Infrazione malleolo peroneale
Venerdi scorso ho preso una storta durante allenamento. Subito la caviglia si è gonfiata così tanto da convincermi ad andare al pronto soccorso. Mi hanno fatto le lastre e secondo il medico del pronto soccorso era necessaria una prognosi di soli 3 giorni poichè non vi erano segni di fratture. Successivamente l'ortopedico, visionate le lastre, ha rilevato un'infrazione al malleolo peroneale e ha ritenuto opportuno portassi una "doccia gessata" per 25 giorni.
La grande differenza tra i due referti mi ha portato a chiedervi un parere, anche perchè ho avuto modo di vedere casi analoghi al mio su internet con prognosi di una sola settimana e senza doccia gessata.
Vi allego le lastre e vi ringrazio dell'attenzione.
La grande differenza tra i due referti mi ha portato a chiedervi un parere, anche perchè ho avuto modo di vedere casi analoghi al mio su internet con prognosi di una sola settimana e senza doccia gessata.
Vi allego le lastre e vi ringrazio dell'attenzione.
[#1]
Caro utente,
sono sinceramente perplesso.
Di solito accade il contrario.
Cioè, di solito accade che il paziente sente che il Suo trauma è stato preso "alla leggera", e cerca qualcuno che gli prescriva una terapia più adeguata, nel timore non guarire bene con le cure superficiali ricevute.
Ma nel Suo caso è il contrario! Cioè, l'ortopedico Le fa una bella doccia gessata da tenere 25 giorni, e Lei preferirebbe una settimana senza immobilizzazione...
Mettiamola così: se l'ortopedico Le avesse detto che non c'era bisogno di gesso e la frattura, sottovalutata, si fosse in seguito scomposta, Lei poi se ne andrebbe in giro lamentandosi di un episodio di "malasanità"...
Ma se invece l'ortopedico Le dà una corretta prognosi e terapia e Lei decide invece di togliere il gesso, e poi succede un disastro, con chi se la prende?
Credo, in via precauzionale, che sia meglio essere cauti. E non dia credito a quello che legge su internet, non c'è mai un caso paragonabile all'altro.
Buona guarigione
sono sinceramente perplesso.
Di solito accade il contrario.
Cioè, di solito accade che il paziente sente che il Suo trauma è stato preso "alla leggera", e cerca qualcuno che gli prescriva una terapia più adeguata, nel timore non guarire bene con le cure superficiali ricevute.
Ma nel Suo caso è il contrario! Cioè, l'ortopedico Le fa una bella doccia gessata da tenere 25 giorni, e Lei preferirebbe una settimana senza immobilizzazione...
Mettiamola così: se l'ortopedico Le avesse detto che non c'era bisogno di gesso e la frattura, sottovalutata, si fosse in seguito scomposta, Lei poi se ne andrebbe in giro lamentandosi di un episodio di "malasanità"...
Ma se invece l'ortopedico Le dà una corretta prognosi e terapia e Lei decide invece di togliere il gesso, e poi succede un disastro, con chi se la prende?
Credo, in via precauzionale, che sia meglio essere cauti. E non dia credito a quello che legge su internet, non c'è mai un caso paragonabile all'altro.
Buona guarigione
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Ex utente
Caro dottore,
innanzi tutto la ringrazio per avermi dedicato un po del suo tempo per rispondere alla mia domanda, ma allo stesso tempo sono un po' dispiaciuto del fatto che Lei l'abbia completamente fraintesa.
Io non ho assolutamente detto che preferivo l'una o l'altra delle prognosi ma purtroppo la mia totale ignoranza in campo medico, vista la grande differenza fra i pareri dei medici che mi ha visitato, mi ha portato a chiedere un terzo parere anche a Lei.
Mi scuso dell'incomprensione e le chiedo se può prendere visione delle lastre e darmi una sua opinione su quale sia, secondo lei, la terapia migliore.
La ringrazio.
innanzi tutto la ringrazio per avermi dedicato un po del suo tempo per rispondere alla mia domanda, ma allo stesso tempo sono un po' dispiaciuto del fatto che Lei l'abbia completamente fraintesa.
Io non ho assolutamente detto che preferivo l'una o l'altra delle prognosi ma purtroppo la mia totale ignoranza in campo medico, vista la grande differenza fra i pareri dei medici che mi ha visitato, mi ha portato a chiedere un terzo parere anche a Lei.
Mi scuso dell'incomprensione e le chiedo se può prendere visione delle lastre e darmi una sua opinione su quale sia, secondo lei, la terapia migliore.
La ringrazio.
