Info su lussazione anca (per spina bifida)
Gentili dottori
sono un ragazzo di 28 anni affetto da Spina Bifida con sublussazione dell'anca (o displasia) per la quale l'arto destro misura 7 cm in meno del sinistro (che ha un femore collocato nella giusta posizione).
A 9 anni ho subito un intervento di tettoplastica all'anca, non del tutto andato a buon fine, a seguito del quale la testa femorale, nel tempo, usci nuovamente dalla sua collocazione, per andare a ricollocarsi in una nuova posizione creando appunto la dismetria tra arti.
La mia curiosità è la seguente: in questi giorni ho eseguito delle lastre a spina dorsale+bacino+anche per valutare il processo evolutivo della condizione (poichè non eseguo un controllo da una decina d'anni, e l'ultima volta la situazione risultava stabile) e la prox settimana sosterrò una visita ortopedica per valutazione generale.
Vorrei chiedervi: la sub-lussazione dell'anca (o displasia) è una condizione che può peggiorare nel corso della vita, e soprattutto potrebbe aumentare la dismetria tra gli arti (magari camminando e facendo carico sul femore - io deambulo con stampelle e porto tutori in carbonio e non ho articolazione delle gambe)? Qual è il rischio in età adulta per un soggetto affetto da sublussazione o displasie dell'anca? Facendo un'autopalpazione all'altezza dell'anca noto da me che la testa femorale risulta risalita rispetto a quella della gamba sinistra, ma non so quantificare se è ancora collocata nella stessa posizione, stabilizzandosi, oppure no.
Sono un pò in ansia per la visita che mi attende, preoccupato che possa esserci qualche novità non positiva rispetto alla mia condizione.
Devo dire però che non accuso dolori all'anca o al femore (nonostante credo sia risultato da vecchi esami una lieve artrosi del femore che so essere un problema non sottovalutabile in età adulta) e nemmeno nel movimento degli arti.
Ho omesso di avere un rialzo sulla scarpa di 4 cm esterno e 3 interno.
In ultimo chiedo: in età adulta, per soggetti affetti da spina bifida con sublussazione congenita dell'anca, viene ancora suggerito intervento chirurgico per ricollocazione della testa femorale nella sua posizione naturale o, come mi auguro, si invita il paziente a convivere con questa problematica cercando di ridurre il rischio di complicazioni di altro tipo?
Vi ringrazio e spero di essere stato sufficientemente comprensibile.
sono un ragazzo di 28 anni affetto da Spina Bifida con sublussazione dell'anca (o displasia) per la quale l'arto destro misura 7 cm in meno del sinistro (che ha un femore collocato nella giusta posizione).
A 9 anni ho subito un intervento di tettoplastica all'anca, non del tutto andato a buon fine, a seguito del quale la testa femorale, nel tempo, usci nuovamente dalla sua collocazione, per andare a ricollocarsi in una nuova posizione creando appunto la dismetria tra arti.
La mia curiosità è la seguente: in questi giorni ho eseguito delle lastre a spina dorsale+bacino+anche per valutare il processo evolutivo della condizione (poichè non eseguo un controllo da una decina d'anni, e l'ultima volta la situazione risultava stabile) e la prox settimana sosterrò una visita ortopedica per valutazione generale.
Vorrei chiedervi: la sub-lussazione dell'anca (o displasia) è una condizione che può peggiorare nel corso della vita, e soprattutto potrebbe aumentare la dismetria tra gli arti (magari camminando e facendo carico sul femore - io deambulo con stampelle e porto tutori in carbonio e non ho articolazione delle gambe)? Qual è il rischio in età adulta per un soggetto affetto da sublussazione o displasie dell'anca? Facendo un'autopalpazione all'altezza dell'anca noto da me che la testa femorale risulta risalita rispetto a quella della gamba sinistra, ma non so quantificare se è ancora collocata nella stessa posizione, stabilizzandosi, oppure no.
Sono un pò in ansia per la visita che mi attende, preoccupato che possa esserci qualche novità non positiva rispetto alla mia condizione.
Devo dire però che non accuso dolori all'anca o al femore (nonostante credo sia risultato da vecchi esami una lieve artrosi del femore che so essere un problema non sottovalutabile in età adulta) e nemmeno nel movimento degli arti.
Ho omesso di avere un rialzo sulla scarpa di 4 cm esterno e 3 interno.
