Tallonite
buongiorno,volevo esporre il mio problema.io da quasi 2 anni soffro di una tallonite bilaterale eo ginocchio varo,piede pronato bilaterale conlimitazione movimenti prenosupinazione,angolo di valgismo di circa 15°> a dx.ho eseguito i seguenti esami:rx piedi bilaterale rx piedi in carico,risonanza magnetica e vari esami del sangue senza però riscontrare niente di rilevante se non una leggera artrosi astragalonavicolare.in più dopo osteodensitometria risulta un livello di calcio moderatamente basso.io faccio uso di plantari correttivi per piede cavo,ho eseguito varie terapie:magnetoterapia,laser,ultrasuoni,onde d'urto 3 sedute,infiltrazioni cortisoniche sul tallone 3 sedute,e altre sedute da osteopata e massofisioterapista ma senza alcun miglioramento rilevante.volevo specificarle che io provo dolore in particolar modo stando in piedi fermo nella stessa posizione e invece molto meno camminando,in più sento dolore anche da coricato se appoggio sui calcagni,sono esente dal dolore solo se tengo i piedi sospesi senza appoggiare per niente.vorrei sapere la sua opinione sul possibile trattamento da eseguire essendo ormai quasi rassegnato a questo problema che modifica la mia vita non potendo più fare sport.aspetto una risposta grazie
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Gentile utente, la tallodinia ha diverse cause, e in un consulto on-line non possiamo sapere quali sono. Il fatto di avere dolore anche solo appoggiando da sdraiato i talloni mi fa pensare non solo a una fascite plantare, ma magari anche ad un problema dell'inserzione del tendine achilleo, tipo esiti di morbo di Sever. Inoltre bisognerebbe vedere se i plantari sono adatti anche per scaricare le aree dolenti del tallone e per rilassare la fascia plantare. Comunque, senza valutazione diretta, le mie sono solo supposizioni. Quindi il consiglio è sottoporsi a visita specialistica da un ortopedico che si occupi specificatamente di piede. Cordialità.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
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Ex utente
grazie della risposta.comunque io ho già fatto più visite ortopediche fisiatriche e anche reumatologiche.un ortopedico voleva effettuare il release della fascia plantare ma non mi assicurava un esito positivo ma tenendo conto che dalla risonanza non risultavano problemi ne alla fascia ne ai tendini ho preferito per ora non affrontare un intervento chirurgico.anche perchè la fascite plantare penso dovrebbe portarmi dolore alla mattina appena sveglio nell'appoggio del piede ma nel mio caso non è cosi.siccome ho il piede cavo lei pensa che possa essere utile una visita dal posturologo o podologo?i plantari mi sono stati fatti su calco del piede ma senza esami barodometrici o altro solo su segnalazioni dell'ortopedico che mi ha in cura.ma dopo più di un anno non ho benefici se li indosso o non li indosso.lei pensa che l'artrosi astragalonavicolare possa anche essere la causa del doore ai talloni?grazie in anticipo
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Mi sembra strano che la causa sia da ricercarsi alla astragaloscafoidea, ma solo con una visita diretta si può essere sicuri. Purtroppo spesso un piede cavo è molto difficile da curare. Ma ora che ci penso, nel suo primo post lei parla di GINOCCHIO varo e di PIEDE pronato, non di piede cavo. Un piede pronato può dare dolori causati da ALTRE cose, e anche se fosse cavo anatomicamente, potrebbe comportarsi come un pronato funzionalmente. Una valutazione da un ortopedico specializzato nello studio del piede e del passo, con l'ausilio di strumentazioni come la baropodometria dinamica, potrebbe aiutarla. Ma bisogna stare attenti, perché va considerato anche il ginocchio, per non fare bene al piede e male al ginocchio con un plantare. Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 07/02/2011.
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