Dismetria bacino
Un saluto a tutti, ecco il mio problema:
Ho 22 anni e pratico calcio e bodybuilding. Gioco a calcio da quando avevo 5 anni, verso i 10 anni inizio ad avere disturbi al tallone che mi impediscono di correre. Nel 99 La rx ai piedi evidenzia qualche modesta disomogeneità osteocondritica nel processo di ossificazione dei nuclei calcaneo-tuberositari, meglio apprezzabili a sn, in soggetto a tonalità calcica appena sufficiente. Seguo delle cure di calcio e ho qualche miglioramento ma abbandono per un pò il calcio non riuscendo a correre per bene.
Dopo pochi anni inizio ad avvertire forti dolori al bacino e alla schiena. Una mezz'ora di passeggio mi abbatteva. Nel 2003 faccio una rx del rachide in toto in ortostasi, ecco il referto: "lieve obliquità ortostatica del bacino per dislivello alle anche (-7mm a sn), presunto eterometrico, con asse sovrastante appena deviato a sn della mediana; sul piano sagittale, curvature sufficientemente contenute, salvo la constatazione di sei elementi vertebrali con caratteri lombari, come per corrispondente eteromorfismo di S1". Mi rivolgo ad un ortopedico che mi da una soletta con rialzo a sinistra per equilibrare. Nel tempo non mi da risultati rilevanti. Nel 2006 faccio un altra rx: "Asimmetria di bacino per risalita dell'anca destra di circa 2mm da dismetria degli arti inferiori. L'asse longitudinale del rachide sovrastante, sotto carico, è contenuto nei limiti di media mentre le curve fisiologiche sono totalmente scomparse in sede cervicale e dorsale, il baricentro di L3 tende a cadere al davanti di S1, in presenza di una componente dismorfogentica del tratto di passaggio lombo-sacrale con netti caratteri morfologici lombari di S1. Ridotto lo spazio intersomatico come da sofferenze discali a livello L4-L5, L5-S1". Dopo vari consulti ortopedici mi rivolgo ad un posturologo che mi da dei plantari, i KS (stimolazione propriocettiva plantare). I dolori alla schiena svaniscono, torno a camminare e giocare con molti meno problemi. Il posturologo riscontra dei miglioramenti ma il problema non è ancora risolto. Sono circa 5 anni che li uso, ma ho ancora dolori al bacino o alla schiena e ora alle ginocchia: a parte la partita con gli amici, sono tornato a giocare a livello dilettantistico dopo qualche anno e, sarà dovuto anche agli allenamenti e dal conseguente stress, avverto dolore ai lati di entrambe le ginocchia, diciamo zona collaterale laterale. Prima avevo dolore alla zona tibiale e ancora oggi si ripresenta ogni tanto. Durante l'ultimo allenamento appena poggiavo i piedi a terra durante la corsa anche lenta avvertivo dolore alle ginocchia, non riuscendo a correre. Mi fanno male anche ora che sono seduto. Sabato durante la partita invece stavo bene, giusto qualche fastidio. Ora ho un altra rx: rachide pressochè in asse sul piano frontale. Bacino risalito sul lato destro di circa 5mm. Conservate le fisiologiche curvature della cifosi dorsale e della lordosi lombare. Scusate la prolissità e vi ringrazio anticipatamente.
Ho 22 anni e pratico calcio e bodybuilding. Gioco a calcio da quando avevo 5 anni, verso i 10 anni inizio ad avere disturbi al tallone che mi impediscono di correre. Nel 99 La rx ai piedi evidenzia qualche modesta disomogeneità osteocondritica nel processo di ossificazione dei nuclei calcaneo-tuberositari, meglio apprezzabili a sn, in soggetto a tonalità calcica appena sufficiente. Seguo delle cure di calcio e ho qualche miglioramento ma abbandono per un pò il calcio non riuscendo a correre per bene.
