Lesione muscolare gamba sx
Salve. Un grazie anticipato a tutti i medici che mi risponderanno.
Premetto che se scrivo qui, è per chiedere un consulto online, e so che nulla sostituisce la visita..
Cerco di descrivere dettagliatamente sia la causa che l'effetto della mia sventura.
In Agosto 2007, sono caduto in questo modo: da circa 30 centimetri dal bordo del letto, sono scivolato verticalmente verso il pavimento e la mia gamba sinistra è entrata in contatto con una doga di legno, quelle tipiche delle cosiddette reti ortopediche. Durante la caduta ho perso l'equilibrio perchè una doga si è staccata. Cadendo ho avvertito un fortissimo dolore; in dettaglio, credo che il muscolo tibiale anteriore (credo sia quello) sia stato compresso su una superficie estesa, perchè la gamba è stata fortemente strofinata contro la superficie spigolosa della doga adiacente a quella cedeva sotto il mio piede. Ho due possibili dinamiche: una che la gamba mi si sia incastrata tra le due doghe, quella dal lato del polpaccio abbia ceduto perchè ho poggiato poi l'altra gamba, mentre quella di fronte alla tibia si sia strofinata contro la parte frontale (anteriore) della gamba, l'altra ipotesi è che credo prima di aver perso l'equilibrio, che la doga dove in parte poggiava il piede destro, abbia ceduto, ciò abbia causato in primis una ulteriore perdita di equilibrio e quindi il mio corpo, e la parte frontale della mia gamba sinistra si siano inclinati e protratti in avanti in diagonale, e gran parte della gamba sinistra, parte anteriore sinistra, sia andata a "sbattere e strofinare" contro la seconda doga, quella ancora attaccata, causando un forte ed intenso e rapido sfregamento della parte muscolare sinistra della gamba, quasi interamente: a partire dal collo del piede, fino a 10 centimetri sotto il ginocchio. L'urto è stato violento, veloce, intenso (tutto il mio peso, che attratto dalla forza di gravità, ha fatto resistenza tra la gamba e la doga) ed ha interessato un'ampia zona della gamba.
Ad ogni modo, in entrambe le ipotesi, l'oggetto della questione è lo sfregamento della parte anteriore della gamba, contro la doga frontale, che non ricordo se poi ha ceduto o meno, sotto la pressione della gamba sfregata.. (mi sembra di si.. questo la dice lunga sulla forza esercitata e sulla violenza dell'impatto). Se invece la gamba si è incastrata tra due doghe, è cosa ben più grave, perchè non vedo le reti a doghe costruite in questo modo (con quegli interstizi) a norma per la tutela della salute: infatti una gamba di un adulto normale può incastrarsi dentro facilmente (ma questo non centra ora..).
Immediatamente dopo l'urto, sono caduto a terra (battendo la testa tralatro..), ma non so se la caduta sia stata causata dalla perdita dell'equilibrio conseguente al cedimento della doga/e, oppure all'impossibilità di stare in piedi immediatamente dopo l'urto forse per l'incapacità di contratte il muscolo, e causa dolore e danno alla gamba sx, o una combinazione di entrambi (equilibrio + disfunzione muscolare).
Sono stato poco intelligente a sottovalutare il problema. Spesso molte pubblicità di farmaci, fanno credere che contusioni e simili si possono curare in casa con una pomata e fascia per 3 giorni.. e questo mi ha fatto credere che nel giro di breve tempo, quella che consideravo "una bella botta" sarebbe guarita.. Mi sbagliavo.
Sintomi: appena dopo essermi alzato in piedi, ho avvertito un dolore tremendo, estremamente intenso, alla zona colpita, c'erano anche dei graffi con lievissimo sanguinamento e pelle "slabbbrata", nonostate la superficie della doga fosse liscia (ma molto spigolosa.. ) questo fa pensare alla pressione esercitata dalla mia gamba sullo spigolo della doga. Il dolore era talmente forte che mi ha fatto pensare subito ad una frattura (conosco questo dolore), ed immediatamente dopo noto una scosa tremenda e stupefacente: la pelle, il muscolo e la superficie della parte anteriore sinistra, della gamba sinistra interessata, ad altezza media (circa 15 centimetri sopra il collo del piede), la pelle e quant'altro orizzontalmente, in modo circolare (a mo di molla di calzino) creavano un evidente avvallamento del tessuto muscolare, epidermico e tutto quanto.
L'avvallamento era davvero marcato, che ho subito pensato ad una frattura, influenzato anche dal forte dolore e dallo stordimento, che associavo ad un danno osseo quindi..
Poco dopo però, ho visto che riuscivo ad appoggiare il piede, e che non era l'osso..
L'impatto con la doga è avvenuto a gamba nuda. Per l'avvallamento ho subito pensato che fosse una cosa temporanea e "normale" seppur non avevo ne visto, ne immaginato niente del genere.. Pensavo fosse stata la botta, ma avevo intuito che la pressione era stata talmente tanta, che la superficie muscolare si era contratta e ritirata..
Non ho messo immediatamente la pomata perchè la parte era leggermente sanguinolenta.
Poi ho messo, dopo 1 ora, pomata e fascia.
Sono stato circa 5 giorni, con difficoltà nel camminare, seppur senza enormi difficolta..
Tuttavia, pensavo che fosse solo una botta, che sarebbe passata in poco tempo.. Ingannato dal dolore che spariva durante la locomozione nei giorni successivi, ho pensato che stavo "guarendo" e che non c'era bisogno di una visita.. Tutto sembrava portare alla rapida guarigione tranne: il gonfiore della gamba, ed il fatto che quando indosso calzini a molla, anche poco stretta, quando poi li sfilo (esempio la sera), vedo nettamente la gamba, all'altezza della molla del calzino, presentare un avvallamento, troppo eccessivo per essere causato dalla tensione della molla del calzino, infatti sulla gamba destra, c'è il segno della molla, ed un normale lieve avvallamento, ma la differenza tra l'avvallamento delle due gambe, in paragone è abissale.
Sembra che la mia gamba sx sia riempita di una sorta di "liquido" denso.. che la gonfia un po..
Dopo qualche mese, faccio delle ricerce su internet, perchè il dolore, al tatto, non è scomparso.. (spero che i miei dettagli sintomatologici possano aiutarvi a capire la situazione.. non credo che in ambulatorio avrei così tanto tempo, calma e parole per descrivere in dettaglio la cosa, al medico visitante..). Tuttora, dicembre, il dolore al tatto, seppur diminuito, non è andato via, ed è evidente un' attività nocicettiva eccessiva,, che si focalizza dove dopo la caduta scoprii l'avvallamento. Noto anche una maggiorata sensibilità a stimoli non dolorosi, come il lieve tocco della parte interessata e/o il solo toccare la peluria della gamba, nella parte interessata..
Nelle mie ricerche su internet trovo che ci sono 3 tipi di "strappi" e/o lesioni muscolari: di primo, secondo e terzo grado.
Primo e secondo li ho scartati, mentre quello che sembrava corrispondere più al mio sintomo era il terzo, soprattutto combaciava
la descrizione che il sito faceva, del palese "avvallamento" dei tessuti, sinonimo di rottura del tessuto in quel punto.. Il sito però si riferiva a strappi muscolari dovuti ad allungamento o "strech" del muscolo, perchè faceva l'esempio delle corde del violino, che si spezzano se tirate troppo.. Io non ho strappato il muscolo, tirando, ma lo sfregamento ha causato questo mio danno. Quindi credo che sia una lesione e non uno strappo.
Leggo anche, che quando c'è questo avvallamento, la lesione è talmente grave, che l'unico intervento possibile è quello chirurgico..
Ora mi chiedo: io riesco a camminare e fare acrobazie, perfino a correre, riesco a flettere e contrarre il muscolo (ma che mi duole se toccato), non ho difficoltà motorie, sembra tutto normale, gli unici sintomi che rimangono solo il dolore al tocco (anche lieve tocco..) della superficie, il gonfiore, diminuito ma percepibile in differenza rispetto alla gamba sana, e l'avvallamento che mi si forma quando indosso calzini a molla.
Leggevo sulle mie riecerche internet, che quando si ha una lesione di questo tipo, il tessuto rotto viene sostituito da tessuto cicatriziale, molto meno elastico del tessuto originale.. Forse è il tessuto sostitutivo che mi crea questo effetto "avvallamento da molla", per via della sua poca elasticità? Cosa dovrei fare? La visita è ancora consigliata, oppure ormai, non c'è più bisogno? (dato che sono passati diversi mesi..). Riacquisterò l'elasticità di quella zona di tessuto, e il dolore andrà via? La visita che dovrei fare, dovrei farla presso ortopedia, presso specialista di muscoli, o presso dermatologo? Dico dermatologo, perchè essendo la locomozione e il movimento quasi intatti, resta la nocirecezione e la ipersensibilità alla sona colpita..
Sono stato influenzato a non fare più una visita, sia perchè non avvertivo più dolore muscolare (quello fisso) causato dalla contrazione e attività del muscolo, infatti dopo 3 giorni riuscivo a muovermi liberamente ed a fare anche acrobazie, sia perchè il livido (che ricordo era molto leggero, prima tendente al blu e poi al giallastro..) era andato via, sia perchè comunque riscivo a fare liberi movimenti, senza provare dolore, ne osseo, ne muscolare, ne tendineo.. e quindi il dolore non era causato dal movimento muscolare, ma solo dallo stimolo della zona cutanea interessata.. (ad esempio anche una carezza!).