[#3]
Caro utente,
avevo capito la Sua richiesta, e anche io sono stato frainteso: non volevo semplicemente essere polemico, ma nel mio scritto intendevo dire che i 25 giorni di doccia gessata mi sembrano adeguati, e un trattamento più leggero mi sembra imprudente.
Distinti saluti
avevo capito la Sua richiesta, e anche io sono stato frainteso: non volevo semplicemente essere polemico, ma nel mio scritto intendevo dire che i 25 giorni di doccia gessata mi sembrano adeguati, e un trattamento più leggero mi sembra imprudente.
Distinti saluti
[#4]
Ex utente
Caro dottore,
La ringrazio per il suo parere e mi scuso di non averlo carpito dalla prima risposta.
Volevo chiederLe inoltre se c'era un altro modo di prendere un farmaco per l'embolia perchè mi è stato detto di fare un iniezione al giorno di Fluxum per ognuno dei 25 giorni solo che io ho il terrore degli aghi e fare un'iniezione al giorno è abbastanza traumatico.
La ringrazio nuovamente
La ringrazio per il suo parere e mi scuso di non averlo carpito dalla prima risposta.
Volevo chiederLe inoltre se c'era un altro modo di prendere un farmaco per l'embolia perchè mi è stato detto di fare un iniezione al giorno di Fluxum per ognuno dei 25 giorni solo che io ho il terrore degli aghi e fare un'iniezione al giorno è abbastanza traumatico.
La ringrazio nuovamente
[#5]
Le iniezioni di eparina a basso peso molecolare sono delle sottocutanee, l'ago è lungo un centimetro, ed è sottilissimo. Le iniezioni sono praticamente indolori.
Al giorno d'oggi esistono profilassi per os (in compresse), a base di dabigatran o di rivaroxaban, Credo però che l'uso sia ancora solo ospedaliero. Per ulteriori informazioni, può chiedere al Suo medico di base
Distinti saluti
Al giorno d'oggi esistono profilassi per os (in compresse), a base di dabigatran o di rivaroxaban, Credo però che l'uso sia ancora solo ospedaliero. Per ulteriori informazioni, può chiedere al Suo medico di base
Distinti saluti
[#6]
Ex utente
La ringrazio nuovamente per le risposte che mi ha dato però sempre a causa della mia ignoranza ho trovato questo altro topic con una persona che ha il mio stesso problema però la terapia che gli è stata consigliata è di 15 giorni al contrario dei miei 25. Cos'è che comporta questa differenza?
Grazie della risposta.
https://www.medicitalia.it/consulti/ortopedia/178636-infrazione-malleolo-peroneale-sx.html
Grazie della risposta.
https://www.medicitalia.it/consulti/ortopedia/178636-infrazione-malleolo-peroneale-sx.html
[#7]
Non esistono due persona con lo stesso problema.
Il medico che l'ha visitata ha ritenuto che la profilassi sarebbe consigliabile per 25 giorni, se si fa una profilassi più breve il rischio di una complicanza tromboembolica è aumentato.
Distinti saluti
Il medico che l'ha visitata ha ritenuto che la profilassi sarebbe consigliabile per 25 giorni, se si fa una profilassi più breve il rischio di una complicanza tromboembolica è aumentato.
Distinti saluti
[#8]
Ex utente
Scusi per l'ennesima domanda dottore ma volevo chiederle cosa rischierei se mi togliessi la fasciatura e riconinciassi a camminare senza fare sport e stando a riposo cioè camminando il meno possibile. Preciso che il piede ha smesso di farmi male anche se lo tocco con la mano e spingo nel malleolo e ora non mi si gonfia piu se lo lascio verso il basso.
grazie
grazie
[#9]
Caro utente,
sarò brutale:
se Lei vuole a tutti i costi togliersi la fasciatura, faccia pure, non glielo posso impedire.
Però si assuma tutta la responsabilità di un gesto che credo sia inutile e stupido.
il mio consiglio è: NON LO FACCIA.
Se decide di togliere il gesso, non si aspetti che io -o un altro medico- Le diamo la nostra approvazione.
Scusi la franchezza.
Distinti saluti
sarò brutale:
se Lei vuole a tutti i costi togliersi la fasciatura, faccia pure, non glielo posso impedire.
Però si assuma tutta la responsabilità di un gesto che credo sia inutile e stupido.
il mio consiglio è: NON LO FACCIA.
Se decide di togliere il gesso, non si aspetti che io -o un altro medico- Le diamo la nostra approvazione.
Scusi la franchezza.
