Tendinite piede piatto e plantari problematici
Salve,
Premessa: ho 30 anni, e fino ai 29 anni non ho mai sofferto di problemi ai piedi!
Ad agosto 2010 ho fatto pesanti camminate in montagna, cmq senza dolori
Ad ottobre 2010, senza un trauma specifico, camminando, ho sentito una leggera scossa al malleolo interno del piede DX.
Sono andato in pronto soccorso, RX neg. per fratture, mi hanno dato riposo 1 settimana e consigliata RMN.
RMN novembre 2010:
"Modesto aumento del liquido sinoviale.
Non alterazioni di segnale a focolaio a carico delle strutture ossee.
Un po' assottigliate le cartilagini articolari.
Un po' irregolare il profilo dei ligamenti a siepe sottoastragalico, deltoide e collaterale esterno da esiti di lacerazione di parte delle fibrille.
Nella norma l'inserzione calcaneare del tendine achilleo ed il tendine dei muscoli peonieri, tibiali e flessore lungo dell'alluce.
Il tendine di quest'ultimo e del tibiale posteriore risulta alonato da falda liquida di tipo infiammatorio.
Lacinie di tipo sinovitico deformano il triangolo adiposo pre-achilleo.
Nella norma dell'aponevrosi plantare."
Ortopedico del PS mi ha prescritto 2 settimane di LIGATENDER, tutore AIRCAST e brexidol cerotti ogni notte.
Nessun miglioramento e dolore localizzato lungo 3 "fasce" longitudinali rispetto al malleolo interno:
- dal malleolo fino a sotto la volta
e lungo lo stesso "tragitto", ma scostato di 1-2cm nelle 2 direzioni opposte.
Dal fisiatra: si è iniziato a parlare di piattismo del piede e fatto i seguenti esami (+ HILT e ultrasuoni):
RX:
"L'arco plantare appare un po' meno evidente bilateralmente specie a destra.
Per il resto le ossa di entrambi i piedi appaiono normali per morfologia struttura e rapporti".
E. Baropodometrico:
"Test Baropodometrico statico: carico prevalente calcaneare bilat + DX, piattismo 1/2 grado, Dinamico: medializzazione bilat, carico prevalente calcaneare".
Fatti plantari su misura con pedana computerizzata; ma mettendoli sono iniziati dolori alla colonna e DIETRO al ginocchio, lato interno e centrale, come se il tendine fosse troppo "corto".
Modificati i plantari (4 volte!), ma la situazione è peggiorata cono dolore da sotto l'alluce al tallone.
A riposo COMPLETO per 2 sett. (muscoril+cortisone siringhe): dolori spariti.
Da un altro ortopedico, mi ha detto che ero in via di guarigione, piscina termale + 30gg ligatender.
Sconsigliati plantari, ma scarpe con "retropiede ammortizzato e supporto della volta longitudinale" + TECARTERAPIA
La tecar è anche più efficace della HILT, ma l'effetto dura solo 1/2 giornata.
Senza plantari, sento inizio dolore anche ALTRO PIEDE!
Rimessi plantari, il dolore ai piedi si attenua, ma male colonna e ginocchio, ora alle 2 gambe.
DOMANDE:
- Sono normali i dolori con i plantari a colonna, schiena fino alla nuca, e dietro GINOCCHIO?
- La *VERA* causa quale può essere? Età? Scarpe sbagliate per troppo tempo? Malattie ai legamenti?
- Cosa posso fare? Esami sangue, Visite, ecc?
Grazie infinite per qls aiuto.
Davide.
Premessa: ho 30 anni, e fino ai 29 anni non ho mai sofferto di problemi ai piedi!
Ad agosto 2010 ho fatto pesanti camminate in montagna, cmq senza dolori
Ad ottobre 2010, senza un trauma specifico, camminando, ho sentito una leggera scossa al malleolo interno del piede DX.
Sono andato in pronto soccorso, RX neg. per fratture, mi hanno dato riposo 1 settimana e consigliata RMN.
RMN novembre 2010:
"Modesto aumento del liquido sinoviale.
Non alterazioni di segnale a focolaio a carico delle strutture ossee.
Un po' assottigliate le cartilagini articolari.