Volevo anche sapere, se pensate possa essere un problema muscolare, osseo, tendieo, cutaneo, o alcuni (o tutti) di questi insieme..
Vi prego di darmi i vostri pareri ed opinioni. Non tanto, consigliandomi di andare a fare una visita (presto andrò in ospedale), ma più che altro, su cosa, secondo voi, sia accaduto (non so se è solo campo ortopedico, o anche dermatologico...) al momento dell'impatto e dopo, e cosa sta ancora accadendo alla mia gamba. Non so se in ospedale, riuscirei ad inquadrare perfettamente il problema in poco tempo e poche visite, per questo chiedevo anche vostri consigli.
Non a caso, ho cercato di essere, il più preciso e dettagliato possibile a descrivere gli eventi, i sintomi, la dinamica e le cause della mia disavventura.
Grazie ancora, e spero troviate utile questa mia esperienza..
Premetto che se scrivo qui, è per chiedere un consulto online, e so che nulla sostituisce la visita..
Cerco di descrivere dettagliatamente sia la causa che l'effetto della mia sventura.
In Agosto 2007, sono caduto in questo modo: da circa 30 centimetri dal bordo del letto, sono scivolato verticalmente verso il pavimento e la mia gamba sinistra è entrata in contatto con una doga di legno, quelle tipiche delle cosiddette reti ortopediche. Durante la caduta ho perso l'equilibrio perchè una doga si è staccata. Cadendo ho avvertito un fortissimo dolore; in dettaglio, credo che il muscolo tibiale anteriore (credo sia quello) sia stato compresso su una superficie estesa, perchè la gamba è stata fortemente strofinata contro la superficie spigolosa della doga adiacente a quella cedeva sotto il mio piede. Ho due possibili dinamiche: una che la gamba mi si sia incastrata tra le due doghe, quella dal lato del polpaccio abbia ceduto perchè ho poggiato poi l'altra gamba, mentre quella di fronte alla tibia si sia strofinata contro la parte frontale (anteriore) della gamba, l'altra ipotesi è che credo prima di aver perso l'equilibrio, che la doga dove in parte poggiava il piede destro, abbia ceduto, ciò abbia causato in primis una ulteriore perdita di equilibrio e quindi il mio corpo, e la parte frontale della mia gamba sinistra si siano inclinati e protratti in avanti in diagonale, e gran parte della gamba sinistra, parte anteriore sinistra, sia andata a "sbattere e strofinare" contro la seconda doga, quella ancora attaccata, causando un forte ed intenso e rapido sfregamento della parte muscolare sinistra della gamba, quasi interamente: a partire dal collo del piede, fino a 10 centimetri sotto il ginocchio. L'urto è stato violento, veloce, intenso (tutto il mio peso, che attratto dalla forza di gravità, ha fatto resistenza tra la gamba e la doga) ed ha interessato un'ampia zona della gamba.
Ad ogni modo, in entrambe le ipotesi, l'oggetto della questione è lo sfregamento della parte anteriore della gamba, contro la doga frontale, che non ricordo se poi ha ceduto o meno, sotto la pressione della gamba sfregata.. (mi sembra di si.. questo la dice lunga sulla forza esercitata e sulla violenza dell'impatto). Se invece la gamba si è incastrata tra due doghe, è cosa ben più grave, perchè non vedo le reti a doghe costruite in questo modo (con quegli interstizi) a norma per la tutela della salute: infatti una gamba di un adulto normale può incastrarsi dentro facilmente (ma questo non centra ora..).
Immediatamente dopo l'urto, sono caduto a terra (battendo la testa tralatro..), ma non so se la caduta sia stata causata dalla perdita dell'equilibrio conseguente al cedimento della doga/e, oppure all'impossibilità di stare in piedi immediatamente dopo l'urto forse per l'incapacità di contratte il muscolo, e causa dolore e danno alla gamba sx, o una combinazione di entrambi (equilibrio + disfunzione muscolare).
Sono stato poco intelligente a sottovalutare il problema. Spesso molte pubblicità di farmaci, fanno credere che contusioni e simili si possono curare in casa con una pomata e fascia per 3 giorni.. e questo mi ha fatto credere che nel giro di breve tempo, quella che consideravo "una bella botta" sarebbe guarita.. Mi sbagliavo.
Sintomi: appena dopo essermi alzato in piedi, ho avvertito un dolore tremendo, estremamente intenso, alla zona colpita, c'erano anche dei graffi con lievissimo sanguinamento e pelle "slabbbrata", nonostate la superficie della doga fosse liscia (ma molto spigolosa.. ) questo fa pensare alla pressione esercitata dalla mia gamba sullo spigolo della doga. Il dolore era talmente forte che mi ha fatto pensare subito ad una frattura (conosco questo dolore), ed immediatamente dopo noto una scosa tremenda e stupefacente: la pelle, il muscolo e la superficie della parte anteriore sinistra, della gamba sinistra interessata, ad altezza media (circa 15 centimetri sopra il collo del piede), la pelle e quant'altro orizzontalmente, in modo circolare (a mo di molla di calzino) creavano un evidente avvallamento del tessuto muscolare, epidermico e tutto quanto.
L'avvallamento era davvero marcato, che ho subito pensato ad una frattura, influenzato anche dal forte dolore e dallo stordimento, che associavo ad un danno osseo quindi..
Poco dopo però, ho visto che riuscivo ad appoggiare il piede, e che non era l'osso..
L'impatto con la doga è avvenuto a gamba nuda. Per l'avvallamento ho subito pensato che fosse una cosa temporanea e "normale" seppur non avevo ne visto, ne immaginato niente del genere.. Pensavo fosse stata la botta, ma avevo intuito che la pressione era stata talmente tanta, che la superficie muscolare si era contratta e ritirata..
Non ho messo immediatamente la pomata perchè la parte era leggermente sanguinolenta.
Poi ho messo, dopo 1 ora, pomata e fascia.
Sono stato circa 5 giorni, con difficoltà nel camminare, seppur senza enormi difficolta..
Tuttavia, pensavo che fosse solo una botta, che sarebbe passata in poco tempo.. Ingannato dal dolore che spariva durante la locomozione nei giorni successivi, ho pensato che stavo "guarendo" e che non c'era bisogno di una visita.. Tutto sembrava portare alla rapida guarigione tranne: il gonfiore della gamba, ed il fatto che quando indosso calzini a molla, anche poco stretta, quando poi li sfilo (esempio la sera), vedo nettamente la gamba, all'altezza della molla del calzino, presentare un avvallamento, troppo eccessivo per essere causato dalla tensione della molla del calzino, infatti sulla gamba destra, c'è il segno della molla, ed un normale lieve avvallamento, ma la differenza tra l'avvallamento delle due gambe, in paragone è abissale.
Sembra che la mia gamba sx sia riempita di una sorta di "liquido" denso.. che la gonfia un po..
Dopo qualche mese, faccio delle ricerce su internet, perchè il dolore, al tatto, non è scomparso.. (spero che i miei dettagli sintomatologici possano aiutarvi a capire la situazione.. non credo che in ambulatorio avrei così tanto tempo, calma e parole per descrivere in dettaglio la cosa, al medico visitante..). Tuttora, dicembre, il dolore al tatto, seppur diminuito, non è andato via, ed è evidente un' attività nocicettiva eccessiva,, che si focalizza dove dopo la caduta scoprii l'avvallamento. Noto anche una maggiorata sensibilità a stimoli non dolorosi, come il lieve tocco della parte interessata e/o il solo toccare la peluria della gamba, nella parte interessata..
Nelle mie ricerche su internet trovo che ci sono 3 tipi di "strappi" e/o lesioni muscolari: di primo, secondo e terzo grado.
Primo e secondo li ho scartati, mentre quello che sembrava corrispondere più al mio sintomo era il terzo, soprattutto combaciava
la descrizione che il sito faceva, del palese "avvallamento" dei tessuti, sinonimo di rottura del tessuto in quel punto.. Il sito però si riferiva a strappi muscolari dovuti ad allungamento o "strech" del muscolo, perchè faceva l'esempio delle corde del violino, che si spezzano se tirate troppo.. Io non ho strappato il muscolo, tirando, ma lo sfregamento ha causato questo mio danno. Quindi credo che sia una lesione e non uno strappo.
Leggo anche, che quando c'è questo avvallamento, la lesione è talmente grave, che l'unico intervento possibile è quello chirurgico..
Ora mi chiedo: io riesco a camminare e fare acrobazie, perfino a correre, riesco a flettere e contrarre il muscolo (ma che mi duole se toccato), non ho difficoltà motorie, sembra tutto normale, gli unici sintomi che rimangono solo il dolore al tocco (anche lieve tocco..) della superficie, il gonfiore, diminuito ma percepibile in differenza rispetto alla gamba sana, e l'avvallamento che mi si forma quando indosso calzini a molla.
