Dismetria e piedi cavi
Buonasera Dottore,
ho sempre avvertito una leggera differenza tra le due gambe e accusato leggere infiammazioni al tendine d'achille sx, ma non ho mai dato peso alla cosa.
Quattro anni fa, però, riprendendo a giocare a tennis (prima solo calcetto), ho iniziato ad avvertire una sgradevole sensazione di instabilità negli appoggi (le lievi infiammazioni al tendine d'achille sx continuavano come sempre) ed ho deciso di fare una visita podologica.
La diagnosi del podologo: leggera dismetria con gamba destra più corta di circa 4 mm e piedi cavi. Su consiglio del podologo ho deciso di mettere i plantari da passeggio e per il tennis, ma è stato l'inizio del calvario: non sono mai riuscito a trovare l'altezza del plantare corretta e dalla parte del piede più cavo era come avere dei coltelli conficcati nel piede; continue ricerche di scarpe adatte e d'estate, non potendo mettere i plantari con le scarpe aperte, la sensazione di instabilità aumentava.
Nel tempo mi si è acutizzata anche l'infiammazione al tendine d'achille fino a dover ricorrere alle onde d'urto.
Alla fine, dopo aver speso circa 500 euro per i plantari mi trovavo con un'infiammazione acuta del tendine d'achille del piede sinistro senza avere risolto il problema.
Ormai è un anno che non uso più plantari ma in alcuni periodi la sensazione di instabilità si accentua e non mi sono più liberato del fastidio al tendine, che mi costringe a continue sedute con ghiaccio e un po' di riposo.
In più, a distanza di un anno e mezzo dal primo ciclo, sono dovuto ricorrere ad altre sedute di onde d'urto.
Adesso non so che fare.
Devo ricorrere ad un ortopedico, ad un altro podologo, ad un posturologo?
Ha senso usare i plantari ortopedici per pochi millimetri di differenza e dopo tanti anni senza?
Non Le nascondo che mi preoccupano più questa fastidiosissima infiammazione che mi limita nelle attività sportive.
Come mi consiglia di procedere?
Grazie in anticipo
ho sempre avvertito una leggera differenza tra le due gambe e accusato leggere infiammazioni al tendine d'achille sx, ma non ho mai dato peso alla cosa.
Quattro anni fa, però, riprendendo a giocare a tennis (prima solo calcetto), ho iniziato ad avvertire una sgradevole sensazione di instabilità negli appoggi (le lievi infiammazioni al tendine d'achille sx continuavano come sempre) ed ho deciso di fare una visita podologica.
La diagnosi del podologo: leggera dismetria con gamba destra più corta di circa 4 mm e piedi cavi. Su consiglio del podologo ho deciso di mettere i plantari da passeggio e per il tennis, ma è stato l'inizio del calvario: non sono mai riuscito a trovare l'altezza del plantare corretta e dalla parte del piede più cavo era come avere dei coltelli conficcati nel piede; continue ricerche di scarpe adatte e d'estate, non potendo mettere i plantari con le scarpe aperte, la sensazione di instabilità aumentava.
Nel tempo mi si è acutizzata anche l'infiammazione al tendine d'achille fino a dover ricorrere alle onde d'urto.
Alla fine, dopo aver speso circa 500 euro per i plantari mi trovavo con un'infiammazione acuta del tendine d'achille del piede sinistro senza avere risolto il problema.
Ormai è un anno che non uso più plantari ma in alcuni periodi la sensazione di instabilità si accentua e non mi sono più liberato del fastidio al tendine, che mi costringe a continue sedute con ghiaccio e un po' di riposo.
In più, a distanza di un anno e mezzo dal primo ciclo, sono dovuto ricorrere ad altre sedute di onde d'urto.
Adesso non so che fare.
Devo ricorrere ad un ortopedico, ad un altro podologo, ad un posturologo?
Ha senso usare i plantari ortopedici per pochi millimetri di differenza e dopo tanti anni senza?
Non Le nascondo che mi preoccupano più questa fastidiosissima infiammazione che mi limita nelle attività sportive.
Come mi consiglia di procedere?
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
Ecco un classico esempio di quanto ci voglia attenzione per prescrivere i plantari. Un podologo non è un medico, e spesso se non sempre si attiene a rigidi schematismi di studio del piede senza una visione d'insieme. Dismetria di quattro millimetri.. E come sarebbe stata diagnosticata? Con la visita? Con una radiografia in ortostasi? È una vera dismetria o una alterazione da rotazione di bacino, o da scoliosi, o da pronazione funzionale monolaterale? Sfido poi a trovare un paziente che non abbia una lieve dismetria, vera o apparente.
