Esiti lussazione spalla

Gentilissimi Dottori,
sono Claudio ed ho 28 anni, pratico sport da sempre e negli ultimi cinque anni ho sempre abbinato l’attività in palestra con il nuoto.
In data 06/08/2007 durante un esercizio in palestra (pullover in extrarotazione dietro la testa da sdraiato col bilanciere) mi sono provocato la lussazione della spalla sx che mi è stata ridotta dopo quasi due ore in ospedale e con molta fatica da parte dei medici causa rigidità delle fasce muscolari e secondo loro parere anche per il fatto della buona massa muscolare presente nella zona interessata.
In data 28/08/2007 ho effettuato una RMI con la seguente diagnosi: Aspetto rettilineo della superficie postero-laterale della testa omerale con iperintensità di segnale nelle STIR a carico dell’osso circostante. Ispessimento con disomogeneità dell’intensità di segnale a carico del ciglio glenoideo anteriore. Regolari i tendini del sovraspinato e del sottospinoso. Regolare appare anche il tendine del sottoscapolare. Abbondante versamento a livello della guaina del capo lungo del bicipite. Scarso versamento articolare.
In data 18/09/2007 ho effettuato sotto il consiglio della mia fisioterapista una visita accurata da un medico specialista, il quale mi ha prescritto una ARTRO RNM perché gli esiti della sopra citata RMI non erano del tutto chiarificatori e comunque mi ha indirizzato tendenzialmente all’ idea del possibile intervento per poter tornare a sollevare pesi regolarmente.
Cosi, in data 03/10/2007 ho effettutato la ARTRO RNM con diagnosi: Esito stabilizzato di interessamento traumatico del cercine glenoideo a livello sotto-equatoriale anteriore a livello di ore 4 – ore 6; concomitano esiti di interessamento traumatico della capsula e della banda anteriore del legamento glenomerale inferiore a tale livello. Esiti di interessamento traumatico a tipo Hill-Sachs della testa omerale. Sostanzialmente nella norma il cercine nelle restanti porzioni. Nella norma il legamento glenomerale medio. Non significative alterazioni a livello dell’ancora bicipitale e dell’intervallo dei rotatori. Nella norma le formazioni tendinee della cuffia dei rotatori ed il tendine del capolungo del bicipite.

Adesso, sono trascorsi quasi tre mesi ed ho ripreso un buon tono muscolare ed effettuo la prevista riabilitazione con esercizi in palestra ed in acqua senza alcuna paura, senza segni di instabilità anche se nella zona del deltoide sento alcune fitte improvvise senza però eccessivo dolore.
Volevo se possibile, un vostro parere sulla situazione perché nonostante l’ultima diagnosi, la mia fisioterapista mi sconsiglia l’intervento data la mia buona massa muscolare e l’ottima funzionalità ripresa. Inoltre, capire se in base alle diagnosi il mio grado di recidività può variare in base al tipo/carico di allenamento svolto.
In attesa di una vostra risposta porgo i miei più cordiali saluti ed infinito apprezzamento per la professionalità con la quale portate avanti il vostro lavoro.
Grazie ancora, Claudio.

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Ortopedico attivo dal 2007 al 2017
Ortopedico
Gent. sig Claudio
Un primo episodio di lussazione della gleno-omerale non necessariamente ne comporterà altri certo nel suo caso la problematica è più complessa per lo sport che predilige.
Io ritengo che anche un intervento ben fatto di capsuloplastica in uno sportivo che fa sollevamento pesi potrebbe comportare delle spiacevoli sorprese, non fosse altro per un sovraccarico di altre strutture tendinee articolari. Visto i buoni risutati che sta ottenendo con la Fkt le consiglierei pertanto di proseguire su questa strada magari valutando in futuro di ridurre l'attività di attrezzistica.