Lussazione acromion claveare ricostruzione legamento
Ho 47 anni, alcuni mesi fa a causa di una caduta ho subito una lesione di terzo grado dei legamenti del acromion-claveare. Dopo 6 giorni è stato fatto un intervento a cielo aperto di riduzione della lussazione con inserimento di 2 fili . Dopo un mese i fili sono stati rimossi , la spalla sembrava a posto, c'era solo una piccola protuberanza in corrispondenza della parte terminale della clavicola.
Ho quindi fatto circa 2 mesi di fisioterapia presso un centro specializzato. Alla fine di questo periodo la mobilità della spalla era tornata quasi uguale a prima della caduta. La protuberanza sulla spalla era rimasta uguale a quando avevo rimosso i fili.
Ho quindi ripreso a fare un po' sport. Ora a distanza di diversi mesi dall'intervento, ho notato che la piccola protuberanza è aumentata e la spalla sembra più instabile. Non ho particolari dolori, provo un po' di fastidio quando porto il braccio in alcune posizioni, sento degli scrosci sulla clavicola .
Ho chiesto al chirurgo che mi ha operato se erano stati riattaccati i legamenti lesionati e mi ha detto che in realtà aveva solo ricucito la cuffia, e messo i due fili per tenere abbassata la clavicola.
Ho fatto una radiografia alla spalla e il referto è il seguente :
- Minimo slivellamento per le limitanti articolari acromion-clavicolari con accenno a osteofitosi marginale lungo il margine inferiore
- Regolari i profili della glenoide scapolare
- Normale lo spazio fra la testa omerale e tetto acromiale e non alterazioni delle parti molli
Visto che i legamenti non sono stati riattaccati e la spalla sembra peggiorare, sono ancora in tempo per intervenire nuovamente e ripristinare i legamenti rotti?
So che questo genere di intervento è meglio farlo subito dopo aver subìto il trauma , purtroppo questo non è stato fatto.
Un grazie a chiunque possa darmi qualche indicazione sulla strada migliore da seguire.
Ho quindi fatto circa 2 mesi di fisioterapia presso un centro specializzato. Alla fine di questo periodo la mobilità della spalla era tornata quasi uguale a prima della caduta. La protuberanza sulla spalla era rimasta uguale a quando avevo rimosso i fili.
Ho quindi ripreso a fare un po' sport. Ora a distanza di diversi mesi dall'intervento, ho notato che la piccola protuberanza è aumentata e la spalla sembra più instabile. Non ho particolari dolori, provo un po' di fastidio quando porto il braccio in alcune posizioni, sento degli scrosci sulla clavicola .
Ho chiesto al chirurgo che mi ha operato se erano stati riattaccati i legamenti lesionati e mi ha detto che in realtà aveva solo ricucito la cuffia, e messo i due fili per tenere abbassata la clavicola.
Ho fatto una radiografia alla spalla e il referto è il seguente :
- Minimo slivellamento per le limitanti articolari acromion-clavicolari con accenno a osteofitosi marginale lungo il margine inferiore
- Regolari i profili della glenoide scapolare
- Normale lo spazio fra la testa omerale e tetto acromiale e non alterazioni delle parti molli
Visto che i legamenti non sono stati riattaccati e la spalla sembra peggiorare, sono ancora in tempo per intervenire nuovamente e ripristinare i legamenti rotti?
So che questo genere di intervento è meglio farlo subito dopo aver subìto il trauma , purtroppo questo non è stato fatto.
Un grazie a chiunque possa darmi qualche indicazione sulla strada migliore da seguire.
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Gentile utente,
In una lussazione della articolazione acromioclaveare è raro che si debba operare, e ci sono varie tecniche per ridurre l'alterazione anatomica. Si tratta comunque di un intervento che non sempre dà i risultati estetici sperati. I ligamenti di cui parla, il conoide e il trapezoide, che sono responsabili della tenuta verso il basso della clavicola, se si rompono sono difficilmente riparabili, ma la spalla funziona bene anche senza.
Veniamo al punto: l'articolazione acromioclaveare non è responsabile della stabilità della spalla, e la maggior perte delle volte si arriva ad un completo recupero dei movimenti anche se rimane un "bozzo" molto visibile. Quindi, in linea generale, una lussazione di A/C non pregiudica il buon funzionamento della spalla, è spesso solo un problema estetico.
Può essere invece che, insieme alla lussazione A/C, ci siano altre lesioni dell'articolazione della spalla, che possono dare altri problemi, e queste sta allo specialista studiarle ed escluderle.
Infine, il consiglio è farsi valutare dall'ortopedico per escludere altre lesioni concomitanti, se non già fatto.
Cordiali saluti.
In una lussazione della articolazione acromioclaveare è raro che si debba operare, e ci sono varie tecniche per ridurre l'alterazione anatomica. Si tratta comunque di un intervento che non sempre dà i risultati estetici sperati. I ligamenti di cui parla, il conoide e il trapezoide, che sono responsabili della tenuta verso il basso della clavicola, se si rompono sono difficilmente riparabili, ma la spalla funziona bene anche senza.
Veniamo al punto: l'articolazione acromioclaveare non è responsabile della stabilità della spalla, e la maggior perte delle volte si arriva ad un completo recupero dei movimenti anche se rimane un "bozzo" molto visibile. Quindi, in linea generale, una lussazione di A/C non pregiudica il buon funzionamento della spalla, è spesso solo un problema estetico.
Può essere invece che, insieme alla lussazione A/C, ci siano altre lesioni dell'articolazione della spalla, che possono dare altri problemi, e queste sta allo specialista studiarle ed escluderle.
Infine, il consiglio è farsi valutare dall'ortopedico per escludere altre lesioni concomitanti, se non già fatto.
Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.3k visite dal 08/03/2011.
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