mia dottoressa di base, che tra l'altro è specializzata in neurochirurgia, mi aveva già parlato di eseguire un'elettromiografia, però essendo questa un pò fastidiosa, mi ha consigliato di fare prima una cura con Tiobec 400 e vedere se c'era qualche miglioramento. Vorrei sapere cosa sono i Potenziali Evocati Somato Sensoriali e Motori, perchè non ne ho mai sentito parlare e inoltre perchè mi consiglia di eseguire una Tac in quanto ho già effettuato la RMN. Volevo aggiungere, scusandomi, che la parola "intervento chirurgico" mi terrorizza letteralmente e vorrei poter non essere costretta ad eseguirlo.
Per il Prof. Caruso:
Le volevo spiegare in modo più dettagliato ciò che è emerso dall'esame posturale praticatomi dal Vostro collega ortopedico, nonchè specializzato anche lui in medicina sportiva. Il suo referto dice, in sintesi,:"cefalea e sindrome vertiginosa cronica per cervicalgia da disturbo della postura per bacino antiverso, ipercifosi dorsale a grande raggio con inclinazione anteriore del rachide cervicale, sovraccarico sull'arco longitudinale del piede con piede(non riesco bene a capire la scrittura del medico, ma forse lei capirà) "pronsto". Non so se questo Le può spiegare l'uso dei Plantari. Nel primo messaggio ho dimenticato di DirLe che da tre giorni stavo effettuando un altro ciclo di fisioterapia con TENS, correnti diadinamiche e mobilizzazioni del collo, ma mi sono sentita male, con forti giramenti di testa. Lei ritiene che in questa situazione debba interrompere questa terapia?
Vi ringrazio anticipatamente delle Vostre ancora più esaurienti risposte e Vi porgo i miei più distinti saluti. Maria
[#4]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Ringrazio anch'io il prof. Caruso per le importanti e puntuali precisazioni sull'argomento che ci accomuna.
Gentile signora, i Potenziali evocati sono utili per capire, in parole semplici, la conducibilità dello stimolo nervoso attraverso le fibre midollari. Se un osteofita o un'ernia del disco provoca sofferenza midollare, questo esame lo evidenzia.
La RMN è un esame che non sostituisce la TAC. ma la completa in quanto ha una migliore risoluzione per le strutture "molli" e non per quelle ossee, cosa che invece evidenzia molto meglio quest'ultima.
Soprattutto ai fini chirurgici è importante disporre di entrambe le immagini.
L'intervento, qualora fosse necessario, nei limiti del rischio generico, e condotto da mani esperte, non pone particolari problemi e, comunque, a volte, non operare è più rischioso del rischio operatorio che, ripeto, è comunque minimo.

Spero di essere stato esauriente

Con cordialità

Dr.G.Migliaccio
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