Un po' irregolare il profilo dei ligamenti a siepe sottoastragalico, deltoide e collaterale esterno da esiti di lacerazione di parte delle fibrille.
Nella norma l'inserzione calcaneare del tendine achilleo ed il tendine dei muscoli peonieri, tibiali e flessore lungo dell'alluce.
Il tendine di quest'ultimo e del tibiale posteriore risulta alonato da falda liquida di tipo infiammatorio.
Lacinie di tipo sinovitico deformano il triangolo adiposo pre-achilleo.
Nella norma dell'aponevrosi plantare."
Ortopedico del PS mi ha prescritto 2 settimane di LIGATENDER, tutore AIRCAST e brexidol cerotti ogni notte.
Nessun miglioramento e dolore localizzato lungo 3 "fasce" longitudinali rispetto al malleolo interno:
- dal malleolo fino a sotto la volta
e lungo lo stesso "tragitto", ma scostato di 1-2cm nelle 2 direzioni opposte.
Dal fisiatra: si è iniziato a parlare di piattismo del piede e fatto i seguenti esami (+ HILT e ultrasuoni):
RX:
"L'arco plantare appare un po' meno evidente bilateralmente specie a destra.
Per il resto le ossa di entrambi i piedi appaiono normali per morfologia struttura e rapporti".
E. Baropodometrico:
"Test Baropodometrico statico: carico prevalente calcaneare bilat + DX, piattismo 1/2 grado, Dinamico: medializzazione bilat, carico prevalente calcaneare".
Fatti plantari su misura con pedana computerizzata; ma mettendoli sono iniziati dolori alla colonna e DIETRO al ginocchio, lato interno e centrale, come se il tendine fosse troppo "corto".
Modificati i plantari (4 volte!), ma la situazione è peggiorata cono dolore da sotto l'alluce al tallone.
A riposo COMPLETO per 2 sett. (muscoril+cortisone siringhe): dolori spariti.
Da un altro ortopedico, mi ha detto che ero in via di guarigione, piscina termale + 30gg ligatender.
Sconsigliati plantari, ma scarpe con "retropiede ammortizzato e supporto della volta longitudinale" + TECARTERAPIA
La tecar è anche più efficace della HILT, ma l'effetto dura solo 1/2 giornata.
Senza plantari, sento inizio dolore anche ALTRO PIEDE!
Rimessi plantari, il dolore ai piedi si attenua, ma male colonna e ginocchio, ora alle 2 gambe.
DOMANDE:
- Sono normali i dolori con i plantari a colonna, schiena fino alla nuca, e dietro GINOCCHIO?
- La *VERA* causa quale può essere? Età? Scarpe sbagliate per troppo tempo? Malattie ai legamenti?
- Cosa posso fare? Esami sangue, Visite, ecc?
Grazie infinite per qls aiuto.
Davide.
[#1]
Gentile utente, è raro che un paziente riferisca sintomi così irradiati dopo aver messo i plantari. Quasi impossibile che i dolori arrivino fino alla nuca! Alcuni "filosofi" della postura potrebbero dire che questa è la dimostrazione che tutto è collegato, ma non ci sono serie nozioni scientifiche a dimostrarlo.
Potrebbe farsi vedere nuovamente dal fisiatra, per controllare in globalità le alterazioni del suo corpo, e per vedere se è utile fare della rieducazione posturale Globale, lavorando sulel catene miofasciali in globalità e non in un singolo segmento, per armonizzare le risposte dei vari segmenti corporei.
Cordialità.
Potrebbe farsi vedere nuovamente dal fisiatra, per controllare in globalità le alterazioni del suo corpo, e per vedere se è utile fare della rieducazione posturale Globale, lavorando sulel catene miofasciali in globalità e non in un singolo segmento, per armonizzare le risposte dei vari segmenti corporei.
Cordialità.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Gentile dottore,
posso immaginare che sia "quasi impossibile", ma tant'è che il dolore lo sento!
Il dolore a schiena e alla nuca (e conseguente mal di testa che ne derivava) credo fosse di tipo muscolare.
E' passato circa 5gg dopo aver rimesso i plantari (pazienza, efferalgan e letto).
Restano però persistenti:
- il dolore alla colonna vertebrale (lato DX, altezza sotto la scapola ma vicino alla colonna), a fine serata.
