Etg mano bilaterale
Buongiorno gentili dottori,
sono a richiederVi un parere sull'esame in oggetto che mia mamma che ha 56 anni ha effettuato.
Riporto l'esito:
L’esame ETG evidenzia a livello del sottocutaneo, circostante il terzo medio-distale del secondo e terzo metacarpo, bilateralmente, in modo più evidente a destra, alcune minuscole immagini nodulari ipoecogene che si estendono verso la regione palmare centrale secondo un quadro compatibile in prima ipotesi con malattia di Dupuytren in fase iniziale.
Aggiungo che mia mamma ha fatto lavori pesanti che le hanno provocato la sindrome del tunnel carpale problemi alle spalle e cisti sui tendini dei polsi.
In base a quanto emerso dall'esame come è giusto procedere?come si può stabilire se si tratta della malattia di Dupuytren?questa malattia non dovrebbe colpire inizialmente il 4° e 5° dito?è una malattia che può regredire con il riposo o la fisioterapia?
Vi sono grato per le risposte e per eventuali ulteriori Vostre osservazioni.
Grazie
sono a richiederVi un parere sull'esame in oggetto che mia mamma che ha 56 anni ha effettuato.
Riporto l'esito:
L’esame ETG evidenzia a livello del sottocutaneo, circostante il terzo medio-distale del secondo e terzo metacarpo, bilateralmente, in modo più evidente a destra, alcune minuscole immagini nodulari ipoecogene che si estendono verso la regione palmare centrale secondo un quadro compatibile in prima ipotesi con malattia di Dupuytren in fase iniziale.
Aggiungo che mia mamma ha fatto lavori pesanti che le hanno provocato la sindrome del tunnel carpale problemi alle spalle e cisti sui tendini dei polsi.
In base a quanto emerso dall'esame come è giusto procedere?come si può stabilire se si tratta della malattia di Dupuytren?questa malattia non dovrebbe colpire inizialmente il 4° e 5° dito?è una malattia che può regredire con il riposo o la fisioterapia?
Vi sono grato per le risposte e per eventuali ulteriori Vostre osservazioni.
Grazie
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Egr. sig. Massimo, la sua mamma va vista clinicamente da uno specialista ortopedico,per valutare l'esatto stato delle amni .
Non sempre il morbo di Dupuytren colpisce inizialmente il 4° e 5° raggio della mano, sempre che la patologia della sua mamma sia un malattia dell'aponevrosi palmare.
Esegua un consulto ortopedico da un collega esperto in chirurgia della mano !!!
Può contattare il Dott. Michele Milano, nel suo sito di MedicItalia, che lavora all'Ospedale di Moncalieri, quindi dalle sue parti, che è un esperto chirurgo della mano.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Non sempre il morbo di Dupuytren colpisce inizialmente il 4° e 5° raggio della mano, sempre che la patologia della sua mamma sia un malattia dell'aponevrosi palmare.
Esegua un consulto ortopedico da un collega esperto in chirurgia della mano !!!
Può contattare il Dott. Michele Milano, nel suo sito di MedicItalia, che lavora all'Ospedale di Moncalieri, quindi dalle sue parti, che è un esperto chirurgo della mano.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#5]
Non esistono cure conservative. Nè precauzioni particolari. Utilizzi la mano normalmente cercando di mantenere l'articolarità ed evitando traumi. Quando la malattia subirà un peggioramento clinico sarà l'ortopedico a indicarle il momento di inetrvenire.
Saluti
Saluti
[#6]
Gentile utente,
il Dupuytren lasciato a se tende a dare una limitazione delle estensione delle dita. Personalmente, e non amo entrare in sala operatoria senza reale necessità, mi sto sempre più convincendo che già lo stadio I è meritevole di valutazione chiururgica (lo stadio uno prevede la comparsa del nodulo e un iniziale cordone di retrazione) perchè, se l'intervento è ben fatto, evita la progressione di malattia. Inoltre è sicuramente più semplice operare uno stadio I rispetto ad uno stadio III o IV (in questo caso molto spesso si esegue l'intervento anche i due tempi)
Rimango comunque a sua disposizione
Dr. Michele Milano
il Dupuytren lasciato a se tende a dare una limitazione delle estensione delle dita. Personalmente, e non amo entrare in sala operatoria senza reale necessità, mi sto sempre più convincendo che già lo stadio I è meritevole di valutazione chiururgica (lo stadio uno prevede la comparsa del nodulo e un iniziale cordone di retrazione) perchè, se l'intervento è ben fatto, evita la progressione di malattia. Inoltre è sicuramente più semplice operare uno stadio I rispetto ad uno stadio III o IV (in questo caso molto spesso si esegue l'intervento anche i due tempi)
Rimango comunque a sua disposizione
Dr. Michele Milano
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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Scusi, ha ragione, ho letto l'intestazione con superficialità.
A 56 anni sicuramente merita una valutazione specialistica, in quanto tale patologia è evolutiva. Inoltre è decisamente più semplice, e associato a prognosi favorevole, un intervento eseguito su un Dupuytren in stadio I, II che in fase avanzata.
Tanti auguri, e scusi ancora per l'errore
A 56 anni sicuramente merita una valutazione specialistica, in quanto tale patologia è evolutiva. Inoltre è decisamente più semplice, e associato a prognosi favorevole, un intervento eseguito su un Dupuytren in stadio I, II che in fase avanzata.
Tanti auguri, e scusi ancora per l'errore
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.9k visite dal 18/11/2007.
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