Ho fatto varie terapie fisiche, ultrasuoni a bassa ed alta potenza, 2 cicli di infiltrazioni con
Ho 41 anni, sono della provincia di Lodi, vicino a Milano; anch'io come la Sig.Francesca sofro di co ccigodinia da più di 2 anni.Vivo ormai sempre in piedi e da qualche tempo le caviglie mi dolorano tanto che devo fasciarle, le ginocchia sono stanche e la schiena, a furia di tenereposizioni viziate, ne risente. Nessun medico finora è riuscito ad aiutarmi.
Ho fatto RX, RSM, TAC...tutto negativo. E non ho avuto nessun trauma...il dolore è venuto così, dal nulla!Ho fatto varie terapie fisiche, ultrasuoni a bassa ed alta potenza, 2 cicli di infiltrazioni con cortisone, ho persino iniziato un percorso di terapia del dolore (Contramal, Depalgos, Oxicontyn, Lyrica, Tolep, e pomate locali) che poi ho interrotto perchè, oltre ad essere intontita tutto il giorno, non avevo beneficio.
Insomma non ho pace!
Ho sentito parlare dell'intervento di cui parla il Prof. Alessandro Caruso di Messina, cioèla riduzione e/o la resezione dell'ultima vertebra coccigea, ma appena nomino questo intervento ai medici, mi dicono che non è cosa semplice e che l'intervento è l'ultima spiaggia. Ma io penso di esserci arrivata all'ultima spiaggia!!!
Vorrei che qualcuno mi prendesse in considerazione...anche solo per indicarmi il luogo o il medico a cui devo rivolgermi!
Ringrazio in anticipo...Vi prego, datemi una mano!
Giuseppina
P.S. Mi piacerebbe contattare la Sig. Francesca per sapere come va.
Se vuole il mio indirizzo è franmic@alice.it
Ho fatto RX, RSM, TAC...tutto negativo. E non ho avuto nessun trauma...il dolore è venuto così, dal nulla!Ho fatto varie terapie fisiche, ultrasuoni a bassa ed alta potenza, 2 cicli di infiltrazioni con cortisone, ho persino iniziato un percorso di terapia del dolore (Contramal, Depalgos, Oxicontyn, Lyrica, Tolep, e pomate locali) che poi ho interrotto perchè, oltre ad essere intontita tutto il giorno, non avevo beneficio.
Insomma non ho pace!
Ho sentito parlare dell'intervento di cui parla il Prof. Alessandro Caruso di Messina, cioèla riduzione e/o la resezione dell'ultima vertebra coccigea, ma appena nomino questo intervento ai medici, mi dicono che non è cosa semplice e che l'intervento è l'ultima spiaggia. Ma io penso di esserci arrivata all'ultima spiaggia!!!
Vorrei che qualcuno mi prendesse in considerazione...anche solo per indicarmi il luogo o il medico a cui devo rivolgermi!
Ringrazio in anticipo...Vi prego, datemi una mano!
Giuseppina
P.S. Mi piacerebbe contattare la Sig. Francesca per sapere come va.
Se vuole il mio indirizzo è franmic@alice.it
[#1]
Gentile signora,
l'intervento è possibile, ma seppure, come tutti gli interventi, può avere delle complicanze, se l'indicazione ad intervenire non trova alternative, bisognerà procedere.
Cordialmente
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
l'intervento è possibile, ma seppure, come tutti gli interventi, può avere delle complicanze, se l'indicazione ad intervenire non trova alternative, bisognerà procedere.
Cordialmente
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
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[#2]
Gentile signora Giuseppina , mi ha citato e mi sembra doveroso intervenire in merito ! Hanno certamente ragione i Colleghi ortopedici a parlare di ultima spiaggia per l'intervento di ablazione dell'ultima vertebra coccigea, quando ve ne è l'indicazione assoluta !!!
Ma l' intervento è per il.......... naufrago della coccigodinia, ovvero per chi non riesce ad ottenere alcun risultato soddifacente con le terapie adatte, come mi sembra riferisca lei, ma attenzione, che la sua coccigodinia non è traumatica, ma a cosa è dovuta ? è veramente una coccigodinia e cosa riferisce la rmn e la rxgrafia ?