Dopo pochi anni inizio ad avvertire forti dolori al bacino e alla schiena. Una mezz'ora di passeggio mi abbatteva. Nel 2003 faccio una rx del rachide in toto in ortostasi, ecco il referto: "lieve obliquità ortostatica del bacino per dislivello alle anche (-7mm a sn), presunto eterometrico, con asse sovrastante appena deviato a sn della mediana; sul piano sagittale, curvature sufficientemente contenute, salvo la constatazione di sei elementi vertebrali con caratteri lombari, come per corrispondente eteromorfismo di S1". Mi rivolgo ad un ortopedico che mi da una soletta con rialzo a sinistra per equilibrare. Nel tempo non mi da risultati rilevanti. Nel 2006 faccio un altra rx: "Asimmetria di bacino per risalita dell'anca destra di circa 2mm da dismetria degli arti inferiori. L'asse longitudinale del rachide sovrastante, sotto carico, è contenuto nei limiti di media mentre le curve fisiologiche sono totalmente scomparse in sede cervicale e dorsale, il baricentro di L3 tende a cadere al davanti di S1, in presenza di una componente dismorfogentica del tratto di passaggio lombo-sacrale con netti caratteri morfologici lombari di S1. Ridotto lo spazio intersomatico come da sofferenze discali a livello L4-L5, L5-S1". Dopo vari consulti ortopedici mi rivolgo ad un posturologo che mi da dei plantari, i KS (stimolazione propriocettiva plantare). I dolori alla schiena svaniscono, torno a camminare e giocare con molti meno problemi. Il posturologo riscontra dei miglioramenti ma il problema non è ancora risolto. Sono circa 5 anni che li uso, ma ho ancora dolori al bacino o alla schiena e ora alle ginocchia: a parte la partita con gli amici, sono tornato a giocare a livello dilettantistico dopo qualche anno e, sarà dovuto anche agli allenamenti e dal conseguente stress, avverto dolore ai lati di entrambe le ginocchia, diciamo zona collaterale laterale. Prima avevo dolore alla zona tibiale e ancora oggi si ripresenta ogni tanto. Durante l'ultimo allenamento appena poggiavo i piedi a terra durante la corsa anche lenta avvertivo dolore alle ginocchia, non riuscendo a correre. Mi fanno male anche ora che sono seduto. Sabato durante la partita invece stavo bene, giusto qualche fastidio. Ora ho un altra rx: rachide pressochè in asse sul piano frontale. Bacino risalito sul lato destro di circa 5mm. Conservate le fisiologiche curvature della cifosi dorsale e della lordosi lombare. Scusate la prolissità e vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile signore
i processi di segmentazione della notocorda e successiva fusione dei somiti contigui (= le modalita' di formazione delle vertebre per separazione dell'asse neurale iniziale dell'embione e ricomposizione)sono molto complessi. Tale complessita' è molto più elevata nelle zone cosiddette "transizionali",cioè quelle aree della colonna vertebrale che sono di passaggio tra strutture mobili rispetto ad altre fisse: ad esempio tra cranio e prime vertebre cervicali, ma anche tra quelle lombari e il sacro.
La presenza di una lombarizzazione della prima vertebra sacrale come lei riferisce (come è stata fatta la diagnosi? sono state contate TUTTE le vertebre? se sì, come?)impone pertanto modifiche all'anatomia normale della cerniera lombosacrale, area anatomica gia' di per sè molto critica per la concentrazione dei carichi che qui avviene per il brusco passaggio da una zona altamente mobile (le vertebre lombari) ad una completamente fissa (il sacro, incluso nel bacino).
Gli individui che presentano malformazioni in questa sede sono dunque inevitabilmente esposti a lombalgie per l'anormale biomeccanica di dischi, processi articolari posteriori e legamenti a cui sono sottoposte queste strutture malformate. Pertanto è molto difficile che un semplice problema di postura possa "di per sè" essere in grado di causare la lombalgia. Lo stesso dicasi per una differenza di lunghezza degli arti a cui consegua una obliquita' del bacino.