In ultimo chiedo: in età adulta, per soggetti affetti da spina bifida con sublussazione congenita dell'anca, viene ancora suggerito intervento chirurgico per ricollocazione della testa femorale nella sua posizione naturale o, come mi auguro, si invita il paziente a convivere con questa problematica cercando di ridurre il rischio di complicazioni di altro tipo?
Vi ringrazio e spero di essere stato sufficientemente comprensibile.
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Lei sa che via internet senza visita del paziente non e' possibile rispondere a quesiti su diagnosi o terapie.
Posso solo fornirle alcune informazioni generali sul problema.
1) La malformazione dell'anca nella SB NON e' congenita, ma secondaria alla paralisi dei muscoli dell'anca interessati dal danno neurologico di QUEL caso particolare (ogni SB fa storia se' e dunque anche le deformita' scheletriche secondarie alla malattia di base). La lussazione in genere non ' presente se la paralisi e' totale, mentre si presenta se solo alcuni muscoli sono attivi in modo asimmetrico e pertanto dislocano la testa del femore deformando nel tempo cotile, testa e collo.
2) L'evoluzione dipende dal tipo di danno neurologico e dunque dal modellamento dell'anca infantile da parte dell'attivita' muscolare residua. Spesso e' presente un accorciamento per lussazione paralitica dell'anca con creazione di un neo cotile (neo articolazione nel bacino) sull'ala iliaca. Molti di questi pazienti con tutori adeguati (ben progettati e ben realizzati) possono camminare in piena autonomia.
3) Il dolore non e' correlato alla gravita' della deformita' proprio per la presenza della lesione midollare (assenza della sensiblita' tattile/dolorifica) , ma dipende dai casi come detto sopra. Pertanto in queste situazioni va valutata soprattutto la stabilita' dell'appoggio e le capacita' di deambulare (autonomia funzionale).
4) Eventuali interventi devono essere molto selezionati e previsti solo in casi con paralisi basse, pertanto con funzionalita' muscolare residua buona.
Ogni valutazione spetta dunque al suo ortopedico curante.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
Posso solo fornirle alcune informazioni generali sul problema.
1) La malformazione dell'anca nella SB NON e' congenita, ma secondaria alla paralisi dei muscoli dell'anca interessati dal danno neurologico di QUEL caso particolare (ogni SB fa storia se' e dunque anche le deformita' scheletriche secondarie alla malattia di base). La lussazione in genere non ' presente se la paralisi e' totale, mentre si presenta se solo alcuni muscoli sono attivi in modo asimmetrico e pertanto dislocano la testa del femore deformando nel tempo cotile, testa e collo.
2) L'evoluzione dipende dal tipo di danno neurologico e dunque dal modellamento dell'anca infantile da parte dell'attivita' muscolare residua. Spesso e' presente un accorciamento per lussazione paralitica dell'anca con creazione di un neo cotile (neo articolazione nel bacino) sull'ala iliaca. Molti di questi pazienti con tutori adeguati (ben progettati e ben realizzati) possono camminare in piena autonomia.
3) Il dolore non e' correlato alla gravita' della deformita' proprio per la presenza della lesione midollare (assenza della sensiblita' tattile/dolorifica) , ma dipende dai casi come detto sopra. Pertanto in queste situazioni va valutata soprattutto la stabilita' dell'appoggio e le capacita' di deambulare (autonomia funzionale).
4) Eventuali interventi devono essere molto selezionati e previsti solo in casi con paralisi basse, pertanto con funzionalita' muscolare residua buona.
Ogni valutazione spetta dunque al suo ortopedico curante.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la riposta dott.
Io deambulo normalmente con l'uso dei tutori, appunto e accompagnandomi con le stampelle.
Non ho problemi da questo punto di vista.
E non ho dolori alle articolazioni, né all'anca.
Il mio quesito era: l'accorciamento dell'arto è dovuto alla fuoriuscita del femore dalla sua collocazione naturale (si chiama neocotile? mi scusi, ma non conosco i termini medici tecnici) ed è risalito andando a creare una nuova "conca" leggermente al di sopra. E questo ha causato un accorciamento di 7 cm della gamba destra rispetto all'altra.
Quel che negli anni vorrei capire è se il femore oramai collocato nel nuvo neocotile potrà risalire ulteriormente, rendendo l'accorciamento dell'arto ultetiore, verso il bacino, oppure se una volta stabilizzato nella sua nuova "casa" rimane lì.
Io ho letto che gli unici rischi sono rappresentati dalle coxoartrosi che potrebbero danneggiare il femore e richiedere l'inserimento di protesi. Ma come ho detto, non eseguo controlli da diversi anni e non conosco lo stato di salute dell'osso.