La riduzione manuale della vertebra coccigea, da me qualche caso eseguita, era riferita ad una lussazione e/o dislocazione traumatica di un a vertebra coccigea !!!! Comunque contatti uno specialista ortopedico valido ed autorevole e si faccia seguire e curare !!
A Milano non ha che l'imbarazzo della scelta: tra i tanti Ospedali, gli Istituti ortopedici convenzionati e non, le Cliniche Universitarie .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Ma l' intervento è per il.......... naufrago della coccigodinia, ovvero per chi non riesce ad ottenere alcun risultato soddifacente con le terapie adatte, come mi sembra riferisca lei, ma attenzione, che la sua coccigodinia non è traumatica, ma a cosa è dovuta ? è veramente una coccigodinia e cosa riferisce la rmn e la rxgrafia ?
La riduzione manuale della vertebra coccigea, da me qualche caso eseguita, era riferita ad una lussazione e/o dislocazione traumatica di un a vertebra coccigea !!!! Comunque contatti uno specialista ortopedico valido ed autorevole e si faccia seguire e curare !!
A Milano non ha che l'imbarazzo della scelta: tra i tanti Ospedali, gli Istituti ortopedici convenzionati e non, le Cliniche Universitarie .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#3]
Utente
La mia coccigodinia non è di origine traumatica e sia la risonanza che la tac sono negative.Io mi sono gia rivolta agli istituti ortopedici di Milano, il Galeazzi, il Gaetano Pini,persino al Rizzoli di Bologna,ma gli ortopedici se ne lavano le mani, mi mandano a far terapie o mi consigliano terapie del dolore.Ho l'impressione che non considerino il mio disagio come è in realtà...molto molto invalidante. Vivere in piedi non è piacevole e lo dico con le lacrime agli occhi.Forse non ho ancora trovato il medico che mi prenda seriamente in considerazione.Se potete fatemi un nome di qualcuno che magari abbia gia eseguito questo tipo di intervento o che comunque possa realmente aiutarmi. Sono disposta persino alla sperimentazione...il mio è un richiesta di aiuto.
Vi ringrazio di cuore per l'attenzione che mi avete prestato.
Giuseppina
Vi ringrazio di cuore per l'attenzione che mi avete prestato.
Giuseppina
[#4]
Comprendo la Sua angoscia.
Mi telefoni, Le fisserò un appuntamento in Ospedale con impegnativa del Suo medico.
VisitandoLa, avendo notizie dirette dei Suoi sintomi, si potrà fare meglio il punto della situazione e vedremo quale sarà la strada migliore da percorrere. In ogni caso, nessuna sperimentazione!
L'aspetto.
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
Mi telefoni, Le fisserò un appuntamento in Ospedale con impegnativa del Suo medico.
VisitandoLa, avendo notizie dirette dei Suoi sintomi, si potrà fare meglio il punto della situazione e vedremo quale sarà la strada migliore da percorrere. In ogni caso, nessuna sperimentazione!
L'aspetto.
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
[#6]
Utente
Gent.mo Dr. Migliaccio
a distanza di 11 mesi dall'intervento da lei effettuatomi di "osteotomia apofisaria della prima vertebra coccigea", devo dirle che sto molto meglio.
Riassumendo brevemente il decorso di questo anno, posso dire che la ferita non ha avuto nessun tipo di problema(cosa che invece preoccupava molto i medici consultati precedentemente a lei), ma la cosa più importante è che, anche se ci sono voluti alcuni mesi, io posso sedermi liberamente.
La mia vita è cambiata.
Solo se rimango seduta a lungo su superfici molto dure sento un fastidio che comunque non ha nulla a che vedere col dolore che provavo prima nel sedermi anche su ciambelle o cuscini molto morbidi.
Se tornassi indietro lo rifarei senza esitazione.
Grazie di cuore
a distanza di 11 mesi dall'intervento da lei effettuatomi di "osteotomia apofisaria della prima vertebra coccigea", devo dirle che sto molto meglio.