- dolore circa 3 o 4 vertebre sopra il coccige (tra una vertebra e l'altra)
- l'ingrossamento/infiammazione del tendine dietro al ginocchio (lato interno e centrale).
Se tolgo i plantari dopo neanche 5 minuti sento i primi dolorini lungo il malleolo e se insisto arrivano sotto l'arco del piede.
Li tolgo perchè, senza, il dolore dietro al ginocchio si attenua.
Venerdì ho un'altra visita dal fisiatra e martedì dall'ortopedico.
Senza la pretesa di una diagnosi a distanza che sarebbe impossibile,
chiedo solo se potete aiutarmi a capire queste cose:
1. Non ho mai avuto problemi di questo tipo fino a 6 mesi fa. Perchè ora?
Ovvero... qual è può essere stata la causa INIZIALE?
Età? Scarpe sbagliate per troppo tempo? Lesioni ai legamenti non sistemate correttamente? Metabolismo cambiato? ALTRO?
Che esami si posson fare (passati 6 mesi sto peggio del primo giorno... credo sia ora di "spaziare" per risolvere il problema) ?
2. E' normale sentire dolore quando si mettono i plantari?
Devo solo aspettare che il corpo si abitui ? (e quanto?)
Mi preoccupano i dolori alla colonna!!
3. Dato che i plantari effettivamente limitano molto il problema al malleolo, devo ipotizzare che il problema di "cedimento" dell'arco ci sia eccome.
Però non mi è chiaro se MAI si sistemerà (il che mi riporta alla domanda 1 - se conosco la causa forse posso pensare di metterla a posto?!).
Grazie mille per qualsiasi consiglio.
Davide.
posso immaginare che sia "quasi impossibile", ma tant'è che il dolore lo sento!
Il dolore a schiena e alla nuca (e conseguente mal di testa che ne derivava) credo fosse di tipo muscolare.
E' passato circa 5gg dopo aver rimesso i plantari (pazienza, efferalgan e letto).
Restano però persistenti:
- il dolore alla colonna vertebrale (lato DX, altezza sotto la scapola ma vicino alla colonna), a fine serata.
- dolore circa 3 o 4 vertebre sopra il coccige (tra una vertebra e l'altra)
- l'ingrossamento/infiammazione del tendine dietro al ginocchio (lato interno e centrale).
Se tolgo i plantari dopo neanche 5 minuti sento i primi dolorini lungo il malleolo e se insisto arrivano sotto l'arco del piede.
Li tolgo perchè, senza, il dolore dietro al ginocchio si attenua.
Venerdì ho un'altra visita dal fisiatra e martedì dall'ortopedico.
Senza la pretesa di una diagnosi a distanza che sarebbe impossibile,
chiedo solo se potete aiutarmi a capire queste cose:
1. Non ho mai avuto problemi di questo tipo fino a 6 mesi fa. Perchè ora?
Ovvero... qual è può essere stata la causa INIZIALE?
Età? Scarpe sbagliate per troppo tempo? Lesioni ai legamenti non sistemate correttamente? Metabolismo cambiato? ALTRO?
Che esami si posson fare (passati 6 mesi sto peggio del primo giorno... credo sia ora di "spaziare" per risolvere il problema) ?
2. E' normale sentire dolore quando si mettono i plantari?
Devo solo aspettare che il corpo si abitui ? (e quanto?)
Mi preoccupano i dolori alla colonna!!
3. Dato che i plantari effettivamente limitano molto il problema al malleolo, devo ipotizzare che il problema di "cedimento" dell'arco ci sia eccome.
Però non mi è chiaro se MAI si sistemerà (il che mi riporta alla domanda 1 - se conosco la causa forse posso pensare di metterla a posto?!).
Grazie mille per qualsiasi consiglio.
Davide.
[#4]
Utente
Gentile dott. Nucci,
ringrazio ancora per la schietta risposta.
Prendo atto di quanto mi dice e le chiedo se possibile ancora 2 cose:
- Quando dice che non è possibile "guarire", intende che da sola la cosa non rientrerà mai
ma che, ammesso fosse applicabile, con un intervento si potrebbe sistemare?
