Una "lesione del corno posteriore del menisco mediale"

Buongiorno.

Nell'estate del 2005,a causa di una distorsione al ginocchio sinistro con conseguente rottura del menisco a "manico di secchio", subìsco un intervento chirurgico con asportazione parziale dello stesso menisco. Nonostante mi avessero assicurato la riuscita dell'intervento ( data la sua semplicità...)e una degenza di una decina di giorni,dopo alcune settimane il ginocchio sinistro si presenta ancora molto gonfio con evidente presenza di liquido sinoviale che viene estratto "in notevole quantità". L'ortopedico effettua una infiltrazione cortisonica e mi congeda. Dopo 30 giorni si ripresenta la stessa cosa. Solita prassi ( estrazione con una bella siringa e un ago da "18",infiltrazione cortisonica...e via). Il terzo mese...idem.
Se non che,questa volta, mi viene richiesta una Risonanza Magnetica che effettuo in tempi brevissimi.La risonanza dà questo esito:
- Nessuna lesione a carico dei legamenti collaterali,dei L.C.A. e L.C.P., del tendine quadricipitale e del rotuleo;
- Si riscontrano fenomeni fissurativi, microfissurativi a carico del corno posteriore del menisco mediale che presenta una morfologia alterata; non fratturativi a carico del laterale. Presenza di un minimo versamento intra-articolare che si estende allo sfondato sottoquadricipitale;
- Si reperta una sottile plica sinoviale medio-patellare e, nel cavo popliteo, una cisti di Baker settata.

Per la quarta volta subisco la solita estrazione di liquido sinoviale (in quantità più modeste...il liquido è sempre di colore giallastro..) e la solita infiltrazione cortisonica. Nel Novembre dello stesso anno, a quasi 4 mesi dall'intervento subìto, decido di farmi visitare da un noto ortopedico che segue una importante squadra di calcio. Porto con me la risonanza effettuata da poco e mi congeda dicendo di non preoccuparmi perchè, nonostante ci sia un segno di evidente sofferenza,non ha riscontrato elementi che possano far presupporre complicazioni o che possano giustificare un nuovo intervento chirurgico. Decido, quindi, di "cautelarmi" per cercare di vivere "normalmente". Niente palestra per il pericolo di combinare guai, niente attività sportiva perchè, effettivamente, la situazione del mio ginocchio mi preoccupa. Più rassegnato che convinto, continuo la mia vita conscio che "qualcosa" nel mio ginocchio sinistro non va.
Alcune settimane fa, all'improvviso, un dolore acuto alla parte anteriore del ginocchio sinistro riaccende le mie preoccupazioni. Credendo che sia il cambiamento di stagione a provocare questo dolore, decido di prendere alcuni farmaci ( sotto consiglio del mio medico curante) ma non appena l'effetto del farmaco finisce, il dolore si riacutizza. Noto con sommo dispiacere che il mio ginocchio è nuovamente gonfio come ai tempi in cui veniva estratto il liquido e eseguita l'infiltrazione cortisonica. Decido di andare da un terzo ortopedico il quale, sulla base della risonanza magnetica del 2005 e sulla visita effettuata, riscontra una "lesione del corno posteriore del menisco mediale".La sua convinzione non lascia adito a dubbi.L'intervento è necessario. Io vorrei eseguire una TAC e sottopormi ad un ulteriore intervento in artroscopia solo se ci saranno elementi concreti. Rimango allibito che per una "semplicissima" rottura a manico di secchio stia passando le pene dell'inferno e già conto i danni subìti in 2 anni di "degenza mai finita". Ho 40 anni da poco compiuti e desidererei che questa vicenda finisse nel migliore dei modi. Ho timore di sottopormi nuovamente ad un intervento, non mi fido più di nessuno e per questo mi hanno consigliato di rivolgermi ad alcuni tra i più importanti ortopedici italiani:
- Prof. Max Magi
- Prof. Giuliano Cerulli
- Prof. Andrea Ferretti

Grazie a chi vorrà contribuire a rendere le mie idee più chiare.
M.tro Antony
[#1]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Egregio sign. Antony,
premesso che in ortopedia, come in chirurgia ed in medicina, il concetto di intervento semplice si associa ad intervento ben riuscito (qualsiasi intervento nasconde sempre delle insidie!!), è estremamente probabile che nel suo caso ci siano elementi del menisco che non sono stati completamente asportati o che si sono formati dopo l'intervento stesso. Altro particolare importante è anche la plica sinoviale, responsabile molto spesso di sintomatologia dolorosa.
Non riesco a capire il perchè della TAC (La risonanza è più che soddisfacente).
A conclusione credo che un' artroscopia ulteriore sia indicata.




Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Utente
Utente
Un infinito "grazie" per la sua risposta, Dott.Milano. Domattina ho un appuntamento con l'ortopedico che mi ha praticato la parziale meniscectomia più di 2 anni fa a cui presenterò l'anamnesi dell'ultimo ortopedico da cui mi son fatto visitare (giovedì scorso). Convinto che sottopormi ad una nuova artroscopia sia assolutamente necessario, rimane il problema della mia "fiducia" se possa essere accordata o meno allo stesso ortopedico. Ho molti amici medici che mi hanno caldamente consigliato di "cambiare". E con questi presupposti, non è assolutamente facile decidere.

Cordiali Saluti
Antony
[#3]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
veda il rapporto di fiducia è qualcosa che esula dalla bravura...
Se posso permettermi un consiglio faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per seguire la via che la rende più tranquillo.
Tanti auguri