Algodistrofia
Gentili Dottori,
mi rivolgo a voi per avere una maggiore capacita' di comprensione del mio problema.
Ho 39 anni, sono alto 175 cm e peso 86 kg..
Ho eseguito una Risonanza Magnetica a fine ottobre del 2010, che seguiva una visita ortopedica che avevo fatto per via di un forte dolore al ginocchio destro.
Prima di dare seguito all'esito della suddetta Risonanza, tengo a ribadire che prima di allora non avevo mai avuto alcun particolare disturbo al ginocchio e che eseguivo una normale attivita' sportiva anche se non molto intensa.
Purtroppo a seguito di questo dolore a distanza oramai di qualche mese ho dei problemi nel camminare e avverto un dolore tale da dovermi fermare quando sono in movimento per piu' di venti minuti.Potrete immaginare lo sconforto che mi provoca questa situazione.
Trascrivo qui di seguito l'esito della Risonanza Magnetica:
RM GINOCCHIO E GAMBA DX
Acquisizioni sui tre piani ortogonali, con tecnica TSE T1 e T2 pesata, T2 pesata con saturazione del segnale grasso,gradient Echo T2 pesata.
Fenomeni di sfaldamento strutturale interessano la regione murale del corno posteriore del menisco interno, senza discontinuita' a tutto spessore.
Menisco esterno discoide incompleto.
Condropatia del piano di carico condiloideo femorale interno, con ampio focolaio di sofferenza edemigena dell'osso subcondrale che si estende alla regione iuxtametafisaria distale di femore.
Conservati i legamenti crociati ed i collaterali.
Minima iperpressione esterna di rotula al grado di flessione in esame.
Dopo questa risonanza ho seguito anche su consiglio sia dell'Ortopedico sia del mio Dottore di Base una cura di Tauxib 90 mg in in compresse da prendere due volte al giorno e in bustine di Dona da prendere una volta al di per un totale di 30 giorni.
A seguito di questa cura una nuova visista medica ortopedica fatta non piu' di 20 giorni fa mi ha indirizzato su una nuova profilassi da seguire che consiste in una puntura ogni tre giorni di Difosfonal 100 mg e in compresse di Trental 400 mg da prendersi una volta al di, per un periodo di cura di trenta giorni al termine dei quali dovro poi fare una nuova Risonanza.
C'e da dire ancora che sto seguendo una terapia a impulsi che si avvale di un apparecchio elettromedicale che ho noleggiato come suggeritomi da questi medici.
Il trattamento e' per 30 giorni in aggiunta alla suesposta terapia.
Inizialmente ( avendo fatto io , non so se a torto o a ragione piu' di un consulto medico) mi era stata data come unica alternativa una artroscopia , ma ora invece i medici che mi hanno consigliato il Difosfonal e il Trental sembra vogliano seguire una strada diversa volta essenzialmente al riassorbimento dell'Edema che loro hanno evidenziato dalla lettura della Risonanza.
Cosa ne pensate? Ritenete che l'Artroscopia sia comunque la soluzione
principe?
Vi ringrazio anticipatamente
mi rivolgo a voi per avere una maggiore capacita' di comprensione del mio problema.
Ho 39 anni, sono alto 175 cm e peso 86 kg..
Ho eseguito una Risonanza Magnetica a fine ottobre del 2010, che seguiva una visita ortopedica che avevo fatto per via di un forte dolore al ginocchio destro.
Prima di dare seguito all'esito della suddetta Risonanza, tengo a ribadire che prima di allora non avevo mai avuto alcun particolare disturbo al ginocchio e che eseguivo una normale attivita' sportiva anche se non molto intensa.
Purtroppo a seguito di questo dolore a distanza oramai di qualche mese ho dei problemi nel camminare e avverto un dolore tale da dovermi fermare quando sono in movimento per piu' di venti minuti.Potrete immaginare lo sconforto che mi provoca questa situazione.
Trascrivo qui di seguito l'esito della Risonanza Magnetica:
RM GINOCCHIO E GAMBA DX
Acquisizioni sui tre piani ortogonali, con tecnica TSE T1 e T2 pesata, T2 pesata con saturazione del segnale grasso,gradient Echo T2 pesata.
Fenomeni di sfaldamento strutturale interessano la regione murale del corno posteriore del menisco interno, senza discontinuita' a tutto spessore.
Menisco esterno discoide incompleto.
