Macchia scura sul femore dopo rx
Salve, oggi pomeriggio mio padre 52enne a seguito di un dolore molto forte all anca dx che lo affliggeva da oltre un mese ha effettuato una radiografia dalla quale è risultata una evidente macchia scura presente sulla testa del femore. Tutti gli altri parametri risultano nella norma.. I medici al momento non si sono espressi e siamo in attesa di andar lunedì a ritirare il referto; comunque le è stata consigliata una risonanza magnetica che prontamente abbiamo provveduto a prenotare. Ora il mio quesito è: di cosa potrebbe trattarsi? Premettendo che da analisi del sangue effettuate 2 settiamne prima della rx risultavano tutti i parametri nella norma... Può essere una forma tumorale? se potrebbe esserlo dalle analisi sarebbe dovuto risultare qualche valore alterato? esistono altre patologie che interessano la tesa del femore e che possano presentarsi come "macchie scure" e provocare dolore che non siano tuomori? Altra particolarità è che la dottoressa di turno ha chiesto se avevamo radiografie precedenti per verificare la presenza della stessa in età anteriori cosa che purtroppo non abbiamo.. Grazie in anticipo per la pazienza e disponibilità
[#1]
Una "macchia scura" in una radiografia dell'osso indica una minor densità del tessuto osseo. E' ovvio che non è possibile fare ipotesi utili senza avere visto le rx: oltre alle lesioni tumorali (la maggior parte delle quali benigne) ci sono molte patologie che possono apparire come una macchia scura e provocare dolore (patologie infettive, infiammatorie, artrosiche, difetti di circolazione del sangue nell'osso, ecc), e il più delle volte agli esami del sangue non si rileva nulla di anormale. Il fatto che la dottoressa abbia chiesto se avevate rx precedenti di controllo fa pensare che non sia nulla di grave, avendo sospettato che forse quell'immagine fosse presente da tempo. Hanno però fatto bene a richiedere una RMN ed è possibile che poi vengano prescritti altri accertamenti (TAC, scintigrafia, ecc) per definire meglio la diagnosi con esami che permettono di vedere aspetti particolari che la RMN da sola non mostra. Ma bisogna fare un passo alla volta, e affidarsi a un bravo ortopedico che segua tutto il percorso necessario per arrivare alla diagnosi. Una volta accertata la causa del dolore sarà possibile effettuare la cura specifica e risolvere il tutto, in modo che Suo padre possa tornare alle proprie attività senza dolore.
Ci tenga aggiornati, se vuole.
Cordiali saluti
Ci tenga aggiornati, se vuole.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Le sono davvero grato dott. Donati per la prescisa e celere risposta.. Stamattina abbiamo ritirato il referto della rx che recita: RX BACINO RX ANCA SX RX ANCA DX. Coxa valga bilaterale. Coxo-artrosi bilaterale. La testa del femore destro appare irregolarmente addensata e con area di rarefazione ossea in prossimità della estremità articolare come da pseudocisti subcondrale (necrosi asettica?). Addensate le sincondrosi sacroiliache. Ulteriori indagini (RM). Domani effettuera la risonanza magnetica...
[#3]
Utente
Riporto il referto della RMN del bacino:
Esame eseguito con tecnica TSE, FAT-SAT, secondo i piani coronali e assiali e sagittali sull anca destra.
Conservati i rapporti articolari delle anche; note di coxartrosi sinistra; microcisti itraspongiosa sottocorticale subcentimetrica al collo femorale di sinistra; non versamento endoarticolare.
A destra il reperto RM appare caratterizzato da intenso edema midollare della spongiosa del colllo e della testa femorali; concomita, al profilo polare cefalico femorale, alterazione morfostrutturale ossea focale, con caratteristiche di tipo osteonecrotico; versamento endoarticolare.
Lieve condrosi del profilo acetabolare affrontato.
Non alterazioni morfostrutturali a carico delle restanti componenti ossee in esame.
