Complicanza ricostruzione lca
egr. dottori,
poco meno di 4 mesi fa mi sono sottoposto ad intervento di ricostruzione LCA con rotuleo ed asportazione del menisco mediale.
il recupero procedeva benissimo, tant'è che a 2 mesi effettuavo già corsetta su tapis roulant senza problemi, arrivando ben presto a 30 minuti di corsa.
da 1 mese e mezzo circa, invece, senza apparente motivo, si nota un gonfiore duro, non da edema, medialmente alla cicatrice, proprio in direzione della vite sulla tibia, con dolore a volte lieve, altre molto intenso sempre e soltanto in massima estensione.
quale potrebbe essere la causa?
potrebbero essere complicanze relative alla vite e/o materiali chirurgici (intolleranza, irritazione o altro) ed, in questo caso, cosa devo aspettarmi?
grazie infinite.
poco meno di 4 mesi fa mi sono sottoposto ad intervento di ricostruzione LCA con rotuleo ed asportazione del menisco mediale.
il recupero procedeva benissimo, tant'è che a 2 mesi effettuavo già corsetta su tapis roulant senza problemi, arrivando ben presto a 30 minuti di corsa.
da 1 mese e mezzo circa, invece, senza apparente motivo, si nota un gonfiore duro, non da edema, medialmente alla cicatrice, proprio in direzione della vite sulla tibia, con dolore a volte lieve, altre molto intenso sempre e soltanto in massima estensione.
quale potrebbe essere la causa?
potrebbero essere complicanze relative alla vite e/o materiali chirurgici (intolleranza, irritazione o altro) ed, in questo caso, cosa devo aspettarmi?
grazie infinite.
Caro utente,
è necessario che si faccia visitare dal Suo ortopedico. Questi Le prescriverà delle radiografie.
Una tumefazione di consistenza dura a livello dell'emergenza tibiale della vite può essere dovuta a molteplici fenomeni: una formazione di un "cappuccio osseo" che riveste la vite, una irritazione dei tessuti superficiali sulla testa della vite, una reazione da corpo estraneo (nel caso di vite riassorbibile), oppure a una mobilizzazione della vite (specie in caso di vite metallica.
Naturalmente è necessaria la lastra ed una visita per capire, ed in ogni caso mi sento di tranquillizzarLa: esistono molte terapie che possono farLa stare bene, e se proprio fosse necessario rimuovere la vite, nulla di male. Si tratta infatti di un intervento ambulatoriale in anestesia locale, e a distanza di 4 mesi la rimozione della vite, se il neo-LCA si è ben integrato, non comporta alcun rischio di instabilità del ginocchio.
Distinti saluti
è necessario che si faccia visitare dal Suo ortopedico. Questi Le prescriverà delle radiografie.
Una tumefazione di consistenza dura a livello dell'emergenza tibiale della vite può essere dovuta a molteplici fenomeni: una formazione di un "cappuccio osseo" che riveste la vite, una irritazione dei tessuti superficiali sulla testa della vite, una reazione da corpo estraneo (nel caso di vite riassorbibile), oppure a una mobilizzazione della vite (specie in caso di vite metallica.
Naturalmente è necessaria la lastra ed una visita per capire, ed in ogni caso mi sento di tranquillizzarLa: esistono molte terapie che possono farLa stare bene, e se proprio fosse necessario rimuovere la vite, nulla di male. Si tratta infatti di un intervento ambulatoriale in anestesia locale, e a distanza di 4 mesi la rimozione della vite, se il neo-LCA si è ben integrato, non comporta alcun rischio di instabilità del ginocchio.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

Utente
Gent.mo Dott. Caldarella,
La ringrazio infinitamente per la celere risposta e le rassicurazioni.
il mio timore principle è quello di dovermi nuovamente sottoporre, in caso di rimozione vite, a nuovo lungo ciclo di riabilitazione; nell'evenienza di una eventuale necessità di rimozione della vite, mediamente è necessaria lunga riabilitazione?
se invece, come spero, la rimozione non sarà necessaria, quali sono i trattamenti solitamente utilizzati (terapia farmacologica, terapia fisica...?)?
grazie ancora
La ringrazio infinitamente per la celere risposta e le rassicurazioni.
il mio timore principle è quello di dovermi nuovamente sottoporre, in caso di rimozione vite, a nuovo lungo ciclo di riabilitazione; nell'evenienza di una eventuale necessità di rimozione della vite, mediamente è necessaria lunga riabilitazione?
se invece, come spero, la rimozione non sarà necessaria, quali sono i trattamenti solitamente utilizzati (terapia farmacologica, terapia fisica...?)?
grazie ancora
Come le dicevo, si tratta di un intervento ambulatoriale. Il paziente torna a casa sulle sue gambe, quindi non serve alcuna riabilitazione.
Distinti saluti
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 01/06/2011.
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