Distinti saluti
[#10]
Ex utente
Allora diciamo così.. Lei, dal primo messaggio a cui mi ha risposto, è sempre partito prevenuto nei miei confronti attaccandomi e senza mai darmi un consulto o un parere concreto come invece dice il sito. Anche stavolta per l'ennesima volta invece di darmi una risposta alla mia semplicissima domanda mi ha attaccato.
Mi dispiace molto per questa cosa perchè speravo di trovare un dottore che rispondesse e desse consulti su internet per piacere di farlo e invece purtroppo ho trovato un dottore che risponde forse per obbligo o per orgoglio personale ma di certo non per passione. Vabbè spero che non tutti si siano trovati male come nel mio caso.
Mi dispiace molto per questa cosa perchè speravo di trovare un dottore che rispondesse e desse consulti su internet per piacere di farlo e invece purtroppo ho trovato un dottore che risponde forse per obbligo o per orgoglio personale ma di certo non per passione. Vabbè spero che non tutti si siano trovati male come nel mio caso.
[#11]
Caro utente...
mi dispiace che si sia trovato male.
In ogni caso, sappia che il medico, come altre figure professionali (il giudice, ad esempio), deve -per definizione- essere SEVERO.
Un vecchio detto dice "il medico pietoso fa la piaga infetta".
Questo, uscendo dalla metafora, significa:
Se io facessi il comprensivo e le consentissi di togliersi il gesso, NON FAREI IL SUO BENE.
Quindi, PER PRIMA COSA, il medico deve fare bene il proprio lavoro.
Solo secondariamente deve cercare di essere simpatico.
O meglio: quando un paziente è preoccupato per una seria patologia che potrebbe procurargli una invalidità o addirittura la morte, o quando è teso per un imminente intervento chirurgico, è DOVERE del medico rassicurarlo umanamente e cercare, pur non nascondendogli la gravità del suo stato, di essere empatico e comprensivo.
Nel Suo caso no: Lei mi sta chiedendo (e me l'ha chiesto più volte) se può avere uno sconto alla prescrizione che Le ha dato il Suo ortopedico.
Di fronte a questa situazione il buon medico deve essere chiaro, reciso e deciso: NO, niente sconti.
Alcune cose, in medicina, non possono essere negoziate.
Forse questo ai suoi occhi Le sembrerà antipatico, e neanche a me piace.
Quindi credo che Lei sia in errore desumendo dal mio atteggiamento che io rispondo ai consulti senza passione e solo perché obbligato: prima di tutto questo è un servizio che svolgo a titolo completamente gratuito. Secondariamente, non amo essere antipatico. Se sono costretto a diventarlo, lo faccio di controvoglia perché la mia passione (o la mia missione, la veda come vuole Lei) mi IMPONE -in alcuni casi, e il Suo è tra questi- di essere fermo, deciso e reciso.
Dato che io non La conosco, non ho antipatie personali nei Suoi confronti. Anzi, da questo punto di vista Lei ha un vantaggio su di me: conosce il mio nome, mentre io non so niente di lei, ed è giusto che sia così.
Quindi, dato che non La conosco e Le sto offrendo un servizio gratuito, non prenda sul personale il consiglio che io Le dò: gliel'ho dato PER IL SUO BENE e perché credo che sia la cosa giusta da fare.
Se il mio parere non la soddisfa, continui pure a cercare: prima o poi troverà un medico "simpatico" che Le lascerà togliere il gesso.
...ma se poi l'infrazione si scompone, oppure va in pseudoartrosi o in viziosa consolidazione, Lei con chi se la prende? Con il medico simpatico, oppure con quello antipatico ma che fa il suo lavoro con scienza, coscienza e (che Lei ci creda o no) tanta, tanta passione?
Distinti saluti
PS: Lei dice anche che non ho mai dato una risposta concreta ai Suoi quesiti. Se legge bene le risposte vedrà che non è proprio così.
In ogni caso, per Sua comodità, Le riassumo "in concreto" le mie risposte:
1) I giorni di gesso dati dall'ortopedico mi sembrano adeguati
2) La durata della profilassi antitromboembolica mi sembra adeguata
3) Non trovo opportuno sospendere la profilassi, ma può chiedere al Suo medico curante se i preparati per bocca a base di dabigatran o rivaroxaban sono già in commercio
4) Non è il caso di togliere il gesso anzitempo.
Concreto e sintetico.
mi dispiace che si sia trovato male.
In ogni caso, sappia che il medico, come altre figure professionali (il giudice, ad esempio), deve -per definizione- essere SEVERO.
Un vecchio detto dice "il medico pietoso fa la piaga infetta".
Questo, uscendo dalla metafora, significa:
Se io facessi il comprensivo e le consentissi di togliersi il gesso, NON FAREI IL SUO BENE.
