Degenerazione discali, per iniziali fenomeni di disidratazione, associata ad ernia discale mediana

Carissimo dottore, ho 37 anni, soffro di mal di schiena da alcuni anni. Dopo un' estate di alti e bassi, due settimane fà mi è venuta una forte infiammazione al nervo sciatico della gamba sinistra, con perdita di sensibilità della gamba giù fino a tutta la parte esterna del piede. Ho effettuato una RM nella quale è stata riscontratata una modica protrusione discale simmetrica L4-L5. Degenerazione discali, per iniziali fenomeni di disidratazione, associata ad ernia discale mediana e paramediana sinistra, dislocata verso il basso L5-S1. Fenomeni osteocondrosici a carico delle contrapposte limitanti somatiche vertebrali. Dopo una prima settimana di grande dolore, curato con voltaren e muscoril due volte al giorno, e non avendo avuto alcun effetto, su prescrizione medica ho sospeso detta cura è ho preso il bentalan 4 mg una fiala al dì per sei giorni. I miglioramenti sono stati subito evidenti. Il dolore è quasi passato. Adesso a distanza di 16 giorni, ho ancora parte del piede addormentato, esattamenta dal malleolo sx fino a tutte le dita, tranne l'alluce, che insieme alla parte interna e ok. Vorrei sapere a questo punto cosa posso iniziare a fare per cercare di risvegliare il piede senza rischiare ricadute. Attualmente non sto più prendendo alcun farmaco. Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
La descrizione che Lei fa della alterazione della sensibilità alla gamba fino alla parte esterna del piede è un segno neurologico di compressione delle radice S1 per effetto dell'ernia L5-S1.
Gli antiinfiammatori hanno il loro effetto solo limitato nel tempo.
Può provare una terapia conservativa su consiglio di un Fisiatra, ma, a mio modesto parere, in presenza di un sintomo neurologico è opportuno valutare l'indicazione chirurgica.

Cordialmente

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. sig. Massimo, lei necessita di un consulto ortopedico per una attenta valutazione della sintomatologia clinica della sua lombosciatalgia, per stabilire se è una sintomatologia irritativa o compressiva sulla radice nervosa S1 di sinistra, per analizzare se vi sono segni semeiologici di deficit neurologici periferici.
Valutare la rmn , se corrisponde effettivamente al referto elaborato dal collega radiologo.
Questa volta sono d'accordo integralmente con il collega Neurochirurgo Dott. Migliaccio, anzi le dirò di più: in presenza di un’ernia discale L5-S1, un quadro clinico con turbe motorie e sensitive all'arto inferiore sin, resistente alche alle terapie cortisoniche, è opportuno eseguire anche un'esame elettromiografico all'arto stesso per valutare la conduzione nervosa della radice interessata del nervo sciatico.
Certamente, come consiglia anche il collega Migliaccio, è conveniente fare prima un trattamento di fisiochinesiterapia, affidandosi ad uno specialista Fisiatra.
Nel caso clinico suo: un ciclo di massoterapia, ionoforesi, correnti diadinamiche e Marconiterapia sarebbe da eseguire, ovviamente non in fase di acuzie sintomatologica.
Ma, nel breve - medio termine, alla luce dell’emg, dello stato clinico funzionale del rachide lombo-sacrale e della sua sintomatologia clinica, è da prendere seriamente in considerazione un eventuale approccio chirurgico al suo problema, affidandosi ad un chirurgo ortopedico o ad un neurochirurgo .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina


Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
Gentilissimi dottori, vi ringraziom per le risposte datemi, vorrei comunque porvi due domande: 1) vorrei sapere sè il protrarsi della condizione di addormentamento di parte del piede, potrebbe causare gravi lesioni al tendine e se c'è un tempo massimo di attesa oltre il quale non si deve andare e procedere qundi con un eventuale intervento chirurgico. 2) Ho sentito parlare di intervento di ernia del disco con una tecnica mininvasiva con asportazione dell'ernia attraverso l'uso di cannule, oppure con la discolisi con ossigeno - ozono. Potreste dirmi sè siete favorevoli a queste tecniche, quali rischi ci sono nell'effettuarla e quali sono oggi i risultati? Grazie mille per la vostra gentile collaborazione.

Sentiti ringraziamenti
Massimo.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr.Signor Massimo,
innanzi tutto bisogna fare un pò di chiarezza sul bombardamento mediatico di nuove e rivoluzionarie tecniche per l'ernia del disco,
Vi sono tecniche diverse per trattate le ernie del disco, ma queste non sono alternative o meglio sostitutive della tecnica tradizione.
Esse hanno una precisa indicazione a seconda dello stato morfologico del disco,ovvero della sua posizione, se concomitano altre alterazioni anatomiche ecc.
Anche la discolisi può essere effettuata con diversi metodi oltre all'ozono, ma anch'essse vanno usate a seconda della condizione patologica del disco.

Spero di esser stato esauriente

Cordialità


Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. sig. Massimo, non si ponga mille domande: certamente a lungo andare subentra una notevole ipotrofia dei muscoli interessati a seguito di una precaria e/o deficitaria innervazione . Ma vada al concreto e si affidi a Colleghi validi ed esperti, siano essi ortopedici o neurochirurghi, ma che eseguano tecniche chirurgiche collaudate e sicure ed in ciò concordo con il Collega Migliaccio
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina

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Utente
Utente
Gentilissimi dottori, vi ringrazio per i preziosi consigli. Ho seguito le vostre indicazioni e ho consultato un ortopedico specialista della colonna vertebrale. Questi ha rilevato una ernia discale espulsa piuttosto grande, che a suo dire sarebbe normalmente da operare. Senonchè avendo verificato un quafro clinico in netto migioramento, molto probabilmente perchè, a suo dire, ho un canale piuttosto grande tanto da contenere il nervo e l'ernia. Mi ha prescritto l'utilizzo di un corsetto lombare da tenere per tre settimane, di iniziare una cura per cinque giorni con co-efferalgan da 500 mg da prendere due volte al giorno e soldesan 4 mg una volta al dì. Alla fine delle tre settimane mi ha prescritto 12 sedute di fiokinesiterapia. Premetto che allo stato attuale la gamba sx e molto migliorata e non ho quasi alcun dolore. Soltanto il disturbo al piede e rimasto anche se avverto qualche timido miglioramento. Spero che questa cura sia utile ad evitare l'intervento chirurgico. Vi prego di esprimere un vostro parere su quanto esposto. Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Bisogna solo stare attenti a che, passato il dolore, non si instaurino dei deficit neurologici come una diminuzione della forza al piede e gamba.
L'assenza di dolore spesso non è un buon segno, potrebbe significare la perdita della funzione della radice.

Dr.G.Migliaccio