Schisi e riduzione spazio discale
Salve, da una decina di giorni avverto un dolore localizzato in corrispondenza delle ultime vertebre lombari. Sento tirare la zona intorno alla colonna prevalentemente nella flessione in avanti con gambe distese, provo indolenzimento alla digitopressione vertebrale. Anche da seduto noto un certo indolenzimento nella zona lombare e nei glutei,il dolore è sopportabile tant'è che non ho preso alcun farmaco. E' maggiore al mattino al risveglio e a freddo sparisce completamente a caldo durante gli allenamenti. Nella vita ho praticato molti sport, dal ciclismo al calcio, poi il nuoto e negli ultimi 4-5 anni bodybuilding intenso. Per scrupolo ho voluto eseguire una Rx Lombo-Sacrale dalla quale risulta una riduzione dello spazio intersomatico L5-S1 e una Schisi dell'arco posteriore S1. Sono stato dal fisiatra, mi ha visitato dicendomi il dolore non è di origine disco-vertebrale inoltre secondo lui probabilmente il paramorfismo della schisi ha causato questa riduzione di spazio tra L5-S1 già dall'età dello sviluppo e che quindi non sia patologico. Ha aggiunto di evitare esercizi che comprimano il tratto lombosacrale per un po' di tempo e di non preoccuparmi perchè questo genere di radiografia è molto comune. Io invece sono già preoccupato, vorrei sentire altri pareri, sono indeciso se eseuguire una Risonanza(lui ha detto che non ce n'è bisogno)... penso già come minimo ad una protrusione e ho paura di dover lasciare lo sport con i pesi che per me è psicologicamente fondamentale in questo momento della mia vita per varie ragioni. Non so se sia possibile ripristinare questo spazio discale, intanto sto eseguendo degli esercizi di decompressione e mi riposerò una decina di giorni. Vorrei sentire il vostro parere in merito. Chiedo scusa per essermi dilungato ma ho cercato di essere il più dettagliato possibile. Grazie.
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Per prima cosa non ci sono terapie che possano "ripristinare questo spazio discale": il disco è degenerato e disidratato e non può tornare allo stato primitivo.
In linea di massima concordo con quanto suggerito dal Fisiatra, tuttavia se Lei non è convinto o non è soddisfatto penso di poter escludere che possa trovare in Rete la soluzione dei Suoi problemi, visto che nessuno di noi ha elementi in più per dare un parere rispetto allo specialista che invece ha potuto visitarLa e vedere le rx.
Per togliersi i dubbi l'unica cosa da fare è chiedere un secondo parere a un altro specialista, ma soprattutto, poi, decidersi a seguire i suoi consigli. E' possibile che ci sia una protrusione e la pesistica non è lo sport adatto, e anzi può avere accelerato o provocato la discopatia.
Cordiali saluti
In linea di massima concordo con quanto suggerito dal Fisiatra, tuttavia se Lei non è convinto o non è soddisfatto penso di poter escludere che possa trovare in Rete la soluzione dei Suoi problemi, visto che nessuno di noi ha elementi in più per dare un parere rispetto allo specialista che invece ha potuto visitarLa e vedere le rx.
Per togliersi i dubbi l'unica cosa da fare è chiedere un secondo parere a un altro specialista, ma soprattutto, poi, decidersi a seguire i suoi consigli. E' possibile che ci sia una protrusione e la pesistica non è lo sport adatto, e anzi può avere accelerato o provocato la discopatia.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Ex utente
Se ho ben capito quindi secondo Lei lo spazio ridotto tra le vertebre potrebbe essere dovuto a questa schisi, ma comunque questa condizione risulta essere patologica per il disco che si è degenerato sicuramente. La mia speranza era che se questa deformazione avesse davvero avvicinato le 2 vertebre in età precoce allora il disco in un certo senso si sarebbe "fisiologicamente" adattato negli anni senza andare incontro a degenerazione e quindi rischio ernia. Io ho 28 anni,avere problemi del genere a questa età cosa potrebbe comportare in futuro?
[#3]
La mia frase "concordo con quanto suggerito dal Fisiatra" si riferiva a quanto suggerito (evitare esercizi, non preoccuparsi, ecc) e non certo a quanto lui può aver dedotto dalla visita diretta e dalla visione delle Rx (che io non ho fatto e non ho visto)
La schisi è dovuta alla mancata fusione di due componenti dell'arco posteriore della vertebra che nell'infanzia prima dei 6 anni sono separati. Non ha significato clinico a meno che non coinvolga le strutture nervose (spina bifida, mielomeningocele, enuresi, ecc). E soprattutto la schisi non può aver "davvero avvicinato le 2 vertebre in età precoce".
Non posso escludere che il disco fosse più basso in partenza (bisognerebbe confrontare con rx precedenti) oppure, più probabile, che si sia danneggiato perché sollecitato in modo scorretto, anche in palestra.
In futuro il disco è destinato a disidratarsi e a perdere la sua funzione di ammortizzatore, oppure a far fuoriuscire il disco dai suoi confini, con una protrusione o con un'ernia. Non è possibile dire adesso cosa succederà. L'importante è aver cura adesso della Sua schiena per limitare i problemi futuri. Quindi si affidi al Fisiatra che ha in mano tutti gli elementi per seguirLa. Oppure, come ho già detto, chieda un secondo parere a un altro specialista.
Cordiali saluti
La schisi è dovuta alla mancata fusione di due componenti dell'arco posteriore della vertebra che nell'infanzia prima dei 6 anni sono separati. Non ha significato clinico a meno che non coinvolga le strutture nervose (spina bifida, mielomeningocele, enuresi, ecc). E soprattutto la schisi non può aver "davvero avvicinato le 2 vertebre in età precoce".
Non posso escludere che il disco fosse più basso in partenza (bisognerebbe confrontare con rx precedenti) oppure, più probabile, che si sia danneggiato perché sollecitato in modo scorretto, anche in palestra.
In futuro il disco è destinato a disidratarsi e a perdere la sua funzione di ammortizzatore, oppure a far fuoriuscire il disco dai suoi confini, con una protrusione o con un'ernia. Non è possibile dire adesso cosa succederà. L'importante è aver cura adesso della Sua schiena per limitare i problemi futuri. Quindi si affidi al Fisiatra che ha in mano tutti gli elementi per seguirLa. Oppure, come ho già detto, chieda un secondo parere a un altro specialista.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 27.8k visite dal 28/03/2011.
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