Condropatia del piano di carico condiloideo femorale interno, con ampio focolaio di sofferenza edemigena dell'osso subcondrale che si estende alla regione iuxtametafisaria distale di femore.
Conservati i legamenti crociati ed i collaterali.
Minima iperpressione esterna di rotula al grado di flessione in esame.
Dopo questa risonanza ho seguito anche su consiglio sia dell'Ortopedico sia del mio Dottore di Base una cura di Tauxib 90 mg in in compresse da prendere due volte al giorno e in bustine di Dona da prendere una volta al di per un totale di 30 giorni.
A seguito di questa cura una nuova visista medica ortopedica fatta non piu' di 20 giorni fa mi ha indirizzato su una nuova profilassi da seguire che consiste in una puntura ogni tre giorni di Difosfonal 100 mg e in compresse di Trental 400 mg da prendersi una volta al di, per un periodo di cura di trenta giorni al termine dei quali dovro poi fare una nuova Risonanza.
C'e da dire ancora che sto seguendo una terapia a impulsi che si avvale di un apparecchio elettromedicale che ho noleggiato come suggeritomi da questi medici.
Il trattamento e' per 30 giorni in aggiunta alla suesposta terapia.
Inizialmente ( avendo fatto io , non so se a torto o a ragione piu' di un consulto medico) mi era stata data come unica alternativa una artroscopia , ma ora invece i medici che mi hanno consigliato il Difosfonal e il Trental sembra vogliano seguire una strada diversa volta essenzialmente al riassorbimento dell'Edema che loro hanno evidenziato dalla lettura della Risonanza.
Cosa ne pensate? Ritenete che l'Artroscopia sia comunque la soluzione
principe?
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentile utente, l'edema dell'osso è una risposta infiammatoria all'alterazione della cartilagine e al probabile sovraccarico di quella porzione del ginocchio (ginocchio varo, sovrappeso, alterazioni costituzionali o sofferenze nella gioventù). Quindi la prima cosa da fare è capire la causa per instaurare una terapia volta ad eliminarla, se possibile, poi curare l'alterazione cartilaginea. E questo si può fare in molti modi, in base a quello che dicono la visita e gli esami. Si affidi ad uno specialista del ginocchio. Cordialità.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Ex utente
La ringrazio Dottore per il suo tempo dedicatomi.
Nella mia ignoranza le chiedo,forse abusando un poco della sua pazienza e facendo tesoro di quanto gia' da lei
consigliatomi, non pensa che comunque in questo mio caso specifico anche se l'episodio infiammatorio dovesse superarsi, rimarrebbe comunque una situazione del menisco compromessa? Quando lei dice di far riferimento ad uno specialista del ginocchio ( le chiedo scusa per la mia incompetenza ) non si rifereisce forse ad un ortopedico o a un fisioterapista, o esistono figure mediche piu' specifiche..?
La ringrazio se vorra' ancora perdere un minuto con me..
Buon lavoro
Cordiali saluti
Nella mia ignoranza le chiedo,forse abusando un poco della sua pazienza e facendo tesoro di quanto gia' da lei
consigliatomi, non pensa che comunque in questo mio caso specifico anche se l'episodio infiammatorio dovesse superarsi, rimarrebbe comunque una situazione del menisco compromessa? Quando lei dice di far riferimento ad uno specialista del ginocchio ( le chiedo scusa per la mia incompetenza ) non si rifereisce forse ad un ortopedico o a un fisioterapista, o esistono figure mediche piu' specifiche..?
La ringrazio se vorra' ancora perdere un minuto con me..
Buon lavoro
Cordiali saluti
[#3]
Non credo che il problema più importante sia la lesione del menisco, ci sono tante persone che hanno un menisco degenerato e non hanno dolore. Se l'edema si risolve, comunque rimarrebbe la cartilagine consumata e sofferente, è questa la cosa più importante. E questa cosa si potrebbe risolvere, o aiutare, in vari modi; si va dalle infiltrazioni di acido ialuronico a interventi di pulizia, microfratture o trapianto della cartilagine, in base a quello che vede l'ortopedico. Inoltre, se il ginocchio è molto varo ed è questa la causa del sovraccarico, si dovrebbe prendere in considerazione un intervento di osteotomia, cioè raddrizzare il ginocchio. per specialista intendo un ortopedico che lavori soprattutto col ginocchio, visto che, se necessari, ci sono interventi che non tutti gli ortopedici fanno. Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 07/02/2011.
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