A parte va fatta la valutazione del dolore alle ginocchia in quanto non necessariamente correlabile ai problemi del rachide. Certo, in alcuni casi, dove sia presente una rotazione anteriore del bacino con accorciamento del m.ileopsoas e conseguente presenza di anche flesse, è possibile che ci sia un tendenziale atteggiamento di compenso in flessione del ginocchio, ma questa eventualita' va valutata caso per caso.
Mi sembra utile, pertanto che lei ne parli con l'ortopedico cha la segue.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
i processi di segmentazione della notocorda e successiva fusione dei somiti contigui (= le modalita' di formazione delle vertebre per separazione dell'asse neurale iniziale dell'embione e ricomposizione)sono molto complessi. Tale complessita' è molto più elevata nelle zone cosiddette "transizionali",cioè quelle aree della colonna vertebrale che sono di passaggio tra strutture mobili rispetto ad altre fisse: ad esempio tra cranio e prime vertebre cervicali, ma anche tra quelle lombari e il sacro.
La presenza di una lombarizzazione della prima vertebra sacrale come lei riferisce (come è stata fatta la diagnosi? sono state contate TUTTE le vertebre? se sì, come?)impone pertanto modifiche all'anatomia normale della cerniera lombosacrale, area anatomica gia' di per sè molto critica per la concentrazione dei carichi che qui avviene per il brusco passaggio da una zona altamente mobile (le vertebre lombari) ad una completamente fissa (il sacro, incluso nel bacino).
Gli individui che presentano malformazioni in questa sede sono dunque inevitabilmente esposti a lombalgie per l'anormale biomeccanica di dischi, processi articolari posteriori e legamenti a cui sono sottoposte queste strutture malformate. Pertanto è molto difficile che un semplice problema di postura possa "di per sè" essere in grado di causare la lombalgia. Lo stesso dicasi per una differenza di lunghezza degli arti a cui consegua una obliquita' del bacino.
A parte va fatta la valutazione del dolore alle ginocchia in quanto non necessariamente correlabile ai problemi del rachide. Certo, in alcuni casi, dove sia presente una rotazione anteriore del bacino con accorciamento del m.ileopsoas e conseguente presenza di anche flesse, è possibile che ci sia un tendenziale atteggiamento di compenso in flessione del ginocchio, ma questa eventualita' va valutata caso per caso.
Mi sembra utile, pertanto che lei ne parli con l'ortopedico cha la segue.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Utente
La ringrazio per il suo intervento.
In questo momento non ho un ortopedico che mi segua. Sto in mano a un posturologo da 4-5 anni a questa parte che mi fa utilizzare i plantari ks.
Tutti i referti che ho indicato sono riferiti alle radiografie che ho fatto, ciascuna in un centro diverso nell'arco di circa 8 anni. Il posturologo tastando con mano ha rilevato da solo i vari squilibri del bacino e a parte qualche piccolo test sempre manuale non ha fatto nient'altro. Ora visto che sono stanco di portare sempre plantari ed avere problemi e per sentire l'opinione di uno specialista, sto per rivolgermi ad uno specialista, sperando che mi possa indicare una soluzione definitiva.
In questo momento non ho un ortopedico che mi segua. Sto in mano a un posturologo da 4-5 anni a questa parte che mi fa utilizzare i plantari ks.
Tutti i referti che ho indicato sono riferiti alle radiografie che ho fatto, ciascuna in un centro diverso nell'arco di circa 8 anni. Il posturologo tastando con mano ha rilevato da solo i vari squilibri del bacino e a parte qualche piccolo test sempre manuale non ha fatto nient'altro. Ora visto che sono stanco di portare sempre plantari ed avere problemi e per sentire l'opinione di uno specialista, sto per rivolgermi ad uno specialista, sperando che mi possa indicare una soluzione definitiva.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13k visite dal 20/01/2011.
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