Leggevo sulle mie riecerche internet, che quando si ha una lesione di questo tipo, il tessuto rotto viene sostituito da tessuto cicatriziale, molto meno elastico del tessuto originale.. Forse è il tessuto sostitutivo che mi crea questo effetto "avvallamento da molla", per via della sua poca elasticità? Cosa dovrei fare? La visita è ancora consigliata, oppure ormai, non c'è più bisogno? (dato che sono passati diversi mesi..). Riacquisterò l'elasticità di quella zona di tessuto, e il dolore andrà via? La visita che dovrei fare, dovrei farla presso ortopedia, presso specialista di muscoli, o presso dermatologo? Dico dermatologo, perchè essendo la locomozione e il movimento quasi intatti, resta la nocirecezione e la ipersensibilità alla sona colpita..
Sono stato influenzato a non fare più una visita, sia perchè non avvertivo più dolore muscolare (quello fisso) causato dalla contrazione e attività del muscolo, infatti dopo 3 giorni riuscivo a muovermi liberamente ed a fare anche acrobazie, sia perchè il livido (che ricordo era molto leggero, prima tendente al blu e poi al giallastro..) era andato via, sia perchè comunque riscivo a fare liberi movimenti, senza provare dolore, ne osseo, ne muscolare, ne tendineo.. e quindi il dolore non era causato dal movimento muscolare, ma solo dallo stimolo della zona cutanea interessata.. (ad esempio anche una carezza!).
Volevo anche sapere, se pensate possa essere un problema muscolare, osseo, tendieo, cutaneo, o alcuni (o tutti) di questi insieme..
Vi prego di darmi i vostri pareri ed opinioni. Non tanto, consigliandomi di andare a fare una visita (presto andrò in ospedale), ma più che altro, su cosa, secondo voi, sia accaduto (non so se è solo campo ortopedico, o anche dermatologico...) al momento dell'impatto e dopo, e cosa sta ancora accadendo alla mia gamba. Non so se in ospedale, riuscirei ad inquadrare perfettamente il problema in poco tempo e poche visite, per questo chiedevo anche vostri consigli.
Non a caso, ho cercato di essere, il più preciso e dettagliato possibile a descrivere gli eventi, i sintomi, la dinamica e le cause della mia disavventura.
Grazie ancora, e spero troviate utile questa mia esperienza..
[#1]
Egr. sig. Guest 82!!
Gira su internet, studia, legge, spiega tutto, e non sa che per un trauma come il suo la cosa principale è : l'esame clinico funzionale, ispettivo, palpatorio, semeiologico dell'arto inferiore.
Nulla e nessuna chiaccherata o libro, o supertrattato possono sostituire l'esame clinico.
Lei ricerca,. ricerca ..ricerca: deve FARE UN'ESAME ECOGRAFICO ED ANDARE SUBITO DALLO SPECIALISTA ORTOPEDICO!!!!
E' IN FORTE RITARDO!! LO SA LEI !!!!
AVREBBE DOVUTO FARE: NON DICO SUBITO, MA ALMENO DOPO QUEI TRE GG. DI CUI PARLA: VISITA DAL SUO MEDICO CURANTE, ECOGRAFIA, E POI VISITA ORTOPEDICA E TRATTAMENTO SPECIALISTICO FISIOCHINESICO:
ULTRASUONI,IONOFORESI, LASER ERANO INDICATI.
CERTAMENTE HA AVUTO UN EMATOMA DA TRAUMA COMPRESSIVO-DISTRATTIVO, ALLA GAMBA E, NON TRATTATO, ED ANCORA PERMANGONO DEI POSTUMI, CHE DEVE CURARE!!!!
LO FACCIA !!!
CORDIALI SALUTI
ALESSANDRO CARUSO
SPECIALISTA ORTOPEDICO-TRAUMATOLOGO//FISIATRA
MESSINA
Gira su internet, studia, legge, spiega tutto, e non sa che per un trauma come il suo la cosa principale è : l'esame clinico funzionale, ispettivo, palpatorio, semeiologico dell'arto inferiore.
Nulla e nessuna chiaccherata o libro, o supertrattato possono sostituire l'esame clinico.
Lei ricerca,. ricerca ..ricerca: deve FARE UN'ESAME ECOGRAFICO ED ANDARE SUBITO DALLO SPECIALISTA ORTOPEDICO!!!!
E' IN FORTE RITARDO!! LO SA LEI !!!!
AVREBBE DOVUTO FARE: NON DICO SUBITO, MA ALMENO DOPO QUEI TRE GG. DI CUI PARLA: VISITA DAL SUO MEDICO CURANTE, ECOGRAFIA, E POI VISITA ORTOPEDICA E TRATTAMENTO SPECIALISTICO FISIOCHINESICO:
ULTRASUONI,IONOFORESI, LASER ERANO INDICATI.
CERTAMENTE HA AVUTO UN EMATOMA DA TRAUMA COMPRESSIVO-DISTRATTIVO, ALLA GAMBA E, NON TRATTATO, ED ANCORA PERMANGONO DEI POSTUMI, CHE DEVE CURARE!!!!
LO FACCIA !!!
CORDIALI SALUTI
ALESSANDRO CARUSO
SPECIALISTA ORTOPEDICO-TRAUMATOLOGO//FISIATRA
MESSINA
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Caruso, la ringrazio per la sua risposta e soprattutto per la pazienza che ha avuto ad aver letto la mia richiesta di consulto, che solo ora mi accorgo quanto sia lunga..
Come ho scritto sopra, data la rapida scomparsa di dolore e scomparsa della difficolta, nel movimento, avevo pensato ad una presunta guarigione spontantea, ripeto tipo quando si dice "una botta", "un livido", "una contusione", e non penso che quando questi avvengono tutte le vittime di queste disavventure si rivolgono *sempre* ad un ospedale o specialista, anche per impatti lievi.. (anche se a questo punto, ora credo che lo si dovrebbe fare in tutti i casi, anche in impatti lievi..). Putroppo sono stato sprovveduto ad aver sottovalutato il problema, e ad aver pensato ad una guarigione spontanea, rimandando giorno per giorno il problema, cullato dal fatto che pensavo si sarebbe risolto "da solo" in qualche giorno data la prograssiva riduzione dei sintomi immediati (parlo di guarigione tipo quella delle leggere contusioni dove basta un po di pomata ed una fascia per risolvere) e condizionato dal lavoro che svolgo che non mi permette pause o discontinuità. Ho dato priorità al lavoro ed alle cose personali, mettendo in secondo piano questo problema. Ho sbagliato lo so, dal primo giorno. In realtà ho cercato di andare dal medico subito dopo l'impatto, ma il medico non era disponibile. In seguito, già la sera, data la rapida diminuizione delle difficoltà di movimento e del dolore causato dal movimento, ho pensato che sarei guarito da solo con una fascia e la pomata, e che il medico mi avesse dato la solita pomata..
A questo punto la situazione mi è chiara su cosa fare.
Quello che mi/le chiedo:
Andando in ospedale, ho la certezza di guarigione, oppure "ormai" è troppo tardi?
Mi riferisco ai postumi..
Ho subìto danni permanenti?
A che livello è localizzato il trauma? Muscolare, tendineo, dermico? O anche a livello di vene e capillari? Non mi è chiara questa cosa..
L'ematoma da trauma compressivo-distrattivo a cosa può portare se non curato subito e dopo nel tempo (come ho fatto) ?
Da subito in attesa della visita: devo applicare fasce strette o il contrario (lasciare libera la zona?), e neanche indossare il calzino che mi causa l'avvallamento della zona intorno alla molla?
Cercherò di fare una visita al più presto, e spero che il trattamento fisiochinesico non sia di forte intralcio con il mio lavoro, altrimenti sarebbe un problema (parlo della frequenza del trattamento, della durata sia delle singole sessioni che dell'intero programma, ma anche dei costi e luoghi dove è possibile farla.. spero che mi capisce..) non indifferente per me.
Rispondo ad alcune sue affermazioni:
-.."Gira su internet, studia, legge, spiega tutto"..
A dire il vero ho fatto solo una ricerca su internet e letto pochissimo a riguardo, appunto perchè non sapevo cosa andare a cercare di preciso..
Ho cercato di spiegare tutto dettagliatamente, per far capire a lei ed a suoi colleghi, la situazione nel dettaglio, per potermi voi così offrire un consulto via internet maggiormente preciso, dato che nel consulto online l'unico mezzo per analizzare il problema, è la descrizione del richiedente. Avrei potuto scrivere semplicemente "sono caduto battendo la gamba ed ancora oggi se tocco mi fa male", ma non l'ho fatto perchè volevo far capire (e capire io dopo) dove era il problema, sempre attraverso questo sito, e sia chiaro: seppur non l'ho fatto, sono certo che l'esame clinico sia l'unico modo per capirlo davvero e con un alta percentuale di certezza.. Però sà com'è.. non raramente si sente parlare di diagnosi sbagliate e trattamenti indaeguati (specie riguardo i traumi e contusioni) che portano poi a danni permanenti. Non sapendo esattamente a chi e dove rivolgermi, e per cosa, ho voluto garantirmi un consulto fatto da esperti, attraverso questo sito che mi potesse indirizzare.
Ora grazie a lei, ho qualche indicazione in più e so cosa, dove e da chi andare, nel caso l'ospedale non possa essere di grande aiuto.
Putroppo non vivo a Messina, altrimenti sarei venuto da lei sicuramente.
