Meglio fare una rmn per frattura bimalleolare?

Buongiorno, circa 2 mesi fa ho avuto un incidente stradale che mi ha provocato una frattura bimalleolare modicamente scomposta alla caviglia sinistra. Appena giunto al Pronto Soccorso mi hanno sottoposto a sole radiografie per diagnosticare la frattura, questo per dire che non hanno fatto TAC o RMN.
Leggendo su Internet ho notato che spesso piccole fratture composte, come quelle che coinvolgono l'astragalo (molto frequenti soprattutto negli incidenti stradali) non vengono refertate in quanto non visibili alla semplice radiografia.
Ora il dubbio è che a distanza di 2 mesi possa essere stato tralasciato qualcosa di importante.

Da queste 2 radiografie è possibile escludere qualsiasi altro coinvolgimento osseo?

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La frattura è stata poi ridotta mediante placca e viti sul malleolo peroneale e tramite 2 viti lunghe su quello tibiale.

A distanza di quasi 2 mesi dall'intervento, cammino già discretamente, con dolori abbastanza limitati.

Posso stare tranquillo senza fare altri accertamenti? Grazie.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Gentile signore gli esami d'elezione da eseguire per i traumi dello scheltetro sono quelli basati sulla radiologia standard in 2 o più proiezioni a seconda della lesione e della sede anatomica.
Esami di altro tipo (non solo TAC o RMN) possono essere richiesti solo in seguito al sospetto clinico o radiologico di altre lesioni associate che richiedano un trattamento chirurgico IMMEDIATO.

Diverso è l'aspetto che riguarda lesioni della cartilagine o dell'osso su base vascolare secondari al trauma che in urgenza o nei primi giorni/settimane possono essere del tutto NON visibili alla TAC/RMN.

Le faccio l'esempio delle fratture del collo del femore mediali e di quelle dell'astragalo (in traumi gravi della caviglia, spesso associati a lussazione o frattura dell'astragalo).
In questi casi fino a 2 anni dal trauma anche a guarigione perfetta delle fratture potrebbe non essere visibile una eventuale complicanza ischemica/necrotica dell'osso.

In ogni caso qualsiasi esame eseguito nel post-operatorio va sempre interpretato e valutato dal medico curante anche e soprattutto a luce del quadro clinico. Diversamente si corre il rischio di fare moltissimi esami inutili ai fini della diagnosi e per di più ad altissimo costo.

Segua i consigli del suo ortopedico curante che la seguirà con ulteriori controlli Rx nei prossimi mesi e che pertanto sarà in grado di seguire da vicino l'evoluzione della guarigione delle sue fratture, che, da quanto scrive, mi sembra già ben avviata.

Cordialità
DrA.Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Utente
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Grazie Dr. Valassina per la precisione della sua risposta, indispensabile nell'evitarmi ulteriori esami probabilmente superflui.

Le auguro una buona serata.