Persistenza gonfiore post operatorio
Buongiorno
In data 3/5 ho subito un intervento di osteosintesi della rotula sx a seguito di una frattura scomposta dovuta ad una caduta.
Non sono stati utilizzati drenaggi e il gonfiore dovuto ai versamenti interessava oltre al ginocchio anche polpaccio e coscia.
In data 19/5 mi sono recato al pronto soccorso per il persistere del gonfiore a livello del ginocchio (il gonfiore di polpaccio e coscia è quasi completamente sparito) e sono stato dimesso con diagnosi di lieve versamento al ginocchio (niente infezione e nulla di anomalo da immagine radiografica e esami del sangue fatti in pronto soccorso: il referto della radiografia parla di esiti recenti di osteosintesi, come ovvio, e di aumentati spazi articolari per il versamento)
Mi sono state rinnovate le indicazioni di applicare ghiaccio e di tenere la gamba sollevata su cuscini e mi è stato prescritto un antidolorifico più forte di quello suggerito alla dimissione dopo l'intervento.
Il gonfiore del ginocchio, però, che mi causa dolore (per questo mi recai in pronto soccorso), è invariato a oggi (29/5).
Vi chiedo:
- E' accettabile la persistenza di questo gonfiore? (continuo a rispettare l'indicazione di tenere la gamba sollevata, applicare regolarmente (ogni circa tre ore) impacco freddo e eseguo decine di volte al giorno il movimento di "pompaggio" con il piede (flessione e estensione))
- C'è qualcosa che posso fare per accelerare il diminuire del gonfiore?
Avrò un controllo il 3/6 (un mese dall'intervento), ma non ho avuto mai molte informazioni chiare dai medici dell'ospedale su tempi e modalità di un decorso "normale" postintervento: per questo chiedo un altro parere.
Grazie per la disponibilità e i consigli che mi darete
In data 3/5 ho subito un intervento di osteosintesi della rotula sx a seguito di una frattura scomposta dovuta ad una caduta.
Non sono stati utilizzati drenaggi e il gonfiore dovuto ai versamenti interessava oltre al ginocchio anche polpaccio e coscia.
In data 19/5 mi sono recato al pronto soccorso per il persistere del gonfiore a livello del ginocchio (il gonfiore di polpaccio e coscia è quasi completamente sparito) e sono stato dimesso con diagnosi di lieve versamento al ginocchio (niente infezione e nulla di anomalo da immagine radiografica e esami del sangue fatti in pronto soccorso: il referto della radiografia parla di esiti recenti di osteosintesi, come ovvio, e di aumentati spazi articolari per il versamento)
Mi sono state rinnovate le indicazioni di applicare ghiaccio e di tenere la gamba sollevata su cuscini e mi è stato prescritto un antidolorifico più forte di quello suggerito alla dimissione dopo l'intervento.
Il gonfiore del ginocchio, però, che mi causa dolore (per questo mi recai in pronto soccorso), è invariato a oggi (29/5).
Vi chiedo:
- E' accettabile la persistenza di questo gonfiore? (continuo a rispettare l'indicazione di tenere la gamba sollevata, applicare regolarmente (ogni circa tre ore) impacco freddo e eseguo decine di volte al giorno il movimento di "pompaggio" con il piede (flessione e estensione))
- C'è qualcosa che posso fare per accelerare il diminuire del gonfiore?
Avrò un controllo il 3/6 (un mese dall'intervento), ma non ho avuto mai molte informazioni chiare dai medici dell'ospedale su tempi e modalità di un decorso "normale" postintervento: per questo chiedo un altro parere.
Grazie per la disponibilità e i consigli che mi darete
[#1]
Un intervento di ostesintesi per frattura comporta sempre dei "fastidi" per il paziente. Uno di questi è sicuramente la convalescenza. Non so se le hanno immobilizzato l'arto inferiore (presumo di sì) oppure le hanno applicato una ginocchiera articolata con blocco in estensione. Tuttavia a parte questo devo dirle che il gonfiore è uno degli effetti collaterali dell'ostesintesi di rotula. Di solito trascorrono circa 40 giorni perchè tutto "rientri" nella norma. Con l'inizio di una buona fisioterapia e di una opportuna terapia medica tutto dovrebbe tornare "come prima" (a parte la cicatrice). Tempi più o meno variabili a seconda del caso. Volevo ricordarle (presumo che lo hanno già fatto i colleghi) che tra 1 anno è preferibile rimuovere i mezzi di sintesi.