Lei dice
- .." CERTAMENTE HA AVUTO UN EMATOMA DA TRAUMA COMPRESSIVO-DISTRATTIVO, ALLA GAMBA E, NON TRATTATO, "..
E non trattato dunque cosa ha causato? E a cosa porta?
Lei dice
- .."IONOFORESI"..
Cosa è esattamente?
La ringrazio ancora per il consulto e per le raccomandazioni che mi ha dato.
*Errata corrige:
nella mia richiesta ho scritto :"sono caduto in questo modo: da circa 30 centimetri dal bordo del letto,"
Volevo dire che stavo in piedi sul bordo del letto, e sono caduto verso il basso, da 30 centimetri di altezza, incastrando la gamba tra le doghe di legno, e causato la compressione della parte anteriore della gamba per tutta la lunghezza della caduta ( circa 30 cm) contro la doga e con tutto il mio peso caricato sulla zona di impatto.
Spero di poter risolvere, senza conseguenze, il problema al più presto.
Spero anche che la cura sia erogabile dal servizio di mutua e non necessariamente da uno specialista a pagamento + fisiochinesia a pagamento, e spero che un' ulteriore ritardo (vacanze natalizie) nella visita e/o terapia non comporti ulteriori conseguenze gravi.
Grazie ancora!
Saluti.
Come ho scritto sopra, data la rapida scomparsa di dolore e scomparsa della difficolta, nel movimento, avevo pensato ad una presunta guarigione spontantea, ripeto tipo quando si dice "una botta", "un livido", "una contusione", e non penso che quando questi avvengono tutte le vittime di queste disavventure si rivolgono *sempre* ad un ospedale o specialista, anche per impatti lievi.. (anche se a questo punto, ora credo che lo si dovrebbe fare in tutti i casi, anche in impatti lievi..). Putroppo sono stato sprovveduto ad aver sottovalutato il problema, e ad aver pensato ad una guarigione spontanea, rimandando giorno per giorno il problema, cullato dal fatto che pensavo si sarebbe risolto "da solo" in qualche giorno data la prograssiva riduzione dei sintomi immediati (parlo di guarigione tipo quella delle leggere contusioni dove basta un po di pomata ed una fascia per risolvere) e condizionato dal lavoro che svolgo che non mi permette pause o discontinuità. Ho dato priorità al lavoro ed alle cose personali, mettendo in secondo piano questo problema. Ho sbagliato lo so, dal primo giorno. In realtà ho cercato di andare dal medico subito dopo l'impatto, ma il medico non era disponibile. In seguito, già la sera, data la rapida diminuizione delle difficoltà di movimento e del dolore causato dal movimento, ho pensato che sarei guarito da solo con una fascia e la pomata, e che il medico mi avesse dato la solita pomata..
A questo punto la situazione mi è chiara su cosa fare.
Quello che mi/le chiedo:
Andando in ospedale, ho la certezza di guarigione, oppure "ormai" è troppo tardi?
Mi riferisco ai postumi..
Ho subìto danni permanenti?
A che livello è localizzato il trauma? Muscolare, tendineo, dermico? O anche a livello di vene e capillari? Non mi è chiara questa cosa..
L'ematoma da trauma compressivo-distrattivo a cosa può portare se non curato subito e dopo nel tempo (come ho fatto) ?
Da subito in attesa della visita: devo applicare fasce strette o il contrario (lasciare libera la zona?), e neanche indossare il calzino che mi causa l'avvallamento della zona intorno alla molla?
Cercherò di fare una visita al più presto, e spero che il trattamento fisiochinesico non sia di forte intralcio con il mio lavoro, altrimenti sarebbe un problema (parlo della frequenza del trattamento, della durata sia delle singole sessioni che dell'intero programma, ma anche dei costi e luoghi dove è possibile farla.. spero che mi capisce..) non indifferente per me.
Rispondo ad alcune sue affermazioni:
-.."Gira su internet, studia, legge, spiega tutto"..
A dire il vero ho fatto solo una ricerca su internet e letto pochissimo a riguardo, appunto perchè non sapevo cosa andare a cercare di preciso..
Ho cercato di spiegare tutto dettagliatamente, per far capire a lei ed a suoi colleghi, la situazione nel dettaglio, per potermi voi così offrire un consulto via internet maggiormente preciso, dato che nel consulto online l'unico mezzo per analizzare il problema, è la descrizione del richiedente. Avrei potuto scrivere semplicemente "sono caduto battendo la gamba ed ancora oggi se tocco mi fa male", ma non l'ho fatto perchè volevo far capire (e capire io dopo) dove era il problema, sempre attraverso questo sito, e sia chiaro: seppur non l'ho fatto, sono certo che l'esame clinico sia l'unico modo per capirlo davvero e con un alta percentuale di certezza.. Però sà com'è.. non raramente si sente parlare di diagnosi sbagliate e trattamenti indaeguati (specie riguardo i traumi e contusioni) che portano poi a danni permanenti. Non sapendo esattamente a chi e dove rivolgermi, e per cosa, ho voluto garantirmi un consulto fatto da esperti, attraverso questo sito che mi potesse indirizzare.
Ora grazie a lei, ho qualche indicazione in più e so cosa, dove e da chi andare, nel caso l'ospedale non possa essere di grande aiuto.
Putroppo non vivo a Messina, altrimenti sarei venuto da lei sicuramente.
Lei dice
- .." CERTAMENTE HA AVUTO UN EMATOMA DA TRAUMA COMPRESSIVO-DISTRATTIVO, ALLA GAMBA E, NON TRATTATO, "..
E non trattato dunque cosa ha causato? E a cosa porta?
Lei dice
- .."IONOFORESI"..
Cosa è esattamente?
La ringrazio ancora per il consulto e per le raccomandazioni che mi ha dato.
*Errata corrige:
nella mia richiesta ho scritto :"sono caduto in questo modo: da circa 30 centimetri dal bordo del letto,"
Volevo dire che stavo in piedi sul bordo del letto, e sono caduto verso il basso, da 30 centimetri di altezza, incastrando la gamba tra le doghe di legno, e causato la compressione della parte anteriore della gamba per tutta la lunghezza della caduta ( circa 30 cm) contro la doga e con tutto il mio peso caricato sulla zona di impatto.
Spero di poter risolvere, senza conseguenze, il problema al più presto.
Spero anche che la cura sia erogabile dal servizio di mutua e non necessariamente da uno specialista a pagamento + fisiochinesia a pagamento, e spero che un' ulteriore ritardo (vacanze natalizie) nella visita e/o terapia non comporti ulteriori conseguenze gravi.
Grazie ancora!
Saluti.
[#3]
Non vedo altra soluzione che fare una adeguata visita specialistica.
E lasciar perdere autodiagnosi e ricerche che non portano a nulla. Non è che le diagnosi si fanno leggendo internet. Bisogna farsi visitare da chi ha studiato per questo.
Altrimenti per costruire una casa nasterebbe cercare sul sito www.costruiscilatuacasa.it. Io, personalmente, andrei da un ingegnere.
Saluti
E lasciar perdere autodiagnosi e ricerche che non portano a nulla. Non è che le diagnosi si fanno leggendo internet. Bisogna farsi visitare da chi ha studiato per questo.
Altrimenti per costruire una casa nasterebbe cercare sul sito www.costruiscilatuacasa.it. Io, personalmente, andrei da un ingegnere.
Saluti
Dr Simone Cigni
[#4]
Ex utente
Si vede che non ho centrato l'argomento.
E' normale che voi medici, mi suggeriate che la prima cosa da fare è una visita,
questo è fuori discussione, lo dice il regolamento del sito, lo dice quasi ogni risposta che voi date a tutti i consulti, e lo dico anche io.. Ho sbagliato a non essere andato subito da un dottore, ma ormai ne è passato di tempo e cercavo soprattutto risposte relative ad ipotesi su cosa abbia comportato questo passaggio di tempo senza visita/cura. Fermo restando che andrò presto in visita, avevo chiesto un consulto online per avere risposte relative al problema, soprattutto ipotesi, e soprattutto risposte tecniche e scientifiche, sia chiaro sempre limitate a quello che il servizio offre e ovviamente non sostituibili alla visita, ma non è che ho scritto con l'obiettivo di ricevere rimproveri ed anche piccole prese in giro (a fin di bene ovviamente) altrimenti non lo avrei fatto, tralaltro ci ho speso anche un bel po di tempo a scrivere e cercare di descrivere il mio episodio.
Capisco la vostra presa di posizione dialogativa, avversa, nei miei confronti, però non era quello che volevo.. si vede che ho suscitato una specie di antipatia per il modo in cui ho esposto il problema.. Non so.. non era questa la mia intenzione. Non è che ho voluto sostituirmi al medico, non lo penso neanche.. Forse sono sembrato "sapientone" o "prepotente" a voler avanzare delle ipotesi, ma io non sono medico, e gli esperti siete voi,
ho voluto solo dire la mia, dal punto di vista del paziente, sopratutto a livello di sensazioni e sintomi, e la dinamica dell'incidente per far calare meglio voi nella situazione.
Non è neanche detto poi, che la prima visita fatta dal primo medico che capita, sia necessariamente veritiera ed affidabile.. tutti possono sbagliare.