Riassumendo brevemente il decorso di questo anno, posso dire che la ferita non ha avuto nessun tipo di problema(cosa che invece preoccupava molto i medici consultati precedentemente a lei), ma la cosa più importante è che, anche se ci sono voluti alcuni mesi, io posso sedermi liberamente.
La mia vita è cambiata.
Solo se rimango seduta a lungo su superfici molto dure sento un fastidio che comunque non ha nulla a che vedere col dolore che provavo prima nel sedermi anche su ciambelle o cuscini molto morbidi.
Se tornassi indietro lo rifarei senza esitazione.
Grazie di cuore
[#7]
Gentile signora,
sono molto contento che tutto sia andato e stia andando per il meglio.
La ringrazio per aver voluto dare notizia della sua soddisfazione anche in questa sede.
Quei piccoli fastidi cui accenna dovrebbero esser destinati ad esaurirsi.
In ogni caso tenga presente che, in genere, negli interventi chirurgici è importante il confronto tra lo stato clinico precedente e quello successivo, e qui mi pare che quest'ultimo lo si possa considerare soddisfacente.
Sono sempre a Sua disposizione per ogni eventuale consiglio e/o necessità
Con cordialità
sono molto contento che tutto sia andato e stia andando per il meglio.
La ringrazio per aver voluto dare notizia della sua soddisfazione anche in questa sede.
Quei piccoli fastidi cui accenna dovrebbero esser destinati ad esaurirsi.
In ogni caso tenga presente che, in genere, negli interventi chirurgici è importante il confronto tra lo stato clinico precedente e quello successivo, e qui mi pare che quest'ultimo lo si possa considerare soddisfacente.
Sono sempre a Sua disposizione per ogni eventuale consiglio e/o necessità
Con cordialità
[#9]
Gentile sig.ra Giuseppina, sono felice di sentire che sta molto meglio e lo sono oltre che per la sua salute, altrettanto per esserle stato di valido aiuto nell'averla illuminata ed instradata verso questa tipologia di trattamento chirurgico, come lei ha detto citandomi nelle sue richieste di consulto formulatemi, anche qui nel sito in quel post scritto martedì 23 ottobre 2007 - ore: 18.32.06.
Intervento chirurgico che le avevo caldeggiato di fare, se qualsiasi trattamento incuento,fatto bene ed in maniera completa ovviamente,non le avesse prodotto alcun minimo beneficio; infatti come le avevo detto l'anno scorso,in genere le coccigodinie,spesso traumatiche, si curano quasi tutte in maniera non chirurgica e guariscono altrettanto bene, lentamente nel tempo,ma devono essere curate in maniera ottimale e con pazienza.
Ma in quei casi di lussazioni eccessive ed irriducibili manualmente o fratture scomposte e fortemente dolorose nel tempo, e che siano di ostacolo nelle donne per una potenziale gravidanza e quelle coccigodie non traumatiche ribelli ad ogni trattemento farmacologico e fisiochinesico, ma fatto bene ed in maniera idonea valida e completa, una volta accertata la causa della coccigodinia, va fatto l’ intervento chirurgico che consiste, come le avevo detto, nella asportazione dell'apofisi vertebrale coccigea, come è avvenuto per lei, o addirittura di tutta la vertebra.
L’intervento da lei eseguito si è rivelato efficace, se non risolutivo delle sue problematiche al coccige, ed apportatore non solo di benefici sintomatologici ma anche di una valida funzionalità e quindi di una discreta condizione di vita autonoma, che prima le era impedita. Nel caso clinico suo, non avendo avuto alcun trauma da caduta o impatto sul bacino e sulle natiche, dobbiamo chiederci ancora la causa di questa sua coccigodinia così persistente e invalidante per due anni !! Che tipo di coccigodinia, dovuta a cosa ? Un'artrite acuta ? Intanto l'importante è che lei adesso stia molto meglio e viva discretamente bene.
Ma poichè lei riferiva anche di dolori alla schiena, alle ginocchia, alle caviglie ecc. è da pensare che questi suoi dolori residui al coccige ancora presenti a distanza di 11 mesi dall'intervento chirurgico,derivino probabilmente ad un'artrosi incipiente o esistente da tempo o da altra patologia rachidea.
