Distacco parziale tendine di achille
Egregio Dott. Roberto Leo
Le scrivo per avere delucidazioni in merito ad un infortunio che mi ha provocato il distacco parziale del tendine di achille del piede sinistro.
L'incidente è accaduto nel Novembre del 2009.
Dopo una visita ortopedica di pronto soccorso sono stato ingessato fino al ginocchio con la punta del piede rivolta verso il basso.
Dall'indagine in R.M. è risultato quanto segue:
"Si apprezza edema a manicotto del tessuto sottocutaneo della caviglia con piccola quota di versamento intrarticolare rtibio-peroneo-astragalico. Ispessito e con disomogenea area di iperintensità di segnale nel contesto il tendine di achille come da lesione parziale dello stesso. non si apprezza immagini di alterata intensità di segnale a carico dei legamenti peroneo-astragalico anteriore e posteriore nonchè del peroneo calcaneare e del ligamento deltoide."
Trascorso il periodo di ingessatura di circa 60 giorni ho effettuato la riabilitazione tra cui anche nuoto pinnato.
Alla successiva indagine della R.M. è risultata una guarigione con una evidente formazione callosa.
A seguito di quanto descritto adesso le chiedo:
- Come mai a più di un'anno il muscolo non è ancora con piena tonicità?
- Questa callosità creatasi può comportare rischi di altra natura? Potrà ritornare in normale fibra e riprendere la sua naturale funzione così come mi è stato detto in ospedale?
- Potrò in futuro correre altri rischi di rottura?
La informo che attualmente sto potendo effettuare una normale attività motoria senza particolari sofferenze tranne un leggero gonfiore in casi di eccessivo affaticamento.
La ringrazio anticipatamente per quanto potrà dirmi ed in attesa di un suo gentile riscontro le porgo cordiali saluti.
Giuseppe Musumeci
Le scrivo per avere delucidazioni in merito ad un infortunio che mi ha provocato il distacco parziale del tendine di achille del piede sinistro.
L'incidente è accaduto nel Novembre del 2009.
Dopo una visita ortopedica di pronto soccorso sono stato ingessato fino al ginocchio con la punta del piede rivolta verso il basso.
Dall'indagine in R.M. è risultato quanto segue:
"Si apprezza edema a manicotto del tessuto sottocutaneo della caviglia con piccola quota di versamento intrarticolare rtibio-peroneo-astragalico. Ispessito e con disomogenea area di iperintensità di segnale nel contesto il tendine di achille come da lesione parziale dello stesso. non si apprezza immagini di alterata intensità di segnale a carico dei legamenti peroneo-astragalico anteriore e posteriore nonchè del peroneo calcaneare e del ligamento deltoide."
Trascorso il periodo di ingessatura di circa 60 giorni ho effettuato la riabilitazione tra cui anche nuoto pinnato.
Alla successiva indagine della R.M. è risultata una guarigione con una evidente formazione callosa.
A seguito di quanto descritto adesso le chiedo:
- Come mai a più di un'anno il muscolo non è ancora con piena tonicità?
- Questa callosità creatasi può comportare rischi di altra natura? Potrà ritornare in normale fibra e riprendere la sua naturale funzione così come mi è stato detto in ospedale?
- Potrò in futuro correre altri rischi di rottura?
La informo che attualmente sto potendo effettuare una normale attività motoria senza particolari sofferenze tranne un leggero gonfiore in casi di eccessivo affaticamento.
La ringrazio anticipatamente per quanto potrà dirmi ed in attesa di un suo gentile riscontro le porgo cordiali saluti.
Giuseppe Musumeci
[#1]
Gnetile utente,
per ripondere adeguatamente alle sue compresnibili domanda e rassicurarla pienamente sarebbe necessario visitare la sua caviglia ed il suo tendine nonche' visionare le immagini di una RMn recente
Cio' detto proviamo comunque a rispondere alle sue domande seppur a grandi linee
Come mai a più di un'anno il muscolo non è ancora con piena tonicità?
PROBABILMENTE IL SUO PERCORSO RIABILITATIVO NON E' STATO ADEGUATO
- Questa callosità creatasi può comportare rischi di altra natura? Potrà ritornare in normale fibra e riprendere la sua naturale funzione così come mi è stato detto in ospedale?
IL FATTO CHE GLIELO ABBIANO GIA' DETTO DOVREBBE RASSICURARLA DI PER SE
NON SO DI QUALE CALLOSITA' LEI PARLA
PROBABILMENTE LEI SI RIFERISCE ALLA CICATRICE POST ROTTURA
IN TAL CASO POSSO DIRLE CHE GENERALMENTE LA CICATRICE CHE IL TENDINE DI ACHILLE SVILUPPA E' SPESSO MOLTO VALIDA E PONE AL RIPARO I PAZIENTI DA BUONA PARTE DEI RISCHI FUTUTI
- Potrò in futuro correre altri rischi di rottura?
VEDA SOPRA
Cordiali saluti.
per ripondere adeguatamente alle sue compresnibili domanda e rassicurarla pienamente sarebbe necessario visitare la sua caviglia ed il suo tendine nonche' visionare le immagini di una RMn recente
Cio' detto proviamo comunque a rispondere alle sue domande seppur a grandi linee
Come mai a più di un'anno il muscolo non è ancora con piena tonicità?
PROBABILMENTE IL SUO PERCORSO RIABILITATIVO NON E' STATO ADEGUATO
- Questa callosità creatasi può comportare rischi di altra natura? Potrà ritornare in normale fibra e riprendere la sua naturale funzione così come mi è stato detto in ospedale?
IL FATTO CHE GLIELO ABBIANO GIA' DETTO DOVREBBE RASSICURARLA DI PER SE
NON SO DI QUALE CALLOSITA' LEI PARLA
PROBABILMENTE LEI SI RIFERISCE ALLA CICATRICE POST ROTTURA
IN TAL CASO POSSO DIRLE CHE GENERALMENTE LA CICATRICE CHE IL TENDINE DI ACHILLE SVILUPPA E' SPESSO MOLTO VALIDA E PONE AL RIPARO I PAZIENTI DA BUONA PARTE DEI RISCHI FUTUTI
- Potrò in futuro correre altri rischi di rottura?
VEDA SOPRA
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 25/02/2011.
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