Altra cosa infatti è che non mi fido al 100% di una visita fatta senza sapere da chi viene fatta (la fama e bravura del medico, per intenderci..) per precedenti esperienze personali, senza neanche avere il tempo di spiegare cosa e come mi è successo, e volevo un consiglio, più che consulto, su cosa e da chi andare, cosa che il dottor Caruso gentilmente mi ha dato. Tenendo presente che per diversi motivi, dal momento dell'incidente fino ad ora, sono stato impossibilitato a farmi una visita ed impossibilitato per una eventuale fisioterapia.
A dover scegliere per me, tra zero ed un consulto online, ho preferito il consulto online.
Andrò presto a fare la visita; ma se il sito medicitalia.it, si basa e deve la sua fama, al "motore" e cuore pulsante che sono i consulti online, se anzichè consulti, vengon dati rimproveri, allora non è il servizio che vorrebbe far credere di essere.
Ora non è il caso di questo consulto, ma spero che se ci saranno eventuali ulteriori risposte, queste non si basino solo sul dire "vai a fare una visita".
Rispondo Dr. Cigni:
- Non vedo altra soluzione che fare una adeguata visita specialistica.
Questo è stato già recepito e mi sto movimentando per la visita e per organizzarmi
con la eventuale fisioterapia.
- E lasciar perdere autodiagnosi e ricerche che non portano a nulla
D'accordo questo è stato recepito. Ma il sito allora deve pur servire a qualcosa..
- Non è che le diagnosi si fanno leggendo internet
Questo è vero e non lo metto in discussione, ma torno sempre al fatto: quale sarebbe allora l'utilità del sito? E poi non è vero che su internet ricercando non si arriva da nessuna parte.. Certo è ovvio che la lettura di una pagina web non può sostituire un ecografia, una mano ed occhio esperti che visitano ecc.. Però internet è comunque la banca dati più grande del mondo, e le assicuro che c'è molto matetiale da studiare e da cui informarsi, più di quanto possa sembrare.
Non è che noi pazienti non abbiamo il diritto di informarci, da qualcuno che non sia essenzialmente un medico.
- Bisogna farsi visitare da chi ha studiato per questo.
Non metto assolutamente in dubbio la professionalità di un medico che ha studiato
medicina per anni (anzi!), rispetto al farsi una ricerca online.. Semplicemente le vedo come due cose non paragonabili.. Una visita è una visita, una lettura di un caso e/o argomento è solo una lettura, un consulto medico online è solo un consulto online.
- Altrimenti per costruire una casa nasterebbe cercare sul sito www.costruiscilatuacasa.it. Io, personalmente, andrei da un ingegnere.
E' un esempio che sommariamente rende l'idea del suo consiglio/rimprovero, ma costruire una casa è una cosa completamente diversa dall'esporre un problema medico e richiedere un consulto. Poi come mai tanto accanimento verso internet ed i consulti online, quando molto spesso i medici si limitano a dare consulti sommari, per telefono, in pochi secondi.. Almeno tramite consulto online c'è possibilità da parte del richiedente di esporre più dettagliatamente, e per scritto, il problema, e da parte dell'offerente il consulto, la possibilità di poter capire meglio e poter riflettere meglio su cosa rispondere.
Tanto poi alla fine resta quello che è: un consulto online, con la sua
bassa e/o relativa percentuale di affidabilità.. io parlavo comunque di consulto online, non di diagnosi online..
Ritorno a dire che penso, la visita ed il consulto online sono due cose non paragonabili, e che ovviamente la visita è quella che è insostituibile per una diagnosi e per la ricerca del problema.
Un altro esempio è: avevo chiesto "Ionoforesi" cosa fosse.. Perchè prima di essere trattato eventualmente con questa terapia, volevo informarmi e non poco.. Giacchè un medico (ad esempio lo specialista visitante) non credo che abbia tutto il tempo di stare a spiegarmi cosa fosse (ed è giusto), allora vedo obbligato, per me, l'uso di internet per cercare materiale informativo "aggiuntivo, dettagliato o opzionale", o anche un libro sull'argomento in una libreria universitaria medica.
Credo di aver sbagliato ad impostare la mia richiesta.
Eventualmente, pubblicherò la diagnosi e ciò che mi dirà il medico visitante.
Saluti
E' normale che voi medici, mi suggeriate che la prima cosa da fare è una visita,
questo è fuori discussione, lo dice il regolamento del sito, lo dice quasi ogni risposta che voi date a tutti i consulti, e lo dico anche io.. Ho sbagliato a non essere andato subito da un dottore, ma ormai ne è passato di tempo e cercavo soprattutto risposte relative ad ipotesi su cosa abbia comportato questo passaggio di tempo senza visita/cura. Fermo restando che andrò presto in visita, avevo chiesto un consulto online per avere risposte relative al problema, soprattutto ipotesi, e soprattutto risposte tecniche e scientifiche, sia chiaro sempre limitate a quello che il servizio offre e ovviamente non sostituibili alla visita, ma non è che ho scritto con l'obiettivo di ricevere rimproveri ed anche piccole prese in giro (a fin di bene ovviamente) altrimenti non lo avrei fatto, tralaltro ci ho speso anche un bel po di tempo a scrivere e cercare di descrivere il mio episodio.
Capisco la vostra presa di posizione dialogativa, avversa, nei miei confronti, però non era quello che volevo.. si vede che ho suscitato una specie di antipatia per il modo in cui ho esposto il problema.. Non so.. non era questa la mia intenzione. Non è che ho voluto sostituirmi al medico, non lo penso neanche.. Forse sono sembrato "sapientone" o "prepotente" a voler avanzare delle ipotesi, ma io non sono medico, e gli esperti siete voi,
ho voluto solo dire la mia, dal punto di vista del paziente, sopratutto a livello di sensazioni e sintomi, e la dinamica dell'incidente per far calare meglio voi nella situazione.
Non è neanche detto poi, che la prima visita fatta dal primo medico che capita, sia necessariamente veritiera ed affidabile.. tutti possono sbagliare.
Altra cosa infatti è che non mi fido al 100% di una visita fatta senza sapere da chi viene fatta (la fama e bravura del medico, per intenderci..) per precedenti esperienze personali, senza neanche avere il tempo di spiegare cosa e come mi è successo, e volevo un consiglio, più che consulto, su cosa e da chi andare, cosa che il dottor Caruso gentilmente mi ha dato. Tenendo presente che per diversi motivi, dal momento dell'incidente fino ad ora, sono stato impossibilitato a farmi una visita ed impossibilitato per una eventuale fisioterapia.
A dover scegliere per me, tra zero ed un consulto online, ho preferito il consulto online.
Andrò presto a fare la visita; ma se il sito medicitalia.it, si basa e deve la sua fama, al "motore" e cuore pulsante che sono i consulti online, se anzichè consulti, vengon dati rimproveri, allora non è il servizio che vorrebbe far credere di essere.
Ora non è il caso di questo consulto, ma spero che se ci saranno eventuali ulteriori risposte, queste non si basino solo sul dire "vai a fare una visita".
Rispondo Dr. Cigni:
- Non vedo altra soluzione che fare una adeguata visita specialistica.
Questo è stato già recepito e mi sto movimentando per la visita e per organizzarmi
con la eventuale fisioterapia.
- E lasciar perdere autodiagnosi e ricerche che non portano a nulla
D'accordo questo è stato recepito. Ma il sito allora deve pur servire a qualcosa..
- Non è che le diagnosi si fanno leggendo internet
Questo è vero e non lo metto in discussione, ma torno sempre al fatto: quale sarebbe allora l'utilità del sito? E poi non è vero che su internet ricercando non si arriva da nessuna parte.. Certo è ovvio che la lettura di una pagina web non può sostituire un ecografia, una mano ed occhio esperti che visitano ecc.. Però internet è comunque la banca dati più grande del mondo, e le assicuro che c'è molto matetiale da studiare e da cui informarsi, più di quanto possa sembrare.
Non è che noi pazienti non abbiamo il diritto di informarci, da qualcuno che non sia essenzialmente un medico.
- Bisogna farsi visitare da chi ha studiato per questo.
Non metto assolutamente in dubbio la professionalità di un medico che ha studiato
medicina per anni (anzi!), rispetto al farsi una ricerca online.. Semplicemente le vedo come due cose non paragonabili.. Una visita è una visita, una lettura di un caso e/o argomento è solo una lettura, un consulto medico online è solo un consulto online.
- Altrimenti per costruire una casa nasterebbe cercare sul sito www.costruiscilatuacasa.it. Io, personalmente, andrei da un ingegnere.
E' un esempio che sommariamente rende l'idea del suo consiglio/rimprovero, ma costruire una casa è una cosa completamente diversa dall'esporre un problema medico e richiedere un consulto. Poi come mai tanto accanimento verso internet ed i consulti online, quando molto spesso i medici si limitano a dare consulti sommari, per telefono, in pochi secondi.. Almeno tramite consulto online c'è possibilità da parte del richiedente di esporre più dettagliatamente, e per scritto, il problema, e da parte dell'offerente il consulto, la possibilità di poter capire meglio e poter riflettere meglio su cosa rispondere.
Tanto poi alla fine resta quello che è: un consulto online, con la sua
bassa e/o relativa percentuale di affidabilità.. io parlavo comunque di consulto online, non di diagnosi online..
