Verticalizzazione cervicale, arteria occlusa?
Salve,
Da oltre un anno soffro di sintomi piuttosto gravi come vertigini continue, sonnolenza, senso di stordimento.
Nonostante le numerose, visite, accertamenti e terapie presso diversi specialisti, il problema non è mai stato risolto.
Gli unici dati oggettivi degli esami riguardano una verticalizzazione cervicale di origine traumatica ed un leve ipoafflusso di sangue nell'arteria vertebrale destra, ma a detta dei medici queste due cose non dovrebbero comportare i mei sintomi. Ad ogni modo, mi è stata consigliata della fisioterapia che dopo numerose sedute non ha dato gli esiti sperati.
Recentemente però ho avuto un'illuminazione: i sintomi -sempre di entità variabile- a volte comprendono anche una diffusa sensazione di calore al volto e, nei casi peggiori, forte odore di sangue nel naso. Uniti agli altri sintomi (vertigini, stordimento) si tratta ESATTAMENTE delle stesse sensazioni che provavo da bambino quando per giocare stavo a testa in giù sul divano per alcuni minuti.
Ho pensato quindi che il trauma cervicale potrebbe aver causato una qualche alterazione dei vasi, e che ci sia quindi difficoltà a far defluire il sangue dalla testa. Ciò spiegherebbe anche il perché dei vari esami negativi, visto che una cosa del genere è difficile da rilevare.
E' possibile una cosa del genere?
Per accertare o escludere questa causa, esiste un esame specifico?
Da oltre un anno soffro di sintomi piuttosto gravi come vertigini continue, sonnolenza, senso di stordimento.
Nonostante le numerose, visite, accertamenti e terapie presso diversi specialisti, il problema non è mai stato risolto.
Gli unici dati oggettivi degli esami riguardano una verticalizzazione cervicale di origine traumatica ed un leve ipoafflusso di sangue nell'arteria vertebrale destra, ma a detta dei medici queste due cose non dovrebbero comportare i mei sintomi. Ad ogni modo, mi è stata consigliata della fisioterapia che dopo numerose sedute non ha dato gli esiti sperati.
Recentemente però ho avuto un'illuminazione: i sintomi -sempre di entità variabile- a volte comprendono anche una diffusa sensazione di calore al volto e, nei casi peggiori, forte odore di sangue nel naso. Uniti agli altri sintomi (vertigini, stordimento) si tratta ESATTAMENTE delle stesse sensazioni che provavo da bambino quando per giocare stavo a testa in giù sul divano per alcuni minuti.
Ho pensato quindi che il trauma cervicale potrebbe aver causato una qualche alterazione dei vasi, e che ci sia quindi difficoltà a far defluire il sangue dalla testa. Ciò spiegherebbe anche il perché dei vari esami negativi, visto che una cosa del genere è difficile da rilevare.
E' possibile una cosa del genere?
Per accertare o escludere questa causa, esiste un esame specifico?
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Gentile utente, non credo proprio che possa accadere una cosa del genere. Ha già consultato un neurologo? Può spiegare a lui i suoi sintomi. Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Ho consultato due neurologi: il primo credeva che si trattasse di sintomi psicosomatici, cosa poi smentita da ulteriori esami;
Il secondo invece ha ipotizzato che la verticalizzazione abbia causato lo "stiramento" (questo mi pare fu il termine utilizzato) di un'arteria o di un nervo, tutte cose difficili da rilevare con certezza persino dalla RMN e dalle lastre che gli avevo portato. E disse che anche se vedeva una lieve protrusione discale appena accennata, non poteva operarmi a meno che la situazione non fosse ulteriormente degenerata.
Per darle un'idea le allego una scansione di una mia radiografia e RMN:
http://i51.tinypic.com/2eodt6o.jpg
Cosa posso fare per tentare di migliorare le mie condizioni?