Auguri
Dr. Luigi Grosso
www.luigigrosso.net
Auguri
Dr. Luigi Grosso
www.luigigrosso.net
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
[#2]
Utente
Buongiorno dottore. La ringrazio per la risposta.
Le descrivo la situazione attuale per sottoporle alla sua cortese attenzione un altro quesito.
Ad oggi (10/6) il gonfiore che le segnalavo persiste.
Ho fatto una visita di controllo in data 3/6 (un mese dall'intervento), in occasione della quale ho fatto un rx dove si segnala uno "scarsamente visibile callo osseo radiopaco".
L'ortopedico di turno in ambulatorio (che mi ha fatto la visita) era il chirurgo che mi ha operato: mi ha autorizzato alla fisioterapia (flessione fino a 40 gradi e flessione passiva fino a 80 e, come altro obiettivo, il recupero del quadricipite che è ipotrofico) e mi ha consigliato la magnetoterapia.
Il fisiatra che mi ha visitato (nella struttura dove farò la fisioterapia) per il gonfiore mi ha prescritto la crema Venolen oltre a continuare il trattamento (già prescritto alle dimissioni dall'ospedale) con Clexane 4000 e con impacchi di ghiaccio.
Quanto alla magnetoterapia, me la sconsiglia vista la presenza dei mezzi di sintesi (in base alle immagini rx, a suo giudizio l'intervento è stato molto "conservativo" ed è presente molto metallo che svilupperebbe calore durante il trattamento)
Sono a chiederle: la magnetoterapia è sempre sconsigliata in presenza di mezzi di sintesi?
O si tratta di adattare durata e intensità del trattamento?
Lo chiedo perché proprio l'ortopedico chi mi ha operato me la consiglia mentre il fisiatra è di opposto parere.
Dato che favorisce la guarigione della frattura, io propenderei per farla se non controindicata
La ringrazio per l'attenzione e disponibilità
Le descrivo la situazione attuale per sottoporle alla sua cortese attenzione un altro quesito.
Ad oggi (10/6) il gonfiore che le segnalavo persiste.
Ho fatto una visita di controllo in data 3/6 (un mese dall'intervento), in occasione della quale ho fatto un rx dove si segnala uno "scarsamente visibile callo osseo radiopaco".
L'ortopedico di turno in ambulatorio (che mi ha fatto la visita) era il chirurgo che mi ha operato: mi ha autorizzato alla fisioterapia (flessione fino a 40 gradi e flessione passiva fino a 80 e, come altro obiettivo, il recupero del quadricipite che è ipotrofico) e mi ha consigliato la magnetoterapia.
Il fisiatra che mi ha visitato (nella struttura dove farò la fisioterapia) per il gonfiore mi ha prescritto la crema Venolen oltre a continuare il trattamento (già prescritto alle dimissioni dall'ospedale) con Clexane 4000 e con impacchi di ghiaccio.
Quanto alla magnetoterapia, me la sconsiglia vista la presenza dei mezzi di sintesi (in base alle immagini rx, a suo giudizio l'intervento è stato molto "conservativo" ed è presente molto metallo che svilupperebbe calore durante il trattamento)
Sono a chiederle: la magnetoterapia è sempre sconsigliata in presenza di mezzi di sintesi?
O si tratta di adattare durata e intensità del trattamento?
Lo chiedo perché proprio l'ortopedico chi mi ha operato me la consiglia mentre il fisiatra è di opposto parere.
Dato che favorisce la guarigione della frattura, io propenderei per farla se non controindicata
La ringrazio per l'attenzione e disponibilità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 20.1k visite dal 29/05/2011.
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