Lesione osteocondrale caviglia
In seguito a dolore alla caviglia sinistra, sono andato da ortopedico che mi ha chiesto. Sento dolore a correre ed a scendere le scale.1 RX, 2. Risnonanza Magnetica nucleare 3. TAC.
Risultati: (tradotti dallo spagnolo, vivo in Cile)
RX: Nulla da osservare.
Risonanza: Lesione osteocondrale del astragalo, area di alterazione del segnale del midollo osseo subcondrale con alcuen cisti cubcondralei e con una erosione subcondrale maggiore al 50% di 6mm dell'asse anterroposteriore e di 3mm dell'asse coronale. Non osservo frammenti condrali mossi... Moderato aumento del liquido articolare con segni di sinovite tibio talare. Impressione Diagnostica: lesione osteocondrale del vertice superomediale del astragalo, tipo 4 ICRS.
TAC: Esame comparativo. Piccola zona di sclerosi subcondrale nel vertice sopramediale del astragalo sinistro dove si notano piccole formazioni cistiche sucondrali di fino a 4mm nell'asse maggiore. In questa zona sclerosi e arriva approssimativamente a 7mm dell'asse anteroposteriore. Non ci sono alterazioni del contorno della placca subcondrale dell'astragalo. Impressione diagnostica: lesione osteocondrale del vertice superomediale del astragalo.
Lo specialista (dopo avermi visitato tre volte, una prima degli esami e una dopo ciascun esame) la ha classificato con una lesione di grado 1, se non vado errato, una Ostecondronecrosi talare. Mi ha prescritto uno stivaletto rigido per un mese.
La mia domanda è: sono d'accordo con la diagnosi e la terapia prescritta o mi consigliano una seconda opinone da un altro specialista?
Potró riprendere a fare sport dopo la terapia?
Saluti
Risultati: (tradotti dallo spagnolo, vivo in Cile)
RX: Nulla da osservare.
Risonanza: Lesione osteocondrale del astragalo, area di alterazione del segnale del midollo osseo subcondrale con alcuen cisti cubcondralei e con una erosione subcondrale maggiore al 50% di 6mm dell'asse anterroposteriore e di 3mm dell'asse coronale. Non osservo frammenti condrali mossi... Moderato aumento del liquido articolare con segni di sinovite tibio talare. Impressione Diagnostica: lesione osteocondrale del vertice superomediale del astragalo, tipo 4 ICRS.
TAC: Esame comparativo. Piccola zona di sclerosi subcondrale nel vertice sopramediale del astragalo sinistro dove si notano piccole formazioni cistiche sucondrali di fino a 4mm nell'asse maggiore. In questa zona sclerosi e arriva approssimativamente a 7mm dell'asse anteroposteriore. Non ci sono alterazioni del contorno della placca subcondrale dell'astragalo. Impressione diagnostica: lesione osteocondrale del vertice superomediale del astragalo.
Lo specialista (dopo avermi visitato tre volte, una prima degli esami e una dopo ciascun esame) la ha classificato con una lesione di grado 1, se non vado errato, una Ostecondronecrosi talare. Mi ha prescritto uno stivaletto rigido per un mese.
La mia domanda è: sono d'accordo con la diagnosi e la terapia prescritta o mi consigliano una seconda opinone da un altro specialista?
Potró riprendere a fare sport dopo la terapia?
Saluti
[#1]
Caro utente,
i due esami sono concordi nel mostrare la lesione osteocondrale. Ora, sebbene la descrizione dei referti sia molto dettagliata, lo studio diretto delle immagini dà una visione più d'insieme. Sicuramente un ortopedico, valutando le immagini, Le potrà dire se e quanto beneficio (comunque temporaneo) Lei potrà aspettarsi da un intervento di pulizia in artroscopia.
Lo stivaletto è solo un palliativo, e sinceramente non penso valga la pena di tenerlo addirittura un mese.
Piuttosto, potrebbe avere senso lo SCARICO assoluto per almeno una ventina di giorni: anche questa terapia è scomoda e fastidiosa, ma secondo me vale più la pena di scaricare, che non di immobilizzare.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
A camminare normalmente non sento dolore e la caviglia non è gonfia.
1. Nel caso si consigliasse l'intervento, sarebbe meglio farlo subito o aspettare?
2. Posso aspettarmi di tornare a correre dopo eventuale intervento ed riabilitazione?
3. Debbo sospendere qualunque attività fisica? Includendo flessioni e bicicletta statica?
Distinti Saluti
A camminare normalmente non sento dolore e la caviglia non è gonfia.
