Intervento con gel piastrinico
Gentili dottori a causa di un incidente sul lavoro ho subito una frattura scomposta biesposta bilaterale di tibia perone con la riduzione di 3cm di tibia in molti frammenti piccoli e scomposti poco sopra la caviglia. Dopo 2 gg.di trazione sono stato operato e mi è stato messo il fissatore, bloccando la caviglia, e 2 viti interne.
Sono rimasto soddisfatto dell'intervento e non sto soffrendo dolori,sto facendo magnetoterapia e iperbarica, ma a distanza di quasi 3 mesi l'ultimo rx non presenta formazione di callo osseo se non in misura proprio minima. Secondo il dottore che mi ha operato la gran scomposizione dei frammenti crea difficoltà alla formazione del callo per cui mi è stato consigliato l'impianto con il gel piastrinico. Leggendo le Vs.risposte di casi simili ho visto che i tempi sono molto lunghi, chiedevo gentilmente se sia il caso di aspettare o di intervenire il prima possibile perchè in casi come il mio difficilmente il callo si forma.
Vi ringrazio per la Vs. cortese attenzione
Ezio
Sono rimasto soddisfatto dell'intervento e non sto soffrendo dolori,sto facendo magnetoterapia e iperbarica, ma a distanza di quasi 3 mesi l'ultimo rx non presenta formazione di callo osseo se non in misura proprio minima. Secondo il dottore che mi ha operato la gran scomposizione dei frammenti crea difficoltà alla formazione del callo per cui mi è stato consigliato l'impianto con il gel piastrinico. Leggendo le Vs.risposte di casi simili ho visto che i tempi sono molto lunghi, chiedevo gentilmente se sia il caso di aspettare o di intervenire il prima possibile perchè in casi come il mio difficilmente il callo si forma.
Vi ringrazio per la Vs. cortese attenzione
Ezio
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Signor Ezio,
ogni caso è diverso dall'altro. La scuola piemontesi in questi casi applica un fissatore particolare (Ilizarov) circolare e utilizza la metodica dell'ascensore: si eliminano i vari frammenti ossei vascolarizzati; si accorcia quindi la tibia e si aspetta la formazione di callo osseo; in seguito si allunga il sistema costringendo il callo osseo ad aumentare di dimensioni. L'intera procedura è estremamente lunga (anche 2 anni).
L'applicazione di gel piastrinico ha trovato buoni riscontri in letteratura (personalmente l'ho utilizzato in pochi casi, ma con buoni risultati). Tale metodica ultimamente tende ad essere abbandonata ma per problemi di costi.
Faccia riferimento al collega che la sta seguendo che sicuramente sapròà consigliarla per il meglio
Tanti auguri
ogni caso è diverso dall'altro. La scuola piemontesi in questi casi applica un fissatore particolare (Ilizarov) circolare e utilizza la metodica dell'ascensore: si eliminano i vari frammenti ossei vascolarizzati; si accorcia quindi la tibia e si aspetta la formazione di callo osseo; in seguito si allunga il sistema costringendo il callo osseo ad aumentare di dimensioni. L'intera procedura è estremamente lunga (anche 2 anni).
L'applicazione di gel piastrinico ha trovato buoni riscontri in letteratura (personalmente l'ho utilizzato in pochi casi, ma con buoni risultati). Tale metodica ultimamente tende ad essere abbandonata ma per problemi di costi.
Faccia riferimento al collega che la sta seguendo che sicuramente sapròà consigliarla per il meglio
Tanti auguri
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 04/11/2007.
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