Rimozione impianto di artrodesi

buongiorno, vorrei chiedere alcune cose in merito ad un intervento di artrodesi lombare tra T12 e L2 occorso in seguito a caduta da una scala e frattura di L1, l'intervento è stato effettuato il 18 gennaio 2011.
Continuo ad avere dolori nel lato destro subito a fianco della zona operata, in particolare quando vengo massaggiato dai fisioterapisti la pressione in quella zona è dolorosa. Ci può essere una pressione ad una radice nervosa?
In questo caso si può rimuovere l'impianto quando la frattura sarà ben saldata?
Nel caso di rimozione dell'impianto l'intervento è uguale a quello precedente o è meno invasivo?
Dopo la rimozione possono insorgere altre complicazioni?

Grazie per l'attenzione.
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
L'intervento da lei subito ha lo scopo di dare stabilità alla colonna vertebrale minata dalla frattura della L1. Dopo un intervento del genere si sconsiglia di rimuovere i mezzi di sintesi - fatto salvo eccezioni - prima che trascorra almeno 1 o 2 anni ed in alcuni casi è preferibile anche non toglierli più. La rimozione dell'impianto sicuramente è meno cruenta rispetto al pregresso intervento di osteosintesi. Le complicazioni che possono sorgere sono quelle generiche per ogni intervento e quelle specifiche rispetto alla formazione del tessuto cicatriziale e ad eventuale irritazione delle strutture vicine.
Auguri
Dr. Luigi Grosso
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Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
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Utente
Utente
Ringrazio molto il Dr. Grosso per la risposta, e vorrei chiedere ancora una cosa.
Poichè la mia condizione fisica non è ottimale, dolori frequentissimi e in particolare in un punto dove molto probabilmente una radice nervosa è leggermente compressa. Il mio fisioterapista analizzando le ultime radiografie, fatte 40 gg dopo l'intervento, dice che l'allineamento non è perfetto e che quella posizione della colonna crea inevitabilmente dei dolori, compatibili con l'ipotesi di radice nervosa sofferente.
Ecco in sostanza chedevo se fosse possibile, in caso di problemi prodotti dalla protesi, precedere in anticipo alla rimozione e se si cosa questo eventualmente comporti per la stabilità della colonna.

Grazie ancora per la vostra cortese attenzione.
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Solo il chirurgo che l'ha operata può avere informazioni chirurgiche del suo intervento tali che possono dargli la possibilità di decidere se rimuovere anticipatamente i mezzi di sintesi. Gli effetti di una rimozione anticipata dipendono molto da quanto tempo prima si è rimosso il mezzo di sintesi. Si affidi al suo chirurgo con fiducia e vedrà che troverà una soluzione.
Auguri
Dr. Luigi Grosso
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Utente
Utente
Mi sono stati prescritti esami del sangue e risonanza magnetica. Il responso è che c'è un'infezione nella zona della protesi. Dovrò ritornare dal chirurgo che mi ha operato per capire come procedere ma se posso avere anche altri pareri preferisco: cosa conviene fare in questi casi? Ricordo che ho la protesi vertebrale per frattura a L1 da 6 mesi.
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Gentile utente, quando è presente un'infezione protesica il problema diventa complesso. Sono proprio questi i casi ove esistono strutture cliniche che si occupano solo di infezioni. IL mio consiglio è quello di rivolgersi a centri specilaizzati in questo settore.
Auguri

Dr. Luigi Grosso
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