Problemi colonna vertebrale

Gent. Dottore,

di seguito le riporto l'esito del referto di un Rm lombo sacrale di mia madre che ha continui dolori alle gambe ed anca:
RIDOTTA LA FISIOLOGIACA LORDOSI LOMBARE.
MARCATA SCOLIOSI DX CONVESSA.
PROTUSIONI DISCALI MILTIPLE L1-L2 ED L2-L3 CON SOFFERENZA DELL'OSSO SUBCONDRALE IN CORRISPONDENZA DELLE LIMITANTI SOMATICHE CONTRAPPOSTE.
AL3-L4 PROTUSIONE GLOBALE DEL DISCO, A PREVALENTE ESPRESSIONE POSTERO LATERALE INTRAFORAMINALE DX.
AL4-L5 ERNIA DISCALE POSTERO LATERALE INTRAFORAMINALE DX CON OBLITERAZIONE DEL FORAME DI CONIUGAZIONE; AL MEDESIMO LIVELLO SOFFERENZA DELL' OSSO SUBCONDRALE.
AL5-S1 PROTUSIONE GLOBALE DEL DISCO A PREVALENTE ESPRESSIONE POSTERO LATERALE DX.
MARCATI SEGNI DI SPONDILOARTROSI CON OSTEOFITOSI SOMATO-MARGINALE A PONTE.
Dopo ciò ha subito un internento di stabilizzazione vertebrale con protesi viking, ma continua ad avere gli stessi dolori e l'ortopedico che l'ha operata dice che non ha risolto il problema di portare il corsetto e di praticare nuoto.
Le chiedo un Suo parere in merito
Grazie.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente, la situazione del rachide di sua madre sembra molto complessa e caratterizzata da una degenerazione molto avanzata delle ossa e dei dischi. Quindi necessita di uno studio accurato che parte da una visita, non possiamo consigliarle niente in un consulto on-line, purtroppo. Il mio personale pensiero è che i dispositivi interspinosi spesso non mantengono quello che promettono, forse per un criticabile allargamento delle indicazioni. Ma non posso assolutamente parlare del suo caso perché non lo conosco. Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta e capisco che non è possibile fare una diagnosi online.
Vorrei comunque chiederle se si è fatto una sommaria idea in merito e cosa mi consiglierebbe di fare?
Grazie ancora
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Fare una visita da un chirurgo vertebrale intanto, per sapere se c'è spazio per un intervento decompressivo più aggressivo, e poi una visita fisiatrica per studiare una strategia che consenta di convivere con la patologia. Ci vuole molto impegno da parte del paziente, in questo tipo di patologie. Cordiali saluti.