Le consiglio di farsi vedere da un fisiatra, o comunque da uno specialista ortopedico o medico dello sport che lavori nel campo dello studio della postura e delle alterazioni del piede.
Non necessariamente il problema al tendine deriva da un problema posturale globale o da chissà cosa, spesso è nel piede cavo di per sé che è più frequente un sovraccarico del tendine di Achille. E può essere più sovraccaricato uno rispetto all'altro per una questione di piede perno (pied pillier, per dirlo alla francese), oppure per cause che ancora non sappiamo. Fare filosofia non è fare medicina, e al paziente vanno prima di tutto proposte terapie scientificamente provate.
Cordialità.
Ecco un classico esempio di quanto ci voglia attenzione per prescrivere i plantari. Un podologo non è un medico, e spesso se non sempre si attiene a rigidi schematismi di studio del piede senza una visione d'insieme. Dismetria di quattro millimetri.. E come sarebbe stata diagnosticata? Con la visita? Con una radiografia in ortostasi? È una vera dismetria o una alterazione da rotazione di bacino, o da scoliosi, o da pronazione funzionale monolaterale? Sfido poi a trovare un paziente che non abbia una lieve dismetria, vera o apparente.
Le consiglio di farsi vedere da un fisiatra, o comunque da uno specialista ortopedico o medico dello sport che lavori nel campo dello studio della postura e delle alterazioni del piede.
Non necessariamente il problema al tendine deriva da un problema posturale globale o da chissà cosa, spesso è nel piede cavo di per sé che è più frequente un sovraccarico del tendine di Achille. E può essere più sovraccaricato uno rispetto all'altro per una questione di piede perno (pied pillier, per dirlo alla francese), oppure per cause che ancora non sappiamo. Fare filosofia non è fare medicina, e al paziente vanno prima di tutto proposte terapie scientificamente provate.
Cordialità.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Concordo perfettamente con il collega Nucci sulla irrilevanza della dismetria di 4mm che non ha alcun significato clinico patologico,sicuramente il piede cavo può trovare beneficio da un plantare costruito con il razionale di scaricare il tendine d'Achille e l'appoggio anteriore rispettivamente mediante rialzo al tallone e sostegno retrocapitato (prescrizione comunque che deve essere validata da un esame clinico specialistico)le voglio inoltre far presente che non sempre la tendinite dell'Achille riconosce una causa meccanica,ma può anche essere espressione di una patologia infiammatoria sistemica come ad esempio l'iperuricemia (gotta) la psoriasi il diabete etc,è pertanto utile anche una valutazione reumatologica.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Salvatore Roccalto
[#3]
Utente
Grazie infinite delle tempestive risposte.
Dr. Nucci, in riferimento all'uso dei plantari, è proprio quello che mi ha detto il mio medico curante a cui, soltanto dopo, mi sono rivolto. E solo su suo consiglio ho fatto subito una rx agli arti inferiori da cui non è emerso niente di importante.
Sono nuovo del forum e non so sia possibile da regolamento, ma potrebbe consigliarmi qualcuno a cui rivolgermi nella mia zona.
Quanto rilevato dal dott. Roccalto, invece, mi fa molto riflettere in relazione al mio stato di salute complessivo. Non so se ci possa essere un nesso, ma soffrendo spesso di infiammazioni varie e di due malattie croniche (colite ulcerosa e miodesopsie) credo sia molto importante andare più a fondo.
Grazie ancora per i preziosi consigli.
Dr. Nucci, in riferimento all'uso dei plantari, è proprio quello che mi ha detto il mio medico curante a cui, soltanto dopo, mi sono rivolto. E solo su suo consiglio ho fatto subito una rx agli arti inferiori da cui non è emerso niente di importante.
Sono nuovo del forum e non so sia possibile da regolamento, ma potrebbe consigliarmi qualcuno a cui rivolgermi nella mia zona.
Quanto rilevato dal dott. Roccalto, invece, mi fa molto riflettere in relazione al mio stato di salute complessivo. Non so se ci possa essere un nesso, ma soffrendo spesso di infiammazioni varie e di due malattie croniche (colite ulcerosa e miodesopsie) credo sia molto importante andare più a fondo.
Grazie ancora per i preziosi consigli.
[#7]
Utente
Eccomi qua a riprendere questo post dopo un anno.