Quindi, PER PRIMA COSA, il medico deve fare bene il proprio lavoro.
Solo secondariamente deve cercare di essere simpatico.
O meglio: quando un paziente è preoccupato per una seria patologia che potrebbe procurargli una invalidità o addirittura la morte, o quando è teso per un imminente intervento chirurgico, è DOVERE del medico rassicurarlo umanamente e cercare, pur non nascondendogli la gravità del suo stato, di essere empatico e comprensivo.
Nel Suo caso no: Lei mi sta chiedendo (e me l'ha chiesto più volte) se può avere uno sconto alla prescrizione che Le ha dato il Suo ortopedico.
Di fronte a questa situazione il buon medico deve essere chiaro, reciso e deciso: NO, niente sconti.
Alcune cose, in medicina, non possono essere negoziate.
Forse questo ai suoi occhi Le sembrerà antipatico, e neanche a me piace.
Quindi credo che Lei sia in errore desumendo dal mio atteggiamento che io rispondo ai consulti senza passione e solo perché obbligato: prima di tutto questo è un servizio che svolgo a titolo completamente gratuito. Secondariamente, non amo essere antipatico. Se sono costretto a diventarlo, lo faccio di controvoglia perché la mia passione (o la mia missione, la veda come vuole Lei) mi IMPONE -in alcuni casi, e il Suo è tra questi- di essere fermo, deciso e reciso.
Dato che io non La conosco, non ho antipatie personali nei Suoi confronti. Anzi, da questo punto di vista Lei ha un vantaggio su di me: conosce il mio nome, mentre io non so niente di lei, ed è giusto che sia così.
Quindi, dato che non La conosco e Le sto offrendo un servizio gratuito, non prenda sul personale il consiglio che io Le dò: gliel'ho dato PER IL SUO BENE e perché credo che sia la cosa giusta da fare.
Se il mio parere non la soddisfa, continui pure a cercare: prima o poi troverà un medico "simpatico" che Le lascerà togliere il gesso.
...ma se poi l'infrazione si scompone, oppure va in pseudoartrosi o in viziosa consolidazione, Lei con chi se la prende? Con il medico simpatico, oppure con quello antipatico ma che fa il suo lavoro con scienza, coscienza e (che Lei ci creda o no) tanta, tanta passione?
Distinti saluti
PS: Lei dice anche che non ho mai dato una risposta concreta ai Suoi quesiti. Se legge bene le risposte vedrà che non è proprio così.
In ogni caso, per Sua comodità, Le riassumo "in concreto" le mie risposte:
1) I giorni di gesso dati dall'ortopedico mi sembrano adeguati
2) La durata della profilassi antitromboembolica mi sembra adeguata
3) Non trovo opportuno sospendere la profilassi, ma può chiedere al Suo medico curante se i preparati per bocca a base di dabigatran o rivaroxaban sono già in commercio
4) Non è il caso di togliere il gesso anzitempo.
Concreto e sintetico.
[#12]
Aggiungiamo che le linee guida di questo servizio indicano chiaramente di non porre domande tese a soddisfare curiosità o aspetti generici sulla salute: domande come
- "Cosa succede se mi taglio un dito?"
- "Cosa succede se mi butto dalla finestra?"
- "Cosa succede se mi tolgo il gesso?"
sono tutte domande che hanno attinenza con una possibile condizione di salute, ma non sono pertinenti allo scopo di questo servizio di consulti online.
Invitiamo quindi l'utente a prendere atto dei limiti di questo sito e di non insistere nel porre questioni che esulano dalle linee guida.
Grazie per la fiducia accordataci e cordiali saluti,
staff@medicitalia.it
P.S.: ricordiamo anche che le linee guida indicano esplicitamente di non allegare immagini diagnostiche ai consulti!
- "Cosa succede se mi taglio un dito?"
- "Cosa succede se mi butto dalla finestra?"
- "Cosa succede se mi tolgo il gesso?"
sono tutte domande che hanno attinenza con una possibile condizione di salute, ma non sono pertinenti allo scopo di questo servizio di consulti online.
Invitiamo quindi l'utente a prendere atto dei limiti di questo sito e di non insistere nel porre questioni che esulano dalle linee guida.
Grazie per la fiducia accordataci e cordiali saluti,
staff@medicitalia.it
P.S.: ricordiamo anche che le linee guida indicano esplicitamente di non allegare immagini diagnostiche ai consulti!