1. Nel caso si consigliasse l'intervento, sarebbe meglio farlo subito o aspettare?
2. Posso aspettarmi di tornare a correre dopo eventuale intervento ed riabilitazione?
3. Debbo sospendere qualunque attività fisica? Includendo flessioni e bicicletta statica?
Distinti Saluti
[#3]
Per quanto riguarda l'eventuale urgenza di un'indicazione chirurgica, si può esprimere un parere solo con la visita diretta.
La corsa, tra tutti gli sport, è quello più nocivo in caso di problemi come il Suo: le continue sollecitazioni sotto il peso del corpo, infatti, aggravano le lesioni cartilaginee. Sarebbe meglio privilegiare sport che sollecitino la caviglia non sotto gravità, come il nuoto o il ciclismo.
In fase acuta, in ogni caso, Lei dovrebbe sospendere qualunque attività sportiva.
Distinti saluti
La corsa, tra tutti gli sport, è quello più nocivo in caso di problemi come il Suo: le continue sollecitazioni sotto il peso del corpo, infatti, aggravano le lesioni cartilaginee. Sarebbe meglio privilegiare sport che sollecitino la caviglia non sotto gravità, come il nuoto o il ciclismo.
In fase acuta, in ogni caso, Lei dovrebbe sospendere qualunque attività sportiva.
Distinti saluti
[#4]
Utente
Grazie della risposta.
Sono stato da un secondo specialista, che nel grosso concorda con la diagnosi del primo ma non con la terapia...
La fase acuta è passata, il medico mi ha prescritto dodici sedute di fisioterapia, con ultrasuoni , elettroterapia ed esercizi mirati. Effettivamente mi ha fatto piuttosto bene (magari è solo un'impressione). Adesso non sento dolore nel camminare e ne sento solo a volte quando scendo le scale.
Secondo il dottore, una volta terminata la fisiotererapia dovrò provare a correre per vedere se il dolore continua nel correre.
Nel caso fosse così si dovrebbe fare un intervento di pulitura in artroscopia.
Secondo quanto ho capito si tratterebbe di rimuovere le cisti e realizzare un paio di fori (nella cartilagine?) perchè il sangue fluisca meglio.
Lei crede che potrebbe essere appropriato un inserto di cartilagine? Quando si dovrebbe decidere in questo caso. In fase anteriore o posteriore alla artrosopia?
Sono stato da un secondo specialista, che nel grosso concorda con la diagnosi del primo ma non con la terapia...
La fase acuta è passata, il medico mi ha prescritto dodici sedute di fisioterapia, con ultrasuoni , elettroterapia ed esercizi mirati. Effettivamente mi ha fatto piuttosto bene (magari è solo un'impressione). Adesso non sento dolore nel camminare e ne sento solo a volte quando scendo le scale.
Secondo il dottore, una volta terminata la fisiotererapia dovrò provare a correre per vedere se il dolore continua nel correre.
Nel caso fosse così si dovrebbe fare un intervento di pulitura in artroscopia.
Secondo quanto ho capito si tratterebbe di rimuovere le cisti e realizzare un paio di fori (nella cartilagine?) perchè il sangue fluisca meglio.
Lei crede che potrebbe essere appropriato un inserto di cartilagine? Quando si dovrebbe decidere in questo caso. In fase anteriore o posteriore alla artrosopia?
[#5]
Caro utente,
gli innesti di condrociti danno risultati ancora molto controversi, e la pratica delle microperforazioni, che Lei cita, è quella che al momento dà i risultati più affidabili.
Di certo si tratta di un intervento che va fatto SOLO se Lei ha dolore, in quanto è in grado di farla stare meglio, ma NON di arrestare la degenerazione artrosica dell'articolazione (al limite la può rallentare).
Quanto alla corsa, non sono d'accordo con il Suo ortopedicoi: non la considerei la "spia" della necessità di un intervento.
Se Lei non riesce a correre, non dovrebbe fare l'intervento con lo scopo di tornare alla corsa: a mio avviso nel Suo caso la corsa rimane un'attività sconsigliata, e dovrebbe privilaegiare altri sport.
Distinti saluti
gli innesti di condrociti danno risultati ancora molto controversi, e la pratica delle microperforazioni, che Lei cita, è quella che al momento dà i risultati più affidabili.
Di certo si tratta di un intervento che va fatto SOLO se Lei ha dolore, in quanto è in grado di farla stare meglio, ma NON di arrestare la degenerazione artrosica dell'articolazione (al limite la può rallentare).
Quanto alla corsa, non sono d'accordo con il Suo ortopedicoi: non la considerei la "spia" della necessità di un intervento.
Se Lei non riesce a correre, non dovrebbe fare l'intervento con lo scopo di tornare alla corsa: a mio avviso nel Suo caso la corsa rimane un'attività sconsigliata, e dovrebbe privilaegiare altri sport.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.9k visite dal 15/07/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.