- venerdì ho una visita dal fisiatra e martedì da un ortopedico.
Ma quale specialista è comunque più indicato?
L'Ortopedico per la lesione al piede in sè ?
O il Fisiatra per valutare eventuali esercizi posturali per "riadattare" il corpo all'uso dei plantari?
Ipotizziamo semplicemente che il mio problema "PRINCIPALE" possa essere che il piede sta cedendo (causa reale ancora sconosicuta).
Cosa si fa in questi casi? Che prospettive ci sono per una ripresa di attività normale (e sportiva leggera) ?
Dico "ipotizziamo" semplicemente per chiederle di "sbilanciarsi", solo per avere una voce in più da valutare qualora le visite confermassero un quadro uguale.
La ringrazio ancora.
Davide.
ringrazio ancora per la schietta risposta.
Prendo atto di quanto mi dice e le chiedo se possibile ancora 2 cose:
- Quando dice che non è possibile "guarire", intende che da sola la cosa non rientrerà mai
ma che, ammesso fosse applicabile, con un intervento si potrebbe sistemare?
- venerdì ho una visita dal fisiatra e martedì da un ortopedico.
Ma quale specialista è comunque più indicato?
L'Ortopedico per la lesione al piede in sè ?
O il Fisiatra per valutare eventuali esercizi posturali per "riadattare" il corpo all'uso dei plantari?
Ipotizziamo semplicemente che il mio problema "PRINCIPALE" possa essere che il piede sta cedendo (causa reale ancora sconosicuta).
Cosa si fa in questi casi? Che prospettive ci sono per una ripresa di attività normale (e sportiva leggera) ?
Dico "ipotizziamo" semplicemente per chiederle di "sbilanciarsi", solo per avere una voce in più da valutare qualora le visite confermassero un quadro uguale.
La ringrazio ancora.
Davide.
[#5]
Gentile utente, non credo che a trent'anni il suo piede sia "ceduto". Forse si tratta di un piede pronato ab initio su cui hanno influito l'uso nello sport e il tempo. In teoria ci sono degli interventi per correggere questa pronazione, se di questo si tratta. I plantari funzionano solo mentre si portano. L'ortopedico vedrà se ci sono indicazioni chirurgiche, il fisiatra riabilitative. Più di questo non posso dire. Cordialità.
[#6]
Utente
Salve.
Ho delle novità, credo importanti, e vorrei se possibile un parere in attesa delle prossime visite.
La visita fisiatrica ha evidenziato quanto segue:
"Dolore legamentoso sup mediale del piede dx resistente ai trattamenti fisioterapici eseguiti. i plantari correttivi hanno ridotto parzialmente la sintomatologia ma riferisce dolore irradiativo al ginocchio e al rachide quando li ha utilizzati e modificati.
Recente sciatalgia dx risolta con trattamento cortisonico. Riferisce inoltre comparsa di sintomatologia analoga al pede SN ma di minore entità.
Clinicamente: bacino ruotato a dx e inclinato a dx. Rettificata la lordosi lombare.
Dolore alla palpazione sulle emergenze radicolari di L4 a DX".
Mi ha consigliato un esame cinematico del cammino con/senza i plantari e una RMN lombo-sacrale (entrambi già eseguiti, ma aspetto gli esiti).
L'ortropedico nel frattempo mi ha prescritto gli esami del sangue: emocromo con formula, ves, pcr, reuma test: tutti negativi.
Ha inoltre concordato sull'indagine RMN.
Nel frattempo ho continuato gli esercizi di potenziamento del polpaccio (sia concentrici che eccentrici), a terra e dopo qlc giorno in piedi.
Ho provato a potenziare anche i paravertebrali e i muscoli della nuca (sono esercizi che ho imparato a fare 1 anno fa per una protrusione discale in C5-C6).
Nonostante il potenziamento del polpaccio (dopo 3 settimane ora è veramente tornato tonico), il dolore a malleolo e dintorni e soprattutto il bruciore dietro il ginocchio era sempre li.
>>> A questo punto la cosa si fa strana <<<
Ho fatto degli esercizi ad una sbarra orizzontale sospesa, appendendomi per le braccia per allungare la colonna (niente di forzato, fatto abbastanza dolcemente).
