Frattura vertebre d9 e d10

Buongiorno, chiedo gentilmente una Sua valutazione del mio caso. Ho 47 anni; sono caduta in circostanze infelici uscendo da una seggiovai il 12.2.11 sull' osso sacro, non riuscivo a respirare immediatamente dopo la caduta, e solo dopo 10 min ero in grado di rialzarmi piano piano. Sentivo un forte dolore all'osso sacro. Al Pronto Soccorso, dalla radiografia al coccige non risultava nessuna frattura. Dopo 3gg iniziava un dolore in tutta la zona delle costole, e siccome questo dolore non cessava, sono stati fatti i rx emitorace sx e dx - ma non risultava nessuna frattura delle costole. Mi fu detto di portare pazienza non c'era nulla di rotto, il torace era stato contuso e ci vuoleva tempo. Solo il 20 aprile un ortopedico ha visita la colonna vertebrale e aveva subito il forte sospetto della rottura di 2 vertebre, che dai rxq + tac è stato confermato (Indagine completata da scansioni TC mirate allo studio dei somi D9 e D 10. Riduzione in altezza dei somi di D9 e D10 con avvallamento della limitante somatica superiore e muro posteriore conservato in rapporto a postumi di frattura). Terapia: Immediato trattamento con busto C35 x 30gg + magnetoterapia x 30gg e frequente riposo (non risposo assoluto). Le mie domanda sono: le mie vertebre potranno risanarsi? Rischio a causa della diagnosi tardiva dei disturbi a lungo termine? Quali movimenti devo assolutamente evitare? (mi è stato detto di muovermi, cucinare... mi è stato sconsigliato di stendere la biancheria, portare dei pesi..) posso lavarmi i cappelli da sola, fare la doccia, portare piccoli pesi di 2 kg? - tutto ovviamente faccendo movimenti piccoli, lenti; per ora sono alzata per ca 2 ore poi mi stendo per ca 2 ore - o rischio di compromettere la guarigione? Ci sono altre terapie da consigliare? (Nella colonna non ho mai sentito dolori forti, ma solo un tirare, brusciare lieve). Grazie anticipatamente per la Sua risposta.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Le vertebre non potranno "risanarsi", se per questo intende che recuperano l'altezza e la forma originali. Il busto che Le è stato prescritto ha lo scopo di mantenere in estensione il rachide e quindi di limitare un ulteriore schiacciamento. Occorre dire che se è stata più di due mesi senza busto e conducendo una normale attività ormai non dovrebbe peggiorare in modo sensibile. Le vertebre richiedono tre mesi per consolidare.
La cosa fondamentale è mantenere sempre il busto quando è in piedi o seduta, togliere/mettere il busto sempre da sdraiata. Fino a guarigione completata, quando l'ortopedico le dirà di abbandonare il busto potrà fare la doccia se qualcuno La lava, dovendo rimanere ferma dritta in piedi.
Sui tempi di permanenza in piedi può regolarsi in base alle Sue esigenze e capacità.
A lungo termine se la riduzione di altezza delle vertebre è importante potrà avere dolori alla schiena, tuttavia sono tutte informazioni che Le potrà dare in modo più fondato il Suo ortopedico, che ha visto la TAC di aprile e vedrà i successivi esami rx
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it