Purtroppo la situazione non è migliorata e vi chiedo un ulteriore consiglio.
Causa persistere dell'infiammazione mi sono rivolto ad un fisiatra, il quale mi ha consigliato talloniere in silicone e 4 sedute di tecar. Io, al posto delle talloniere, ho utilizzato plantari interi in silicone ma non sono serviti a nulla. La tecar, invece, ha portato giovamento per qualche settimana.
Decido allora di rivolgermi ad un ortopedico/medico dello sport (consigliato dal fisioterapista) che mi consiglia di fare ulteriori accertamenti e cioè:
- risonanza magnetica: nel referto si evidenzia tendinopatia inserzionale, tendinosi a carico del legamento collaterale esterno, tenosinovite astragalo calcaneare;
- radiografie: emergono i piedi cavi e una leggerissima deformazione del calcagno sx (ma a detta dell'ortopedico niente di preoccupante);
- esame da un posturologo (eseguito con GPS 400): in breve, dismetria di 4 mm, piedi cavi (di secondo grado il sx), iper carico sui talloni (soprattutto il sx) e sugli avampiedi, non appoggio delle dita soprattutto a sx e anteposizione del capo di 19 cm
- inoltre faccio un ciclo di 13 sedute di ionoforesi.
In definitiva posturologo e ortopedico consigliano plantari ad hoc con leggero rialzo per il dx (al tallone controbilanciato nella parte anteriore) ed io sono decisamente confuso.
Il dolore al tendine è diminuito ma rimane quello al calcagno, ma soprattutto mi sembra di essere tornato al punto di partenza.
Cosa ne pensate?
Grazie mille a chi vorrà rispondere.
Purtroppo la situazione non è migliorata e vi chiedo un ulteriore consiglio.
Causa persistere dell'infiammazione mi sono rivolto ad un fisiatra, il quale mi ha consigliato talloniere in silicone e 4 sedute di tecar. Io, al posto delle talloniere, ho utilizzato plantari interi in silicone ma non sono serviti a nulla. La tecar, invece, ha portato giovamento per qualche settimana.
Decido allora di rivolgermi ad un ortopedico/medico dello sport (consigliato dal fisioterapista) che mi consiglia di fare ulteriori accertamenti e cioè:
- risonanza magnetica: nel referto si evidenzia tendinopatia inserzionale, tendinosi a carico del legamento collaterale esterno, tenosinovite astragalo calcaneare;
- radiografie: emergono i piedi cavi e una leggerissima deformazione del calcagno sx (ma a detta dell'ortopedico niente di preoccupante);
- esame da un posturologo (eseguito con GPS 400): in breve, dismetria di 4 mm, piedi cavi (di secondo grado il sx), iper carico sui talloni (soprattutto il sx) e sugli avampiedi, non appoggio delle dita soprattutto a sx e anteposizione del capo di 19 cm
- inoltre faccio un ciclo di 13 sedute di ionoforesi.
In definitiva posturologo e ortopedico consigliano plantari ad hoc con leggero rialzo per il dx (al tallone controbilanciato nella parte anteriore) ed io sono decisamente confuso.
Il dolore al tendine è diminuito ma rimane quello al calcagno, ma soprattutto mi sembra di essere tornato al punto di partenza.
Cosa ne pensate?
Grazie mille a chi vorrà rispondere.
[#10]
Utente
Domani sera rientro a casa e provvedo subito.
Intanto ho deciso per i plantari: tenuti due giorni e fatta la prima modifica per dolori alla pianta del piede, dopo altri due gg seconda modifica per mancanza di equilibrio e riacutizzarsi di dolori al tendine e fascite plantare.
Mi sembra tutto cosi complicato!!!
Grazie e a domani
Intanto ho deciso per i plantari: tenuti due giorni e fatta la prima modifica per dolori alla pianta del piede, dopo altri due gg seconda modifica per mancanza di equilibrio e riacutizzarsi di dolori al tendine e fascite plantare.
Mi sembra tutto cosi complicato!!!
Grazie e a domani
[#11]
Utente
Eccomi!
Il referto riporta:
Ispessimento del tendine d'Achille di sinistra in corrisponedenza dell'inserzione, da tendinopatia inserzionale.
Tendinosi a carico del legamento collaterale esterno.
Tenosinovite astragalo calcaneare.
Non segni di alterato segnale dell'osso intraspongioso nellse scansioni IR.