Ebbene, dopo solo 1 minuto di questo esercizio, appena rimesso i piedi a terra, il dolore dietro al ginocchio era SPARITO.
Sparito almeno del 80 percento.
Ho ripetuto questo esercizio qualche volta nei giorni seguenti, notando che anche il dolore al malleolo si attenuava.
TUTTAVIA il alla colonna e alla schiena (sia bassa che alta), si è RIACUTIZZATO tantissimo.
In questo momento (a meno di 1 settimana da quell'esercizio), il dolore al malleolo sembra quasi un ricordo, il dolore dietro al ginocchio si fa sentire solo da seduto o quando guido.
MA i dolori alla colonna e alla schiena sono fortissimi (se tocco con le dita la parte bassa fa male tra vertebra e vertebra).
Ho usato un po' di diclofenac pomata e va un po' meglio, ma la schiena è cmq a pezzi.
A questo punto chiedo: è possibile che il problema a piede e ginocchio non fosse una tendinite ma un problema di interessamento dei nervi da qlc problema alla colonna, aggravato da un uso di plantari (poi infatti sconsigliato) ??
Oppure che la tendinite si stia risolvendo (grazie anche al potenziamento muscolare), ma che il problema al ginocchio fosse un'altra cosa?!
Ho ripescato 1 RMN alla colonna di 1 anno fa (per la protrusione discale):
-RMN Colonna Cervicale (Gennaio 2010): “Rettificata la fisiologica lordosi. Note artrosi che uncovertebrali e interapofisarie diffuse con buona conservazione della normale ampiezza del canale vertebrale. Si associano iniziali note artrosi che a carico dei corpi C5-C6 con minima riduzione in ampiezza dello spazio intersomatico. A tale livello si rileva discreta protrusione discale mediana con modica impronta sul sacco durale e minima sul midollo. Nella norma il segnale del midollo spinale stesso e, per quanto giudicabile, la cerniera atloccipitale.”
-RMN Colonna Dorsale: (Gennaio 2010): “Minime note spondilosiche; spazi tra i corpi conservati. Conservata la normale ampiezza del canale vertebrale. Non segni di ernie discali. Regolare il segnale del midollo spinale.”
Ho pensato molte volte che i plantari abbiano "causato" dei problemi alla colonna (e forse in parte è possibile).
Ma di una cosa sono certo: il dolore DIETRO AL ginocchio l'ho sentito MOLTO prima di metterli (stavo ancora facendo la terapia HILT), quindi qualcosa c'era già e magari i plantari hanno solo "rotto" un fragile equilibrio...
Onestamante ho il terrore di avere qualche malattia degenerativa (e ho prenotato anche una visita neurologica...), ma poi se penso alla "meccanicità" della cosa, mi viene da pensare a, se pur ostiche e dolorose, ernie discali?
Aiuto che devo pensare?
Grazie-..
Ho delle novità, credo importanti, e vorrei se possibile un parere in attesa delle prossime visite.
La visita fisiatrica ha evidenziato quanto segue:
"Dolore legamentoso sup mediale del piede dx resistente ai trattamenti fisioterapici eseguiti. i plantari correttivi hanno ridotto parzialmente la sintomatologia ma riferisce dolore irradiativo al ginocchio e al rachide quando li ha utilizzati e modificati.
Recente sciatalgia dx risolta con trattamento cortisonico. Riferisce inoltre comparsa di sintomatologia analoga al pede SN ma di minore entità.
Clinicamente: bacino ruotato a dx e inclinato a dx. Rettificata la lordosi lombare.
Dolore alla palpazione sulle emergenze radicolari di L4 a DX".
Mi ha consigliato un esame cinematico del cammino con/senza i plantari e una RMN lombo-sacrale (entrambi già eseguiti, ma aspetto gli esiti).
L'ortropedico nel frattempo mi ha prescritto gli esami del sangue: emocromo con formula, ves, pcr, reuma test: tutti negativi.
Ha inoltre concordato sull'indagine RMN.
Nel frattempo ho continuato gli esercizi di potenziamento del polpaccio (sia concentrici che eccentrici), a terra e dopo qlc giorno in piedi.
Ho provato a potenziare anche i paravertebrali e i muscoli della nuca (sono esercizi che ho imparato a fare 1 anno fa per una protrusione discale in C5-C6).