[#13]
Ex utente
Prima di dire quello che devo dire premetto due cose. La prima è che il suo discorso, dottore, lo condivido nel modo piu assoluto; la seconda è che sono un ragazzo di 18 anni abituato a muoversi e non essere mai fermo e un mese di stampelle sono una cosa davvero irrritante e la voglia di tornare in palestra o anche solo di andare a fare una corsa alla sera con il bel tempo di questi giorni è tanta e quindi chiaramente è tanto il desiderio di togliere questa fasciatura. Però non ho detto mai niente di questa cosa anche perchè quando ho aperto il topic era all'inizio e il dolore era abbastanza quindi il volermi togliere la fasciatura non lo prendevo neanche in considerazione.
Detto questo volevo far notare una cosa; fin dalla prima domanda che ho posto il mio piu grande interrogativo era: ma come è possibile che i medici dell'ambulatorio e l'ortopedico abbiano letto la mia lastra in modo cosi diverso cioè uno mi ha dato 3 giorni di prognosi e l'altro 25 con stampelle iniezioni e così via? Mi aspettavo una risposta del tipo - magari al medico dell'ambulatorio gli è sfuggita perchè è difficile da vedere - invece ho ricevuto una risposta molto brusca.
Successivamente girando nel sito ho trovato l'altro caso di quell'utente con il mio stesso "referto" ma con una prognosi che era quasi la metà e ho chiesto qual era la differenza e invece mi è stato solo detto che non si possono paragonare i casi.
Per questo mi è scappato di scrivere, sicuramente esagerando, che lei non aveva voglia di rispondere e non lo fa per passione e chiedo scusa.
Infine volevo dire, riguardo alla risposta dell'amministratore che anche quella mi sembra un po eccessiva, che non ho chiesto una cosa stupida del tipo cosa succede se mi taglio un dito. Ho detto che il piede ha smesso di farmi male se lo tengo verso il basso, anche se lo tocco e faccio pressione sul malleolo non provo dolore e quindi mi chiedevo cosa avrei rischiato se mi fossi tolto la fasciatura e avessi anticipato la ripresa, e mi sembra una domanda del tutto lecita.
Spero di poter ricevere questo tipo di delucidazioni in quest'ultima risposta altrimenti mi rassegnerò di dover tenere questi dubbi e amen.
Grazie
Detto questo volevo far notare una cosa; fin dalla prima domanda che ho posto il mio piu grande interrogativo era: ma come è possibile che i medici dell'ambulatorio e l'ortopedico abbiano letto la mia lastra in modo cosi diverso cioè uno mi ha dato 3 giorni di prognosi e l'altro 25 con stampelle iniezioni e così via? Mi aspettavo una risposta del tipo - magari al medico dell'ambulatorio gli è sfuggita perchè è difficile da vedere - invece ho ricevuto una risposta molto brusca.
Successivamente girando nel sito ho trovato l'altro caso di quell'utente con il mio stesso "referto" ma con una prognosi che era quasi la metà e ho chiesto qual era la differenza e invece mi è stato solo detto che non si possono paragonare i casi.
Per questo mi è scappato di scrivere, sicuramente esagerando, che lei non aveva voglia di rispondere e non lo fa per passione e chiedo scusa.
Infine volevo dire, riguardo alla risposta dell'amministratore che anche quella mi sembra un po eccessiva, che non ho chiesto una cosa stupida del tipo cosa succede se mi taglio un dito. Ho detto che il piede ha smesso di farmi male se lo tengo verso il basso, anche se lo tocco e faccio pressione sul malleolo non provo dolore e quindi mi chiedevo cosa avrei rischiato se mi fossi tolto la fasciatura e avessi anticipato la ripresa, e mi sembra una domanda del tutto lecita.
Spero di poter ricevere questo tipo di delucidazioni in quest'ultima risposta altrimenti mi rassegnerò di dover tenere questi dubbi e amen.
Grazie
[#16]
Caro utente,
Accolgo immediatamente il Suo invito: sono sicuro che seguire il Suo suggerimento sarà più piacevole che proseguire oltre questa conversazione.
La ringrazio per aver usufruito del nostro servizio, e Le auguro di guarire presto.
Distinti saluti
Accolgo immediatamente il Suo invito: sono sicuro che seguire il Suo suggerimento sarà più piacevole che proseguire oltre questa conversazione.
La ringrazio per aver usufruito del nostro servizio, e Le auguro di guarire presto.
Distinti saluti
[#17]
L'utente maleducato è stato cancellato.
Ci scusiamo con i medici e con i lettori per non aver bannato da subito questo utente.
Staff@medicitalia.it
Ci scusiamo con i medici e con i lettori per non aver bannato da subito questo utente.
Staff@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 18k visite dal 12/03/2011.
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