Il secondo invece ha ipotizzato che la verticalizzazione abbia causato lo "stiramento" (questo mi pare fu il termine utilizzato) di un'arteria o di un nervo, tutte cose difficili da rilevare con certezza persino dalla RMN e dalle lastre che gli avevo portato. E disse che anche se vedeva una lieve protrusione discale appena accennata, non poteva operarmi a meno che la situazione non fosse ulteriormente degenerata.
Per darle un'idea le allego una scansione di una mia radiografia e RMN:
http://i51.tinypic.com/2eodt6o.jpg
Cosa posso fare per tentare di migliorare le mie condizioni?
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Gentile utente, non possiamo, per politica del sito, visionare esami. Inoltre, ho letto i suoi messaggi precedenti e ho visto che l'hanno visitata in molti... come possiamo noi, tramite un consulto on-line, riuscire a fare delle ipotesi diagnostiche quando anche chi la visita ha opinioni discordanti? L'unica cosa è trovare un medico, magari un fisiatra (che sa di neurologia e di ortopedia) che sappia mettere insieme tutte le informazioni che ha raccolto finora per giungere ad una conclusione. Cordialità.
[#4]
Utente
Ovviamente sono già stato da un fisiatra ed ho fatto delle terapie, come saprà se ha letto gli altri miei messaggi. E' un anno che giro tra fisiatri, neurologi, ortopedici, medici di base, ecc.
Visto che non ho risolto nulla, l'idea era appunto di avere più pareri medici ed ipotesi da più dottori -anche online-, al fine trovare magari un paere illuminato che mi conducesse finalmente verso una terapia risolutiva. Gli esami li ho tutti sottomano, se servono dati oggettivi.
Visto che giustamente lei è molto cauto e non si arrischia ad azzardare un'ipotesi (cosa sicuramente ardua), facciamola semplice allora. Le pongo tre semplicissime domande non necessariamente correlate al mio caso:
1-Alla luce dei suoi studi e della sua esperienza, ritiene possibile che un'alterazione del rachide cervicale possa in qualche modo alterare il flusso sanguigno delle arterie intervertebrali?
2-Tale alterazione potrebbe determinare patologie come insufficienza vertebrobasilare (anche di lieve entità) o CCSVI?
3-Che esami si possono effettuare per essere certi che non ci siano problemi di circolazione relativi alle arterie intervertebrali?
Attendo una gentile risposta da parte sua.
Visto che non ho risolto nulla, l'idea era appunto di avere più pareri medici ed ipotesi da più dottori -anche online-, al fine trovare magari un paere illuminato che mi conducesse finalmente verso una terapia risolutiva. Gli esami li ho tutti sottomano, se servono dati oggettivi.
Visto che giustamente lei è molto cauto e non si arrischia ad azzardare un'ipotesi (cosa sicuramente ardua), facciamola semplice allora. Le pongo tre semplicissime domande non necessariamente correlate al mio caso:
1-Alla luce dei suoi studi e della sua esperienza, ritiene possibile che un'alterazione del rachide cervicale possa in qualche modo alterare il flusso sanguigno delle arterie intervertebrali?
2-Tale alterazione potrebbe determinare patologie come insufficienza vertebrobasilare (anche di lieve entità) o CCSVI?
3-Che esami si possono effettuare per essere certi che non ci siano problemi di circolazione relativi alle arterie intervertebrali?
Attendo una gentile risposta da parte sua.
[#7]
Utente
" Patologie legate al nervo vago
Quando la sua funzionalità è compromessa, ad esempio dall'artrosi cervicale*, possono verificarsi tutta una serie di sintomi tra cui nausea*, acidità di stomaco*, vertigini*, giramenti di testa*, rossori in viso-, tachicardia-, dolore e rigidità del collo*, mal di testa+, pallore*, sudorazione fredda-, salivazione ridotta, vomito-."
Appurato da più fonti che il mio problema è in effetti questo, quale può essere la cura?
