Patologie della colonna vertebrale
Salve a tutti.
Soffro di alcuni problemi della colonna vertebrale che col passare del tempo si sono acuiti e mi fanno temere per una loro evoluzione degenerativa.
Innanzi tutto soffro da anni di una artrosi cervicale. Nel 1991 mi venne riconosciuta come causa di servizio (prevista nella mia professione) con la seguente diagnosi: " riconosciuto affetto da SPONDILOSI DIFFUSA - OSTEOCONDROSI C4-C5 C5-C6 ascrivibile alla tab. B al limite MX con riduzione della capacità lavorativa del 10%". Nel tempo il problema si è a mio sentire acuito. Ora avverto costantemente un irrigidimento della parte cervicale della colonna, se a letto assumo posizioni del collo non corrette mi risveglio con indolenzimento e dolore, inoltre, saltuariamente, avverto dei sensi di vertigine in concomitanza con l'indolenzimento. Purtroppo nel tempo mi si è aggiunto un senso di "affaticamento" a livello lombare associato a sensazione di forte stanchezza quando resto per troppo tempo in piedi o cammino per periodi prolungati.
Ho deciso dunque in questi giorni di sottopormi ad un RX completo del rachide, questo il referto: "Riduzione della lordosi cervicale, diffuse manifestazioni artrosiche a carico delle articolazioni interapofisarie e dei corpi vertebrali con disomogenea riduzione ampiezza degli spazi intersomatici compresi tra C3 e C7. Accentuazione della cifosi dorsale e della lordosi lombare. Modeste manifestazioni artrosiche. Netta riduzione d'ampiezza degli spazi L4-L5 L5-S1 con associati fenomeni di degenerazione discale di tipo ex vacuum. Tono calcico ridotto."
Vi chiedo dunque cortesemente di farmi capire: di quanto l'artrosi cervicale sia peggiorata e se le vertigini che avverto saltuariamente possano essere seri segni di allarme, se la problematica che affligge la parte lombo-sacrale sia realmente grave e se sia consigliabile limitare attività sportive leggere quali la corsa (durante la quale, immagino, aumenta considerevolmente il carico sulle vertebre in parola), cosa comporti una degenerazione di tipo "ex vacuum" ed infine un chiarimento sul tono calcico ridotto e sui suoi possibili rimedi.
Grazie e cordiali saluti.
Soffro di alcuni problemi della colonna vertebrale che col passare del tempo si sono acuiti e mi fanno temere per una loro evoluzione degenerativa.
Innanzi tutto soffro da anni di una artrosi cervicale. Nel 1991 mi venne riconosciuta come causa di servizio (prevista nella mia professione) con la seguente diagnosi: " riconosciuto affetto da SPONDILOSI DIFFUSA - OSTEOCONDROSI C4-C5 C5-C6 ascrivibile alla tab. B al limite MX con riduzione della capacità lavorativa del 10%". Nel tempo il problema si è a mio sentire acuito. Ora avverto costantemente un irrigidimento della parte cervicale della colonna, se a letto assumo posizioni del collo non corrette mi risveglio con indolenzimento e dolore, inoltre, saltuariamente, avverto dei sensi di vertigine in concomitanza con l'indolenzimento. Purtroppo nel tempo mi si è aggiunto un senso di "affaticamento" a livello lombare associato a sensazione di forte stanchezza quando resto per troppo tempo in piedi o cammino per periodi prolungati.
Ho deciso dunque in questi giorni di sottopormi ad un RX completo del rachide, questo il referto: "Riduzione della lordosi cervicale, diffuse manifestazioni artrosiche a carico delle articolazioni interapofisarie e dei corpi vertebrali con disomogenea riduzione ampiezza degli spazi intersomatici compresi tra C3 e C7. Accentuazione della cifosi dorsale e della lordosi lombare. Modeste manifestazioni artrosiche. Netta riduzione d'ampiezza degli spazi L4-L5 L5-S1 con associati fenomeni di degenerazione discale di tipo ex vacuum. Tono calcico ridotto."