Grazie per l'interesse.
Io deambulo normalmente con l'uso dei tutori, appunto e accompagnandomi con le stampelle.
Non ho problemi da questo punto di vista.
E non ho dolori alle articolazioni, né all'anca.
Il mio quesito era: l'accorciamento dell'arto è dovuto alla fuoriuscita del femore dalla sua collocazione naturale (si chiama neocotile? mi scusi, ma non conosco i termini medici tecnici) ed è risalito andando a creare una nuova "conca" leggermente al di sopra. E questo ha causato un accorciamento di 7 cm della gamba destra rispetto all'altra.
Quel che negli anni vorrei capire è se il femore oramai collocato nel nuvo neocotile potrà risalire ulteriormente, rendendo l'accorciamento dell'arto ultetiore, verso il bacino, oppure se una volta stabilizzato nella sua nuova "casa" rimane lì.
Io ho letto che gli unici rischi sono rappresentati dalle coxoartrosi che potrebbero danneggiare il femore e richiedere l'inserimento di protesi. Ma come ho detto, non eseguo controlli da diversi anni e non conosco lo stato di salute dell'osso.
Grazie per l'interesse.
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Il mio quesito era: l'accorciamento dell'arto è dovuto alla fuoriuscita del femore dalla sua collocazione naturale (si chiama neocotile? mi scusi, ma non conosco i termini medici tecnici) ed è risalito andando a creare una nuova "conca" leggermente al di sopra. E questo ha causato un accorciamento di 7 cm della gamba destra rispetto all'altra.
- L'accorciamento puo' avere piu' cause
1) lussazione dell'anca con risalita della testa
2) epifisi piccola e deformata
3) collo femorale corto/varo
4) accorciamento del femore/tibia per mancata utilizzazione normale dell'arto a causa della paralisi
5) varo/valgo del ginocchio
6) adduzione dell'anca
Quel che negli anni vorrei capire è se il femore oramai collocato nel nuovo neocotile potrà risalire ulteriormente, rendendo l'accorciamento dell'arto ultetiore, verso il bacino, oppure se una volta stabilizzato nella sua nuova "casa" rimane lì.
- 1) Puo' risalire ulteriormente a seconda della deformita' scheletrica, della paralisi e dell'eta'
- 2) Se si crea un nuovo cotile puo' trovare una certa stabilita', ma, essendo una condizione anatomicamente non normale, puo' anche successivamente diventare instabile per la degenerazione della testa e del neo cotile.
Io ho letto che gli unici rischi sono rappresentati dalle coxoartrosi che potrebbero danneggiare il femore e richiedere l'inserimento di protesi. Ma come ho detto, non eseguo controlli da diversi anni e non conosco lo stato di salute dell'osso.
- Appunto, conviene che lei si faccia controllare con regolarita' dal suo ortopedico. Anche se non ' una vera artrosi in quanto l'articolazione,se lussata, non esiste piu' e nemmeno, dunque, la cartilagine sul versante del bacino.
- L'accorciamento puo' avere piu' cause
1) lussazione dell'anca con risalita della testa
2) epifisi piccola e deformata
3) collo femorale corto/varo
4) accorciamento del femore/tibia per mancata utilizzazione normale dell'arto a causa della paralisi
5) varo/valgo del ginocchio
6) adduzione dell'anca
Quel che negli anni vorrei capire è se il femore oramai collocato nel nuovo neocotile potrà risalire ulteriormente, rendendo l'accorciamento dell'arto ultetiore, verso il bacino, oppure se una volta stabilizzato nella sua nuova "casa" rimane lì.
- 1) Puo' risalire ulteriormente a seconda della deformita' scheletrica, della paralisi e dell'eta'
- 2) Se si crea un nuovo cotile puo' trovare una certa stabilita', ma, essendo una condizione anatomicamente non normale, puo' anche successivamente diventare instabile per la degenerazione della testa e del neo cotile.
Io ho letto che gli unici rischi sono rappresentati dalle coxoartrosi che potrebbero danneggiare il femore e richiedere l'inserimento di protesi. Ma come ho detto, non eseguo controlli da diversi anni e non conosco lo stato di salute dell'osso.
- Appunto, conviene che lei si faccia controllare con regolarita' dal suo ortopedico. Anche se non ' una vera artrosi in quanto l'articolazione,se lussata, non esiste piu' e nemmeno, dunque, la cartilagine sul versante del bacino.
