Consiglio su artroscopia al gomito
Salve, inanzitutto ringrazio lo staff del sito e i medici per il supporto che danno agli utenti, anticipo che sarà un discorso lungo, ma per me è importante non tralasciare nulla evitando così una valutazione poco valida del mio caso.
Mi chiamo Gaetano ho 24 anni, circa 8 mesi fa in una partita di calcetto dopo una caduta con lussazione del gomito (non visibile con le prime radiografie del pronto soccorso perché non so come, appena sono caduto ho sono rimesso da solo il braccio al suo posto), mi è stata accertata una frattura pluriframmentaria scomposta al capitello radiale sx. Vengo operato dopo alcuni giorni con due chiodini riassorbibili per stabilizzare un grosso frammento articolare e toilette dei frammenti più piccoli.
L'ortopedico mi consiglia di tenere in gesso per 20 gg.; dopo aver tolto il gesso, il braccio si presentava bloccato circa sui 90°.
Comincia la fisioterapia, due ore al giorno massacranti, dure, dolorose.
Per tre mesi così, miglioramenti quasi nulli sia in flesso-estensione che in prono-supinazione, così dopo un controllo il capitello si presentava deformato e non mobile per cui me lo hanno asportato (metà giugno), ma non è finita, nello stesso intervento si raggiunge il nervo ulnare dove si evidenziano calcificazioni e fibrosi all'inerzione dei mm. epitrocleari quindi si pratica toilette e release.
Però sta volta niente gesso, ricomincio il giorno stesso la terapia, il braccio ha guadagnato in 3 mesi qualche grado (110° in flessione, 35° in estensione ).
Da circa una mese ho iniziato anche la terapia in acqua affiancata da alcune sedute di onde d'urto e diatermia. Ma i miglioramenti quasi impercettibili.
A questo punto nn so più che fare, ho sentito parlare di artroscopia al gomito che mi permetterebbe una più veloce ripresa dopo l'intervento.
Può essere l'unica strada possibile? Voi cosa mmi consigliate di fare?
P.S. Dispongo anche di rx in formato digitale qualora siate interessati.
Aspetto ansioso una vostra risposta
Grazie
Mi chiamo Gaetano ho 24 anni, circa 8 mesi fa in una partita di calcetto dopo una caduta con lussazione del gomito (non visibile con le prime radiografie del pronto soccorso perché non so come, appena sono caduto ho sono rimesso da solo il braccio al suo posto), mi è stata accertata una frattura pluriframmentaria scomposta al capitello radiale sx. Vengo operato dopo alcuni giorni con due chiodini riassorbibili per stabilizzare un grosso frammento articolare e toilette dei frammenti più piccoli.
L'ortopedico mi consiglia di tenere in gesso per 20 gg.; dopo aver tolto il gesso, il braccio si presentava bloccato circa sui 90°.
Comincia la fisioterapia, due ore al giorno massacranti, dure, dolorose.
Per tre mesi così, miglioramenti quasi nulli sia in flesso-estensione che in prono-supinazione, così dopo un controllo il capitello si presentava deformato e non mobile per cui me lo hanno asportato (metà giugno), ma non è finita, nello stesso intervento si raggiunge il nervo ulnare dove si evidenziano calcificazioni e fibrosi all'inerzione dei mm. epitrocleari quindi si pratica toilette e release.
Però sta volta niente gesso, ricomincio il giorno stesso la terapia, il braccio ha guadagnato in 3 mesi qualche grado (110° in flessione, 35° in estensione ).
Da circa una mese ho iniziato anche la terapia in acqua affiancata da alcune sedute di onde d'urto e diatermia. Ma i miglioramenti quasi impercettibili.
A questo punto nn so più che fare, ho sentito parlare di artroscopia al gomito che mi permetterebbe una più veloce ripresa dopo l'intervento.
Può essere l'unica strada possibile? Voi cosa mmi consigliate di fare?
P.S. Dispongo anche di rx in formato digitale qualora siate interessati.
Aspetto ansioso una vostra risposta
Grazie
[#1]
Egr. sig. Gaetano, senza valutare clinicamente il suo gomito e le attuali radiografie, è molto difficile poter dare dei precisi suggerimenti .
Certamente se è coinvolto il nervo ulnare e vi è una sindrome di intrappolamento al gomito di tale struttura, va valutata la necessità di un intervento chirurgico " a cielo aperto" di neurolisi, ossia di pulizia delle aderenze e degli intoppi esistenti sul percorso del nervo, dopo ovvii controlli clinici ortopedici ed esame elettromiografico.
