Dolore polpaccio
Buongiorno,
volevo, se possibile, avere delle delucidazioni riguardo ad un fenomeno che avverto da diversi anni.
Preciso che ho 24 anni peso 98 chili e sono alto 177 cm. Ho fumato per circa 6 anni in quantità modeste, ho in famiglia mio padre affetto da ipertensione. Da circa un mese sto seguendo una dieta ipocalorica, ho smesso di fumare e ho aumentato l'attività fisica.
Recentemente ho effettuato le analisi del sangue, con valori nella norma a parte il colesterolo HDL di 28 (basso), con la conseguente decisione di apportare un cambiamento nel mio stile di vita.
Detto questo, volevo un parere riguardo uno strano fenomeno che mi accade da circa 5-6 anni in maniera scostante nei mesi invernali specialmente.
Camminando, avverto a volte come un dolore al polpaccio, soprattutto sinistro, che mi obbliga a fermarmi o a rallentare l'andatura, tuttavia a volte capitava che il dolore scomparisse in presenza di soste prolungate e ripeto ha sempre avuto carattere saltuario, coincidente più che altro con forti periodi di stress.
Leggendo qua e la, sono venuto a sapere che la probabile causa potrebbe essere una forma di arteriopatia periferica...il che onestamente mi fa paura anche e soprattutto per le conseguenze che potrebbe avere sulla circolazione a livello centrale con relativi rischi di infarto e ictus.
Tuttavia ho letto che si presenta maggiormente nelle persone con ipertensione, diabete, che hanno superato i 60 anni e che sono obese.
Da ultimi controlli effettuati, l'ECG ed i valori pressorei sono risultati nella norma, cosi come la circolazione a livello carotideo, nonchè le analisi del sangue. Inoltre essendo una malattia correlata ad arteriosclerosi prevalentemente (che si manifesta in fasce d'età diverse dalla mia) quali potrebbero essere le cause di questo fenomeno? Il freddo correlato a sedentarietà?
O più probabilmente sto soffrendo di una forma di ipocondria grave?
Sono un soggetto molto ansioso e sottoposto ultimamente a forti stress.
Grazie della disponibilità
V.
volevo, se possibile, avere delle delucidazioni riguardo ad un fenomeno che avverto da diversi anni.
Preciso che ho 24 anni peso 98 chili e sono alto 177 cm. Ho fumato per circa 6 anni in quantità modeste, ho in famiglia mio padre affetto da ipertensione. Da circa un mese sto seguendo una dieta ipocalorica, ho smesso di fumare e ho aumentato l'attività fisica.
Recentemente ho effettuato le analisi del sangue, con valori nella norma a parte il colesterolo HDL di 28 (basso), con la conseguente decisione di apportare un cambiamento nel mio stile di vita.
Detto questo, volevo un parere riguardo uno strano fenomeno che mi accade da circa 5-6 anni in maniera scostante nei mesi invernali specialmente.
Camminando, avverto a volte come un dolore al polpaccio, soprattutto sinistro, che mi obbliga a fermarmi o a rallentare l'andatura, tuttavia a volte capitava che il dolore scomparisse in presenza di soste prolungate e ripeto ha sempre avuto carattere saltuario, coincidente più che altro con forti periodi di stress.
Leggendo qua e la, sono venuto a sapere che la probabile causa potrebbe essere una forma di arteriopatia periferica...il che onestamente mi fa paura anche e soprattutto per le conseguenze che potrebbe avere sulla circolazione a livello centrale con relativi rischi di infarto e ictus.
Tuttavia ho letto che si presenta maggiormente nelle persone con ipertensione, diabete, che hanno superato i 60 anni e che sono obese.
Da ultimi controlli effettuati, l'ECG ed i valori pressorei sono risultati nella norma, cosi come la circolazione a livello carotideo, nonchè le analisi del sangue. Inoltre essendo una malattia correlata ad arteriosclerosi prevalentemente (che si manifesta in fasce d'età diverse dalla mia) quali potrebbero essere le cause di questo fenomeno? Il freddo correlato a sedentarietà?
O più probabilmente sto soffrendo di una forma di ipocondria grave?
Sono un soggetto molto ansioso e sottoposto ultimamente a forti stress.
Grazie della disponibilità
V.
[#1]
Un dolore al polpaccio può avere varie origini (vascolari, neurologiche, muscolari, ecc)
Per indagare se c'è un problema legato alla circolazione (e non necessariamente imputabile all'arteriosclerosi) occorre un ecodoppler arterioso e venoso degli arti inferiori.
Il primo passo, comunque, per evitare di fare esami a casaccio con perdita di tempo e denaro, è opportuno che consulti il Suo medico di famiglia per una attenta valutazione che permetta di scegliere l'ordine degli accertamenti da fare e delle eventuali visite specialistiche, se il Medico lo ritiene necessario.
Cordiali saluti
Per indagare se c'è un problema legato alla circolazione (e non necessariamente imputabile all'arteriosclerosi) occorre un ecodoppler arterioso e venoso degli arti inferiori.
Il primo passo, comunque, per evitare di fare esami a casaccio con perdita di tempo e denaro, è opportuno che consulti il Suo medico di famiglia per una attenta valutazione che permetta di scegliere l'ordine degli accertamenti da fare e delle eventuali visite specialistiche, se il Medico lo ritiene necessario.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 23/06/2011.
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Approfondimento su Ipertensione
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