Un menisoc rotto non è vero che debba fare

Egregio dottore,

pratico corsa a livelo semi-agonistico, 40-80 km alla settimana. 18 mesi fa durante un allenamento ho sentito improvvisamente un forte dolore al ginocchio sinistro e mis ono dovuto fermare. L'articolazione era dolorante ma il grosso del dolore è scemato dopo pochi minuti e sono riuscito a tornare a piedi a casa. Dopo 2 gironi di riposo a provato a correre ma di nuovo dopo 10 km il ginocchio a inziato a famri famri male e mi sono fermato prima del blocco dell'articolazione. A quel punto ho capito che ci poteva essere qualcosa di rotto e ho stoppato gli allenamenti, dopo 2 settimane ho fatto una visita da un ortopedico il quale dopo aver fatto le varie manovre mi ha detto che non avevo nulla di rotto e che ero stato fortunato, io ho chiesto come mai non posso più correre oltre i 10-15 km se tutto è regolare e lui mi ha risposto che il ginocchio non è più in grado di reggere lunghi percorsi perchè ho esagerato nel passato....s

Ha escluso in ogni caso rotture e non mi ha sconsigliato la risonanza in quanto non avevo nulla.
Abbiamo fatto una ecografia giusto per scrupolo con esito negativo.

Dopo 18 mesi di corsa dall'incidente, ultimamente il ginochcio ha inziato a darmi più fastidio del solito, il leggero fastidio di fine corsa non passava e allora mi sono insospettivo, il mio medico di famiglia mi ha detto che un menisoc rotto non è vero che debba fare per forza un amle canecome mi aveva detto il giovanissimo ortopedico e quindi ho fatto subito la risonanza che ha evidenziato "una sottile fissurazione a decorso obliquo del corno posteriore del menisco mediale a cui si associa sinovite reattiva in gola intercondiloidea".

Volevo domandare se da questo referto si possa escludere una degenerazione della cartilagini (gonartrosi) perchè ho letto che un menisco non curato porta all'artrosi. Volevo anche domandare se il termine sottile sia un fatto positivo e che quindi con una artroscopia potrò ritornare a correre come prima dell'incidente.
Saluti