Intanto è importante la prosecuzione della fisiochinesiterapia del gomito, intensa e progressiva !!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Certamente se è coinvolto il nervo ulnare e vi è una sindrome di intrappolamento al gomito di tale struttura, va valutata la necessità di un intervento chirurgico " a cielo aperto" di neurolisi, ossia di pulizia delle aderenze e degli intoppi esistenti sul percorso del nervo, dopo ovvii controlli clinici ortopedici ed esame elettromiografico.
Intanto è importante la prosecuzione della fisiochinesiterapia del gomito, intensa e progressiva !!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Di tanto in tanto mi capita che quando dormo, avverto formicolio al braccio e in particolare le ultime due dita; mentre quando faccio terapia, i dolori più forti li sento proprio lì dove passa il nervo ulnare(sia quando fletto che quando estendo);questo è dovuto dal fatto che il nervo ulnare è intrappolato?
Potrebbe essere questo il problema principale?
Ribadisco che dispondo di radiografie digitali che volendo posso mandare via mail per una valutazione più dettaglia....
grazie
Potrebbe essere questo il problema principale?
Ribadisco che dispondo di radiografie digitali che volendo posso mandare via mail per una valutazione più dettaglia....
grazie
[#4]
L'artroscopia del gomito le permetterà di recuperare ulteriormente l'articolarità. Contemporaneamente all'intervento si esegue un release del nervo ulnare che nel suo caso è già stato sottoposto a neurolisi, per cui potrebbe essere necessaria una sua trasposizione. Esegua una EMG del nervo ulnare.
Dopodichè il tutto va rivalutato clinicamente e strumentalmente per decidere il da farsi.
Cordialità
Dopodichè il tutto va rivalutato clinicamente e strumentalmente per decidere il da farsi.
Cordialità
Dr Simone Cigni
[#5]
Egr. sig. Gaetano, non avevo letto la sua email del 7 novembre, altrimenti le avrei risposto per tempo; adesso la risposta del collega Cigni mi ha inviato il messaggio e fatto rivedere il post.
Ma caro sig. Gaetano, cosa voleva sapere di più, oltre quello che le ho spiegato in maniera dettagliata e che il Collega Cigni le ha ribadito egregiamente, pur limitati dal non valutare nè clinicamente, nè radiograficamente nulla.
Anzi per un consulto on line, è il massimo, mi creda!!!!
Le avevo scritto :
Senza valutare clinicamente il suo gomito e le attuali radiografie, è molto difficile poter dare dei precisi suggerimenti .
Certamente se è coinvolto il nervo ulnare e vi è una sindrome di intrappolamento al gomito di tale struttura, va valutata la necessità di un intervento chirurgico " a cielo aperto" di neurolisi, ossia di pulizia delle aderenze e degli intoppi esistenti sul percorso del nervo, dopo ovvii controlli clinici ortopedici ed esame elettromiografico.
Ha seguito i consigli che le ho dato un mese addietro, di effettuare ulteriori consulti specialistici ortopedici per stabilire il dopo e di fare l' e.m.g. per la valutazione di segni di denervazione del nervo ulnare, ed oggi le ha ripetuto il collega Cigni?
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Univ.di Messina
Ma caro sig. Gaetano, cosa voleva sapere di più, oltre quello che le ho spiegato in maniera dettagliata e che il Collega Cigni le ha ribadito egregiamente, pur limitati dal non valutare nè clinicamente, nè radiograficamente nulla.
Anzi per un consulto on line, è il massimo, mi creda!!!!
Le avevo scritto :
Senza valutare clinicamente il suo gomito e le attuali radiografie, è molto difficile poter dare dei precisi suggerimenti .
Certamente se è coinvolto il nervo ulnare e vi è una sindrome di intrappolamento al gomito di tale struttura, va valutata la necessità di un intervento chirurgico " a cielo aperto" di neurolisi, ossia di pulizia delle aderenze e degli intoppi esistenti sul percorso del nervo, dopo ovvii controlli clinici ortopedici ed esame elettromiografico.
Ha seguito i consigli che le ho dato un mese addietro, di effettuare ulteriori consulti specialistici ortopedici per stabilire il dopo e di fare l' e.m.g. per la valutazione di segni di denervazione del nervo ulnare, ed oggi le ha ripetuto il collega Cigni?
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Univ.di Messina
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.8k visite dal 29/10/2007.
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