Dolori zona lombosacrale

Buongiorno, è da un po di tempo che soffro di dolori in zona lombosacrale (premetto che faccio del running per 3 volte alla settimana e percorro 15-20 km a seduta). Di recente il problema si è manifestato con più insistenza (indolenzimento fianco sinistro e fitte in zona centrale) ed il mio medico di base mi ha consigliato di eseguire una RMN della colonna lombosacrale, i cui risultati sono di seguito riassunti.
-Presenza di modesti fenomeni spondilosici e di artrosi interapofisaria.
-Canale vertebrale di regolare morfologia e dimensioni.
-Il disco intersomatico L5-S1 in T2 in relazione a fenomeni di disidratazione da discopatia degenerativa. A tale livello è presente circoscritta protusione discale localizzate in sede mediana.
-A livello L3-L4 ed a livello L4-L5 sono presenti circoscritte protusioni dell'anulus fibroso più evidenti in sede mediana e laterale sinistra.
-Regolare rappresentazione dello spazio epidurale anteriore e dei forami di coniugazione ai rimanenti livelli esplorati.
Ora, i miei quesiti sono questi:
Quanto la situazione prospettata è preoccupante?
Cosa devo fare per migliorare tale situazione o, quantomeno, cosa devo fare affinchè non degeneri ulteriormente?
Posso continuare a correre con la stessa intensità con cui mi alleno ora?
Posso continuare ad utilizzare il vogatore per rinforzare la muscolatura delle braccia e del busto?
Ringraziandvi per il prezioso servizio, vi auguro una buona giornata.
[#1]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Gentile utente,
premesso che il mio consiglio non potrà mai sostituire una visita specialistica, da quanto emerge dalla RMN non mi pare vi sia nulla di particolarmente preoccupante. Vi è un inizio di erniazione del disco intervertebrale che può essere responsabile della sintomatologia.
Quale consiglio le direi di evitare tutta l'attività fisica riconducibile al salto e priviligera quella che le consente di irrobustire la muscolatura lombosacrale.
Tanti auguri

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Utente
Utente
Vorrei cominciare ringraziando con la solerte risposta, dopodichè, visto che il dr. Milano è anche specializzato in chirurgia della mano, appprofitto ulteriormente e pongo il seguente quesito.
Premessa:
sono stato operato il 15.12.2006 di scafoidectomia con artrodesi dei 4 angoli (scafoide fratturato + di 10 anni fa e mai saldato con conseguente necrosi e principi di artrosi - Polso "SNAC").
Dando per sconteto che:
1-l'intervento eseguito era il più idoneo per quel tipo di patologia (me lo conferma?);
2-che quando cambia il tempo compaiono dei dolori più o meno intensi;
3-che non recupererò + la flessione e l'estensione preesistenti.

Quesito:
è normale che dopo un anno, anche con una stretta di mano, provi del dolore intenso??
Quanto ancora dovrò aspettare per arrivare ad una condizione di stabilità con assenza di dolore???
[#3]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Gentile utente, proverò a rispondere ad ogni sua domanda:

1) L'Artrodesi a 4 angoli (metodica che non ha la mia simpatia, ma è una questione di gusti) è una delle tecniche chiururgiche che trova indicazione nella sua patologia (ovvero nel collasso avanzato da pseudoartrosi di scafoide). Tuttavia stabilire se questa metodica fosse la più idonea è per me al momento impossibile (occorre valutare le lastre e soprattutto il suo polso prima dell'intervento)

2) la comparsa di dolori quando cambiano le condizioni atmosferiche è del tutto normale. L'intensità di tali dolori dovrebbero comunque via via diminuire con il tempo...

3) L'artrodesi vuol dire fondere le articolazioni, per cui il movimento risulta notevolmente diminuito

4) No, non è normale che dopo un anno abbia dolore anche con la semplice stretta di mano, per cui le consiglio vivamente di ripetere un es. Rx e di fare riferimento a chi l'ha operata per scoprirne il motivo. (nella maggior parte dei casi il motivo è dovuto ad un'osteoporosi localizzata...)

rimango comunque a sua disposizione

Dr. Michele Milano
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