Quando la sua funzionalità è compromessa, ad esempio dall'artrosi cervicale*, possono verificarsi tutta una serie di sintomi tra cui nausea*, acidità di stomaco*, vertigini*, giramenti di testa*, rossori in viso-, tachicardia-, dolore e rigidità del collo*, mal di testa+, pallore*, sudorazione fredda-, salivazione ridotta, vomito-."
Appurato da più fonti che il mio problema è in effetti questo, quale può essere la cura?
[#8]
Utente
Per tutti quelli che hanno un problema simile e che non trovano una soluzione:
Sono stato male per circa 2 anni prima di iniziare a migliorare. Facevo massoterapia, infrarossi e chinesiterapia, ginnastica posturale ed un fisiatra mi faceva una sorta di "pompage" (ovvero ti tirano il collo come le galline). I risultati erano modesti, ed anzi sconsiglio quest'ultima pratica che va più che altro a stressare il collo.
Nell'ultimo anno ho fatto grossi progressi, ma non per merito della scienza medica, che nel mio caso non è stata efficace. Quindi prendete il mio consiglio con le pinze e provatelo solo DOPO, nel caso che con voi le tradizionali procedure mediche abbiano fallito (come nel mio caso).
Per migliorare davvero non ho dovuto sforzarmi di stare "dritto" ma sto semplicemente rilassato e assecondo la naturale postura del corpo. Ma soprattutto (questa è la cosa piu importante) dormo in posizione rilassata, di lato.. insomma il collo deve essere il più sciolto possibile in modo che i nervi infiammati dalle vertebre si sfiammano da soli, e così facendo si affievoliscono anche tutti i sintomi negativi.
Personalmente dormo di lato col cuscino leggermente rialzato (30-40 gradi) e la spalla sul cuscino stesso; posso girarmi dall'altro lato se voglio ma non posso dormire supino o a pancia sotto altrimenti peggioro.
Il tutto sta nel trovare la posizione giusta che fa rilassare il collo, e se dormite bene riuscirete a stare bene anche durante il giorno.
Sto molto meglio ora e posso fare una vita quasi normale, ma non posso comunque fare sforzi fisici.
Spero di essere stato utile, se volete contattarmi mi trovate a questa email: mxlegend@tin.it
Sono stato male per circa 2 anni prima di iniziare a migliorare. Facevo massoterapia, infrarossi e chinesiterapia, ginnastica posturale ed un fisiatra mi faceva una sorta di "pompage" (ovvero ti tirano il collo come le galline). I risultati erano modesti, ed anzi sconsiglio quest'ultima pratica che va più che altro a stressare il collo.
Nell'ultimo anno ho fatto grossi progressi, ma non per merito della scienza medica, che nel mio caso non è stata efficace. Quindi prendete il mio consiglio con le pinze e provatelo solo DOPO, nel caso che con voi le tradizionali procedure mediche abbiano fallito (come nel mio caso).
Per migliorare davvero non ho dovuto sforzarmi di stare "dritto" ma sto semplicemente rilassato e assecondo la naturale postura del corpo. Ma soprattutto (questa è la cosa piu importante) dormo in posizione rilassata, di lato.. insomma il collo deve essere il più sciolto possibile in modo che i nervi infiammati dalle vertebre si sfiammano da soli, e così facendo si affievoliscono anche tutti i sintomi negativi.
Personalmente dormo di lato col cuscino leggermente rialzato (30-40 gradi) e la spalla sul cuscino stesso; posso girarmi dall'altro lato se voglio ma non posso dormire supino o a pancia sotto altrimenti peggioro.
Il tutto sta nel trovare la posizione giusta che fa rilassare il collo, e se dormite bene riuscirete a stare bene anche durante il giorno.
Sto molto meglio ora e posso fare una vita quasi normale, ma non posso comunque fare sforzi fisici.
Spero di essere stato utile, se volete contattarmi mi trovate a questa email: mxlegend@tin.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 11.9k visite dal 01/02/2011.
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