Deformazioni artrosiche delle articolazioni interfalangee distali
Buongiorno mia madre, che ha 59 anni, soffre di gravi deformazioni artrosiche delle articolazioni interfalangee distali di entrambe le mani, soprattutto a livello del II, III e IV dito della mano destra (come risulta da una radiografia e dalla visita effettuata all'Istituto di chirurgia plastica). Quest'ultimo le ha spiegato che esiste la possibilità di trattamenti chirurgici di artrodesi delle articolazioni, nel momento in cui non potesse più sopportare il dolore. Dato che per il momento mia madre non ritiene necessario l'intervento chirurgico, in quanto il risultato prevede, con la risoluzione del dolore, il blocco dell'articolazione e la perdita del movimento residuo, vorrei sapere se esiste una cura farmacologica. Sono a conoscenza dell'esistenza del medicinale "Dona", ma gradirei sapere se questo farmaco è veramente in grado di bloccare il processo degenerativo delle articolazioni e gli eventuali effetti collaterali.
Cordialmente saluto e ringrazio
Cordialmente saluto e ringrazio
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Gentile utente,
allo stato attuale non esiste alcun farmaco in grado di bloccare l'evoluzione del processo artrosico. Il Dona, così come gli altri farmaci a base di glucosammina, può dare un po' di beneficio soprattutto nelle grandi articolazioni, ma nelle piccole articolazioni, là dove comunque la superficie articolare è esigua, non sono così efficaci.
Nel caso di sua madre conviene comunque porre diagnosi differenziale con l'artrite reumatoide (che prevede un altro tipo di trattamento). Per poter far questo servono semplicemente degli esami ematochimici (il suo medico di famiglia può aiutarla in tal senso).
Rimango a sua disposizione.
Dr. Michele Milano
allo stato attuale non esiste alcun farmaco in grado di bloccare l'evoluzione del processo artrosico. Il Dona, così come gli altri farmaci a base di glucosammina, può dare un po' di beneficio soprattutto nelle grandi articolazioni, ma nelle piccole articolazioni, là dove comunque la superficie articolare è esigua, non sono così efficaci.
Nel caso di sua madre conviene comunque porre diagnosi differenziale con l'artrite reumatoide (che prevede un altro tipo di trattamento). Per poter far questo servono semplicemente degli esami ematochimici (il suo medico di famiglia può aiutarla in tal senso).
Rimango a sua disposizione.
Dr. Michele Milano
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 19/11/2007.
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