Ritorno a dire che penso, la visita ed il consulto online sono due cose non paragonabili, e che ovviamente la visita è quella che è insostituibile per una diagnosi e per la ricerca del problema.
Un altro esempio è: avevo chiesto "Ionoforesi" cosa fosse.. Perchè prima di essere trattato eventualmente con questa terapia, volevo informarmi e non poco.. Giacchè un medico (ad esempio lo specialista visitante) non credo che abbia tutto il tempo di stare a spiegarmi cosa fosse (ed è giusto), allora vedo obbligato, per me, l'uso di internet per cercare materiale informativo "aggiuntivo, dettagliato o opzionale", o anche un libro sull'argomento in una libreria universitaria medica.
Credo di aver sbagliato ad impostare la mia richiesta.
Eventualmente, pubblicherò la diagnosi e ciò che mi dirà il medico visitante.
Saluti
[#5]
Egr. sig. Guest 82,credo che la sua risposta polemica non si riferisse prettamente al sottoscritto, in quanto non le ho scritto non due righe di conferma o "vada dallo specialista " e cordiali saluti, ma cosa fare, dei suggerimenti tecnici e dei consigli comportamentali.
Ma anche il collega Cigni mi sembra le abbia risposto in breve e confermando il mio dire, ma in maniera mi sembra giusta e corretta !!!
===================
Le ho scritto : Sig. Guest 182 DEVE FARE UN'ESAME ECOGRAFICO ED ANDARE SUBITO DALLO SPECIALISTA ORTOPEDICO!!!!
E' IN FORTE RITARDO!! LO SA LEI !!!!
AVREBBE DOVUTO FARE: NON DICO SUBITO, MA ALMENO DOPO QUEI TRE GG. DI CUI PARLA: VISITA DAL SUO MEDICO CURANTE, ECOGRAFIA, E POI VISITA ORTOPEDICA E TRATTAMENTO SPECIALISTICO FISIOCHINESICO:
ULTRASUONI,IONOFORESI, LASER ERANO INDICATI.
CERTAMENTE HA AVUTO UN EMATOMA DA TRAUMA COMPRESSIVO-DISTRATTIVO, ALLA GAMBA E, NON TRATTATO, ED ANCORA PERMANGONO DEI POSTUMI, CHE DEVE CURARE!!!!
LO FACCIA !!!
CORDIALI SALUTI
ALESSANDRO CARUSO
SPECIALISTA ORTOPEDICO-TRAUMATOLOGO//FISIATRA
MESSINA
=======================
Cioè le ho accennato ad una diagnosi di probabilità, ad un accertamento diagnostico da fare (l'ecografia ) ed alla verosimile terapia da eseguire; e poi le ho dato delle linee guida da eseguire.
Lei sa, egr, signore Guest 182, a proposito perchè si firma con uno pseudonimo?, che il consulto on line, non può mai sostituire un consulto no specialistico o superspecialistico, ma neanche un consulto di medicimna generale ?
No sig. Guest non è come pensa lei :
E' normale che voi medici, mi suggeriate che la prima cosa da fare è una visita,
questo è fuori discussione, lo dice il regolamento del sito, lo dice quasi ogni risposta che voi date a tutti i consulti, e lo dico anche io..
===========
A parte che non vi è alcun regolamento del sito, ma cosa dice sig. Guest, c'è quello deontologico, quello del DNA di ogni vero medico chirurgo che non può avere alcuna pretesa di eseguire una diagnosi certa," per de relato " cioè per riferimento dell'utente paziente, fare terapia e dare certezze.
Ma secondo lei la medicina è : dietro suggerimento o per riferimenti di cronaca o di referti diagnostici ??
NO, Sig. Guest 182 , è fuori da ogni logica!!!
Già la Medicina è difficilissima: visitando, rivisitando e valutando clinicamente il paziente, valutando ed esaminando accertamenti diagnostici, si immagini per on-line!!!!
Poi è logico dare idee specifiche ma sul verosimile, fare aggiornamento e dare cultura ed indicazioni comportamentali, che non sono rimproveri di educazione civica, ma rimproveri tecnici, ossia suggerimenti comportamentali di carattere medico!!!!
Ma è naturale!!! Da chi deve andare unpaziente se ha un problema simile al suo, ma dall'ortopedico ed è giusto dire : ma perchè ancora non c'è stato, dopo tanto tempo ?
Lei lo sa che ....se la sua gamba potesse parlare come lo tratterebbe, cosa le direbbe ???? Si risponda da solo!!!!
E' giusto che sappia e chieda e si informi: ma per prima cosa è doveroso curarsi e curasi bene !!!
Non sia polemico sig. Guest 182 e dia ascolto agli specialisti,se chiede di loro!!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
MESSINA
Ma anche il collega Cigni mi sembra le abbia risposto in breve e confermando il mio dire, ma in maniera mi sembra giusta e corretta !!!
===================
Le ho scritto : Sig. Guest 182 DEVE FARE UN'ESAME ECOGRAFICO ED ANDARE SUBITO DALLO SPECIALISTA ORTOPEDICO!!!!
E' IN FORTE RITARDO!! LO SA LEI !!!!
AVREBBE DOVUTO FARE: NON DICO SUBITO, MA ALMENO DOPO QUEI TRE GG. DI CUI PARLA: VISITA DAL SUO MEDICO CURANTE, ECOGRAFIA, E POI VISITA ORTOPEDICA E TRATTAMENTO SPECIALISTICO FISIOCHINESICO:
ULTRASUONI,IONOFORESI, LASER ERANO INDICATI.
CERTAMENTE HA AVUTO UN EMATOMA DA TRAUMA COMPRESSIVO-DISTRATTIVO, ALLA GAMBA E, NON TRATTATO, ED ANCORA PERMANGONO DEI POSTUMI, CHE DEVE CURARE!!!!
LO FACCIA !!!
CORDIALI SALUTI
ALESSANDRO CARUSO
SPECIALISTA ORTOPEDICO-TRAUMATOLOGO//FISIATRA
MESSINA
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Cioè le ho accennato ad una diagnosi di probabilità, ad un accertamento diagnostico da fare (l'ecografia ) ed alla verosimile terapia da eseguire; e poi le ho dato delle linee guida da eseguire.
Lei sa, egr, signore Guest 182, a proposito perchè si firma con uno pseudonimo?, che il consulto on line, non può mai sostituire un consulto no specialistico o superspecialistico, ma neanche un consulto di medicimna generale ?
No sig. Guest non è come pensa lei :
E' normale che voi medici, mi suggeriate che la prima cosa da fare è una visita,
questo è fuori discussione, lo dice il regolamento del sito, lo dice quasi ogni risposta che voi date a tutti i consulti, e lo dico anche io..
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A parte che non vi è alcun regolamento del sito, ma cosa dice sig. Guest, c'è quello deontologico, quello del DNA di ogni vero medico chirurgo che non può avere alcuna pretesa di eseguire una diagnosi certa," per de relato " cioè per riferimento dell'utente paziente, fare terapia e dare certezze.
Ma secondo lei la medicina è : dietro suggerimento o per riferimenti di cronaca o di referti diagnostici ??
NO, Sig. Guest 182 , è fuori da ogni logica!!!
Già la Medicina è difficilissima: visitando, rivisitando e valutando clinicamente il paziente, valutando ed esaminando accertamenti diagnostici, si immagini per on-line!!!!
Poi è logico dare idee specifiche ma sul verosimile, fare aggiornamento e dare cultura ed indicazioni comportamentali, che non sono rimproveri di educazione civica, ma rimproveri tecnici, ossia suggerimenti comportamentali di carattere medico!!!!
Ma è naturale!!! Da chi deve andare unpaziente se ha un problema simile al suo, ma dall'ortopedico ed è giusto dire : ma perchè ancora non c'è stato, dopo tanto tempo ?
Lei lo sa che ....se la sua gamba potesse parlare come lo tratterebbe, cosa le direbbe ???? Si risponda da solo!!!!
E' giusto che sappia e chieda e si informi: ma per prima cosa è doveroso curarsi e curasi bene !!!
Non sia polemico sig. Guest 182 e dia ascolto agli specialisti,se chiede di loro!!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
MESSINA
[#6]
Non c'è intento "rimproverativo". Ci mancherebbe. Il problema è che molti pensano che basti leggere su internet alla voce d'interesse per poter pensare di inquadrare il problema stesso. Capita spesso nella normale attività quotidiana. E questo a mio parere è diseducativo, irrispettoso e MOLTO rischioso.
Saluti
Saluti
[#7]
Ex utente
"
Egr. sig. Guest 82,credo che la sua risposta polemica non si riferisse prettamente al sottoscritto, in quanto non le ho scritto non due righe di conferma o "vada dallo specialista " e cordiali saluti, ma cosa fare, dei suggerimenti tecnici e dei consigli comportamentali
"
- Premetto che, ne voglio dare/fare risposte polemiche, e che il mio unico interesse è quello del consulto online per quello che è. Tutto ciò che è fuori l'argomento tecnico, ne lo desidero, ne voglio crearlo.
- Non ho voluto dare una risposta polemica, nè a lei, ne al dr. Cigni.
- Per quanto le riguarda, non le ho rivolto nessuna risposta polemica, e l'ho ringraziata più volte per le informazioni che gratuitamente mi ha rilasciato.
