Displasia anca ragazza di 16 anni
Salve,
mia cugina di 16 anni ha iniziato a soffrire di un forte dolore all'anca.
Dopo aver consultato alcuni ortopedici le hanno diagnosticato una displasia congenita dell'anca anche se lei non ne era mai stata al corrente e non aveva mai avuto problemi sino ad adesso.
Le è stato consigliato di fare un intervento chirurgico e le hanno indicato alcuni ospedali all'avanguardia in questo settore (Gaslini, Bambin Gesù, Rizzoli).
Uno specialista di Roma le ha detto che non è necessario mettere una protesi, ma un chiodo e fare una ricostruzione dell'articolazione.
Vorrei un vostro parere sulla cosa migliore da farsi ed un consiglio eventualmente sulle strutture più adeguate per l'eventuale intervento.
Grazie.
mia cugina di 16 anni ha iniziato a soffrire di un forte dolore all'anca.
Dopo aver consultato alcuni ortopedici le hanno diagnosticato una displasia congenita dell'anca anche se lei non ne era mai stata al corrente e non aveva mai avuto problemi sino ad adesso.
Le è stato consigliato di fare un intervento chirurgico e le hanno indicato alcuni ospedali all'avanguardia in questo settore (Gaslini, Bambin Gesù, Rizzoli).
Uno specialista di Roma le ha detto che non è necessario mettere una protesi, ma un chiodo e fare una ricostruzione dell'articolazione.
Vorrei un vostro parere sulla cosa migliore da farsi ed un consiglio eventualmente sulle strutture più adeguate per l'eventuale intervento.
Grazie.
[#1]
Una displasia congenita dell'anca è una patologia che va trattata secondo orientamenti attuali evitado di ridurre le anche francamente lussate in pazienti di età superiore a 8-10 anni. Questo perchè si è riscontrato che le possibilità che l'anca ridotta chirurgicamente può negli anni essere più dolorosa di un anca lussata sono molto concrete. SI consiglia in generale di controllare il peso corporeo (evitando il sovrappeso), di non aggravare l'articolazione coxo-femorale colpita (no jogging, no lunghe passeggiate, no corsa, ecc.); si consiglia e si favorisce, invece, altri sport come il nuoto. Allorquando è presente un'importante displasia ma non si è manifestata la degenerazione artrosica, viene consigliato l'intervento chirurgico correttivo come ad esempio le osteotomie di riorientamento. Tale tecnica va applicata su casi scrupolosamente selezionati e di solito in età giovanile/adulta. Lo scopo è quello che migliorando l'articolarità si ritarda l'insorgenza dell'artrosi. Solo in casi avanzati di artrosi e nel paziente adulto è possibile prendere in considerazione l'uso di protesi.
Auguri.
Dr. Luigi Grosso
www.luigigrosso.net
Auguri.
Dr. Luigi Grosso
www.luigigrosso.net
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 04/07/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.