Aerole osteosclerosi, malattia degenerativa ossea
Ho 38 anni e nel 2006 ho subito una orchifunucolectomia sinistra per seminoma.
A febbraio 2007 in seguito a << tumefazione linfonodale di 15,8 mm in sede iliaca interna sinistra>>, venivo sottoposto a trattamento radiante: 20 sedute, dose totale 36Gy, campi contrapposti AP + PA, posizione paziente supina.
In seguito agli ultimi controlli viene fuori una patologia diffusa a carico delle ossa che non riescono a inquadrare in un contesto clinico.
RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE DEL RACHIDE IN TOTO
Tecnica d'esame: sequenze TSE STIR, TSE T1 e TSE T2 su piani sagittali; sequenze FEE T2* e TSE T2 su piani assiali.
Reperto RM
Diffusi segni spondilosici a carico dei metameri vertebrali in esame
Noduli intraspongiosi nelle limitanti somatiche affrontate del tratto dorsale medio-inferiore ed ai livelli L2-L3 ed L3-L4.
Normale ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione.
Ernia posteriore mediana e paramediana destra del disco intersomatico C4-C5 che impegna la doccia liquorale perimidollare anteriore
Modica protrusione posteriore dei dischi intersomatici C5-C6 e C6-C7 che improntano la doccia liquorale perimidollare anteriore.
Non evidenti ernie e/o protrusioni discali nel tratto dorsale.
Lieve protrusione posteriore del disco intersomatico L2-L3
Note disidratative e diffusa protrusione posteriore dei dischi intersomatici L3-L4 ed L4-L5 che improntano il sacco durale e sporgono nei forami neurali
Segni disidratativi e protrusione posteriore mediana e paramediana bilaterale del disco intersomatico L5-S1 che impronta il sacco durale
Il midollo spinale, lungo tutto il decorso, presenta morfologia, dimensioni e segnale regolari.
Cono midollare terminante a livello L1, di morfologia, dimensioni e segnale regolari.
RISONANZA MAGNETICA BACINO ED ARTICOLAZIONI COXOFEMORALI
Tecnica d'esame: sequenze TSE T1 e T2 su piani assiali; sequenze TSE STIR su piani coronali.
Reperto RM
Minute areole di segnale costantemente ridotto da osteosclerosi si riscontrano nella spongiosa dell'ischio destro, dell'epifisi prossimale dei due femori e del collo femorale destro da inquadrare nel contesto clinico e monitorare nel tempo.
Conservati i rapporti articolari coxofemorali con regolare sfericita' dell'estremo cefalico femorale.
Normale ampiezza della rima articolare senza rilievo di versamento intraarticolare.
Regolare morfologia e segnale delle strutture muscolari periarticolari.
Volevo chiedere, un Vostro parere in merito a queste diffuse alterazioni ossee che la RM evidenzia e qualche riferimento per una valutazione specifica.
Con gratitudine.
A febbraio 2007 in seguito a << tumefazione linfonodale di 15,8 mm in sede iliaca interna sinistra>>, venivo sottoposto a trattamento radiante: 20 sedute, dose totale 36Gy, campi contrapposti AP + PA, posizione paziente supina.
In seguito agli ultimi controlli viene fuori una patologia diffusa a carico delle ossa che non riescono a inquadrare in un contesto clinico.
RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE DEL RACHIDE IN TOTO
Tecnica d'esame: sequenze TSE STIR, TSE T1 e TSE T2 su piani sagittali; sequenze FEE T2* e TSE T2 su piani assiali.
Reperto RM
Diffusi segni spondilosici a carico dei metameri vertebrali in esame
Noduli intraspongiosi nelle limitanti somatiche affrontate del tratto dorsale medio-inferiore ed ai livelli L2-L3 ed L3-L4.
Normale ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione.
Ernia posteriore mediana e paramediana destra del disco intersomatico C4-C5 che impegna la doccia liquorale perimidollare anteriore
Modica protrusione posteriore dei dischi intersomatici C5-C6 e C6-C7 che improntano la doccia liquorale perimidollare anteriore.
Non evidenti ernie e/o protrusioni discali nel tratto dorsale.
Lieve protrusione posteriore del disco intersomatico L2-L3
Note disidratative e diffusa protrusione posteriore dei dischi intersomatici L3-L4 ed L4-L5 che improntano il sacco durale e sporgono nei forami neurali
Segni disidratativi e protrusione posteriore mediana e paramediana bilaterale del disco intersomatico L5-S1 che impronta il sacco durale
Il midollo spinale, lungo tutto il decorso, presenta morfologia, dimensioni e segnale regolari.
Cono midollare terminante a livello L1, di morfologia, dimensioni e segnale regolari.
RISONANZA MAGNETICA BACINO ED ARTICOLAZIONI COXOFEMORALI
Tecnica d'esame: sequenze TSE T1 e T2 su piani assiali; sequenze TSE STIR su piani coronali.
Reperto RM
Minute areole di segnale costantemente ridotto da osteosclerosi si riscontrano nella spongiosa dell'ischio destro, dell'epifisi prossimale dei due femori e del collo femorale destro da inquadrare nel contesto clinico e monitorare nel tempo.
Conservati i rapporti articolari coxofemorali con regolare sfericita' dell'estremo cefalico femorale.
Normale ampiezza della rima articolare senza rilievo di versamento intraarticolare.
Regolare morfologia e segnale delle strutture muscolari periarticolari.
Volevo chiedere, un Vostro parere in merito a queste diffuse alterazioni ossee che la RM evidenzia e qualche riferimento per una valutazione specifica.
Con gratitudine.
[#1]
Gentile utente,
Mi rendo conto della sua preoccupazione, che l'ha portata a chiedere un consulto più volte per lo stesso problema.
Come avrà visto, i colleghi non sono stati in grado di dirle qualcosa di certo, semplicemente perché è indispensabile la visione diretta di immagini e paziente.
Per la risonanza che ha fatto al rachide, ci sono delle alterazioni che non sembrano correlate alla patologia oncologica che ha avuto, ma solo ad un precoce invecchiamento delle vertebre e dei dischi, forse da esito di osteocondrosi giovanile o comunque predisposizione.
Per le areole viste nel bacino, vale quello già detto:impossibile dire qualcosa di certo. Si affidi agli specialisti che la seguono ed in bocca al lupo.
Mi rendo conto della sua preoccupazione, che l'ha portata a chiedere un consulto più volte per lo stesso problema.
Come avrà visto, i colleghi non sono stati in grado di dirle qualcosa di certo, semplicemente perché è indispensabile la visione diretta di immagini e paziente.
Per la risonanza che ha fatto al rachide, ci sono delle alterazioni che non sembrano correlate alla patologia oncologica che ha avuto, ma solo ad un precoce invecchiamento delle vertebre e dei dischi, forse da esito di osteocondrosi giovanile o comunque predisposizione.
Per le areole viste nel bacino, vale quello già detto:impossibile dire qualcosa di certo. Si affidi agli specialisti che la seguono ed in bocca al lupo.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 34.6k visite dal 07/07/2011.
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