- Per quanto riguarda il dr. Cigni, neanche a lui ne ho voluto, ne voglio, rivolgere nessuna risposta polemica. Ho cercato solo di dire come la penso, a seguito della risposa, e ciò non dovrebbe necessariamente dar vita ad una polemica, prima di tutto perchè va fuori l'obiettivo della mia richiesta e della funzione del sito.
"
Ma anche il collega Cigni mi sembra le abbia risposto in breve e confermando il mio dire, ma in maniera mi sembra giusta e corretta !!!
"
- Infatti ho apprezzato il consulto, e non ho ne risposto ingiustamente ne non correttamente, credo. Ho voluto però sottolineare il fatto, che già so che la visita è l'unica vera cosa da fare.
"
Cioè le ho accennato ad una diagnosi di probabilità, ad un accertamento diagnostico da fare (l'ecografia ) ed alla verosimile terapia da eseguire; e poi le ho dato delle linee guida da eseguire
"
- Come le dicevo, l'ho appunto ringraziata per il suo consulto.
"
Lei sa, egr, signore Guest 182, a proposito perchè si firma con uno pseudonimo?
"
- Non vedo nè perchè dovrei firmare con il mio nome, nè nel caso lo facessi quale fosse l'utilità della cosa..
"
Lei sa, egr, signore che il consulto on line, non può mai sostituire un consulto specialistico o superspecialistico, ma neanche un consulto di medicimna generale ?
"
- Se prima lo credevo possibile, in certi casi almeno ed anche in forme minori e sempre relativamente attendibili, ora lei mi ha dato la certezza che il consulto online è giusto qualcosa da prendere alla leggera e giusto come indicazione, nulla di più. Quello che erogate è un buon servizio, ma può essere facilmente confuso/frainteso.
"
c'è quello deontologico, quello del DNA di ogni vero medico chirurgo che non può avere alcuna pretesa di eseguire una diagnosi certa," per de relato " cioè per riferimento dell'utente paziente, fare terapia e dare certezze.
"
- E' giusto. Ma io non ho chiesto comunque di prescrivere una terapia e fare una diagnosi. Ho chiesto, nel caso si potesse capire/sapere attraverso il mio racconto, cosa potesse essere accuto alla mia gamba, e come comportarmi nell'attesa di una visita.
Avete comunque ragione, a non poter capire, a distanza, senza visita, senza mezzi e senza guardare, cosa mi sia accaduto e come fare, a partire solo dalla mia semplice descrizione;
ed ovviamente, per risponderle, è ovvio che la medicina si basa su i dati empirici e i dati delle analisi, e non sul racconto del paziente.. Credo però che il racconto del paziente, non debba essere sottovalutato perchè può rivelare cose, che le analisi magari nasconderebbero..
Resta il fatto dunque, che il sito ed il servizio sono giusto un qualcosa di superficiale ed è evidente che vanno presi alla leggera, dato che attraverso una richiesta di consulto online, si ha del materiale misero, fornito dal paziente/richiedente a disposizione del medico che risponde, materiale di valore clinico assolutamente irrilevante o quasi. Questa è dunque la conclusione che traggo, ma sia chiaro: non voglio ne volevo essere polemico (a che servirebbe esserlo??)
Poi la medicina è ampia.. magari ci sono argomenti che possono essere trattati con maggiore certezza anche online. A quanto ho capito, quello della mia gamba, assolutamente no, e mi ha convinto che è così.
Se avessi ad esempio riportato valori di un'analisi, avrei potuto certamente ricevere risposte più attinenti.
Quindi, nè critico, ne pretendo niente, dal sito e dai medici consulenti.
"
Non sia polemico sig. Guest 182 e dia ascolto agli specialisti,se chiede di loro!!!
"
- Non volevo essere polemico, e comunque sto dando ascolto ai vostri consigli, dato che mi sto movimentando per fare la visita. Non dico infatti di non avervi dato ascolto dopo aver chiesto di voi.
"
NO, Sig. Guest 182 , è fuori da ogni logica!!!
"
- Guardi, io ho solo voluto chiedere un parere, non volevo arrivare a discutere sul fatto di valutare la validità del consulto e del sito/servizio o di altro.
Resta il fatto che ora mi ha chiarito la situazione a riguardo dei consulti online, ed in parte, della mia gamba (e per questo l'ho ringraziata).
"
Già la Medicina è difficilissima: visitando, rivisitando e valutando clinicamente il paziente, valutando ed esaminando accertamenti diagnostici, si immagini per on-line!!!!
"
- Infatti.. è una cosa che non avevo considerato. Nella mia ignoranza, ho voluto solo chiedere un consulto, ripeto.
"
Poi è logico dare idee specifiche ma sul verosimile, fare aggiornamento e dare cultura ed indicazioni comportamentali, che non sono rimproveri di educazione civica, ma rimproveri tecnici, ossia suggerimenti comportamentali di carattere medico!!!!
"
- Ok. Ne farò tesoro allora.
"
Ma è naturale!!! Da chi deve andare unpaziente se ha un problema simile al suo, ma dall'ortopedico ed è giusto dire : ma perchè ancora non c'è stato, dopo tanto tempo ?
"
- Come le dicevo, una serie di eventi, mi hanno portato al non aver fatto una visita. Che questa cosa sia sbagliata, credo sia scontato. Faccio comunque tesoro dell'esperienza.
"Lei lo sa che ....se la sua gamba potesse parlare come lo tratterebbe, cosa le direbbe ???? Si risponda da solo!!!!
"
- Le farò sapere dopo la visita e la diagnosi che mi verrà fatta. Spero che la mia gamba, non mi mandi a quel paese dunque.. Ma guardi che proprio per questo volevo sapere una vostra idea o opinione a riguardo. Era questo quello che chiedevo infine.
"
E' giusto che sappia e chieda e si informi: ma per prima cosa è doveroso curarsi e curasi bene !!!
"
- E' giustissimo informarsi. E' doveroso curarsi bene, putroppo a volte si commettono degli errori.
Ho cercato comunque (sempre in internet) la risposta a cosa fosse la "Ionoforesi" ed ho ottenuto una risposta sufficiente a quello che mi bastava sapere.. Non è che volevo conoscere la parte bio-ingegneristica della tecnica, mi bastava sapere cosa fosse, e quali erano i pro e contro conosciuti nella letteratura scientifica di questa tecnica/terapia.
Ad ogni modo credo che sia una tecnica interessante, per me nuova perchè non ne avevo mai sentito parlare (a quando ho capito usa l'elettricità per iniettare attraverso ioni, medicinali nella zona da trattare..)
Mi dispiace aver creato una specie di "polemica", ne era mia intenzione, ne ne ero interessato a cio. Quello che mi interessava sapere l'ho scritto già molte volte sopra, e grazie a lei dr. Caruso ed al dr. Cigni per avermi risposto.
.
Saluti
Egr. sig. Guest 82,credo che la sua risposta polemica non si riferisse prettamente al sottoscritto, in quanto non le ho scritto non due righe di conferma o "vada dallo specialista " e cordiali saluti, ma cosa fare, dei suggerimenti tecnici e dei consigli comportamentali
"
- Premetto che, ne voglio dare/fare risposte polemiche, e che il mio unico interesse è quello del consulto online per quello che è. Tutto ciò che è fuori l'argomento tecnico, ne lo desidero, ne voglio crearlo.
- Non ho voluto dare una risposta polemica, nè a lei, ne al dr. Cigni.
- Per quanto le riguarda, non le ho rivolto nessuna risposta polemica, e l'ho ringraziata più volte per le informazioni che gratuitamente mi ha rilasciato.
- Per quanto riguarda il dr. Cigni, neanche a lui ne ho voluto, ne voglio, rivolgere nessuna risposta polemica. Ho cercato solo di dire come la penso, a seguito della risposa, e ciò non dovrebbe necessariamente dar vita ad una polemica, prima di tutto perchè va fuori l'obiettivo della mia richiesta e della funzione del sito.
"
Ma anche il collega Cigni mi sembra le abbia risposto in breve e confermando il mio dire, ma in maniera mi sembra giusta e corretta !!!
"
- Infatti ho apprezzato il consulto, e non ho ne risposto ingiustamente ne non correttamente, credo. Ho voluto però sottolineare il fatto, che già so che la visita è l'unica vera cosa da fare.
"
Cioè le ho accennato ad una diagnosi di probabilità, ad un accertamento diagnostico da fare (l'ecografia ) ed alla verosimile terapia da eseguire; e poi le ho dato delle linee guida da eseguire
"
- Come le dicevo, l'ho appunto ringraziata per il suo consulto.
"
Lei sa, egr, signore Guest 182, a proposito perchè si firma con uno pseudonimo?
"
- Non vedo nè perchè dovrei firmare con il mio nome, nè nel caso lo facessi quale fosse l'utilità della cosa..
"
Lei sa, egr, signore che il consulto on line, non può mai sostituire un consulto specialistico o superspecialistico, ma neanche un consulto di medicimna generale ?
"
- Se prima lo credevo possibile, in certi casi almeno ed anche in forme minori e sempre relativamente attendibili, ora lei mi ha dato la certezza che il consulto online è giusto qualcosa da prendere alla leggera e giusto come indicazione, nulla di più. Quello che erogate è un buon servizio, ma può essere facilmente confuso/frainteso.