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Ex utente
''- 1) Puo' risalire ulteriormente a seconda della deformita' scheletrica, della paralisi e dell'eta'
- 2) Se si crea un nuovo cotile puo' trovare una certa stabilita', ma, essendo una condizione anatomicamente non normale, puo' anche successivamente diventare instabile per la degenerazione della testa e del neo cotile. ''
In una tale prospettiva che cosa potrebbe verificarsi? Inciderebbe sulla possibilità di deambulazione? Dovrei ricorrere nuovamente a un intervento di tettoplastica o altro genere per riportare il femore nel suo neocotile?
E' un'ipotesi che spero di scongiurare, anche perchè sono interventi di una certa difficoltà e i muscoli dell'arto non sono certo sviluppatissimi (a causa, appunto, della lesione spinale).
- 2) Se si crea un nuovo cotile puo' trovare una certa stabilita', ma, essendo una condizione anatomicamente non normale, puo' anche successivamente diventare instabile per la degenerazione della testa e del neo cotile. ''
In una tale prospettiva che cosa potrebbe verificarsi? Inciderebbe sulla possibilità di deambulazione? Dovrei ricorrere nuovamente a un intervento di tettoplastica o altro genere per riportare il femore nel suo neocotile?
E' un'ipotesi che spero di scongiurare, anche perchè sono interventi di una certa difficoltà e i muscoli dell'arto non sono certo sviluppatissimi (a causa, appunto, della lesione spinale).
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In una tale prospettiva che cosa potrebbe verificarsi? Inciderebbe sulla possibilità di deambulazione? Dovrei ricorrere nuovamente a un intervento di tettoplastica o altro genere per riportare il femore nel suo neocotile?
_ Dipende da molti fattori, troppi per discuterne via internet e senza sapere se e come si siano manifestati...
Non si preoccupi eccessivamente di ulteriori interventi e ne parli con il suo ortopedico dopo aver eseguito i nuovi controlli Rx.
_ Dipende da molti fattori, troppi per discuterne via internet e senza sapere se e come si siano manifestati...
Non si preoccupi eccessivamente di ulteriori interventi e ne parli con il suo ortopedico dopo aver eseguito i nuovi controlli Rx.
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Ex utente
Gentile Dottore
Le riporto gli ultimi due esiti di RX colonna e bacino in ortostatismo
La prima, del 1999 (ultima in ordine di tempo, prima delle recente):
"Rachide complessivamente nella perpendicolare tracciata dal punto medio sacrale.
Scoliosi lombare dx. convessa valutabile in ca. 10° con notevole torsione metamerica in presenza di esito di lussazione congenita di anca dx. con testa femorale dx ipoplasica dislocata in alto in neocotile.
In ortostatismo la testa femorale di dx proietta ca. 1,5 cm, al di sotto della sn.
Il cingolo scapolare appare complessivamente in asse."
Le riporto quest'ultima del 2011:
"Scoliosi dorso lombare destro convessa con deviazione verso sinistra dell'asse del rachide cervicale.
Slivellamento in basso destra del bacino che presenta dismorfismo con ipoplasia dell'ala illiaca di destra e lussazione congenita d'anca destra con lussazione craniale della testa femorale che appare dismorfica.
Asimmetria delle clavicole.
Conservate le fisiologiche curvature sul piano sagittale."
Ora le domando: ci sono delle variazioni significative per cui dovermi preoccupare?
Grazie
Le riporto gli ultimi due esiti di RX colonna e bacino in ortostatismo
La prima, del 1999 (ultima in ordine di tempo, prima delle recente):
"Rachide complessivamente nella perpendicolare tracciata dal punto medio sacrale.
Scoliosi lombare dx. convessa valutabile in ca. 10° con notevole torsione metamerica in presenza di esito di lussazione congenita di anca dx. con testa femorale dx ipoplasica dislocata in alto in neocotile.
In ortostatismo la testa femorale di dx proietta ca. 1,5 cm, al di sotto della sn.
Il cingolo scapolare appare complessivamente in asse."
Le riporto quest'ultima del 2011:
"Scoliosi dorso lombare destro convessa con deviazione verso sinistra dell'asse del rachide cervicale.
Slivellamento in basso destra del bacino che presenta dismorfismo con ipoplasia dell'ala illiaca di destra e lussazione congenita d'anca destra con lussazione craniale della testa femorale che appare dismorfica.
Asimmetria delle clavicole.
Conservate le fisiologiche curvature sul piano sagittale."
Ora le domando: ci sono delle variazioni significative per cui dovermi preoccupare?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.5k visite dal 12/05/2011.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.