Frattura vertebra
Buongiorno, mia madre di 68 anni, in seguito ad una caduta accidentale il 07/03/11 ha riportato una frattura vertebrale, precisamente il referto del radiologo riporta quanto segue:
Deformazione del corpo vertebrale di L4 con scalinatura della limitante somatica anteriore e infossamento della limitante inferiore per presumibile frattura somatica, riduzione dello spazio intersomatico L4-L5 e L5-S1. Sincondrosi sacro-iliache e interlinee coxo-femorali regolari e simmetriche.
La prognosi e’ di 60 giorni a letto con possibilita’ di alzarsi indossando un corsetto ortopedico a tre punti tipo Jewett.
Attualmente, da prescrizione dell’ortopedico, sta assumendo farmaci antidolorifici al bisogno e calcio/vitamina D pur avendo comunque una densita’ ossea misurata con la MOC nei limiti della norma.
Vorrei sapere se il trattamento prescritto e’ corretto per questo tipo di frattura e quali movimenti sono consentiti a letto senza il corsetto.
Inoltre, passati i 60 giorni, quali sono le aspettative di guarigione intese come recupero delle normali attivita’ quotidiane, della possibilita’ di chinarsi e sollevare pesi?
Vorrei inoltre sapere se in questo caso potrebbe essere indicata una vertebroplastica e se questa potrebbe migliorare i tempi e le modalita’ di recupero.
Cordialmente ringrazio
Francesca
Deformazione del corpo vertebrale di L4 con scalinatura della limitante somatica anteriore e infossamento della limitante inferiore per presumibile frattura somatica, riduzione dello spazio intersomatico L4-L5 e L5-S1. Sincondrosi sacro-iliache e interlinee coxo-femorali regolari e simmetriche.
La prognosi e’ di 60 giorni a letto con possibilita’ di alzarsi indossando un corsetto ortopedico a tre punti tipo Jewett.
Attualmente, da prescrizione dell’ortopedico, sta assumendo farmaci antidolorifici al bisogno e calcio/vitamina D pur avendo comunque una densita’ ossea misurata con la MOC nei limiti della norma.
Vorrei sapere se il trattamento prescritto e’ corretto per questo tipo di frattura e quali movimenti sono consentiti a letto senza il corsetto.
Inoltre, passati i 60 giorni, quali sono le aspettative di guarigione intese come recupero delle normali attivita’ quotidiane, della possibilita’ di chinarsi e sollevare pesi?
Vorrei inoltre sapere se in questo caso potrebbe essere indicata una vertebroplastica e se questa potrebbe migliorare i tempi e le modalita’ di recupero.
Cordialmente ringrazio
Francesca
[#1]
La vertebroplastica riduce drasticamente i tempi di immobilizzazione, tenuto conto che mediamente una frattura vertebrale necessita di tre mesi per consolidare; occorre però anche dire che il referto non è di certezza, dichiarando "per presumibile frattura somatica". In genere in caso di sospetto può essere utile una TAC, che consente di stabilire con certezza la presenza di frattura e in tal caso decidere anche il trattamento. Aggiungo che un busto a tre punti difficilmente risulta efficace per una vertebra bassa come la L4, per cui è possibile che lo scopo sia soprattutto di protezione.
A letto senza busto può stare supina, prona o sul fianco con un'anca estesa e l'altra flessa, evitando quindi di flettere il busto.
Per avvere maggiori informazioni sul possibile trattamento occorre quindi che Lei parli con gli ortopedici che stanno seguendo Sua madre.
E' ovvio che questo non è un parere sul caso specifico di Sua madre, ma un insieme di riflessione in base agli elementi che Lei ci ha fornito.
Cordiali saluti
A letto senza busto può stare supina, prona o sul fianco con un'anca estesa e l'altra flessa, evitando quindi di flettere il busto.
Per avvere maggiori informazioni sul possibile trattamento occorre quindi che Lei parli con gli ortopedici che stanno seguendo Sua madre.
E' ovvio che questo non è un parere sul caso specifico di Sua madre, ma un insieme di riflessione in base agli elementi che Lei ci ha fornito.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore, grazie per la sua risposta celere.
A questo punto mi domando perche' non sia stato proposto a mia madre un intervento di vertebroplastica, tanto piu' che in questo modo avrebbe evitato una lunga permenenza a letto con le inevitabili conseguenze negative sulla circolazione venosa dal momento che mia madre soffre di vene varicose.
Le domando quindi se, trascorse ormai tre settimane dalla caduta, sia ancora sensato eseguire la TAC ed eventualmente sottoporsi a vertebroplastica.
Le chiedo inoltre se le aspettative di guarigione, in termini di ripresa delle normeli attivita' quotidiane, con la vertebroplastica oltre a essere piu' celeri sarebbero anche migliori tenuto conto dell'eta' di mia madre.
Cordiali saluti
A questo punto mi domando perche' non sia stato proposto a mia madre un intervento di vertebroplastica, tanto piu' che in questo modo avrebbe evitato una lunga permenenza a letto con le inevitabili conseguenze negative sulla circolazione venosa dal momento che mia madre soffre di vene varicose.
Le domando quindi se, trascorse ormai tre settimane dalla caduta, sia ancora sensato eseguire la TAC ed eventualmente sottoporsi a vertebroplastica.
Le chiedo inoltre se le aspettative di guarigione, in termini di ripresa delle normeli attivita' quotidiane, con la vertebroplastica oltre a essere piu' celeri sarebbero anche migliori tenuto conto dell'eta' di mia madre.
Cordiali saluti
[#3]
La vertebroplastica non viene proposta a tutte le fratture vertebrali ma a quelle per le quali si ritiene fattibile, in base alla sintomatologia e al tipo di frattura, e quindi mai in quelle che nemmeno si è sicuri se si tratta di frattura. Quindi non si deve chiedere "perche' non sia stato proposto a mia madre un intervento di vertebroplastica", ma se mai dovrà domandare agli ortopedici maggiori informazioni per sapere che accertamenti fare e che terapie fare.
Le aspettative di guarigione si possono discutere solo quando si è certi della diagnosi e comunque sempre e solo con i medici che conoscono la paziente e il tipo della SUA frattura.
Cordiali saluti
Le aspettative di guarigione si possono discutere solo quando si è certi della diagnosi e comunque sempre e solo con i medici che conoscono la paziente e il tipo della SUA frattura.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.5k visite dal 28/03/2011.
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