"
c'è quello deontologico, quello del DNA di ogni vero medico chirurgo che non può avere alcuna pretesa di eseguire una diagnosi certa," per de relato " cioè per riferimento dell'utente paziente, fare terapia e dare certezze.
"
- E' giusto. Ma io non ho chiesto comunque di prescrivere una terapia e fare una diagnosi. Ho chiesto, nel caso si potesse capire/sapere attraverso il mio racconto, cosa potesse essere accuto alla mia gamba, e come comportarmi nell'attesa di una visita.
Avete comunque ragione, a non poter capire, a distanza, senza visita, senza mezzi e senza guardare, cosa mi sia accaduto e come fare, a partire solo dalla mia semplice descrizione;
ed ovviamente, per risponderle, è ovvio che la medicina si basa su i dati empirici e i dati delle analisi, e non sul racconto del paziente.. Credo però che il racconto del paziente, non debba essere sottovalutato perchè può rivelare cose, che le analisi magari nasconderebbero..
Resta il fatto dunque, che il sito ed il servizio sono giusto un qualcosa di superficiale ed è evidente che vanno presi alla leggera, dato che attraverso una richiesta di consulto online, si ha del materiale misero, fornito dal paziente/richiedente a disposizione del medico che risponde, materiale di valore clinico assolutamente irrilevante o quasi. Questa è dunque la conclusione che traggo, ma sia chiaro: non voglio ne volevo essere polemico (a che servirebbe esserlo??)
Poi la medicina è ampia.. magari ci sono argomenti che possono essere trattati con maggiore certezza anche online. A quanto ho capito, quello della mia gamba, assolutamente no, e mi ha convinto che è così.
Se avessi ad esempio riportato valori di un'analisi, avrei potuto certamente ricevere risposte più attinenti.
Quindi, nè critico, ne pretendo niente, dal sito e dai medici consulenti.
"
Non sia polemico sig. Guest 182 e dia ascolto agli specialisti,se chiede di loro!!!
"
- Non volevo essere polemico, e comunque sto dando ascolto ai vostri consigli, dato che mi sto movimentando per fare la visita. Non dico infatti di non avervi dato ascolto dopo aver chiesto di voi.
"
NO, Sig. Guest 182 , è fuori da ogni logica!!!
"
- Guardi, io ho solo voluto chiedere un parere, non volevo arrivare a discutere sul fatto di valutare la validità del consulto e del sito/servizio o di altro.
Resta il fatto che ora mi ha chiarito la situazione a riguardo dei consulti online, ed in parte, della mia gamba (e per questo l'ho ringraziata).
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Già la Medicina è difficilissima: visitando, rivisitando e valutando clinicamente il paziente, valutando ed esaminando accertamenti diagnostici, si immagini per on-line!!!!
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- Infatti.. è una cosa che non avevo considerato. Nella mia ignoranza, ho voluto solo chiedere un consulto, ripeto.
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Poi è logico dare idee specifiche ma sul verosimile, fare aggiornamento e dare cultura ed indicazioni comportamentali, che non sono rimproveri di educazione civica, ma rimproveri tecnici, ossia suggerimenti comportamentali di carattere medico!!!!
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- Ok. Ne farò tesoro allora.
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Ma è naturale!!! Da chi deve andare unpaziente se ha un problema simile al suo, ma dall'ortopedico ed è giusto dire : ma perchè ancora non c'è stato, dopo tanto tempo ?
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- Come le dicevo, una serie di eventi, mi hanno portato al non aver fatto una visita. Che questa cosa sia sbagliata, credo sia scontato. Faccio comunque tesoro dell'esperienza.
"Lei lo sa che ....se la sua gamba potesse parlare come lo tratterebbe, cosa le direbbe ???? Si risponda da solo!!!!
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- Le farò sapere dopo la visita e la diagnosi che mi verrà fatta. Spero che la mia gamba, non mi mandi a quel paese dunque.. Ma guardi che proprio per questo volevo sapere una vostra idea o opinione a riguardo. Era questo quello che chiedevo infine.
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E' giusto che sappia e chieda e si informi: ma per prima cosa è doveroso curarsi e curasi bene !!!
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- E' giustissimo informarsi. E' doveroso curarsi bene, putroppo a volte si commettono degli errori.
Ho cercato comunque (sempre in internet) la risposta a cosa fosse la "Ionoforesi" ed ho ottenuto una risposta sufficiente a quello che mi bastava sapere.. Non è che volevo conoscere la parte bio-ingegneristica della tecnica, mi bastava sapere cosa fosse, e quali erano i pro e contro conosciuti nella letteratura scientifica di questa tecnica/terapia.
Ad ogni modo credo che sia una tecnica interessante, per me nuova perchè non ne avevo mai sentito parlare (a quando ho capito usa l'elettricità per iniettare attraverso ioni, medicinali nella zona da trattare..)
Mi dispiace aver creato una specie di "polemica", ne era mia intenzione, ne ne ero interessato a cio. Quello che mi interessava sapere l'ho scritto già molte volte sopra, e grazie a lei dr. Caruso ed al dr. Cigni per avermi risposto.
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Saluti
[#8]
Ex utente
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Non c'è intento "rimproverativo". Ci mancherebbe.
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- Ma anche se ci fosse, non c'è poi nessun problema, è normale che se una persona dice di essersi fatta male, e di non essere andata dal medico, la prima cosa che viene detta, a titolo di consiglio, è di andarsi a far vedere. Il fatto è che cercavo delle vostre ipotesi, al mio caso, e basta. Che queste siano poi fattibili o meno via internet, affidabili o meno, presunte o un po' più certe, allora è un altro discorso.
"
Il problema è che molti pensano che basti leggere su internet alla voce d'interesse per poter pensare di inquadrare il problema stesso. Capita spesso nella normale attività quotidiana. E questo a mio parere è diseducativo, irrispettoso e MOLTO rischioso.
Saluti
"
- E' fuori dubbio l'efficiacia e il buon senso di una visita dallo specialista in confronto ad una azzardata, approssimata, autodiagnosi fatta leggendo 3 righe scritte su internet. Appunto per questo, mi sono chiesto, nell'attesa di una eventuale visita, cosa mi fosse accaduto e cosa avrei dovuto fare.. Putroppo sono arrivato a questo punto, il mio problema si pone ora. Secondo me questo sito ha anche il pregio di stimolare l'utente ad andare a farsi una visita/analisi, quando questo, vuoi per vari motivi, pensa che non ce ne sia necessità.
Sinceramente, se, sia lei sia il dr. Caruso, non mi aveste detto che sono ancora in tempo per una visita ed una cura, non so se ci sarei andato (visita), dato che pensavo, passato troppo tempo (4 mesi), ormai non era più di grande utilità una visita, e che avrei dovuto tenermi il dolore che lentamente passava..
Sono stato poco intelligente a pensare che il trauma che mi sono provocato alla gamba,
fosse qualcosa di leggero e trascurabile, è stato questo il mio sbaglio più grande.
Tuttora comunque, non capisco perchè (tecnicamente) mi fa male ancora.
Spero che il vostro collega che mi visiterà, me lo saprà dire.
Saluti
Non c'è intento "rimproverativo". Ci mancherebbe.
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- Ma anche se ci fosse, non c'è poi nessun problema, è normale che se una persona dice di essersi fatta male, e di non essere andata dal medico, la prima cosa che viene detta, a titolo di consiglio, è di andarsi a far vedere. Il fatto è che cercavo delle vostre ipotesi, al mio caso, e basta. Che queste siano poi fattibili o meno via internet, affidabili o meno, presunte o un po' più certe, allora è un altro discorso.
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Il problema è che molti pensano che basti leggere su internet alla voce d'interesse per poter pensare di inquadrare il problema stesso. Capita spesso nella normale attività quotidiana. E questo a mio parere è diseducativo, irrispettoso e MOLTO rischioso.
Saluti
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- E' fuori dubbio l'efficiacia e il buon senso di una visita dallo specialista in confronto ad una azzardata, approssimata, autodiagnosi fatta leggendo 3 righe scritte su internet. Appunto per questo, mi sono chiesto, nell'attesa di una eventuale visita, cosa mi fosse accaduto e cosa avrei dovuto fare.. Putroppo sono arrivato a questo punto, il mio problema si pone ora. Secondo me questo sito ha anche il pregio di stimolare l'utente ad andare a farsi una visita/analisi, quando questo, vuoi per vari motivi, pensa che non ce ne sia necessità.
Sinceramente, se, sia lei sia il dr. Caruso, non mi aveste detto che sono ancora in tempo per una visita ed una cura, non so se ci sarei andato (visita), dato che pensavo, passato troppo tempo (4 mesi), ormai non era più di grande utilità una visita, e che avrei dovuto tenermi il dolore che lentamente passava..
Sono stato poco intelligente a pensare che il trauma che mi sono provocato alla gamba,
fosse qualcosa di leggero e trascurabile, è stato questo il mio sbaglio più grande.
Tuttora comunque, non capisco perchè (tecnicamente) mi fa male ancora.
Spero che il vostro collega che mi visiterà, me lo saprà dire.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 32k visite dal 06/12/2007.
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