A tale referto si è accompangata la prescrizione della seguente terapia:
Difosfonal 100 fiale (1 puntura intramuscolare al dì x 10 gg) in seguito (1 puntura 2 volte a settiamana x 2 mesi)
Dibase gocce 20 gocce alla settimana
Flectadol 1000 Bustine (1 a giorni alterni per 30 giorni)
Protezione stomaco
30 applicazioni notturne di Magneto terapia.
Vorrei se è possibile gentilmente sapere informazioni circa l interpretazione del referto e della relativa terapia. Vorrei maggiormente capire se il "problema" può essere risolto attraverso terapia o è necessario un intervento chirurgico aggiungendo che il paziente ha 53 anni, è alto 1.75 e pesa 90 kg. Ringrazio anticipatamente
Esame eseguito con tecnica TSE, FAT-SAT, secondo i piani coronali e assiali e sagittali sull anca destra.
Conservati i rapporti articolari delle anche; note di coxartrosi sinistra; microcisti itraspongiosa sottocorticale subcentimetrica al collo femorale di sinistra; non versamento endoarticolare.
A destra il reperto RM appare caratterizzato da intenso edema midollare della spongiosa del colllo e della testa femorali; concomita, al profilo polare cefalico femorale, alterazione morfostrutturale ossea focale, con caratteristiche di tipo osteonecrotico; versamento endoarticolare.
Lieve condrosi del profilo acetabolare affrontato.
Non alterazioni morfostrutturali a carico delle restanti componenti ossee in esame.
A tale referto si è accompangata la prescrizione della seguente terapia:
Difosfonal 100 fiale (1 puntura intramuscolare al dì x 10 gg) in seguito (1 puntura 2 volte a settiamana x 2 mesi)
Dibase gocce 20 gocce alla settimana
Flectadol 1000 Bustine (1 a giorni alterni per 30 giorni)
Protezione stomaco
30 applicazioni notturne di Magneto terapia.
Vorrei se è possibile gentilmente sapere informazioni circa l interpretazione del referto e della relativa terapia. Vorrei maggiormente capire se il "problema" può essere risolto attraverso terapia o è necessario un intervento chirurgico aggiungendo che il paziente ha 53 anni, è alto 1.75 e pesa 90 kg. Ringrazio anticipatamente
[#4]
Senza avere consapevolezza della gravità del grado della necrosi avascolare che mi pare sia stata diagnosticata non ho elementi per discutere la terapia, che è quella che in genere viene prescritta in questi casi. Aggiungo che la magnetoterapia va fatta per 6-8 ore al giorno con apparecchiature apposite che vengono noleggiate e non con i "macchinini" che si acquistano in Rete o in TV. Chieda all'ortopedico se sia opportuno proteggere l'anca evitando il carico con due bastoni antibrachiali. Ci possono essere altri provvedimenti aggiuntivi (camera iperbarica, onde d'urto, ecc) ma li sceglie l'ortopedico in base al caso clinico specifico.
Non posso escludere che alla fine si debba ricorrere a una protesi d'anca, ma adesso non lo possiamo sapere: si vedrà strada facendo.
Penso che comunque sia un bel sollievo sapere che non è una patologia che possa mettere a repentaglio la vita
Cordiali saluti
Non posso escludere che alla fine si debba ricorrere a una protesi d'anca, ma adesso non lo possiamo sapere: si vedrà strada facendo.
Penso che comunque sia un bel sollievo sapere che non è una patologia che possa mettere a repentaglio la vita
Cordiali saluti
[#5]
Utente
La ringrazio per la risposta. Siamo certamente felicissimi di aver appreso che non è una patologia che mette a repentaglio la vita certamente! Per quanto riguarda la magnetoterapia abbiamo provveduto a noleggiare un apparecchio professionale al costo di 6 euro al dì e la terapia la stà eseguendo per tutto l arco della notte. Il paziente però è molto restio sull utilizzo di batoni o stampelle per alleviare il carico e soprattutto non si riesce a farlo dimagrire. Continuerò a tenerla aggiornata sul decorso della terapia sperando che produca i risultati attesi. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 56.6k visite dal 04/03/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.