Nonostante il potenziamento del polpaccio (dopo 3 settimane ora è veramente tornato tonico), il dolore a malleolo e dintorni e soprattutto il bruciore dietro il ginocchio era sempre li.
>>> A questo punto la cosa si fa strana <<<
Ho fatto degli esercizi ad una sbarra orizzontale sospesa, appendendomi per le braccia per allungare la colonna (niente di forzato, fatto abbastanza dolcemente).
Ebbene, dopo solo 1 minuto di questo esercizio, appena rimesso i piedi a terra, il dolore dietro al ginocchio era SPARITO.
Sparito almeno del 80 percento.
Ho ripetuto questo esercizio qualche volta nei giorni seguenti, notando che anche il dolore al malleolo si attenuava.
TUTTAVIA il alla colonna e alla schiena (sia bassa che alta), si è RIACUTIZZATO tantissimo.
In questo momento (a meno di 1 settimana da quell'esercizio), il dolore al malleolo sembra quasi un ricordo, il dolore dietro al ginocchio si fa sentire solo da seduto o quando guido.
MA i dolori alla colonna e alla schiena sono fortissimi (se tocco con le dita la parte bassa fa male tra vertebra e vertebra).
Ho usato un po' di diclofenac pomata e va un po' meglio, ma la schiena è cmq a pezzi.
A questo punto chiedo: è possibile che il problema a piede e ginocchio non fosse una tendinite ma un problema di interessamento dei nervi da qlc problema alla colonna, aggravato da un uso di plantari (poi infatti sconsigliato) ??
Oppure che la tendinite si stia risolvendo (grazie anche al potenziamento muscolare), ma che il problema al ginocchio fosse un'altra cosa?!
Ho ripescato 1 RMN alla colonna di 1 anno fa (per la protrusione discale):
-RMN Colonna Cervicale (Gennaio 2010): “Rettificata la fisiologica lordosi. Note artrosi che uncovertebrali e interapofisarie diffuse con buona conservazione della normale ampiezza del canale vertebrale. Si associano iniziali note artrosi che a carico dei corpi C5-C6 con minima riduzione in ampiezza dello spazio intersomatico. A tale livello si rileva discreta protrusione discale mediana con modica impronta sul sacco durale e minima sul midollo. Nella norma il segnale del midollo spinale stesso e, per quanto giudicabile, la cerniera atloccipitale.”
-RMN Colonna Dorsale: (Gennaio 2010): “Minime note spondilosiche; spazi tra i corpi conservati. Conservata la normale ampiezza del canale vertebrale. Non segni di ernie discali. Regolare il segnale del midollo spinale.”
Ho pensato molte volte che i plantari abbiano "causato" dei problemi alla colonna (e forse in parte è possibile).
Ma di una cosa sono certo: il dolore DIETRO AL ginocchio l'ho sentito MOLTO prima di metterli (stavo ancora facendo la terapia HILT), quindi qualcosa c'era già e magari i plantari hanno solo "rotto" un fragile equilibrio...
Onestamante ho il terrore di avere qualche malattia degenerativa (e ho prenotato anche una visita neurologica...), ma poi se penso alla "meccanicità" della cosa, mi viene da pensare a, se pur ostiche e dolorose, ernie discali?
Aiuto che devo pensare?
Grazie-..
[#7]
Gentile utente, potrebbe essere che il dolore a ginocchio e malleolo sia irradiato dal rachide lombare, per irritazione di una radice nervosa, ma di solito queste seguono una "mappa" sulla superficie dell'arto inferiore abbastanza precisa, e lo specialista dovrebbe accorgersene abbastanza facilmente. Questa cosa potrebbe essere confermata dal fatto che sia fisiatra che ortopedico concordano sul fare una RM lombosacrale. La trazione sul rachide appendendosi, potrebbe ridurre la compressione sulla radice nervosa di una ipotetica ernia discale lombare, e l'aumento del dolore alla schiena potrebbe essere correlato a questo, come descritto da McKenzie nel fenomeno della "centralizzazione".
Ma sono tutte ipotesi, da confermare con le visite degli specialisti che la stanno seguendo.
Cordialità.