E tali disturbi, anche se non eccessivi, che non sono di norma dipendenti dall'intervento chirurgico, certamente come dice il collega potranno andare ad esaurirsi nel tempo, ma se ciò non avvenisse in quanto dovuti ed alimentati da un‘artrosi del rachide lombosacrale o altra patologia, è bene accertare più approfonditamente e curare in maniera ottimale, sopratutto le ginocchia ed il rachide lombo-sacrale-coccigeo, direttamente dal collega nch che l'ha operata e che ci legge qui, o da specialisti ortopedici e fisiatri che lui stesso o il suo medico curante potranno consigliarle.
==============
Ma certamente,gentile sig.ra Giuseppina, e concordo totalmente con il collega neurochirurgo che l'ha operata, LE COCCIGODINIE SI POSSONO CURARE E SE CURATE BENE GUARISCONO .
Come fanno da sempre e di norma tutti gli ortopedici o nel caso suo chirurgicamente il neurochirurgo.
Nel salutarla e ringraziarla della sua fiducia e stima nei miei confronti, le porgo i miei migliori auguri.
Intervento chirurgico che le avevo caldeggiato di fare, se qualsiasi trattamento incuento,fatto bene ed in maniera completa ovviamente,non le avesse prodotto alcun minimo beneficio; infatti come le avevo detto l'anno scorso,in genere le coccigodinie,spesso traumatiche, si curano quasi tutte in maniera non chirurgica e guariscono altrettanto bene, lentamente nel tempo,ma devono essere curate in maniera ottimale e con pazienza.
Ma in quei casi di lussazioni eccessive ed irriducibili manualmente o fratture scomposte e fortemente dolorose nel tempo, e che siano di ostacolo nelle donne per una potenziale gravidanza e quelle coccigodie non traumatiche ribelli ad ogni trattemento farmacologico e fisiochinesico, ma fatto bene ed in maniera idonea valida e completa, una volta accertata la causa della coccigodinia, va fatto l’ intervento chirurgico che consiste, come le avevo detto, nella asportazione dell'apofisi vertebrale coccigea, come è avvenuto per lei, o addirittura di tutta la vertebra.
L’intervento da lei eseguito si è rivelato efficace, se non risolutivo delle sue problematiche al coccige, ed apportatore non solo di benefici sintomatologici ma anche di una valida funzionalità e quindi di una discreta condizione di vita autonoma, che prima le era impedita. Nel caso clinico suo, non avendo avuto alcun trauma da caduta o impatto sul bacino e sulle natiche, dobbiamo chiederci ancora la causa di questa sua coccigodinia così persistente e invalidante per due anni !! Che tipo di coccigodinia, dovuta a cosa ? Un'artrite acuta ? Intanto l'importante è che lei adesso stia molto meglio e viva discretamente bene.
Ma poichè lei riferiva anche di dolori alla schiena, alle ginocchia, alle caviglie ecc. è da pensare che questi suoi dolori residui al coccige ancora presenti a distanza di 11 mesi dall'intervento chirurgico,derivino probabilmente ad un'artrosi incipiente o esistente da tempo o da altra patologia rachidea.
E tali disturbi, anche se non eccessivi, che non sono di norma dipendenti dall'intervento chirurgico, certamente come dice il collega potranno andare ad esaurirsi nel tempo, ma se ciò non avvenisse in quanto dovuti ed alimentati da un‘artrosi del rachide lombosacrale o altra patologia, è bene accertare più approfonditamente e curare in maniera ottimale, sopratutto le ginocchia ed il rachide lombo-sacrale-coccigeo, direttamente dal collega nch che l'ha operata e che ci legge qui, o da specialisti ortopedici e fisiatri che lui stesso o il suo medico curante potranno consigliarle.
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Ma certamente,gentile sig.ra Giuseppina, e concordo totalmente con il collega neurochirurgo che l'ha operata, LE COCCIGODINIE SI POSSONO CURARE E SE CURATE BENE GUARISCONO .
Come fanno da sempre e di norma tutti gli ortopedici o nel caso suo chirurgicamente il neurochirurgo.
Nel salutarla e ringraziarla della sua fiducia e stima nei miei confronti, le porgo i miei migliori auguri.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 15.6k visite dal 23/10/2007.
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