Visto che ci sono riporto anche che l'indagine è stata eseguita con magnete permanente "deeicato" da 0,2T secondo i piani assiale, coronale e sagittale mediante tecnica mutiecho (SE-GET1-TSE1-STIR).
Grazie come sempre!
Il referto riporta:
Ispessimento del tendine d'Achille di sinistra in corrisponedenza dell'inserzione, da tendinopatia inserzionale.
Tendinosi a carico del legamento collaterale esterno.
Tenosinovite astragalo calcaneare.
Non segni di alterato segnale dell'osso intraspongioso nellse scansioni IR.
Visto che ci sono riporto anche che l'indagine è stata eseguita con magnete permanente "deeicato" da 0,2T secondo i piani assiale, coronale e sagittale mediante tecnica mutiecho (SE-GET1-TSE1-STIR).
Grazie come sempre!
[#12]
Gentile utente,
sono un pò perplesso.
Come dice il nome, la tendinosi è un invecchiamento di un tendine, non di un legamento. E poi in ortopedia non si parla di legamento collaterale esterno della caviglia, ma di tre entità distinte ed importanti che sono i ligamenti peroneoastragalico anteriore, peroneocalcaneare e peroneoastragalico posteriore.
Inoltre, il termine tenosinovite astragalocalcaneare non ha un senso medico, essendo quella astragalocalcaneare una articolazione e non un tendine.
Quindi converrebbe far vedere allo specialista direttamente le immagini.
Saluti cordiali.
sono un pò perplesso.
Come dice il nome, la tendinosi è un invecchiamento di un tendine, non di un legamento. E poi in ortopedia non si parla di legamento collaterale esterno della caviglia, ma di tre entità distinte ed importanti che sono i ligamenti peroneoastragalico anteriore, peroneocalcaneare e peroneoastragalico posteriore.
Inoltre, il termine tenosinovite astragalocalcaneare non ha un senso medico, essendo quella astragalocalcaneare una articolazione e non un tendine.
Quindi converrebbe far vedere allo specialista direttamente le immagini.
Saluti cordiali.
[#13]
Utente
La mia perplessità va avanti da 2 anni!!!
Ho portato il referto ad un ortopedico/medico dello sport (peraltro delle sue parti ma che visita anche dalle mie) e, a seguito di terapia, mi ha consigliato di procedere con i plantari. Nulla ha detto sul pessimo referto, ma si è soffermato solo sull'ottima qualità delle immagini.
Mah!
Sono convinto che i plantari possono solo migliorare la situazione (ho molte perplessità sui 4 mm di rialzo), ma è molto difficile trovare qualcuno che li SAPPIA FARE come si deve (soprattutto dalle mie parti)!!!
Proviamo qualche settimana e vediamo come va!!!
Grazie come sempre della disponibilità ... e per avermi confermato la poca professionalità di chi mi ha fatto l'RM.
Buona serata.
P.S. ultima domanda e poi non la scoccio più ;o)
Ha senso fare plantari per poi modificarli più volte sulla base delle sensazioni del paziente? un plantare fatto a dovere non dovrebbe andare bene sin da subito?
Ho portato il referto ad un ortopedico/medico dello sport (peraltro delle sue parti ma che visita anche dalle mie) e, a seguito di terapia, mi ha consigliato di procedere con i plantari. Nulla ha detto sul pessimo referto, ma si è soffermato solo sull'ottima qualità delle immagini.
Mah!
Sono convinto che i plantari possono solo migliorare la situazione (ho molte perplessità sui 4 mm di rialzo), ma è molto difficile trovare qualcuno che li SAPPIA FARE come si deve (soprattutto dalle mie parti)!!!
Proviamo qualche settimana e vediamo come va!!!
Grazie come sempre della disponibilità ... e per avermi confermato la poca professionalità di chi mi ha fatto l'RM.
Buona serata.
P.S. ultima domanda e poi non la scoccio più ;o)
Ha senso fare plantari per poi modificarli più volte sulla base delle sensazioni del paziente? un plantare fatto a dovere non dovrebbe andare bene sin da subito?
[#14]
Eh, in teoria il plantare dovrebbe aiutare da subito, ma può succedere che la sensibilità del paziente richieda piccole modifiche, purché non si snaturi la finalità per cui un plantare è stato fatto.
Non mi pronuncio sul discorso di chi ha fatto e/o refertato la risonanza.
Saluti cordiali.
Non mi pronuncio sul discorso di chi ha fatto e/o refertato la risonanza.
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 13.9k visite dal 25/04/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.