Ma sono tutte ipotesi, da confermare con le visite degli specialisti che la stanno seguendo.
Cordialità.
[#8]
Utente
Salve,
ho l'esito della RMN lombosacrale:
"Il canale vertebrale presenta normali dimensioni.
Ipolucentezza nelle immagini dipendenti dal T2 degli ultimi due dischi intervertebrali in relazione a fatti degenerativi.
Ad entrambi i livelli discreto bulging discale.
Non immagini riferibili alla presenza di vere e proprie ernie."
Ho solo 2 domande:
- cosa vuole dire "fatti degenerativi" ???
- chi è lo specialista idoneo a questo punto?
Grazie per le risposte.
ho l'esito della RMN lombosacrale:
"Il canale vertebrale presenta normali dimensioni.
Ipolucentezza nelle immagini dipendenti dal T2 degli ultimi due dischi intervertebrali in relazione a fatti degenerativi.
Ad entrambi i livelli discreto bulging discale.
Non immagini riferibili alla presenza di vere e proprie ernie."
Ho solo 2 domande:
- cosa vuole dire "fatti degenerativi" ???
- chi è lo specialista idoneo a questo punto?
Grazie per le risposte.
[#10]
Utente
Salve ancora e grazie per le risposte fin qui date.
Ho iniziato ad avere sempre più frequentemente dolori alle dita (falangette del medio e anulare) della mano destra.
E intorpidimento alle ultime due dita della mano destra.
E dolore diffuso a tutto il braccio (solo braccio, non avambraccio) sempre destro.
Il medico di base ha prescritto radiografia rachide in toto, e questo è l'esito:
Rachide cervicale in asse. Calcificato il legamento longitudinale anteriore fra C3 - C4. Iniziale appuntimento artrosico di qualche spigolo somatico. Spazi discali di ampiezza conservata.
Rachide dorsale in asse. Iniziale appuntimento artrosico di qualche spigolo somatico. Spazi discali di ampiezza conservata.
Rachide lombare in asse. Normale la struttura ossea. Lievemente ridotto di ampiezza lo spazio discale al giunto lombosacrale. Regolari le sincondrosi sacroiliache.
Mi preoccupa molto quella "calcificazione del legamento", che significa?
Ma soprattutto, i sintomi agli arti inf. e sup. destri, sono legati con questo referto?
Devo andare da un reumatologo o va bene sempre fisiatra/ortopedico?
Grazie ancora per la pazienza (so che sto diventando un po' ansioso, ma non vedo ancora un'uscita a questa situazione!!!).
Ho iniziato ad avere sempre più frequentemente dolori alle dita (falangette del medio e anulare) della mano destra.
E intorpidimento alle ultime due dita della mano destra.
E dolore diffuso a tutto il braccio (solo braccio, non avambraccio) sempre destro.
Il medico di base ha prescritto radiografia rachide in toto, e questo è l'esito:
Rachide cervicale in asse. Calcificato il legamento longitudinale anteriore fra C3 - C4. Iniziale appuntimento artrosico di qualche spigolo somatico. Spazi discali di ampiezza conservata.
Rachide dorsale in asse. Iniziale appuntimento artrosico di qualche spigolo somatico. Spazi discali di ampiezza conservata.
Rachide lombare in asse. Normale la struttura ossea. Lievemente ridotto di ampiezza lo spazio discale al giunto lombosacrale. Regolari le sincondrosi sacroiliache.
Mi preoccupa molto quella "calcificazione del legamento", che significa?
Ma soprattutto, i sintomi agli arti inf. e sup. destri, sono legati con questo referto?
Devo andare da un reumatologo o va bene sempre fisiatra/ortopedico?
Grazie ancora per la pazienza (so che sto diventando un po' ansioso, ma non vedo ancora un'uscita a questa situazione!!!).
[#11]
La calcificazione del ligamento longitudinale anteriore di per sé non vuol dire niente, magari il collo sta un pò invecchiando. I sintomi che riferisce sono difficili da inquadrare, potrebbe esserci una sofferenza di un nervo che esce dal collo ma anche una compssione periferica, o anche niente di tutto questo. Il fisiatra potrebbe aiutarla.
Cordialità.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 8.2k visite dal 26/04/2011.
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