Vi chiedo dunque cortesemente di farmi capire: di quanto l'artrosi cervicale sia peggiorata e se le vertigini che avverto saltuariamente possano essere seri segni di allarme, se la problematica che affligge la parte lombo-sacrale sia realmente grave e se sia consigliabile limitare attività sportive leggere quali la corsa (durante la quale, immagino, aumenta considerevolmente il carico sulle vertebre in parola), cosa comporti una degenerazione di tipo "ex vacuum" ed infine un chiarimento sul tono calcico ridotto e sui suoi possibili rimedi.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
di quanto l'artrosi cervicale sia peggiorata
= non si può assolutamente fare valutazioni di questo genere solo in base alla lettura di due referti di RX; per dire di quanto sia peggiorata, e solo radiologicamente, occorre confrontare le rxù
se le vertigini che avverto saltuariamente possano essere seri segni di allarme
=non so cosa voglia dire "seri segni di allarme": sicuramente non è normale avere le vertigini ma bisogna capire quale sia la loro origine: possono esseri problemi neurologici, vascolari, e/o a partenza dalle orecchie.
se la problematica che affligge la parte lombo-sacrale sia realmente grave e se sia consigliabile limitare attività sportive leggere quali la corsa (durante la quale, immagino, aumenta considerevolmente il carico sulle vertebre in parola)
= gli ultimi due dischi sono degenerati; è molto comune in età adulta. La "gravità" dipende dai disturbi, non dal referto rx, e mi pare che se ha solo un senso di "affaticamento" i disturbi non siano importanti. La corsa è il peggior sport per chi soffre di problemi alla schiena per l'elevato carico sui dischi a ogni passo (oltre 400 Kg). Molto meglio il nuoto.
cosa comporti una degenerazione di tipo "ex vacuum"
= l'"ex vacuum" è una immagine radiologica in cui è presente aria all'interno del disco; è segno di degenerazione del disco, e una volta che il disco è degenerato non torna integro con nessuna cura
un chiarimento sul tono calcico ridotto e sui suoi possibili rimedi.
=anche questa è una immagine radiografica, ma di ridotta rilevanza potendo dipendere dalle variabili con cui è stata eseguita la radiografia. Occorre vedere le rx e decidere se occorrano altri accertamenti per misurare una reale riduzione del tono calcico. In base ai risultati si decidono i provvedimenti, che vanno da una corretta alimentazione / esercizio fisico/ esposizione al sole all'integrazione con Calcio e vitamine (D e K) fino all'uso di farmaci che modulano il processo di riassorbimento/riapposizione di osso.
Come può vedere non è certo in base a un referto radiologico che si traggono conclusioni diagnostiche e terapeutiche (altrimenti potrebbe trarle il radiologo alla fine del referto). E' indispensabile che si rivolga a un Fisiatra perché La visiti, veda le rx, decida se occorrano altri accertamenti e decida che provvedimenti prendere.
Cordiali saluti
= non si può assolutamente fare valutazioni di questo genere solo in base alla lettura di due referti di RX; per dire di quanto sia peggiorata, e solo radiologicamente, occorre confrontare le rxù
se le vertigini che avverto saltuariamente possano essere seri segni di allarme
=non so cosa voglia dire "seri segni di allarme": sicuramente non è normale avere le vertigini ma bisogna capire quale sia la loro origine: possono esseri problemi neurologici, vascolari, e/o a partenza dalle orecchie.
se la problematica che affligge la parte lombo-sacrale sia realmente grave e se sia consigliabile limitare attività sportive leggere quali la corsa (durante la quale, immagino, aumenta considerevolmente il carico sulle vertebre in parola)
= gli ultimi due dischi sono degenerati; è molto comune in età adulta. La "gravità" dipende dai disturbi, non dal referto rx, e mi pare che se ha solo un senso di "affaticamento" i disturbi non siano importanti. La corsa è il peggior sport per chi soffre di problemi alla schiena per l'elevato carico sui dischi a ogni passo (oltre 400 Kg). Molto meglio il nuoto.
cosa comporti una degenerazione di tipo "ex vacuum"
= l'"ex vacuum" è una immagine radiologica in cui è presente aria all'interno del disco; è segno di degenerazione del disco, e una volta che il disco è degenerato non torna integro con nessuna cura
un chiarimento sul tono calcico ridotto e sui suoi possibili rimedi.
=anche questa è una immagine radiografica, ma di ridotta rilevanza potendo dipendere dalle variabili con cui è stata eseguita la radiografia. Occorre vedere le rx e decidere se occorrano altri accertamenti per misurare una reale riduzione del tono calcico. In base ai risultati si decidono i provvedimenti, che vanno da una corretta alimentazione / esercizio fisico/ esposizione al sole all'integrazione con Calcio e vitamine (D e K) fino all'uso di farmaci che modulano il processo di riassorbimento/riapposizione di osso.
Come può vedere non è certo in base a un referto radiologico che si traggono conclusioni diagnostiche e terapeutiche (altrimenti potrebbe trarle il radiologo alla fine del referto). E' indispensabile che si rivolga a un Fisiatra perché La visiti, veda le rx, decida se occorrano altri accertamenti e decida che provvedimenti prendere.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 14k visite dal 01/07/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.