Piatto tibiale artrosi ginocchio
dopo ripetuti traumi al ginocchio sinistro ecco il quadro attuale: la tac in pronto soccorso aveva rilevato "frattura a più rime del piatto tibiale esterno in ... in assenza di significativo affondamento in presenza di importanti alterazioni gonartrosiche tricompartimentale con riduzione di ampiezza dell'emirima articolare laterale per verosimile atteggiamento in valgo dell'asse femoro-tibiale.
Questo avveniva in data 11 marzo 2011.
Alla visita di controllo un mese ai RX si rileva "in quadro di gonartrosi tricompartimentale si conferma frattura del piatto tibiale esterno in evoluzione senza significativo affondamento. Rapporti articolari conservati".
In trattamento dal 11/03 con tutore bloccato a 30° ora proseguo con tutore libero da 0 a 40°, sempre senza alcun carico.
Il mio dubbio: ho sempre avuto una strana sensazione di dolore diffuso in zone diverse dal punto della frattura, sia posteriormente al ginocchio, sia all'interno, ho il timore che siano staticompromessi legamentio o altro, sebbene non abbia fatto rsm di verifica.
Ora paziento per risaldare la frattura, ma ho paura a muovere il ginocchio, che mi fa male soprattutto nella parte interna, in zona opposta al punto di frattura, ove già in passato avevo subito uno stiramento del legamento collaterale.
il movimento in caso di sospetta lesione del legamento comporta ulteriori rischi? Al momento sono seguita in pronto soccorso, senza ricorrere a visite specialistiche aggiuntive, non vorrei trascurare nulla e sono preoccupata delle conseguenze perchè so già di essere a rischio protesi.
Grazie di un consiglio aggiuntivo.
Questo avveniva in data 11 marzo 2011.
Alla visita di controllo un mese ai RX si rileva "in quadro di gonartrosi tricompartimentale si conferma frattura del piatto tibiale esterno in evoluzione senza significativo affondamento. Rapporti articolari conservati".
In trattamento dal 11/03 con tutore bloccato a 30° ora proseguo con tutore libero da 0 a 40°, sempre senza alcun carico.
Il mio dubbio: ho sempre avuto una strana sensazione di dolore diffuso in zone diverse dal punto della frattura, sia posteriormente al ginocchio, sia all'interno, ho il timore che siano staticompromessi legamentio o altro, sebbene non abbia fatto rsm di verifica.
Ora paziento per risaldare la frattura, ma ho paura a muovere il ginocchio, che mi fa male soprattutto nella parte interna, in zona opposta al punto di frattura, ove già in passato avevo subito uno stiramento del legamento collaterale.
il movimento in caso di sospetta lesione del legamento comporta ulteriori rischi? Al momento sono seguita in pronto soccorso, senza ricorrere a visite specialistiche aggiuntive, non vorrei trascurare nulla e sono preoccupata delle conseguenze perchè so già di essere a rischio protesi.
Grazie di un consiglio aggiuntivo.
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In base a quello che scrive " ...gonartrosi tricompartimentale ..." ritengo che vi sia una compromissione dell'articolazione del ginocchio che è stata ulteriormente compromessa dalla frattura del piatto tibiale. Anche se non c'è l'affondamento (come dice il referto), cosa questa ancora più compromettente, mi pare che la probabile lesione dei legamenti sia, almeno in questo momento, abbastanza trascurabile. I movimenti del ginocchio ( protetti dal tutore) non inficiano il suo/i suoi legamenti. L'atteggiamento di aspettare la guarigione della frattura mi sembra giusto. Il mio consiglio è quello di aspettare la definitiva guarigione della frattura del piatto tibiale, consultare lo specialista ortopedico che espleterà tutti i test clinici del caso, quindi le consiglierà degli esami strumentali ed alla fine sarà in grado di progettarle la miglior soluzione terapeutica al fine di ritornare in perfetta forma.
Auguri
Dr. Luigi Grosso
www.luigigrosso.net
Auguri
Dr. Luigi Grosso
www.luigigrosso.net
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
[#3]
Utente
Mi preme ringraziare, a distanza di sette mesi e mezzo dal trauma, lo staff di medicitalia per l'attenzione.
Penso sia di conforto informare quale sia la mia attuale situazione, dato che ho una patologia che può interessare altre persone.
Il mio ginocchio ha subito nel tempo numerosi traumi, tali da comprometterne la struttura e da paventare, già a poco più di 30 anni, il rischio di una protesi.
Nel 2000, con un quadro di artrosi tricompartimentale e problemi di mobilità articolare (veri e propri blocchi articolari) mi è stato effettuato un reinnesto cartilagineo che ha avuto buon esito e che mi ha consentito di riprendere anche con una certa assiduità atitvità sportiva varia, tra cui anche sci di fondo e sci alpino.
Purtroppo il 10 marzo 2011 cadendo durante una discesa con gli sci mi sono procurata la frattura del piatto tibiale e, con i miei precedenti, credevo di essere arrivata al punto critico. Pensavo che ormai la protesi fosse inevitabile.
Invece sono di nuovo in piedi, dopo tre mesi senza carico ho ripreso la deambulazione e adesso cammino senza zoppia e mi sento molto bene. Il mio ginocchio ha ripreso la totale mobilità, senza aver perso nessun grado di estensione o flessione!!! Ci ho lavorato molto, con un fisioterapista che mi ha anche fatto ... soffrire e ho avuto pazienza ad aspettare di poggiare il peso, insistendo soprattutto per recuperare tono muscolare e movimento.
credo che l'aver ricominciato subito a flettere la gamba, pur con le adeguate cautele, sia stato risolutivo. Ringrazio ancora del conforto che il vostro sito ha saputo offrirmi.
cristina
Penso sia di conforto informare quale sia la mia attuale situazione, dato che ho una patologia che può interessare altre persone.
Il mio ginocchio ha subito nel tempo numerosi traumi, tali da comprometterne la struttura e da paventare, già a poco più di 30 anni, il rischio di una protesi.
Nel 2000, con un quadro di artrosi tricompartimentale e problemi di mobilità articolare (veri e propri blocchi articolari) mi è stato effettuato un reinnesto cartilagineo che ha avuto buon esito e che mi ha consentito di riprendere anche con una certa assiduità atitvità sportiva varia, tra cui anche sci di fondo e sci alpino.
Purtroppo il 10 marzo 2011 cadendo durante una discesa con gli sci mi sono procurata la frattura del piatto tibiale e, con i miei precedenti, credevo di essere arrivata al punto critico. Pensavo che ormai la protesi fosse inevitabile.
Invece sono di nuovo in piedi, dopo tre mesi senza carico ho ripreso la deambulazione e adesso cammino senza zoppia e mi sento molto bene. Il mio ginocchio ha ripreso la totale mobilità, senza aver perso nessun grado di estensione o flessione!!! Ci ho lavorato molto, con un fisioterapista che mi ha anche fatto ... soffrire e ho avuto pazienza ad aspettare di poggiare il peso, insistendo soprattutto per recuperare tono muscolare e movimento.
credo che l'aver ricominciato subito a flettere la gamba, pur con le adeguate cautele, sia stato risolutivo. Ringrazio ancora del conforto che il vostro sito ha saputo offrirmi.
cristina
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.8k visite dal 14/04/2011.
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